Come scegliere l’umidificatore
L’umidificatore è un utile elettrodomestico dall’ingombro ridotto e dalla rumorosità molto contenuta che ci viene in aiuto in particolare durante la stagione invernale, quando i termosifoni sono accesi, l’aria in casa si fa molto secca e i comuni umidificatori in ceramica agganciati ai radiatori non bastano a mantenere un livello di umidità salubre. Se non siete certi che un umidificatore vi serva davvero, leggete il nostro approfondimento sul perché umidificare: vi troverete almeno tre buone ragioni per utilizzare questo apparecchio.
A cosa serve l’umidificatore
Come il nome stesso suggerisce, un umidificatore è un apparecchio in grado di immettere umidità nell’aria.
Non va assolutamente confuso con il deumidificatore che, al contrario, ha la funzione esattamente opposta: prelevare ed eliminare dall’aria l’umidità in eccesso.Come funziona l’umidificatore
Come vedremo più avanti, vi sono almeno tre tecnologie diverse su cui si può basare il funzionamento dell’umidificatore: a ebollizione, a ultrasuoni e ad evaporazione.
La prima genera vapore acqueo portando ad ebollizione l’acqua nel serbatoio-caldaia, la seconda micronebulizza l’acqua attraverso la vibrazione ultrasonica di una piccola membrana e la terza trasferisce umidità all’aria forzandone il passaggio attraverso un filtro umido a nido d’ape.
Pro e contro dell’umidificatore
Se a questo punto non vi fosse ancora chiara la risposta al quesito “umidificatore sì o no“, riassumiamo in una tabella tutti i pro e contro dell’umidificatore:
PRO | CONTRO |
---|---|
Previene secchezza e infezioni del tratto respiratorio | Può generare umidità in eccesso |
Previene irritazione di occhi e pelle | Può formare pozze d’acqua |
Preserva parquet e mobili in legno | Può depositare calcare sui mobili |
Preserva piante tropicali | Rischio ustione (ebollizione) |
Può diffondere essenze | Può ronzare fastidiosamente (ultrasuoni) |
Richiede manutenzione periodica |
Come è evidente, i “contro” sono molto specifici e caratteristici delle varie tipologie di umidificatore: la formazione di pozze d’acqua ai piedi dell’apparecchio può verificarsi solo con i modelli ad ultrasuoni o ad ebollizione, spesso solamente per una collocazione errata troppo vicina al pavimento o, più raramente, per un guasto. Il rischio di ustione è chiaramente tipico dei soli modelli ad ebollizione, mentre la membrana dei modelli ad ultrasuoni, soprattutto se non viene pulita periodicamente, può col tempo produrre un ronzio potenzialmente fastidioso.
Fatte queste importanti premesse, vediamo a cosa fare attenzione per scegliere l’umidificatore migliore per la vostra casa.
1. Tipologia
Dalla tipologia dell’umidificatore scelto dipendono in larga parte le prestazioni che è lecito aspettarsi dall’apparecchio.
Le tipologie di umidificatore in commercio sono tre, come anticipato, e le loro caratteristiche sono abbastanza differenti da meritare un approfondimento dei rispettivi pro e contro. Vediamo dunque le differenze che intercorrono tra umidificatori a caldo o a vapore, umidificatori a ultrasuoni o a freddo e umidificatori a evaporazione.
Umidificatori a caldo o a vapore
Il principio di funzionamento di questo tipo di umidificatore è molto elementare: dei grossi elettrodi immersi nella tanica del serbatoio vengono scaldati attraverso il passaggio dell’elettricità, portando l’acqua a ebollizione e generando così vapore acqueo caldo che viene emesso e disperso nell’aria.
Per quanto semplice nel funzionamento, e tipicamente anche piuttosto economico all’acquisto, questo tipo di umidificatore presenta una serie di svantaggi. Il primo e più significativo è che gli elettrodi si consumano progressivamente con l’uso, fino al punto in cui l’umidificatore diviene del tutto inutilizzabile: un uso intensivo può quindi accorciarne di molto la vita.In secondo luogo, il consumo energetico è piuttosto elevato, anche sopra i 600 W di assorbimento, dal momento che gli elettrodi devono essere continuativamente riscaldati.Altri svantaggi includono la formazione, nelle immediate vicinanze dell’umidificatore, di condensa che può rendere la superficie d’appoggio sdrucciolevole. Inoltre, con il vapore si può depositare su mobili e pavimenti una polverina bianca costituita dai minerali contenuti nell’acqua. Non da ultimo, il fatto che il vapore emesso sia caldo, a temperatura di ebollizione, può rappresentare un pericolo per i bambini o per chiunque tocchi l’apparecchio in funzione.
Il calore del vapore rende però particolarmente idoneo questo tipo di umidificatore a fungere anche da diffusore di essenze.
Umidificatori a freddo o ultrasuoni
La seconda tipologia di umidificatore è quella che si serve della tecnologia a ultrasuoni. In questo caso a creare il vapore, o meglio la nebulizzazione acquea, è la vibrazione a frequenze ultrasoniche di una sottile membrana azionata da un trasduttore. La sottile nebbia creata dalla vibrazione, a temperatura ambiente, viene immessa e dispersa nell’aria.
I vantaggi di questa tecnologia sono svariati. In primo luogo, non vi sono parti meccaniche soggette a usura nel corso del tempo e l’umidificatore durerà quindi a lungo, a patto di seguire le indicazioni per una corretta pulizia e manutenzione. Non secondariamente, i consumi energetici sono notevolmente inferiori a quelli di un umidificatore a vapore, aggirandosi tipicamente intorno ai 30-40 W di assorbimento.Rispetto agli umidificatori a caldo, poi, quelli a ultrasuoni raramente bagnano la superficie d’appoggio e depositano meno residui calcarei sul mobilio. Il vapore emesso non è inoltre pericoloso, poiché è a temperatura ambiente.Lo svantaggio è che spesso questi apparecchi non sono adatti a fare anche da diffusori di essenze, poiché gli oli dispersi nel serbatoio possono essere dannosi per il trasduttore.
Umidificatori a evaporazione
Il principio di funzionamento di questa tipologia è semplice: una ventola risucchia dolcemente l’aria dall’ambiente circostante e ne forza il passaggio attraverso un grande filtro a nido d’ape inumidito dall’immersione parziale nel serbatoio.
L’aria viene così allo stesso tempo umidificata senza l’emissione di vapore (non si formano quindi depositi d’acqua intorno all’umidificatore) e filtrata da polveri, particelle e batteri presenti in essa. L’unico motore presente su questi modelli è quello che aziona la ventola, con un consumo energetico ancora inferiore rispetto agli umidificatori a ultrasuoni, al di sotto dei 20 W e, alle ventilazioni più basse, anche sotto i 10 W. Sono del tutto assenti anche i depositi di calcare sulle superfici ed esistono modelli che consentono anche l’uso di essenze da diffondere nell’ambiente.L’unico punto debole degli umidificatori a evaporazione è la deperibilità dei filtri: questi necessitano infatti di sostituzione periodica, con una frequenza che può andare dai due mesi all’anno a seconda del modello, della durezza dell’acqua e dell’intensità dell’utilizzo.2. Prestazioni e autonomia
Un secondo fattore molto importante da valutare è quello concernente le prestazioni dell’umidificatore, vale a dire la sua autonomia di funzionamento e la metratura che è in grado di umidificare efficacemente.
Autonomia
L’autonomia di funzionamento è strettamente correlata alla capacità del serbatoio e alla possibilità di impostare diversi livelli di emissione del vapore. È infatti ovvio che più acqua il serbatoio può contenere, più a lungo l’umidificatore può funzionare senza interruzioni dovute al suo esaurimento, mentre la possibilità di impostare un livello basso di emissione permette di prolungare ulteriormente la durata della scorta idrica.
Indicativamente, un serbatoio da 4 l corrisponde a circa 12-15 ore di autonomia al minimo dell’emissione, almeno per quanto riguarda gli umidificatori a ultrasuoni.Gli apparecchi a caldo consumano invece un po’ più rapidamente le loro scorte, e a parità di capacità (4 l) offrono un’autonomia leggermente inferiore, tra le 9 e le 11 ore.
Gli umidificatori a evaporazione sono quelli dall’autonomia maggiore: un serbatoio da 4 l corrisponde a un massimo di 16 ore di funzionamento.
Metratura
La metratura che un umidificatore è in grado di umidificare efficacemente dipende dalla quantità massima di vapore che esso può emettere, misurata in ml/h. Umidificatori dall’emissione debole, intorno o al di sotto dei 200 ml/h, sono adatti ad ambienti piccoli, al di sotto dei 20 m², mentre apparecchi dall’emissione più corposa, di 400 ml/h o più, possono servire efficacemente stanze fino a 50-60 m².
3. Igienizzazione
Di particolare interesse per i soggetti allergici e per chi ha le vie respiratorie particolarmente sensibili ed irritabili è poi un terzo fattore riguardante i sistemi di igienizzazione del vapore emesso o dell’aria.
Igienizzazione dell’acqua
I modelli di umidificatore più sofisticati, tipicamente a ultrasuoni, sono spesso dotati di sistemi di filtraggio o altrimenti igienizzanti dell’acqua contenuta nel serbatoio. Questi possono andare da un semplice rivestimento delle pareti interne con ioni d’argento, efficaci per neutralizzare i batteri, a filtri in ceramica microporosa capaci di catturare e trattenere sia i microorganismi, sia le particelle minerali presenti nell’acqua.
Igienizzazione dell’aria
Per quanto riguarda invece gli effetti sull’aria, alcuni modelli sono equipaggiati con uno ionizzatore integrato, che carica negativamente il vapore emesso così che si leghi alle particelle e allergeni dispersi nell’aria, favorendone il deposito a terra e sulle superfici.
Va però detto che negli ultimi anni è cresciuto un certo scetticismo nei confronti degli umidificatori con ionizzatore e di tutti gli apparecchi ionizzanti per il trattamento dell’aria in generale. Ciò è dovuto al fatto che la generazione di ioni negativi ha come effetto collaterale anche la produzione di ozono e questo gas risulta dannoso per la salute anche quando inalato in piccole quantità.
4. Funzioni
Un altro fattore molto interessante da valutare in un umidificatore è quello che riguarda le funzioni di cui è dotato. Abbiamo già menzionato come alcuni modelli, tipicamente quelli a ultrasuoni di fascia medio-alta, possano avere una funzione di ionizzazione che contribuisce a ripulire l’aria da polveri e allergeni dispersi in essa, ma questa non è la sola funzione che è possibile trovare su un umidificatore.
Quella in assoluto più diffusa e facile da trovare è lo spegnimento automatico, vale a dire l’arresto e la messa in stand-by automatica dell’apparecchio quando il livello dell’acqua raggiunge livelli troppo bassi per continuare a funzionare.Altre funzioni che è possibile incontrare sono le seguenti:
- Timer di funzionamento: in un umidificatore con timer è possibile impostare una tempistica di funzionamento predefinita, anche fino a 12 ore consecutive o più;
- Regolazione dell’emissione: permette di regolare su diversi livelli l’intensità dell’emissione, utile se si vuole ottenere un risultato più rapido o se si vuole umidificare un ambiente grande;
- Impostazione dell’umidità: negli umidificatori con igrometro integrato si può specificare quale percentuale di umidità si voglia raggiungere. La presenza di un igrostato permette poi di mantenerla;
- Modalità notturna: si tratta di una modalità di funzionamento silenziosa, solitamente al minimo dell’emissione, a volte accompagnata da una funzione aggiuntiva come luce di compagnia;
- Diffusore essenze: più comune tra gli umidificatori a caldo e a evaporazione che non tra quelli a ultrasuoni, consiste in una vaschetta in cui versare gocce di aromi da diffondere nell’aria.
Facciamo un piccolo inciso per quanto concerne l’ultima funzione: gli umidificatori con diffusore di essenze si trovano spesso in commercio anche sotto il nome di diffusori di oli essenziali. Si tratta in questo caso di modelli a ultrasuoni dalle dimensioni e dalla capacità del serbatoio molto ridotte, ma idonei all’uso con oli essenziali senza il rischio di danneggiare il trasduttore. Poiché in questi casi la funzione principale è la profumazione dell’ambiente, un diffusore di aromi a ultrasuoni ha una portata di solito molto bassa e non è in grado di umidificare efficacemente se non un locale molto piccolo.
Se a questo punto foste in dubbio tra umidificatore o diffusore vi consigliamo la lettura anche della nostra guida all’acquisto del diffusore di oli essenziali, così da comprendere appieno le differenze tra i due apparecchi.Come scegliere un diffusore di oli essenziali
Le domande più frequenti sull’umidificatore
Quali sono le migliori marche di umidificatori?
Al contrario di tanti altri elettrodomestici più complessi, la relativa semplicità tecnologica alla base degli umidificatori fa sì che sia possibile trovare buoni modelli più che soddisfacenti anche prodotti da marchi meno noti o del tutto sconosciuti. Tra i grandi nomi ricordiamo Philips, che ha sviluppato una tecnologia propria ad evaporazione, chiamata Nanocloud, che si distanzia sia dal funzionamento a ebollizione, sia da quello a ultrasuoni. Un altro marchio specializzato in umidificatori ad evaporazione è poi Stadler Form.
A parte questi due nomi, il principale motivo per preferire un marchio conosciuto a uno più oscuro è la tranquillità di poter ricevere facilmente una risposta in caso si abbia bisogno del servizio assistenza o di far valere la garanzia sull’apparecchio, che un marchio meno diffuso sul territorio o d’importazione non può garantire altrettanto celermente.
Quanto costa un umidificatore?
Il prezzo normalmente riflette la complessità dell’apparecchio che si sta valutando. Non stupisce allora che i modelli più economici siano quelli più semplici, a ebollizione così come a ultrasuoni, senza filtri particolari, senza funzioni aggiuntive, con una capacità del serbatoio limitata e un’emissione piuttosto debole, risultanti in un’autonomia a volte inferiore alle 10 ore e ad un’azione efficace in ambienti piccoli, sotto i 15 m².
Al contrario, modelli di fascia alta hanno normalmente taniche più capienti e maggiore capacità di emissione, che si traducono in autonomia più lunga ed efficacia in ambienti più grandi, fino a 50 m² e oltre. Inoltre, già dalla fascia di prezzo media in su è possibile trovare funzioni aggiuntive, come il timer, lo ionizzatore o l’igrometro integrato.
Possiamo riassumere come segue le fasce di prezzo e le rispettive caratteristiche degli umidificatori:
- Fascia di prezzo bassa: 25-40 €. Ad ebollizione o ultrasuoni, capacità max 1 l (ultrasuoni), 3 l (ebollizione), autonomia 8-12 ore, 200 ml/h, no funzioni extra, < 15 m²;
- Fascia di prezzo media: 40-100 €. A ultrasuoni, capacità max 3-5 l, autonomia 15-20 ore, 300-400 ml/h, filtri e/o ionizzatore, timer, 20-30 m²;
- Fascia di prezzo alta: 110 € e oltre. Ad evaporazione o ultrasuoni, capacità max 7-9 l, autonomia > 20 h, 500 ml/h, filtri e ionizzatore, con timer, > 50 m².
Dove comprare l’umidificatore?
Giunti a questo punto potreste aver deciso di acquistare un umidificatore. Dove si compra? Avete a disposizione due grandi scelte: andare in un negozio di elettrodomestici (più grande è meglio è), oppure acquistare l’umidificatore online.
Le due opzioni hanno ciascuna vantaggi e svantaggi. Ad esempio, l’indubbio vantaggio del negozio è il poter vedere e provare di persona l’umidificatore prima di acquistarlo, cosa che acquistando online non si può chiaramente fare. Di contro, la selezione di modelli che si possono trovare sui negozi virtuali è sempre molto più nutrita rispetto ad una rivendita fisica, dunque la possibilità di scelta è maggiore acquistando l’umidificatore online.
Vi è poi la questione economica, che spesso è quella determinante sul dove comprare un umidificatore: non è infatti insolito che i prezzi online siano sensibilmente più bassi rispetto a quelli in negozio, a causa dei minori costi di gestione in cui incorrono i rivenditori virtuali.
Dove posizionare l’umidificatore?
Sul posizionamento di un umidificatore non ci sono molte puntualizzazioni da fare, anche se bisogna fare almeno una considerazione generale e alcune altre sulla base della tipologia di umidificatore.
In generale, posizionare l’umidificatore su un ripiano in alto è consigliabile soprattutto se in casa ci sono dei bambini e soprattutto se l’umidificatore è del tipo ad ebollizione: in questo modo si riduce il rischio che l’apparecchio cada ed eventualmente ustioni qualcuno. Inoltre, il posizionamento lontano dal pavimento facilita l’ascensione dell’umidità verso l’alto, riducendo la probabilità che si formino accumuli di condensa o pozze d’acqua alla base dell’umidificatore.
Fa eccezione a questo discorso l’umidificatore ad evaporazione, che non produce né accumuli di condensa o acqua, né depositi di calcare.
Serve l’umidificatore contro il raffreddore?
Usare un umidificatore in una stanza troppo secca può certamente dare sollievo ai sintomi del raffreddore. Quando l’aria è troppo asciutta, infatti, si crea una fastidiosa sensazione di secchezza delle vie aeree anche quando si è in salute: se si è raffreddati questa sensazione non fa che peggiorare ed esacerbare i sintomi.
Un’adeguata percentuale di umidità nell’aria aiuta infatti a tenere morbido il muco, facilitandone così l’espulsione, ed aiuta a tenere sotto controllo anche l’irritazione della pelle intorno alle narici che viene ovviamente sollecitata ogni volta che ci si soffi il naso.
Serve l’umidificatore contro la tosse?
Per la tosse vale lo stesso discorso: se ci fate caso, quando l’aria è molto asciutta capita di sentire la gola secca, soprattutto quando ci si sveglia al mattino. Questo non fa che peggiorare quando un raffreddore o altra infezione batterica fa infiammare la gola: in quelle condizioni la secchezza può diventare proprio dolorosa. Come per i sintomi del raffreddore, anche quelli della tosse, inclusa l’espettorazione, possono venire leniti anche con l’uso di un umidificatore: un’adeguata percentuale di umidità aiuta a mantenere sotto controllo l’irritazione della gola, a mantenere fluido il catarro nei bronchi e favorisce di conseguenza l’espettorazione.
Meglio umidificatore o deumidificatore?
Sembra incredibile, ma spesso c’è confusione su questi due apparecchi dal nome tanto simile, ma dal funzionamento esattamente opposto.
Laddove infatti l’umidificatore serve a integrare la percentuale di umidità nell’aria quando in casa questa si fa troppo secca, il deumidificatore serve lo scopo diametralmente opposto di rimuovere dall’aria l’umidità in eccesso, che pone anch’essa un rischio per la salute e per l’integrità della casa stessa.
Quindi, per ricapitolare:
- L’umidificatore serve quando in casa l’aria è così asciutta da dare secchezza alle vie respiratorie, soprattutto durante la notte;
- Il deumidificatore è utile quando in casa si formano muffa e condensa e neanche i termosifoni accesi aiutano a risolvere questi problemi.
È necessario fare molta attenzione ad acquistare l’apparecchio giusto. Un acquisto sbagliato non può fare altro che peggiorare il problema che avreste voluto risolvere!
Meglio umidificatore o condizionatore?
Umidificatore e condizionatore sono due macchine che non hanno nulla in comune e assolvono a due funzioni diverse. Da un lato il condizionatore serve a rinfrescare l’aria di casa durante le torride giornate estive e, se dotato di pompa di calore, a riscaldare durante le giornate fredde. L’umidificatore, invece, come abbiamo ormai ripetuto parecchie volte, serve a ripristinare un corretto livello di umidità nelle stanze dove questa è troppo bassa.
Stabilire se vi serva maggiormente umidificatore o condizionatore è dunque una questione totalmente soggettiva: potreste tranquillamente avere bisogno di entrambi, sebbene probabilmente in momenti dell’anno diversi, così come di nessuno dei due.
Quale umidificatore usare per le piante?
Chi ama le piante da appartamento sa bene quanto alcune di queste siano particolarmente sensibili all’umidità nell’aria, soffrendo e avvizzendo non appena questa si secchi troppo. Per questo molti appassionati scelgono di tenere un umidificatore in casa, almeno in prossimità di quelle piante che ne hanno più bisogno. In questi casi è però importante poter regolare con precisione il livello di umidità desiderato nell’ambiente: per questo consigliamo la scelta di un umidificatore con igrometro integrato. Un modello idoneo, con umidificazione a caldo e a freddo, è il Rowenta Aqua Boost.
Quale umidificatore usare in camera da letto?
I requisiti fondamentali per qualunque apparecchio con ventola che si voglia usare in camera da letto durante la notte sono principalmente due: silenziosità totale (o quasi) e possibilità di spegnere eventuali luci. I modelli meglio rispondenti a queste necessità sono gli umidificatori a evaporazione che abbiano anche una modalità notte. Quelli a evaporazione sono infatti gli umidificatori più silenziosi in assoluto, anche nel lungo periodo. Un modello che possiamo consigliare che risponda a questi criteri è il Philips HU4803/01.
Quali umidificatori diffondono anche oli essenziali?
Diciamo subito che, se quello che più vi interessa è proprio la profumazione dell’ambiente e non l’umidificazione, allora il prodotto perfetto per voi è il diffusore di aromi, di cui ci siamo occupati in una guida all’acquisto dedicata.
Come scegliere il diffusore di aromi
Se invece è propio un umidifcatore a interessarvi, ma che offra anche la possibilità di profumare la stanza, allora la possibilità di scelta è più limitata. L’uso di oli essenziali è infatti sconsigliato con gli umidificatori a ultrasuoni, mentre si sposa benissimo con gli umidificatori a caldo (molti hanno una vascetta apposita) ed è compatibile anche con diversi modelli a evaporazione. Tra i modelli a caldo possiamo consigliare Chicco Humi Hot Advance, perfetto per la stanza dei bambini.
Tra gli umidificatori a evaporazione il nostro preferito è Oskar Little di Stadler Form, al contempo un gradevole oggetto di design, silenzioso e con una spugnetta apposita per profumare gli ambienti.
A che cosa serve un umidificatore con luci colorate?
Ad essere dotati di luci colorate sono solitamente i diffusori di oli essenziali che, come abbiamo visto, sono a tutti gli effetti dei piccoli umidificatori ad ultrasuoni. Poiché la diffusione di essenze profumate nell’ambiente ha, secondo alcune discipline, effetti particolari sull’umore e sullo stato psicofisico, vi viene quasi sempre associata la cromoterapia: anche l’esposizione a determinati colori avrebbe infatti un impatto principalmente sul nostro stato mentale e, come conseguenza, su quello fisico.
Tipicamente le luci di questi umidificatori hanno sette colori diversi: blu, verde, rosso, giallo, azzurro, viola e rosa. Le luci si possono lasciare spente, oppure si può scegliere un colore da tenere fisso oppure ancora lasciare che i colori ruotino e trapassino l’uno nell’altro.
Come si pulisce l’umidificatore?
La risposta a questa domanda dipende dal tipo di umidificatore. Se in tutti i casi per lavare il serbatoio bastano acqua e sapone neutro, lo step successivo e più importante, cioè la decalcificazione, cambia in base alla tecnologia dell’apparecchio. Nei modelli ad evaporazione è sufficiente sostituire regolarmente i filtri a nido d’ape, mentre nel caso dei modelli ad ebollizione e ad ultrasuoni bisogna servirsi di un prodotto decalcificante o di una soluzione casalinga di acqua e aceto bianco. Tutte le istruzioni nella nostra guida alla pulizia dell’umidificatore.
Il dermatologo mi ha consigliato un umidificatore in camera da letto a causa della mia pelle troppo secca. Vorrei un ottimo prodotto.
25 mq. Grazie.
Ti possiamo consigliare questo modello di ProBreeze: è silenzioso, ricco di funzioni e, se dovessi averne bisogno, potrai usarlo anche in locali più grandi.
Cerco un umidificatore per la stanza da letto situata in open space mansardato di circa 30 m^2 riscaldamento a pavimento. Bambino di 1 anno. Grazie
Ti consigliamo l’Argoclima Hydro Digit. Clicca qui per andare all’offerta!
Vorrei un umidificatre per la stanza dei bambini. a casa fa molto caldo per riscaldamento a pavimento. I bambini spesso di notte hanno tosse secca
Ti invitiamo a consultare la tabella con i nostri 5 migliori prodotti in cima a questa pagina. Noi consigliamo l’Argoclima Hydro Digit
Soffro continuamente di rinite allergica con sinusite e con problemi connessi…quale umidificatore mi consigliate?
Prima di acquistare un prodotto del genere ti consigliamo di consultare il tuo medico di fiducia.
Salve, mi occorre un umidific. per ufficio (open space) con parecchi pc..dato che sto parecchio sullo schermo e l’occhio e le vie aeree si seccano.
In base alle tue esigenze possiamo consigliarti un modello di fascia alta, lo Stadler Form Oskar.
vivo in appartamento con riscaldamento ccondiminiale a pavimento, quale umidificatore mi consigliereste? Grazie!
Dipende dal tasso di umidità dell’appartamento e dall’ampiezza della stanza che intendi umidificare. Per poterti fornire un consiglio preciso ci occorrono queste informazioni.
Meglio un umidificatore ad aria calda o tiepida per combattere tosse e raffreddore di un bimbo di un anno
Per questo genere di cose ti consigliamo di rivolgerti a un medico.
Bimba di 3anni con tosse di notte ancora da accertare la causa; io sono allergica agli acari abbiamo stanze piccole cerco umid/ioniz si essenze
In base alle tue esigenze possiamo consigliarti lo Stadler Form Oskar, un modello di fascia medio-alta con un’ottima autonomia e adatto a stanze fino a 50 mq.
Ciao, vorrei comprare un umidificatore di design per un loft soppalcato di 90 mq. Siamo in 3 con un bambino appena nato. Consigli?
In questa pagina trovi tutti i modelli da noi recensiti finora. Alcuni sono prodotti che si possono combinare piuttosto bene con un arredamento moderno.
Volevo sapere quale umidificatore andrebbe bene per una persona con laringectomia totale grazie
Prima di acquistare un apparecchio di questo genere ti consigliamo di rivolgerti al tuo medico.