I whisky torbati
Tra i diversi tipi di whisky ce n’è uno che più di tutti divide gli estimatori di questa bevanda: il whisky torbato. Con il suo distintivo profilo aromatico, il whisky torbato è comunemente associato con l’isola di Islay, in Scozia, tuttavia è possibile trovare questa particolare varietà anche al di fuori degli scotch.Se siete appassionati del whisky torbato o volete fare un regalo a un amante di questo distillato, abbiamo stilato per voi la lista dei migliori whisky torbati che si possano trovare sul mercato italiano. Per uno sguardo più approfondito a come viene prodotto il whisky o nello specifico lo scotch whisky vi invitiamo a dare uno sguardo alle nostre due pagine qui sotto.
Cos’è il whisky torbato
Il whisky torbato deve il suo nome all’uso della torba durante il processo di produzione e nello specifico durante la fase di maltaggio. La torba è un combustibile fossile composto dall’accumulo di detriti vegetali e si trova nel suolo di aree particolarmente umide, tra cui la Scozia, dove per secoli è stata usata come combustibile domestico prima dell’avvento del carbone e anche per alimentare i forni (o kiln) delle distillerie.
Per produrre lo scotch whisky, infatti, l’orzo viene fatto essiccare in speciali forni ad aria calda per ricavare il malto. L’aggiunta della torba in questi forni genera un fumo particolarmente pungente e conferisce al malto un aroma molto intenso, che può essere descritto in modi diversi: fumoso, salino, iodato, terroso, medicinale, muschiato etc. Non c’è insomma un unico aggettivo per descrivere il profilo del whisky torbato: bisogna provarlo per sapere che gusto abbia.
Non tutti i whisky torbati, però, hanno lo stesso grado di torbatura, che dipende dal livello di polifenoli prodotti durante l’essiccazione dell’orzo. Questo perché i whisky molto torbati sono considerati da molti imbevibili, mentre un livello minimo di torbatura viene incontro ai gusti di più consumatori.
Dove si produce il whisky torbato
Il whisky torbato è nato sull’isola scozzese di Islay, un territorio particolarmente ricco di torbiere che ha saputo trasformare questa risorsa in un tratto distintivo dei suoi single malt. Tutte e nove le distillerie presenti sull’isola realizzano whisky torbati, ma se quelle a sud-est dell’isola (Lagavulin, Ardbeg e Laphroaig) producono whisky dal carattere spiccatamente torbato, le altre offrono whisky dalla torbatura più leggera oppure una linea di whisky più variegata che include sia whisky molto torbati, sia non torbati.
Per la vicinanza al mare, i whisky torbati di Islay hanno singolari note di iodio e alghe che li rendono unici al mondo. Tuttavia, alcune etichette molto popolari vengono realizzate anche in altre parti della Scozia da distillerie rinomate, come Highland Park (sulle isole Orcadi) e Talisker (sull’isola di Skye), o meno conosciute al grande pubblico, in Giappone da Hakushu, negli Stati Uniti e persino in India, dove viene prodotto un whisky torbato molto famoso:
I migliori whisky torbati
Lagavulin 16
Torbatura: elevata
La distilleria scozzese Lagavulin esiste dal 1816 ed è tra le più famose per la produzione del whisky torbato, di cui il Lagavulin 16 rappresenta l’etichetta più prestigiosa.
Prodotto nell’omonimo villaggio sull’isola di Islay, questo Lagavulin è un single malt whisky invecchiato per ben 16 anni in botti di rovere americano che non può mancare nella collezione dei veri intenditori di scotch. Da quando è stato lanciato continua a fare incetta di premi, dato che ogni annata ha delle caratteristiche differenti. Molto denso e ricco, è uno splendido esempio dell’affumicatura di torba tipica del sud di Islay. Presenta infatti intense note di torba, fumo e catrame, che al naso lasciano il posto a note marine e saline e a un finale di legno bruciato.
Ardbeg Ten Years Old
Torbatura: elevata
I whisky Ardbeg vengono prodotti a pochi minuti di distanza dai Lagavulin e Laphroaig e come questi si distinguono per il forte carattere torbato.
L’Ardbeg 10 è uno dei torbati storici dell’isola di Islay. Amatissimo dagli appassionati di questa tipologia, ha un prezzo piuttosto basso rispetto alla qualità che offre. È inoltre il whisky più torbato tra quelli che vi proponiamo. Viene maturato per 10 anni in botti ex-bourbon e all’assaggio prevalgono i sentori di cenere, carbone e torba, con alcune note minerali e oceaniche e sfumature di frutta secca, zest di limone e lime. Un grande classico.
Kilchoman Machir Bay
Torbatura: moderata
Kilchoman è tra le distillerie più giovani di Islay, avendo aperto i battenti solo nel 2005, ma è anche l’unica a effettuare tutti i passaggi della produzione (inclusa la coltivazione dell’orzo e l’essiccazione) interamente in loco, mentre le altre acquistano l’orzo maltato da fornitori.
Essendo nata da soli vent’anni, questa piccola distilleria a conduzione familiare non può vantare il lungo invecchiamento delle grandi distillerie. Tuttavia produce ottimi whisky dalla forte identità, come il Machir Bay, ideale per chi ama il bourbon e vuole avvicinarsi allo scotch torbato. È affinato per 3-8 anni in botti di sherry ed ex-bourbon e, sebbene abbia il caratteristico naso di molti scotch torbati, il palato è caratterizzato da miele, vaniglia e frutta.
Laphroaig 10 Years Old
Torbatura: elevata
Fondata nel 1815, Laphroaig è tra i nomi più conosciuti nel panorama dello scotch e nello specifico il 10 Years Old è probabilmente il whisky torbato più famoso al mondo e anche tra i più premiati degli ultimi due decenni.
Con il suo intenso gusto affumicato e medicinale, Laphroaig 10 Years Old è il perfetto esempio della torbatura che ha reso celebri i whisky di Islay. Al naso si avvertono forti note di torba affumicata, spezie e sale. Al palato si avvertono fumo, note dolci e di spezie, come il pepe nero e il peperoncino, e la quercia delle botti in cui è invecchiato; nel finale emergono note sapide di catrame. Per essere considerato un torbato must-have ha un prezzo di vendita davvero basso.
Highland Park 12
Torbatura: moderata
Pur producendo dei celebri whisky torbati, la distilleria Highland Park non si trova su Islay, bensì nelle Orcadi. È tra le più antiche distillerie scozzesi, essendo stata fondata nel 1798, e produce solo single malt.
Il whisky che vi proponiamo è invecchiato per 12 anni in botti di sherry e, con una gradazione solo del 40% e un grado di torbatura non troppo elevato, è tra le bottiglie che consigliamo a chi cerca un whisky in cui la torba non sovrasti gli altri sentori. Ha un gusto molto bilanciato in cui si avvertono note fruttate di arance di Siviglia e di pere, oltre a quelle tutte particolari del miele di erica, con un sottile accenno di fumo e un finale di quercia.
Altri whisky torbati interessanti
Quella che vi abbiamo appena presentato era la nostra top 5 dei migliori whisky torbati, ma ecco delle altre proposte consigliate dagli estimatori di questo distillato.
Octomore
I whisky Octomore, prodotti su Islay dalla distilleria Bruichladdich, sono tra i più torbati al mondo. Sono bevande pregiate, dalla qualità innegabile.
Port Charlotte 10
Un altro whisky della distilleria Bruichladdich, in cui la torba è molto presente, ma senza renderlo inaccessibile. A parità di invecchiamento, secondo molti è la migliore alternativa al Laphroaig 10 e all’Ardbeg 10.
Bowmore 12
Un torbato piuttosto economico rispetto ad altri e tra i più consigliati per chi non vuole una torbatura eccessiva. Prodotto su Islay, ha note di agrumi, miele, sale e vaniglia.
Caol Ila 12
Un altro ottimo whisky di Islay, con una torbatura non troppo invadente e note dolci, erbacee e affumicate. Facile da bere.
Hakushu 12
L’unico torbato non scozzese che vi proponiamo arriva dalla distilleria giapponese Suntory. Il prezzo è dovuto all’enorme popolarità, che ne ha causato l’esaurimento delle scorte. La torbatura è piacevole e delicata.
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Le domande più frequenti sul whisky torbato
Come si beve il whisky torbato?
Per apprezzare appieno la complessità dei whisky torbati e le loro sfumature andrebbero degustati lisci o serviti con qualche goccia d’acqua naturale. L’acqua a temperatura ambiente può far emergere gli aromi e i sapori nascosti del whisky, rendendolo più morbido e facile da bere.
Meglio un whisky torbato o affumicato?
Spesso i due termini vengono usati in modo intercambiabile, ma descrivono due profili sensoriali diversi. Essendo ricavati dall’essiccazione dell’orzo con la torba, i whisky torbati (come il Laphroaig 10 o il Lagavulin 16) si distinguono per il gusto medicinale, salino e/o terroso tipico della torba, ma possono avere allo stesso tempo note di fumo anche molto forti. I whisky invecchiati in botti carbonizzate oppure in cui si è usata poca torba per essiccare l’orzo (come il Talisker 10) hanno invece note prevalentemente affumicate, per cui non si avvertono i sentori terrosi e medicinali tipici della torba.
Quali sono i whisky non torbati?
I whisky non torbati, ovvero quelli in cui l’orzo (o altri cereali) viene essiccato senza l’aggiunta di torba, sono la maggior parte dei whisky, inclusi gli scotch. Come regola generale, se la bottiglia che avete davanti non proviene dall’isola di Islay in Scozia, allora si tratta quasi sicuramente di un whisky non torbato. Consultate la nostra guida all’acquisto del whisky per scoprire quali sono i migliori whisky non torbati.