Questi due ferri da stiro con caldaia appartengono a distinte fasce di prezzo, comunque sopra la media, ed entrambi i modelli dispongono di caratteristiche tecniche di eccezionale qualità.
Sono infatti dotati di un grosso serbatoio per le lunghe sessioni di lavoro, ma soprattutto di un’elevata pressione del vapore per velocizzare la stiratura in corso. Anche la piastra di questi due apparecchi gioca un ruolo determinante, poiché la sua punta prominente è perfettamente idonea per un lavoro di precisione su colletti e polsini. Questo è comunque solo un assaggio di quanto verrà ora descritto, analizzando quelle che sono le differenze tra il Rowenta DG8960 e il Rowenta DG8520 Perfect Eco. Prima di iniziare, però, ricordiamo che il DG8960 ha un prezzo leggermente superiore al suo rivale in questa sede, in quanto offre soprattutto un potente colpo vapore per le pieghe ostili.

Parlando di struttura, entrambi i prodotti soddisfano pienamente, ottenendo una voto che sfiora l’eccellenza. I motivi, i più importanti, sono per noi i seguenti.
Innanzitutto in entrambi i casi la piastra su cui appoggia il ferro è inclinata ed ha un rivestimento antiscivolo, soluzione ideale per velocizzare il continuo lascia e prendi del ferro durante la stiratura. Il cavo poi ha un rivestimento di protezione in tessuto ed un attacco pivotante, cioè con la possibilità di muoversi liberamente in diverse direzioni.
È inoltre presente un sistema di bloccaggio del ferro sulla base per evitare che possa cadere accidentalmente, ma soprattutto un pratico avvolgicavo esterno. Nonostante le somiglianze, il Rowenta DG8960 ha ottenuto comunque un mezzo voto in più, in minima parte dovuto a delle rifiniture del design più accurate, ma principalmente per avere delle caratteristiche strutturali che riducono la rumorosità durante la fase di ricarica.

Il secondo fattore demarca una differenza molto più evidente tra i due prodotti, in quanto il più costoso Rowenta DG8960 può vantare una pressione maggiore e di conseguenza anche un colpo vapore più potente.
La pressione del vapore è di 5 bar per il Rowenta DG8520 Perfect Eco contro i 6 bar del Rowenta DG8960, benché la quantità di vapore erogato possa in entrambi i casi essere regolata su una scala che va a 0 a 120 g/min. Quello che cambia è il colpo vapore: nel caso del Rowenta DG8520 Perfect Eco il valore non viene indicato, ma viene segnalata la presenza di una funzione boots che consente di aumentare la quantità di vapore per appianare le pieghe ostili, mentre il Rowenta DG8960 è particolarmente potente con il suo colpo di vapore da 260 g/min. Avere un buon colpo vapore, oltre a velocizzare la stiratura, permette anche di utilizzare efficacemente il ferro da stiro in posizione verticale, operazione utile per stirare tendaggi o abiti direttamente sulla gruccia.

Il terzo fattore bilancia nuovamente le differenze tra questi due prodotti, benché il Rowenta DG8960 sia ancora una volta quello che riceve una votazione maggiore. Lo scarto di mezzo punto è però davvero esiguo ed è dato semplicemente da una maggiore capienza del serbatoio del DG8960, sebbene di soli 100 ml.
Per il resto i due ferri da stiro a caldaia sono davvero eccellenti: serbatoio estraibile, possibilità di utilizzare acqua del rubinetto, ma soprattutto un sistema anti-calcare semplice ed efficace. Parliamo del “Calc-Away System“, che in pochi passaggi elimina i residui all’interno della caldaia, evitando l’insorgere nel tempo di malfunzionamenti.

Il fattore che analizza la potenza ed i consumi finisce in perfetta parità. I due prodotti della Rowenta hanno infatti lo stesso numero di watt, esattamente 2400, che consentono loro di essere pronti all’uso in soli due minuti.
Un wattaggio maggiore significa anche un maggior peso, in termini di spesa, sulla bolletta dell’elettricità: per evitate ciò sia il Rowenta DG8960 che il Rowenta DG8520 Perfect Eco sono dotati di una funzione eco che evita inutili sprechi di energia. Secondo la casa di produzione, con il Rowenta DG8520 Perfect Eco si può risparmiare sino al 20%, mentre con il Rowenta DG8960 il risparmio sale al 25%. Sono comunque dati difficili da valutare e dalla differenza minima, pertanto non abbiamo voluto demarcare la differenza con un’eventuale distinzione di voto.