A cosa serve il walkie talkie? I mille usi delle ricetrasmittenti
Il walkie talkie è un apparecchio molto utile che permette a due o più persone di comunicare a distanza sfruttando le onde radio. Parlare di walkie talkie o di ricetrasmittenti è la stessa cosa: le due parole sono infatti dei sinonimi, anzi per essere precisi walkie talkie è la denominazione inglese di questi apparecchi, un vocabolo che è entrato presto a far parte della nostra lingua.
La prima immagine che ci viene in mente quando si parla di walkie talkie sono le piccole ricetrasmittenti giocattolo che hanno accompagnato i nostri pomeriggi infantili. In realtà la ricetrasmittente si presta a molteplici utilizzi: nato all’inizio del secolo scorso per facilitare le comunicazioni tra i soldati, questo apparecchio è oggi molto usato sia in ambiti professionali che in contesti più amatoriali.Per capire quale ricetrasmittente scegliere allora il primo passo è comprendere appieno quali sono i possibili utilizzi dei walkie talkie: vediamoli nel dettaglio.
Walkie talkie per uso professionale
Categorie di utenti | Utilizzo | |
---|---|---|
Forze dell'ordine | La ricetrasmittente è un accessorio fondamentale per le forze dell'ordine: tutti i tutori della legge sono infatti dotati di questo apparecchio che gli permette di comunicare in tempo reale su una speciale frequenza a loro dedicata così da poter intervenire tempestivamente. | |
Marinai | Per i marinai l'utilizzo del Walkie Talkie è davvero fondamentale: viene utilizzato sia come mezzo di comunicazione con la terra ferma che per trasmettere informazioni agli altri naviganti. Le ricetrasmittenti usate da questa categoria non sono portatili e permettono di sintonizzarsi su diversi canali coprendo una distanza molto ampia. | |
Camionisti | L'utilizzo della ricetrasmittente è molto diffuso anche tra i camionisti: grazie a questo accessorio infatti possono comunicare gratuitamente e scambiarsi informazioni. |
Walkie talkie per uso semi-professionale
Categorie di utenti | Utilizzo | |
---|---|---|
Operai edili e restauratori | L'uso della ricetrasmittente nell'edilizia non è obbligatorio, tuttavia in alcuni casi il walkie talkie può essere un alleato fondamentale per semplificare la comunicazione in un cantiere, ad esempio tra l'interno di un palazzo e l'esterno o tra piani differenti | |
Guide alpine ed escursionisti | Molto consigliato invece l'utilizzo del Walkie Talkie per gli amanti della montagna, specialmente nelle escursioni di gruppo. La ricetrasmittente infatti assicura di poter comunicare anche in situazioni in cui il telefono cellulare è inutilizzabile. | |
Camperisti | Come i camionisti, anche i camperisti utilizzano la ricetrasmittente per scambiarsi informazioni con gli altri guidatori. Ogni strada è infatti dotata di frequenze radio che possono essere agganciate dai Walkie Talkie. |
Walkie talkie per uso domestico
Oltre all’utilizzo professionale e semi-professionale, le ricetrasmittenti possono essere utilizzate anche per uso amatoriale o domestico. In questa sottocategoria troviamo sia i walkie talkie che vengono usati dai genitori per tenere sotto controllo i neonati, detti anche baby monitor (per maggiori informazioni su questa categoria di prodotti leggi la nostra guida all’acquisto del baby monitor), sia le ricetrasmittenti giocattolo, un regalo ideale per i bambini che amano giocare all’aria aperta. Questi prodotti non sono vere e proprie ricetrasmittenti: solitamente si tratta di modelli molto semplici che si sintonizzano solo su un canale ed hanno un raggio d’azione limitato.
I 4 fattori decisivi per la scelta del walkie talkie
1. Distanza massima
Il primo fattore da prendere in considerazione quando si cerca una ricetrasmittente adatta alle proprie esigenze riguarda la distanza massima di trasmissione, anche detta raggio d’azione. Questo elemento rappresenta una delle discriminanti fondamentali per alcuni tipi di utilizzo: è possibile infatti trovare in commercio walkie talkie molto semplici con un raggio d’azione di soli 500 m, fino ad arrivare ai modelli più professionali il cui raggio d’azione arriva anche a 50 km.
Quando si acquista un walkie talkie bisogna comunque tenere presente che i dati relativi al raggio d’azione sono validi solo in linea d’aria: in luoghi ingombri di palazzi o alberi la distanza massima raggiungibile si riduce notevolmente.
Il raggio d’azione deve essere inoltre considerato in relazione all’utilizzo che vorrete fare del walkie talkie: se ad esempio cercate un prodotto da usare nelle vostre gite in montagna dovrete orientarvi su un modello dal raggio d’azione abbastanza ampio, mentre se volete un modello da utilizzare in città potete scegliere un dispositivo con una distanza massima minore.
Bisogna ricordare però che per utilizzare alcuni walkie talkie con un raggio d’azione molto ampio (dai 10 km in poi) è necessario possedere una apposita licenza, altrimenti correte il rischio di essere multati. Approfondiremo più avanti la spinosa questione dei regolamenti sulle ricetrasmittenti.
2. Bande di frequenza e canali
Il secondo fattore da considerare riguarda la quantità di bande di frequenza agganciabili e la quantità di canali disponibili. Ma che cos’è una banda di frequenza? È una porzione dello spettro di frequenze radio disponibili per le trasmissioni: con questo termine s’intende quindi una parte dell’etere, a sua volta suddivisa in livelli, detti appunto canali. I modelli professionali permetteranno di agganciare diverse bande di frequenza e un numero variabile di canali, da 5 a 300: i modelli amatoriali invece consentono solitamente di intercettare la banda di frequenza locale e permetteranno di accedere ad un minor numero di canali, da 2 a 70. Esistono poi in commercio speciali apparecchi che consentono la comunicazione su più canali contemporaneamente. Anche in questo caso bisogna ricordare che l’utilizzo di apparecchi che permettono di comunicare su molti canali è regolamentato dal ministero delle comunicazioni: alcuni modelli possono quindi essere usati solo se si possiede l’apposita licenza per radioamatori.
3. Funzioni
Un altro aspetto importante da prendere in considerazione quando si sceglie il walkie talkie riguarda le funzioni integrate al dispositivo: se fino a qualche tempo fa la maggior parte dei modelli acquistabili era molto semplice, oggi è possibile trovare in commercio apparecchi decisamente sofisticati che consentono differenti possibilità d’utilizzo.
La funzione più utile secondo il nostro giudizio è quella che permette di connettere le ricetrasmittenti ad un dispositivo mobile attraverso il Bluetooth: in questo modo potrete non solo controllare le impostazioni del vostro walkie talkie dal cellulare, ma anche utilizzare la ricetrasmittente con appositi auricolari senza fili, una modalità di utilizzo molto diffusa ad esempio nello sport.
Possiamo poi trovare modelli che consentono la funzione vivavoce, molto utile in situazioni di forte rumore come ad esempio i cantieri, oppure la funzione di distorsione vocale che permette di mantenere la propria privacy nelle conversazioni.
4. Accessori
L’ultimo fattore da tenere presente quando si sceglie il walkie talkie è quello relativo agli accessori extra forniti in dotazione: in base alla fascia di prezzo infatti le ricetrasmittenti possono essere più o meno accessoriate. Gli accessori più comuni sono sicuramente gli auricolari e l’altoparlante: il primo consente di comunicare agevolmente tramite cuffia, mentre il secondo serve ad amplificare i suoni così da sentire meglio in situazioni molto rumorose. Altri accessori che possono essere forniti in dotazione sono l’alimentatore per ricaricare la batteria tramite presa di corrente elettrica e quello per attaccare il dispositivo all’accendisigari dell’auto: disponendo di entrambi sarete certi di poter sfruttare appieno la vostra ricetrasmittente sia in viaggio su strada che all’aria aperta. Troviamo infine gli accessori più classici, come custodie protettive, ganci da cinta e batterie sostitutive.
Altri fattori decisivi per la scelta del walkie talkie
I materiali sono importanti?
La maggior parte delle ricetrasmittenti portatili è realizzata con lo stesso materiale: la plastica dura. Ci sono però alcune accortezze da tenere presente, specialmente se cercate un modello da utilizzare in ambienti “difficili”. Stiamo parlando di impermeabilità e resistenza agli urti: entrambe le caratteristiche risultano davvero fondamentali per ottimizzare la spesa e sfruttare appieno il walkie talkie in tutte le situazioni.
Anche il design è importante: esistono infatti ricetrasmittenti molto piccole, adatte ad essere portate in tasca, e modelli più ingombranti, indicati prevalentemente per chi deve utilizzare la ricetrasmittente in montagna o su mezzi di locomozione. Anche i colori variano: si va dal classico nero alle tinte mimetiche, preferite soprattutto da chi utilizza la ricetrasmittente in escursioni, corsi di sopravvivenza e discipline sportive come il soft air.
Il nostro consiglio è quello di scegliere il modello che più si adatta alle vostre esigenze cercando tra le tante proposte un prodotto realizzato con materiali di buona qualità.
La marca è importante?
Come tanti altri prodotti, anche per i walkie talkie è possibile trovare un’innumerevole quantità di marchi, alcuni più conosciuti altri meno. Trattandosi di un prodotto elettronico è fondamentale che la casa produttrice assicuri una buona assistenza al cliente e una vasta gamma di accessori acquistabili separatamente. I brand leader nel settore sono sicuramente Motorola (si deve proprio a questo marchio l’invenzione della ricetrasmittente portatile) e Brondi, aziende specializzate in tutto ciò che riguarda le telecomunicazioni.
Negli store online è comunque possibile trovare moltissimi walkie talkie prodotti da brand poco conosciuti in Italia ma ugualmente affidabili come Retevis o Baofeng: gli unici aspetti negativi legati a questi marchi potrebbero riguardare proprio la facilità d’interfaccia con il servizio clienti. Se invece cercate delle ricetrasmittenti semplici da regalare ai vostri bambini, avete davvero l’imbarazzo della scelta: quasi tutti i brand che realizzano giocattoli producono anche i walkie talkie per uso ludico. In questo caso consigliamo di scegliere modelli sicuri, composti da pochi pezzi e certificati con il marchio CE.
Sconsigliamo l’acquisto di ricetrasmittenti prodotte da brand sconosciuti: il rischio che si corre è infatti quello di comprare un modello poco funzionale, difficile da utilizzare o realizzato con materiali scadenti.
Il prezzo è importante?
Il prezzo di un walkie talkie può variare di molto: i modelli semplici con un raggio d’azione limitato costano intorno ai 20 €, mentre per prodotti professionali o semi-professionali è possibile spendere fino ad 800 €. È fondamentale quindi valutare bene il tipo di prodotto che corrisponde alle proprie esigenze piuttosto che il costo, e cercare solo in un secondo momento un modello che unisca alta qualità e prezzo conveniente. Diffidate dei walkie talkie che promettono multifunzionalità, molti canali e un ampio raggio d’azione: molto probabilmente sono articoli poco efficienti che non riuscirete a sfruttare appieno. Per quanto riguarda invece le ricetrasmittenti per bambini, il costo si aggira intorno ai 30/50 €. Qualunque sia l’utilizzo che farete del vostro walkie talkie, ricordate sempre che alcuni modelli in Italia possono essere utilizzati solo da chi è in possesso dell’apposita licenza.
Informazioni utili sulla normativa che regola l’utilizzo dei walkie talkie
Abbiamo più volte citato la necessità di possedere una licenza o autorizzazione per utilizzare alcune tipologie di ricetrasmittenti. Ma quali sono questi modelli? Perché sono regolamentati e come si fa ad ottenere la licenza da radioamatore? Esamineremo nel dettaglio questi aspetti in modo da fornirvi tutte le informazioni necessarie per effettuare un acquisto consapevole: sarebbe davvero un peccato infatti spendere dei soldi per un prodotto che non siete autorizzati ad utilizzare!
Non tutte le ricetrasmittenti sono uguali: esistono diversi tipi di apparecchi, raggruppabili sia in base alle frequenze coperte che in base al raggio d’azione. La normativa che regola l’utilizzo di questi apparecchi è abbastanza complessa e non è valida in tutta l’Unione Europea, ma solo nel nostro Paese.
La prima distinzione da fare è quella tra walkie talkie professionali e walkie talkie amatoriali: la regolamentazione del primo tipo è legata al settore in cui viene impiegato l’apparecchio, mentre per la seconda tipologia è necessario fare riferimento al decreto legislativo n. 259/03 emesso dal ministero delle comunicazioni.
Questa normativa prevede che chi utilizza dispositivi PMR (Private Mobile Radio) debba registrarsi all’apposito albo, a prescindere dal numero di apparecchi posseduti. Per i PMR è inoltre necessario pagare un canone annuo di 12 €: il modulo da compilare si trova sul sito ufficiale del ministero e dev’essere spedito all’ufficio territoriale competente. I dispositivi LPD (Low Power Device), invece, non sono soggetti a nessun tipo di autorizzazione: possono quindi essere utilizzati liberamente.
Le differenze tra questi due tipi di walkie talkie riguardano da un lato la frequenza agganciata, dall’altro il numero di canali. Le ricetrasmittenti LPD coprono una sola banda di frequenza, quella dai 446.0 MHz ai 446.1 MHz, e dispongono di 8 canali, mentre i PMR dispongono di circa 69 canali ed agganciano la banda di frequenza che va dai 433 MHz ai 435 Mhz.
Per le ricetrasmittenti adatte ai bambini e per quelle che si utilizzano in casa come sostituti del baby monitor, invece, non c’è da preoccuparsi: trattandosi di apparecchi molto semplici con un raggio d’azione limitato e un bassissimo numero di canali non è necessario né dichiararne il possesso né pagare tasse annuali.
Quali che siano le vostre necessità vi consigliamo di valutare attentamente la questione della licenza unitamente agli altri fattori: in questo modo avrete a disposizione tutti gli elementi per effettuare una scelta consapevole che vi permetta di sfruttare al meglio il vostro acquisto.
Quali sono i migliori walkie talkie del 2024?
-
Nessuna offerta al momento
ho 2 baofeng UV 5re per uso amatoriale e volevo capire quale frequenze usare per non incorrere in sanzioni e se devo registrarmi sul sito del minister
Per i dispositivi LPD sono libere le frequenze 433-435 MHz. L’utilizzo di PMR richiede invece la compilazione di un modulo e il pagamento di un canone.