I ventilatori a colonna
Quando arriva la stagione estiva è spesso corsa all’acquisto di strumenti per alleviare la sensazione di calore: c’è chi installa in fretta e furia un condizionatore, chi opta per un modello portatile e chi preferisce soluzioni non altrettanto efficaci, ma più economiche, come il raffrescatore o il caro, vecchio ventilatore.
Se siete in particolare tra quelli che preferiscono la ventilazione “pura” senza raffrescamento, dovete decidere quale tipo di ventilatore scegliere: abbiamo descritto nella nostra guida all’acquisto dedicata ai ventilatori tutte le varianti possibili e a parte abbiamo trattato anche i ventilatori a soffitto. In questa pagina approfondiamo invece una tipologia specifica: quella dei ventilatori a colonna. Continuate a leggere se volete capire se questo tipo di ventilatore sia quello che fa per voi!Come funziona un ventilatore a colonna
Un ventilatore a colonna assolve alla stessa funzione di qualunque altro ventilatore, ovvero smuovere l’aria a temperatura ambiente, senza raffrescarla né riscaldarla, creando una corrente all’interno di un locale. Se vi interessasse un ventilatore in grado di raffrescare, vi consigliamo di consultare la nostra guida all’acquisto del raffrescatore, spesso erroneamente chiamato condizionatore portatile senza tubo.
Le principali differenze tra i modelli “normali” a pale e i ventilatori a colonna risiedono nella struttura, ma all’interno del sottogruppo a colonna è necessario sottolineare le differenze esistenti tra i modelli “tradizionali” e quelli “senza pale” di nuova concezione.
Ventilatore a colonna tradizionale
I ventilatori a colonna tradizionali si riconoscono per la struttura molto sottile e per il prezzo perlopiù accessibile. Al loro interno è posta una lunga turbina di plastica montata su un motore elettrico installato alla base della colonnina.
Il motore fa girare la turbina, la quale genera un flusso d’aria per mezzo delle numerose alette presenti su di essa; il getto, stretto e alto, fuoriesce dalla griglia anteriore, la quale può essere lasciata in posizione fissa oppure lasciata oscillare automaticamente.Ventilatore a colonna senza pale
Nei modelli cosiddetti “senza pale”, immessi sul mercato da Dyson per prima, la struttura è sempre sottile e allungata, ma presenta una base cilindrica su cui è montato un anello stretto e lungo. Le pale ci sono, ma sono installate nella base.
Al contrario dei modelli tradizionali, che si limitano a movimentare l’aria, i ventilatori a colonna senza pale risucchiano l’aria dall’ambiente e la incanalano a velocità accresciuta attraverso i fori di erogazione posti tutt’intorno all’anello. Il risultato è un flusso più intenso, stabile e omogeneo rispetto ai modelli della prima generazione. Il prezzo, in questo caso, è decisamente più alto.Pro e contro del ventilatore a colonna
Perché dovreste preferire un ventilatore a colonna rispetto ad uno normale a pale? Ci sono alcune casistiche in cui la scelta di questa tipologia offre in effetti alcuni vantaggi. Vediamoli.
Vantaggi
Un ventilatore a colonna può avere le stesse funzioni di uno normale (oscillazione automatica e velocità di ventilazione selezionabile su diversi livelli), ma si presta meglio a supportare anche funzioni un po’ più avanzate, come un timer di spegnimento, un display informativo e l’integrazione con un telecomando.
Il vantaggio principale risiede però proprio nella struttura, così diversa da quella di un normale modello a pale. Un ventilatore a colonna, infatti, è generalmente meno ingombrante, sia a pavimento, grazie ad una base molto stretta, sia in termini di spazio libero necessario all’oscillazione. Poiché in questo caso la colonna ruota sul proprio asse, non c’è bisogno di lasciare spazio vuoto intorno alla macchina per permetterle di oscillare senza ostacoli.Svantaggi
In generale, un ventilatore di qualunque tipo non rappresenta un oggetto di design particolarmente gradevole da vedere, soprattutto se si parla di modelli a basso o medio costo. Ma mentre i ventilatori a colonna, anche in fascia alta (con la sola eccezione dei modelli Dyson), sono sempre realizzati in plastica, hanno grossomodo sempre lo stesso design e le stesse tinte classiche (nero, bianco o argento), tra i modelli classici a pale è se non altro possibile optare per modelli di fascia alta realizzati in un gradevole stile retrò che può contribuire in maniera positiva al tono dell’ambiente. Se ci tenete in modo particolare all’arredo di casa, potreste preferire questa opzione.
I migliori ventilatori a colonna
Vediamo qui di seguito quelli che riteniamo i migliori ventilatori a colonna attualmente in commercio. Sottolineiamo che non illustreremo qui i modelli Dyson, che vanno considerati in primo luogo purificatori d’aria e solo secondariamente dei ventilatori. Se vi interessano potete leggere la nostra pagina dedicata ai purificatori e ventilatori Dyson.
Il migliore: Dyson Cool AM07
L’AM07 è stato il primo ventilatore a torre lanciato da Dyson e, anche se i suoi successori hanno parecchie funzioni in più (come l’umidificazione, il riscaldamento o la purificazione), rimane un ottimo modello per chi voglia un ventilatore di qualità a un prezzo che, per questa marca, è più che accettabile. Ha il telecomando magnetico diventato un tratto distintivo dei ventilatori Dyson, 10 livelli di velocità e un timer di spegnimento fino a 9:00 ore. Anche il livello di rumore è molto basso.
Il miglior qualità/prezzo: Philips 5000 Series CX5535/11
Il 5000 Series di Philips è un ventilatore a colonna dal design assolutamente tradizionale, ma con un interessante ventaglio di funzioni oltre alla garanzia di qualità costruttiva data dall’esperienza del brand. Vero, le velocità di ventilazione sono solo tre e il timer di spegnimento arriva solo fino a 7:00 ore, ma ci sono sia la modalità silenziosa, sia quella che simula la brezza naturale. Minimale l’ingombro a pavimento: la base ha un diametro di 31 cm e la colonna di appena 18.
Rowenta Eole Infinite VU6670
Questo ventilatore a colonna di Rowenta ha caratteristiche tutto sommato standard: tre livelli di intensità della ventilazione, timer programmabile fino a 8 ore, telecomando in dotazione. Sono due le principali differenze che giustificano un prezzo più alto rispetto a modelli simili: un angolo di oscillazione decisamente ampio (ben 180°) e soprattutto la modalità di ventilazione automatica, che adegua autonomamente l’intensità del flusso d’aria in base alla temperatura rilevata nell’ambiente.
Rowenta Urban Cool VU6720
Restando in casa Rowenta, l’Urban Cool è uno dei ventilatori a torre più popolari in assoluto. Il design è quello tradizionale, ma con un tocco minimalista che lo rende molto gradevole e riduce al minimo l’ingombro a pavimento, con una base da appena 23 cm di diametro. Le funzionalità sono però ridotte all’osso e si limitano all’oscillazione automatica (anche se non è dichiarata l’ampiezza dell’angolo descritto) e a tre livelli di ventilazione. Contenuta l’altezza, che non supera gli 87 cm.
Ardes AR5T1001 Rocket
La principale caratteristica di questo ventilatore Ardes è indubbiamente il divertente design “a razzo” che gli dà il nome, che si rifà agli elettrodomestici anni ’60 anche nel colore. Le tre gambe sono regolabili su due livelli per un’altezza complessiva a scelta tra 88 e 100 cm. Le velocità di ventilazione sono soltanto tre, ma c’è la modalità “brezza” per un effetto “vento naturale”. Apprezzabile anche il timer di spegnimento fino a 9:00 ore; c’è anche l’oscillazione automatica, ma non ne è specificata l’ampiezza.
Le domande più frequenti sui ventilatori a colonna
Dove comprare un ventilatore a colonna?
Potete acquistare un ventilatore a colonna in qualunque negozio di elettrodomestici, trovandone una più ampia scelta nei grandi store appartenenti alle principali catene di elettronica e articoli per la casa. Il vantaggio di acquistare “di persona” è ovviamente quello di poter valutare la qualità e le funzionalità di ciascun modello in maniera diretta. Un’alternativa che vi permette di scegliere tra un numero infinito di modelli è l’acquisto online, sia presso negozi virtuali specializzati in elettrodomestici, sia attraverso le grandi piattaforme generaliste. In questo caso l’ovvio svantaggio è di non poter vedere, toccare o provare la macchina prima di acquistarla (va detto però che, se insoddisfatti, il reso è sempre possibile).
Come pulire il ventilatore a colonna?
Un ventilatore a colonna va pulito regolarmente per evitare che la sua azione sparga nell’ambiente la polvere che naturalmente si può accumulare sulla turbina o sulle pale. Le parti che necessitano di manutenzione sono la scocca esterna, la turbina e il filtro.
Pulizia della scocca
Per pulire la scocca serve solo un panno morbido adeguato, senza l’uso di detergenti. Un panno catturapolvere o uno in microfibra sono sufficienti a rimuovere la polvere dalla superficie. Se sulla scocca dovessero esserci macchie di qualche tipo, potete usare un panno in microfibra inumidito per rimuoverle. Se proprio l’uso di un detergente dovesse rendersi necessario, cercate di usarne uno delicato (il sapone di Marsiglia è in questi casi l’ideale) e rimuovetene in seguito i residui con un panno pulito e umido.
Pulizia della turbina
In generale, nei modelli tradizionali è possibile rimuovere la griglia frontale per ottenere accesso alla turbina. Questa, senza venire rimossa, si può pulire anch’essa con un panno antistatico o in microfibra, oppure con un aspirapolvere utilizzando una bocchetta con setole morbide. Anche in questo caso è importante non usare né detergenti né acqua.
Le pale nei modelli “bladeless” tendono invece ad accumulare meno polvere e a richiedere molta meno manutenzione, anche grazie a filtri di maggiore qualità che abbattono la quantità di polvere che effettivamente raggiunge le pale.
Pulizia del filtro
Il filtro antipolvere normalmente non ha bisogno di sostituzione periodica, ma è opportuno liberarlo regolarmente dalla polvere che vi si accumula. Si tratta perlopiù di un sottile pannello a maglie fini che si estrae dal retro della colonna e che si può tranquillamente aspirare con aspirapolvere e spazzola morbida, nonché sciacquare in acqua fredda (va naturalmente lasciato asciugare prima di venire riassemblato).
I modelli più evoluti “senza pale” possono avere filtri plissettati di maggiore qualità: anche questi possono venire puliti con un aspirapolvere e, in alcuni casi, sciacquati in acqua. Ancor più importante è in questi casi lasciare asciugare completamente il filtro prima di reinstallarlo. Se si tratta di filtri HEPA è possibile che venga richiesta la sostituzione dopo un determinato numero di ore di utilizzo: leggete con attenzione il libretto di istruzioni per reperire le informazioni necessarie.
Quanto costa un ventilatore a colonna?
Il prezzo varia sensibilmente a seconda che si tratti di un modello della nuova generazione “senza pale” oppure di uno tradizionale.
Nel secondo e più diffuso caso, i prezzi variano dai 40 ai massimo 200 € circa, dove i modelli più costosi sono pronti per far parte della vostra smart home e a rispondere anche ai comandi vocali impartiti a un home assistant.
Nel caso dei ventilatori “senza pale” i prezzi si aggirano intorno ai 300 €: oltre alle differenze tecnologiche rispetto ai modelli classici, si tratta di ventilatori normalmente accompagnati da comando remoto e applicazione smartphone per la gestione e il monitoraggio delle prestazioni.
Quali sono le migliori marche di ventilatori a colonna?
Per quanto riguarda i modelli “senza pale” il brand di riferimento è al momento Dyson, che ha lanciato per prima questa nuova tecnologia.
Per i modelli tradizionali il discorso è più articolato: non è detto che un prodotto di una marca ignota sia di pessima qualità, anzi a parità di prestazioni il prezzo è spesso sensibilmente più basso. Può valere la pena di spendere un po’ di più e comprare un brand conosciuto, presente sul territorio italiano con centri assistenza propri. Tra le marche che possiamo raccomandare figurano sia nomi “generalisti” del settore elettrodomestici, come Rowenta o la più economica Klarstein, sia nomi specializzati nel trattamento dell’aria, come Argo e Vortice in primis, ma anche Stadler Form e Taurus.