Con il rientro a scuola torna puntuale anche l’appuntamento con la merenda. Per i genitori, non sottovalutare questo momento è fondamentale. Lo spuntino di metà mattina è molto importante, poiché fornisce ai più piccoli l’energia necessaria per contrastare i cali di attenzione che solitamente avvengono in tarda mattinata. La merenda, inoltre, consente di spezzare il digiuno fra i pasti principali; in questo modo, i bambini non arriveranno a tavola affamati, evitando di abbuffarsi in modo eccessivo e dannoso per la salute.
Come sempre quando si tratta di alimentazione, però, anche per la merenda dei più piccoli ci sono regole d’oro da seguire e buone abitudini da adottare. Del resto, seguire una dieta sana ed equilibrata è particolarmente cruciale per i bambini, che hanno bisogno di assumere tutti i nutrienti fondamentali per il corretto sviluppo dell’organismo. Saltare lo spuntino di metà mattina o, al contrario, proporre una merenda ricca di zuccheri semplici, quindi, può innescare un circolo vizioso nell’appetito del bambino, con il rischio di provocare uno squilibrio nella sua intera dieta quotidiana.
Un consumo eccessivo di zuccheri semplici, inoltre, ha effetti anche sul rendimento scolastico; i bimbi che assumono troppi zuccheri a rapido assorbimento, infatti, sono più soggetti a forti cali di attenzione e a diventare irrequieti. Sul lungo termine, poi, l’abuso di zucchero può provocare sovrappeso e obesità.
Che tipo di spuntino, dunque, è meglio proporre ai nostri bimbi? È vero che le merendine confezionate vanno assolutamente evitate? In questo articolo faremo luce sulla questione, mettendo a confronto alcune delle merendine e delle bevande più amate dai più piccoli attualmente disponibili nella grande distribuzione e analizzando i loro valori nutrizionali.
Merenda e fabbisogno energetico: quante calorie ha lo spuntino ideale?
Quando si parla di merenda, la prima regola da seguire è che gli snack che proponiamo ai bimbi devono essere adeguati al loro fabbisogno energetico.
In linea di massima, lo spuntino di metà mattina dovrebbe apportare tra il 5% e il 10% delle calorie totali giornaliere assunte dal bambino (la stessa cosa vale per la merenda pomeridiana); idealmente, dunque, bisognerebbe proporre una merenda nutriente ma leggera, che non comprometta l’appetito durante i pasti veri e propri.
A quante calorie corrisponde esattamente questa percentuale? La risposta, in realtà, non è univoca, dal momento che il fabbisogno energetico dei bambini è strettamente legato alla loro età e al loro stile di vita. Questo significa che un bambino di 10 anni avrà un fabbisogno calorico giornaliero più elevato di uno di 5; la stessa cosa vale per un bambino molto attivo e movimentato rispetto a un bambino tendenzialmente più sedentario.
In generale, comunque, possiamo affermare che la merenda ideale per un bambino o un preadolescente moderatamente attivo dovrebbe oscillare tra le 150 e le 200 kcal.
Non dimentichiamo, poi, di fare attenzione al quantitativo di zuccheri apportati dallo spuntino. In linea di massima, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, un bambino non dovrebbe assumere più di 25 grammi di zuccheri semplici al giorno (che corrispondono a circa 5 cucchiaini colmi).
Merendine e bevande più famose: come se la cavano a confronto?
Tra tutte le possibili proposte per lo spuntino dei bambini, sono probabilmente le merendine confezionate ad avere la reputazione peggiore. Questi snack, generalmente ricchi di zuccheri semplici e grassi, sono spesso rappresentati come pericolose bombe caloriche che aprono la strada al sovrappeso e all’obesità infantile.
Alle merendine si aggiungono poi bevande industriali come succhi di frutta, tè e bibite gassate, anch’esse molto zuccherate.
Spesso, però, rinunciare alle merendine industriali non è così semplice: si tratta infatti di spuntini già pronti, igienici, monoporzione e in generale molto amati dai bambini… insomma, la soluzione perfetta, facile e veloce per i genitori che non hanno tempo di mettersi ai fornelli per preparare spuntini fatti in casa.
D’altra parte, sarebbe impossibile non notare la svolta salutista che negli ultimi tempi sembra essersi imposta anche nel campo di snack e bevande confezionati. Sono sempre di più, infatti, le aziende alimentari che propongono merendine con un ridotto contenuto di zuccheri e grassi e prive di olio di palma, forti anche delle richieste del mercato.
Come comportarsi, dunque, di fronte a merendine e bevande industriali? Per rispondere a questa domanda, abbiamo deciso di analizzare l’apporto calorico e gli zuccheri contenuti in quelle attualmente più popolari tra i bambini.
Merendine confezionate: il nostro confronto
Per avere un’idea il più possibile completa, abbiamo cercato di includere nella nostra analisi tutte le possibili tipologie di merendina confezionata: troverete dunque merendine a base di pasta frolla, merendine tipo brioche e merendine con pan di Spagna. Di seguito vi proponiamo la nostra selezione:
Merendina | Pezzo | Energia | Zuccheri |
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Crostatina Mulino Bianco gusto albicocca | 40 g | 164 Kcal | 13,2 g (più di 2 cucchiaini) |
Crostatina Mulino Bianco gusto crema cacao e nocciole | 40 g | 191 Kcal | 11,2 g (più di 2 cucchiaini) |
Pan Goccioli Mulino Bianco | 42 g | 140 Kcal | 7,8 g (più di 1 cucchiaino) |
Buondì Motta classico | 33 g | 125 Kcal | 7,9 g (più di 1 cucchiaino) |
Camilla Mulino Bianco | 38 g | 149 Kcal | 9,6 g (quasi 2 cucchiaini) |
Pan e Cioc Kinder | 29 g | 125 Kcal | 7,3 g (più di 1 cucchiaino) |
Possiamo dunque osservare che il valore energetico delle merendine analizzate parte dalle 125 kcal per le merendine più semplici (come quelle a base di pan di Spagna) e non arriva alle 200 Kcal. Queste merendine, dunque, si collocano perfettamente all’interno dell’intervallo consigliato per lo spuntino di un bambino o un preadolescente moderatamente attivo (150-200 Kcal).
Succhi di frutta e bevande industriali: il nostro confronto
Tra le tipologie di bevande industriali che abbiamo analizzato troverete due succhi di frutta all’albicocca, due tè alla pesca e una delle bibite gassate più famose al mondo. Ecco il nostro confronto:
Bevanda | Contenuto | Energia | Zuccheri |
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Optimum Yoga albicocca | 200 ml | 138 Kcal | 32,2 g (7,2 g in più della dose giornaliera raccomandata) |
Valfrutta albicocca | 200 ml | 124 Kcal | 29,2 g (4,2 g in più della dose giornaliera raccomandata) |
San Benedetto Baby Thè Pesca | 250 ml | 68 Kcal | 16,4 g (8,6 g in meno della dose giornaliera raccomandata) |
Estathé Pesca | 200 ml | 84 Kcal | 21 g (4 g in meno della dose giornaliera raccomandata) |
Coca-Cola | 250 ml | 105 Kcal | 27 g (2 g in più della dose giornaliera raccomandata) |
In termini di valori nutrizionali, succhi di frutta e bevande industriali si dimostrano più problematici, in particolare per quanto riguarda il contenuto di zuccheri. In quasi tutti i casi, infatti, gli zuccheri contenuti in un brik o una lattina superano la dose giornaliera raccomandata (pari, come già sottolineato, a 25 grammi).
Parole chiave: equilibrio e varietà
In conclusione, possiamo affermare che le merendine confezionate non vanno demonizzate. Analizzando questi prodotti più da vicino, infatti, si osserva che difficilmente l’apporto calorico di una singola porzione va oltre le 200 kcal; in questo senso, la maggior parte delle merendine industriali attualmente distribuite nei supermercati non supera il quantitativo di energia consigliato per lo spuntino di metà mattina di un bambino o un preadolescente.
Chiaramente, questo non significa che gli snack confezionati possono essere proposti quotidianamente e senza conseguenze sugli altri pasti della giornata.
Quando si propone una merendina ai più piccoli, è consigliabile leggere attentamente l’etichetta nutrizionale del prodotto e regolare gli altri pasti di conseguenza, in modo che risultino bilanciati non soltanto dal punto di vista del valore energetico ma anche in termini di zuccheri contenuti.
Molto importante è anche fare attenzione alle attività previste per la giornata. Lo spuntino dell’intervallo scolastico, per esempio, può essere una merendina più piccola e meno ricca, dal momento che il bambino dovrà rimanere seduto per diverse ore; se, invece, il piccolo ha in programma di muoversi e fare attività sportiva, potremo eventualmente proporre una merendina più elaborata.
L’altro aspetto cruciale è che la dieta dei più piccoli sia il più possibile varia: non occorre dunque rinunciare a una merendina ogni tanto, purché durante il resto della settimana vengano proposti spuntini alternativi come un panino, frutta fresca o secca o, per chi ha tempo, una torta fatta in casa.
Discorso a parte per i succhi di frutta e le bibite industriali, il cui consumo andrebbe per quanto possibile limitato; questo tipo di bevande, infatti, non ha potere saziante pur avendo un apporto calorico e un contenuto di zuccheri decisamente elevato. Molto meglio, dunque, invitare i bimbi a bere acqua, infusi o tisane.