I migliori whisky Jack Daniel’s del 2024

Confronta i migliori whisky Jack Daniel’s del 2024 e leggi la nostra guida all'acquisto.

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Dati tecnici

Tipologia

Tennessee whiskey

Tennessee whiskey

Rye

Tennessee whiskey

Whiskey aromatizzato

Provenienza

Stati Uniti

Stati Uniti

Stati Uniti

Stati Uniti

Stati Uniti

Torbato

Blended

Cereale principale

80% mais

80% mais

70% segale

80% mais

80% mais

Note

Legno, pepe bianco, caramello, chiodi di garofano, cannella, mandorla, miele

Cioccolato fondente, arancia, cannella, pane tostato, vaniglia, liquirizia

Segale, banana, quercia

Quercia, vaniglia, toffee, marshmallow, mela

Cannella, caramello, cereali, vaniglia, zucchero di canna, burro

Gradazione

45%

40%

45%

40%

35%

Punti forti

Richiama il tipico aroma della botte

Ottimo per i long drink

Ideale per cocktail

Filtrato due volte attraverso carboni vegetali di acero

Piccante e pungente al palato con note dolci sul finale

Ideale da gustare liscio o in ghiaccio

Buon rapporto qualità-prezzo

Rye prodotto con filtrazione tipica del Tennessee whiskey

Gusto morbido e bilanciato

Per gli amanti della cannella

Regalo originale

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Il whiskey Jack Daniel’s

Non bisogna essere degli esperti di whiskey per conoscere il marchio Jack Daniel’s o riconoscerne la storica bottiglia quadrata con l’etichetta bianca e nera. Il Jack Daniel’s infatti non è solo il Tennessee whiskey più popolare di tutti, ma anche il whiskey più venduto al mondo. Ciò che molti però non sanno è che, oltre ad aver creato l’emblematico Old No. 7, la celebre distilleria americana produce da qualche anno un’ampia selezione di whiskey per tutti i palati, che include varianti pregiate, whiskey aromatizzati ed edizioni limitate.

jack daniel's old no. 7
In questa pagina parleremo delle origini e del metodo di produzione del Jack Daniel’s, per poi soffermarci sulle migliori varianti disponibili sul mercato italiano. Per saperne di più sulle caratteristiche del whiskey in generale e comprendere meglio i termini che andremo ad utilizzare, vi consigliamo di leggere la nostra guida all’acquisto dedicata a questo distillato.

Storia del marchio Jack Daniel’s

Jasper Newton Daniel, conosciuto semplicemente come Jack, si avvicinò al mondo del whiskey quando, rimasto orfano da adolescente, iniziò a vivere e lavorare assieme a un distillatore di moonshine (un distillato prodotto clandestinamente nel Nord America). Nel 1875 Jack ereditò un terreno a Lynchburg, in Tennessee, sul quale costruì la sua distilleria, che in pochi anni divenne uno dei principali stabilimenti di quello stato. Nel 1897 brevettò la celebre bottiglia a base quadrata, forma che secondo Daniel doveva trasmettere “un senso di onestà e integrità”. Il nome del suo whiskey più famoso, Old No. 7, ha invece origine dal codice assegnato alla distilleria dal catasto.

jack daniel's logo
All’inizio del Novecento la fama del Jack Daniel’s aveva ormai oltrepassato i confini del Tennessee. Nel 1904 conquistò la medaglia d’oro per la categoria “miglior whiskey” alla Fiera mondiale di Saint Louis, ma il suo fondatore non poté godere a lungo di questo successo, da una parte a causa di una salute sempre più cagionevole, dall’altra per l’avanzata del movimento proibizionista. Nel 1910, infatti, il Tennessee approvò la legge che bandiva la produzione di alcool su tutto il territorio, costringendo i nipoti di Jack Daniel (che nel frattempo avevano ereditato la distilleria) a trasferire la produzione in Missouri e Alabama, per poi abbandonarla del tutto fino al 1938, quando la legge fu finalmente abolita.
Nonostante un nuovo stop della produzione durante la Seconda guerra mondiale e diversi cambi di proprietà, il marchio Jack Daniel’s ha continuato a crescere negli anni, ampliando la propria gamma con whiskey super premium o varianti dal proof number (livello di etanolo) più alto, e conquistando il mercato internazionale grazie al gusto distintivo dei suoi whiskey e a un metodo di produzione molto particolare.

Come viene prodotto il Jack Daniel’s

Il Tennessee whiskey è uno speciale tipo di bourbon, distillato originario del Kentucky. Perché un whiskey possa essere definito bourbon la sua miscela deve contenere almeno il 51% di mais e deve essere necessariamente invecchiata in botti di quercia americana nuove e appena carbonizzate (processo che contribuisce all’aroma e al colore del bourbon).

jack daniel's legno botti
Per quanto riguarda invece le percentuali di alcool, il bourbon deve essere distillato non oltre l’80% di volume, messo in botte a un volume non superiore al 62,5% e imbottigliato a circa il 40%. La produzione del Tennessee whiskey prevede tutti questi passaggi, tuttavia si contraddistingue per lo speciale filtraggio tramite carbone di acero, conosciuto anche come Lincoln County Process.
Fatta questa distinzione tra bourbon e Tennessee whiskey, passiamo a vedere come viene realizzato il blend a partire dal quale Jack Daniel’s realizza il suo Old No. 7 e gran parte della sua produzione.

Il mash bill

Il mash bill o semplicemente mash è il mix di cereali che vengono fermentati per realizzare il whiskey. La ricetta studiata da Jack Daniel e utilizzata ancora oggi prevede l’80% di mais, il 12% di orzo e l’8% di segale: il mais conferisce dolcezza, la segale dei sentori speziati e pepati, mentre il malto d’orzo rende la bevanda più morbida e cremosa. Per iniziare la fermentazione di una nuova batch, il mastro distillatore utilizza uno “starter mash” (una sorta di lievito madre a base di cereali), cioè una parte del mash bill dell’infornata precedente, in modo da mantenere il gusto sempre omogeneo. Questo processo è conosciuto come sour mash (miscela acida) e dura un totale di sei giorni.

La distillazione

I cereali fermentati vengono poi distillati a 70 gradi in alambicchi di rame con acqua sorgiva di Lynchburg, che sgorgando da roccia calcarea ricca di minerali che contribuisce al carattere distintivo del Jack Daniel’s. A questo punto il whiskey ha ancora un aspetto limpido ed è pronto per essere sottoposto al processo caratteristico dei Tennessee whiskey, la filtrazione.

La filtrazione

Questo metodo è conosciuto anche come charcoal mellowing perché contribuisce a rendere il sapore del whiskey più morbido e meno aspro filtrandolo attraverso carboni vegetali. Il whiskey appena distillato scende goccia dopo goccia attraverso uno strato di carbone vegetale spesso circa tre metri ottenuto dal legno di acero zuccherino (precedentemente imbevuto di whiskey grezzo e bruciato), in un processo che dura all’incirca una settimana. A questo punto, il whiskey è pronto per essere invecchiato in botte.

jack daniel's filtrazione

L’invecchiamento

Jack Daniel’s è una delle poche distillerie al mondo che produce le botti in cui viene invecchiato il whiskey. Per ottenere il colore ambrato e il caratteristico sapore del Jack Daniel’s vengono utilizzate botti di quercia bianca americana, il cui interno viene tostato per far sprigionare e caramellare gli zuccheri naturali contenuti nel legno. Una volta riempiti con whiskey e acqua, i barili vengono conservati all’interno di magazzini a 10 piani per permettere a una percentuale dell’alcool di evaporare.
I whiskey Jack Daniel’s non seguono un processo di invecchiamento rigoroso, ma vengono imbottigliati quando il team di assaggiatori stabilisce che abbiano raggiunto il giusto livello di invecchiamento (motivo per cui sull’etichetta non è presente alcuna dicitura al riguardo). Questo perché, a seconda della collocazione della botte nella barrelhouse (il magazzino) i tempi di maturazione del whiskey cambiano: ai piani superiori il whiskey maturerà più in fretta per via dell’escursione termica, mentre ai piani inferiori il processo è rallentato.

Tipi di Jack Daniel’s

A partire dal metodo di produzione originale, la distilleria Jack Daniel’s ha realizzato negli ultimi decenni diverse varianti del suo distillato, producendo persino dei whiskey non Tennessee. Vediamo i principali tipi di Jack Daniel’s attualmente in commercio.

Jack Daniel’s Old No. 7 Black Label

Per chi vuole un assaggio del vero whiskey realizzato con il Lincoln County Process, l’Old No. 7 Black Label è il punto di riferimento. Chiamato semplicemente “JD” dai fan più fedeli, l’Old No. 7 è il whiskey di punta della distilleria di Lynchburg. Jack Daniel’s non include dichiarazioni di età sull’etichetta delle bottiglie, ma dichiara che il suo whiskey “è pronto solo quando i nostri assaggiatori dicono che lo è”. L’Old No. 7 è imbottigliato a un volume del 40% e ha un gusto inconfondibile con sentori di vaniglia e cioccolato fondente.

Jack Daniel’s Gentleman Jack

Se l’Old No. 7 è lo storico whiskey del Tennessee, Gentleman Jack è il fratello maggiore più sofisticato e raffinato.

Jack Daniel's Gentleman Jack
Distribuito per la prima volta nel 1988, Gentleman Jack è stato il primo whiskey ad essere prodotto da Jack Daniel’s dopo che per decenni la distilleria aveva prodotto solo Old No. 7. Il blend usato per produrre il Gentleman Jack proviene da botti invecchiate ai piani inferiori della barrelhouse, ma la vera particolarità sta nel fatto che, invece di essere filtrato una volta, il Gentleman Jack viene fatto gocciolare attraverso il carbone di acero zuccherino due volte, processo che si traduce in un whiskey i cui sentori di legno di rovere sono meno pronunciati, ideale da degustare in purezza.

Jack Daniel’s Single Barrel Select

Una bottiglia della collezione Single Barrel (cioè realizzata da una sola botte e non da un blend) è la scelta perfetta per gli intenditori di whiskey. Il Single Barrel Select è stato introdotto nel 1997 e, all’opposto del Gentleman Jack, è invecchiato ai piani superiori dei magazzini, dove i drastici cambiamenti di temperatura influenzano notevolmente il sapore del whiskey. È imbottigliato a un tasso alcolico del 45% ed è un whiskey perfetto da sorseggiare liscio o con ghiaccio per assaporarne appieno i sentori di frutta, caramello dolce e spezie. Chi ama l’Old No. 7 Black Label sarà piacevolmente sorpreso dal Single Barrel Select.

Jack Daniel’s Tennessee Rye

La miscela di questo whiskey è realizzata al 70% con grano di segale, il che vuol dire che non è tecnicamente un Tennessee whiskey (perché non contiene il 51% di mais richiesto dalla legge), bensì un rye whiskey. Tuttavia si tratta di un ottimo whiskey prodotto nel Tennessee con il metodo di filtrazione a carbone distintivo della distilleria. Come risultato di questo processo unico, questo whiskey di segale è speziato, complesso e conserva il gusto unico di tutti i Jack Daniel’s. Leggermente più forte del whiskey originale, questo rye è imbottigliato al 45% e ha un carattere che lo rende ideale per la preparazione di cocktail.

Jack Daniel’s Single Barrel Rye

La collezione Single Barrel di Jack Daniel’s accontenta anche gli estimatori del rye con uno speciale whiskey di segale caratterizzato da un maggiore livello di morbidezza. Questo rye ha una gradazione del 45% e presenta note complesse di frutta matura e quercia tostata, per un sapore deciso che però non sovrasta il palato.

jack daniel's single barrel
Completano la collezione Single Barrel il Jack Daniel’s Barrel Proof e il 100% Proof, due whiskey meno diffusi in Italia per via della gradazione alcolica molto elevata. Il primo viene imbottigliato appena uscito dalla botte a un volume del 64,5%, perciò è preferibile consumarlo in ghiaccio per attenuarne l’impatto. Il secondo è reperibile solo nei duty-free internazionali e presso i rivenditori online, ha una gradazione del 50% e sfumature di sapore che variano da bottiglia a bottiglia.

Jack Daniel’s Tennessee Honey

Jack Daniel’s produce anche una serie di whiskey aromatizzati, il più famoso dei quali ha il gusto del miele e una gradazione del 35%. Tecnicamente non si tratta di whiskey ma di liquore, tuttavia il gusto di queste bevande è davvero interessante: questo blend realizzato al 20% con liquore al miele e all’80% con Old No. 7 dà vita a una bevanda dal gusto morbido e dolce, con note di vaniglia e zuccheri cristallizzati che lo rendono perfetto per i long drink, in particolare se mischiato con limonata fresca secondo una ricetta del Tennessee.
Tra i whiskey liquorosi troviamo anche il Jack Daniel’s Tennessee Fire aromatizzato alla cannella e il Jack Daniel’s Tennessee Apple aromatizzato alla mela verde, entrambi da gustare in un long drink o in uno shot ghiacciato.

Migliori cocktail con Jack Daniel’s

Il Jack Daniel’s Old No. 7 è un whiskey molto versatile che si presta ad essere utilizzato come base per cocktail e long drink. Andiamo a scoprire le ricette di alcuni grandi classici della tradizione americana da realizzare in casa.

Jack & Cola

Come è facile supporre, questo long drink deve il suo nome proprio al celebre whiskey del Tennessee, il cui sapore vanigliato si sposa benissimo con le note caramellate della Coca-Cola. Per prepararlo, riempite un tumbler alto con dei cubetti di ghiaccio, versate circa 60 ml di Old No. 7 e aggiungete della Coca-Cola fino a raggiungere il livello desiderato, per poi guarnire con della scorza di limone.

jack daniel's jack & cola

Old fashioned

È uno dei cocktail più antichi (nasce attorno alla metà dell’Ottocento) e famosi al mondo, nonché il drink preferito da Don Draper nella serie Mad Men, cosa che lo ha reso ancora più popolare negli ultimi anni. Versate alcuni cubetti di ghiaccio in un tumbler basso e 60 ml di Jack Daniel’s Old No. 7, aggiungete 15 ml di sciroppo di zucchero (o una zolletta di zucchero), 2 gocce di angostura e una spruzzata di soda. Completate la preparazione con una scorza d’arancia e una ciliegina. Per un gusto più incisivo, consigliamo di sostituire l’Old No. 7 con un Jack Daniel’s Single Barrel Select oppure un Jack Daniel’s Tennessee Rye.

Manhattan

Altro grande classico della mixology statunitense, il Manhattan viene tradizionalmente consumato come aperitivo in un bicchiere di forma conica. La ricetta originale prevede come base il rye whiskey, perciò raccomandiamo l’uso del Jack Daniel’s Tennessee Rye piuttosto che del classico Old No. 7. Mettete un po’ di ghiaccio in un bicchiere alto e aggiungete 60 ml di Jack Daniel’s, 30 ml di vermut rosso e una goccia di angostura. Mescolate gli ingredienti all’interno del bicchiere alto, versate il drink in un bicchiere da cocktail filtrandolo con uno strainer e per finire guarnite con una ciliegina o una scorza di limone.