L’umidificatore: amico indispensabile in alcuni periodi dell’anno, alleato della salute e salvatore dei bronchi dall’aggressione dei pur indispensabili caloriferi. Alcuni consumatori non possono e non vogliono proprio farne a meno!
Se però volete avere cura del vostro umidificatore, prolungarne la vita e soprattutto mantenerlo in condizioni igieniche ineccepibili, dovete assicurarvi di effettuare una buona manutenzione, che si riduce sostanzialmente ad una cosa soltanto: pulizia, pulizia e ancora pulizia.
- Pulizia del serbatoio;
- Decalcificazione degli umidificatori a caldo;
- Decalcificazione degli umidificatori a ultrasuoni;
- Decalcificazione degli umidificatori ad evaporazione.
Il tipo di umidificatore
Nella nostra guida all’acquisto dell’umidificatore abbiamo esposto le tre diverse tipologie di umidificatore attualmente in commercio. Il vostro umidificatore di che tipo è?
- Ad ebollizione o a caldo: gli umidificatori che emettono vapore caldo sono quelli che funzionano portando l’acqua ad ebollizione. Si riconoscono perché hanno un serbatoio termoprotetto e dei grossi elettrodi che vengono immersi in esso;
- Ad ultrasuoni o a freddo: gli umidificatori che emettono una nebulizzazione d’acqua a temperatura ambiente funzionano attraverso la vibrazione ultrasonica di una membrana. Si riconoscono dal serbatoio di plastica, spesso trasparente;
- Ad evaporazione: gli umidificatori ad evaporazione “inumidiscono” l’aria facendola passare attraverso un filtro bagnato. Si riconoscono proprio dalla presenza di grandi filtri da immergere per metà nel serbatoio.
Perché è importante capire prima di tutto che tipo di umidificatore avete? Perché naturalmente le operazioni di pulizia e manutenzione sono diverse a seconda della tipologia. Una sola cosa rimane uguale per tutti: la pulizia del serbatoio.
Pulire il serbatoio
Quale che sia il vostro umidificatore, il serbatoio va pulito una volta alla settimana. Questo impedisce la formazione di muffe, che non solo hanno un cattivo odore, ma è anche bene non vengano disperse nell’aria dall’umidificatore: respirare spore di muffa è nocivo per la salute!
Settimanalmente, dunque:- Svuotate il serbatoio da eventuale acqua residua;
- Lavatene l’interno con acqua tiepida e sapone;
- Risciacquate abbondantemente fino alla completa eliminazione del sapone;
- Lasciate asciugare completamente prima di rimettere in funzione o ritirare l’umidificatore.
Già questa semplicissima operazione da sola aiuta a mantenere un ambiente salubre e a tenere in buone condizioni l’umidificatore.
Il principale nemico di questo apparecchio è però il calcare: si può scegliere di mettere nel serbatoio solamente l’acqua distillata (la stessa che si usa nei ferri da stiro e che si compra in flaconi al supermercato), oppure usare la più economica acqua del rubinetto badando, però, a fare una decalcificazione periodica. Come? Qui dobbiamo fare discorsi separati per ciascuna delle tipologie di umidificatore: i tre tipi sono infatti molto diversi tra loro ed è indispensabile sapere cosa fare con ognuno di essi.
Decalcificare l’umidificatore a caldo
Periodicamente bisogna decalcificare gli elettrodi di questo tipo di umidificatore: trascurarli significa andare incontro non solo ad una progressiva diminuzione nel tempo dell’emissione di vapore, ma anche all’usura precoce degli elettrodi stessi. Se vi interessa prolungare la vita del vostro umidificatore, dovete dare una bella decalcificata ogni volta che notiate incrostazioni consistenti sugli elettrodi.
Per la decalcificazione vi serve un contenitore largo e alto (una bacinella da pavimenti può andare benissimo) e a scelta potete usare dell’aceto bianco oppure acquistare un apposito liquido decalcificante.Se optate per questa seconda possibilità, noi vi consigliamo di usare il decalcificante Mister Magic: è biodegradabile e a base di acido citrico, oltre ad essere utilizzabile con tutti i piccoli elettrodomestici che possano averne bisogno (ferri da stiro, macchine del caffè, pulitori a vapore ecc.).
Una volta scelto che mezzo decalcificante usare, procedete così:
- Versate il liquido decalcificante o una soluzione di acqua e aceto bianco nella bacinella senza riempirla, ma ad un’altezza sufficiente da immergere completamente gli elettrodi;
- Poggiate la campana dell’umidificatore nella bacinella in modo da immergere del tutto gli elettrodi;
- Lasciate riposare il tutto così com’è per una manciata di ore;
- Togliete la campana dalla bacinella e risciacquate gli elettrodi in acqua fredda;
- Lasciate asciugare completamente prima di ritirare o rimettere in funzione l’umidificatore.
La frequenza con cui è necessario effettuare questa operazione dipende dalla durezza dell’acqua utilizzata nell’umidificatore: è raramente necessaria se si utilizza acqua distillata, mentre se l’acqua del rubinetto è ricca di sali minerali potrebbe esserci bisogno di effettuare la decalcificazione ogni mese.
Decalcificare l’umidificatore a ultrasuoni
Nell’umidificatore a ultrasuoni è importante rimuovere le incrostazioni di calcare perché le parti mobili preposte alla creazione della nebulizzazione d’acqua sono molto delicate. In questo caso non c’è bisogno di contenitori, ma solo di preparare una soluzione di acqua e aceto bianco e di una spazzolina delicata (in tanti casi viene già fornita insieme all’umidificatore).
Ecco cosa dovete fare:- Rimuovete il serbatoio dalla base;
- Svuotate la base da eventuale acqua residua;
- Riempite la base con la vostra soluzione di acqua e aceto;
- Lasciate agire per un paio d’ore;
- Svuotate la base e sciacquatela bene con acqua fresca;
- Lasciate asciugare bene prima di ritirare o rimettere in funzione l’umidificatore;
- Usate la spazzolina per pulire eventuali incrostazioni residue.
Alcuni modelli più sofisticati sono equipaggiati anche con dei filtri: in alcuni casi si tratta di filtri deperibili, che dovrete sostituire periodicamente per mantenerne l’efficacia. In altri casi, però, si tratta di filtri permanenti in ceramica microporosa: in questi casi dovrete decalcificare anche questi. È sufficiente immergerli per qualche ora in un bicchiere di acqua e aceto bianco e poi sciacquare bene.
Decalcificare l’umidificatore ad evaporazione
Tra tutti i tipi di umidificatore, quello ad evaporazione è senza dubbio quello dalla manutenzione più semplice. Di decalcificare l’acqua si occupa infatti il grande filtro che si trova immerso nel serbatoio, e alle parti mobili, che non sono immerse, non arriva nessuna molecola minerale che si possa accumulare ed incrostare. C’è dunque bisogno di pulire periodicamente solo il serbatoio.
I filtri, però, devono assolutamente venire cambiati regolarmente, altrimenti non solo perdono di efficacia, ma possono sviluppare muffe, con tutto quello che ne consegue.Quanto spesso bisogna cambiare i filtri? Facciamo due ipotesi.
Ipotesi 1: inverno al nord
Supponiamo che viviate nel nord Italia e che usiate l’umidificatore durante tutto il periodo di accensione dei caloriferi, diciamo da ottobre fino a marzo: indicativamente ogni due mesi dovrete cambiare il filtro, dunque ogni inverno farete fuori tre filtri. A seconda del produttore, una coppia di filtri di ricambio può costare dai 15 ai 40 €.
Ipotesi 2: inverno al sud
Supponiamo adesso che viviate al sud e che usiate l’umidificatore durante il periodo di accensione dei caloriferi (oppure della stufetta elettrica o della pompa di calore). Ipotizziamo che facciate un uso massiccio di fonti di calore solo da dicembre a febbraio: in questo caso potreste cavarvela cambiando uno, massimo due filtri ogni inverno.
I migliori umidificatori
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