I fattori decisivi per la scelta del vaporizzatore viso
Che cos’è un vaporizzatore viso?
Alla base di una buona routine di bellezza quotidiana troviamo senza dubbio la pulizia del viso, uno step necessario per chi vuole mantenere la pelle idratata, luminosa e sana. Quando si tratta di detergere l’epidermide in profondità e rimuovere tutte le impurità che si sono accumulate sul volto, uno dei più preziosi alleati per il benessere della pelle è rappresentato proprio dal vapore, le cui proprietà consentono di agire su più livelli: da una parte l’umidità va ad ammorbidire lo strato di pelle superficiale (detto “corneo”), facilitando l’asportazione delle cellule morte; dall’altra il calore diminuisce la viscosità del sebo, una secrezione grassa naturalmente prodotta dai pori, favorendo la rimozione di brufoli e punti neri. La temperatura elevata favorisce inoltre la dilatazione dei vasi sanguigni, ossigenando i tessuti e conferendo al viso un aspetto luminoso e un colorito uniforme.
Il trattamento al vapore acqueo, inoltre, presenta un ulteriore vantaggio: esso è infatti indicato per ogni tipo di pelle, da quelle normali a quelle grasse o miste, fino anche a pelli più sensibili e delicate.
Tipologia
Quando valutiamo l’acquisto di un dispositivo di questo tipo, la prima caratteristica che fa la differenza è la tipologia. Esistono infatti vari tipi di vaporizzatore per il viso attualmente in commercio, ognuno dei quali si distingue per svariati elementi specifici che vanno a influire sul tipo di risultati e sulla praticità d’uso. Vediamo nel dettaglio quali sono i modelli più diffusi:
- Vaporizzatore viso con stativo: questo modello è composto da una base mobile a quattro o cinque ruote e un braccio rigido inclinato, all’estremità del quale troviamo l’ugello da cui fuoriesce il vapore. I due elementi sono appunto collegati da uno stativo regolabile, che consente di variare l’altezza dell’ugello secondo le preferenze dell’utente. Per generare il vapore, occorre riempire di acqua il piccolo bicchiere in plastica posizionato alla base del braccio, dentro il quale è posta una resistenza a vista che, scaldandosi, porterà il liquido ad ebollizione. Sopra a questo serbatoio troviamo una pulsantiera che consente di accendere il dispositivo ed eventualmente di avviare ulteriori funzioni. Questi modelli sono generalmente alimentati a rete e hanno dimensioni piuttosto ingombranti: la loro altezza massima va di norma dai 125 cm ai 130 cm, mentre il braccio misura circa 40 cm. Si tratta infatti di vaporizzatori professionali, pensati non solo per un uso domestico ma anche per essere utilizzati nei centri estetici da esperti del settore. La loro struttura consente, infatti, di effettuare il trattamento sia in posizione seduta che supina;
- Vaporizzatore viso da tavolo: si tratta in pratica di una versione più piccola e compatta della tipologia precedente, ovvero di un vaporizzatore dotato di stativo non regolabile, alto di norma fino a 30 cm, e di un braccio erogatore lungo circa 30 cm. Anche il serbatoio in cui scaldare l’acqua, di conseguenza, sarà più piccolo. Date le sue dimensioni ridotte, questo modello è l’ideale per un uso domestico;
- Sauna facciale: questi vaporizzatori sono generalmente piccoli e compatti in quanto pensati per un uso domestico. In questo caso, l’ugello si trova al’interno di una sorta di imbuto di plastica, dentro al quale va posizionato il viso in modo che il vapore possa agire sulla pelle in modo uniforme. Questo “cono”, inoltre, impedisce all’acqua di colare lungo il collo e limita il rischio di bagnarsi i capelli. Alimentati a rete, i dispositivi per la sauna facciale possono essere utilizzati sia per la detersione del viso, che come trattamento contro le congestioni nasali, al pari di un vero e proprio inalatore. La loro struttura consente, però, di utilizzarli unicamente da seduti;
- Vaporizzatore viso portatile: questo modello è il più piccolo tra quelli finora descritti ed è riservato esclusivamente ad un uso casalingo. Dotato di una batteria interna ricaricabile, ha una struttura paragonabile a quella di una spazzola per il viso, in cui però al posto della testina troviamo un piccolo ugello da cui viene emesso il vapore. La dimensione minima e il design essenziale consentono di effettuare unicamente trattamenti brevi e mirati.
La conclusione che possiamo trarre da questa analisi è che gli elementi essenziali che vanno valutati prima di procedere con l’acquisto di un vaporizzatore viso sono essenzialmente tre:
- Dimensione generale: va ad influire sulla modalità di utilizzo e sulla praticità d’uso di questo dispositivo;
- Capienza del serbatoio: influisce invece sulla durata dell’erogazione del vapore. I vaporizzatori portatili sono dotati di serbatoi molto piccoli (parliamo di circa 10 ml) e consentono trattamenti molto brevi; i serbatoi dei vaporizzatori da tavolo, invece, hanno una capienza di circa 300 ml. Infine, i modelli con stativo si distinguono per serbatoi fino a 750 ml. I vaporizzatori per sauna facciale sono i più variabili, dal momento che la capienza dei loro serbatoi può andare dai 50 ml (che corrispondono a circa 10 minuti di erogazione) per i modelli più ridotti ai 200 ml (ovvero oltre 30 minuti di erogazione) per quelli più sofisticati;
- Struttura dell’ugello: può avere un diametro più o meno largo, il quale va ovviamente ad influire sull’ampiezza del getto di vapore stesso, e può essere fisso o orientabile, consentendo quindi di adattare il getto di vapore secondo la statura e posizione.
Tecnologia
Oltre ad effettuare un trattamento basato sul semplice vapore acqueo, i vaporizzatori per il viso più sofisticati sfruttano l’azione di ulteriori tecnologie per risultati ancora più efficaci. Nello specifico, questi apparecchi si possono avvalere di:
- Tecnologia agli ioni: gli ugelli di questi vaporizzatori emettono vapore arricchito di ioni, le cui molecole sono molto più piccole rispetto a quelle del vapore acqueo tradizionale. Queste riescono dunque a penetrare ancora più in profondità nell’epidermide, garantendo un’idratazione ed una pulizia ancora più intense;
- Tecnologia all’ozono: questa opzione è tipica dei modelli più professionali, quindi dei vaporizzatori con stativo. Molti di questi dispositivi consentono, tramite un apposito interruttore, di attivare l’emissione di ozono assieme all’erogazione del vapore. Questa sostanza viene prodotta tramite una lampada a raggi ultravioletti (UV) inserita nel vaporizzatore stesso e compie un’azione disinfettante: l’ozono associato al vapore, infatti, va a detergere ulteriormente la pelle, su cui ha un effetto antinfiammatorio e detossinante.
Funzioni
Oltre che per la loro struttura e la tecnologia di cui si avvalgono, i vaporizzatori per il viso attualmente in commercio possono essere arricchiti da svariate funzioni che, oltre a rendere i modelli più sofisticati ed influire sul prezzo di vendita, consentono a chi ne fa uso di effettuare un trattamento il più possibile personalizzato. Vediamo di seguito quali sono le funzioni che è possibile trovare nei vaporizzatori per il viso ad oggi sul mercato:
- Riscaldamento rapido: questa funzione riguarda essenzialmente la velocità con cui l’acqua contenuta nel serbatoio viene portata ad ebollizione e, di conseguenza, la distanza più o meno lunga tra il momento in cui il vaporizzatore viene acceso e quello in cui il vapore comincia a fuoriuscire dall’ugello. Il tempo di riscaldamento dell’acqua dipende ovviamente dalla potenza, per cui i modelli caratterizzati da una potenza più elevata garantiranno un riscaldamento più veloce. In genere, comunque, il dispositivo non impiega più di qualche minuto;
- Regolazione dell’intensità: i vaporizzatori per il viso più sofisticati permettono di scegliere tra diverse intensità del getto di vapore, in modo che l’utente possa selezionare il livello di calore e la velocità di erogazione che più preferisce, secondo le sue esigenze o la tipologia di pelle;
- Spegnimento automatico: questa funzione fa sì che il dispositivo si spenga automaticamente nel momento in cui l’acqua contenuta nel serbatoio finisce, per evitare eventuali danni provocati dal surriscaldamento della resistenza. Alcuni vaporizzatori si spengono automaticamente al termine di 15 minuti di trattamento, per impedire una sovraesposizione del viso al vapore caldo, che potrebbe risultare dannosa;
- Segnale acustico: alcuni vaporizzatori per il viso emettono un segnale acustico quando l’acqua all’interno del serbatoio finisce;
- Indicatori LED: si tratta di spie che si accendono non appena il dispositivo viene messo in funzione, come ulteriore misura di sicurezza;
- Vano porta essenze/oli essenziali: alcuni vaporizzatori per il viso sono dotati di un apposito beccuccio in cui inserire qualche goccia di essenze o di oli essenziali, in modo da coniugare l’azione cosmetica del vapore con quella benefica e rilassante dell’aromaterapia. Chi fa uso del dispositivo potrà arricchire l’acqua con essenza di citronella e/o menta per un trattamento energizzante o per la pulizia di pelli grasse; di lavanda o camomilla per un bagno di vapore rilassante o per idratare pelli secche; di olio di melaleuca per pelli con tendenze acneiche, oppure di menta e/o eucalipto per alleviare le congestione nasali.
Praticità d’uso
Per concludere, prima di procedere con l’acquisto di un vaporizzatore per il viso bisognerebbe valutare la presenza o meno di alcuni elementi che ne rendono l’utilizzo più semplice e pratico.
Innanzitutto, il design del vaporizzatore dovrebbe idealmente consentire di riempire il serbatoio con comodità e anche di pulirlo senza troppo sforzo dopo l’uso. Il vaporizzatore per il viso deve anche essere caratterizzato da una certa stabilità, che gli consente di non scivolare o ruotare durante l’utilizzo al fine di evitare il rischio di bruciature della pelle.
Un altro accessorio utile, che in molti casi viene fornito in dotazione, è un apposito misurino per l’acqua, che consente di misurare con esattezza il quantitativo di liquido inserito nel serbatoio seguendo quanto indicato nel manuale d’istruzioni, in modo da non danneggiare il vaporizzatore e garantire risultati ottimali.
Alcuni vaporizzatori per sauna facciale includono un adattatore per il naso, ovvero un cono di dimensioni più piccole che indirizza il getto di vapore su questa zona del viso. Questo adattatore può essere utilizzato per un trattamento mirato su una parte del volto in cui normalmente si concentrano molte impurità, oppure può fungere da inalatore con cui indirizzare il vapore dentro le narici per curare una congestione.
Quale acqua utilizzare?
Per garantire un funzionamento ottimale ed un mantenimento in buono stato del vaporizzatore viso, si raccomanda di utilizzare unicamente acqua distillata. L’acqua del rubinetto o quella in bottiglia sono infatti più dure e potrebbero portare a lungo andare alla formazione di calcare, danneggiando in questo modo la resistenza.
Quali sono i migliori vaporizzatori viso del 2024?
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