Come scegliere il tutore per il polso
Quando si subisce un infortunio al polso o si ha dolore a tale articolazione prolungato nel tempo, una delle principali azioni da intraprendere, dopo aver consultato uno specialista e stabilito l’entità del problema, è acquistare un tutore che offra supporto e favorisca il completo e rapido recupero. Spesso però non è così semplice destreggiarsi tra le varie tipologie esistenti sul mercato e capire quale effettivamente possa fare al caso proprio.
Ecco perché abbiamo creato, dopo quella all’acquisto del tutore per il ginocchio, una guida all’acquisto che consenta di scegliere il miglior tutore per il polso, spiegando innanzitutto in quali circostanze può essere utile questo dispositivo, quali tipologie esistono e come scegliere quella più adatta alle proprie circostanze, sia che si tratti di un vero e proprio infortunio, sia di una forte infiammazione.Cos’è un tutore polso e a cosa serve
Il tutore per il polso, spesso anche chiamato semplicemente polsiera, è un dispositivo ortopedico che serve a dare supporto all’articolazione del polso in seguito a un trauma o a un’infiammazione che provocano dolore e conseguente difficoltà di movimento. In queste circostanze è spesso necessario ridurre la mobilità della mano e consentire all’area interessata di riposare, sfiammarsi e guarire completamente. I principali infortuni e disturbi che riguardano il polso sono fratture, distorsioni, lesioni di diverso livello di tendini e legamenti e infiammazioni generiche.
Uno dei casi più comuni in cui può rendersi utile il suddetto tutore, comunque, è la tendinite, ovvero l’infiammazione di un tendine a seguito di una lesione, di un trauma o di un movimento ripetuto nel tempo che causa il rigonfiamento (spesso non visibile) e l’indolenzimento, a volte cronico, dello stesso. In queste circostanze il tutore per il polso può fornire quel supporto necessario a non sentire dolore durante i movimenti e a prevenire uno sforzo eccessivo, così da consentire il parziale riposo dell’articolazione e una più rapida risoluzione del disturbo.
Quando utilizzare il tutore polso
Il tutore per il polso può essere necessario in diverse circostanze e, a seconda della serietà di queste, sarà opportuno un dispositivo piuttosto che un altro. Se alcuni offrono infatti un supporto leggero e, grazie all’elasticità che li caratterizza consentono di svolgere in totale comfort qualsiasi attività, altri sono costituiti da materiali e inserti più rigidi, che possono impedire determinati movimenti.
Ecco un elenco delle circostanze e dei principali disturbi per i quali si rende necessario utilizzare la polsiera:
- Tendinite da sforzo ripetitivo;
- Sindrome del tunnel carpale;
- Distorsione del polso;
- Fratture composte del polso;
- Mantenimento post operazione e riabilitazione;
- Artrite e disturbi correlati;
- Pratica di attività sportiva;
- Prevenzione (dopo una tendinite precedente e soprattutto quando si effettuano movimenti ripetitivi con il polso, che potrebbero condurre a una nuova infiammazione).
Materiali
I materiali utilizzati per il tutore polso sono pressappoco gli stessi che costituiscono altri dispositivi di questo tipo, come il tutore per il ginocchio di cui ci siamo già occupati. Essi sono rappresentati da tessuti caratterizzati da elasticità, resistenza, traspirazione e facilità di lavaggio e da inserti più o meno rigidi. Tra i tessuti, quelli più comuni sono:
- Neoprene;
- Nylon;
- Poliestere;
- Lycra;
- Velcro.
Gli inserti rigidi possono invece essere in:
- Alluminio;
- Plastica;
- Metallo leggero;
- Fibra di carbonio;
- Silicone.
Tipologie di tutore polso e quando utilizzarle
Esistono molte tipologie diverse di tutori per il polso ed essendo ognuna di esse costituita da materiali differenti, caratterizzati quindi da una maggiore o minore rigidità, a seconda del disturbo o della circostanza per la quale si necessita tale dispositivo ortopedico sarà opportuno affidarsi a un modello piuttosto che a un altro.
Polsiera semplice elastica
Si tratta del tutore polso più semplice ed è costituito da una fascia elastica che può o meno includere nel suo supporto anche il pollice, al fine di dare maggiore stabilità all’articolazione. Questa tipologia è adatta in caso di lievi distorsioni del polso, leggera artrite o come prevenzione, per esempio durante la pratica di sport vari oppure durante attività che richiedano un movimento ripetitivo e continuato nel tempo. Può essere indossata anche durante il sonno se necessario, a patto che non sia troppo stretta. La funzione di questo tutore è quella di esercitare pressione sul polso e sui tendini interessati da eventuale infiammazione, in maniera tale da alleviare il dolore e il carico sugli stessi.
Polsiera semi-rigida
Si tratta di un tutore che offre al polso maggiore supporto rispetto alla semplice fascia elastica ed è di solito costituito da materiali abbastanza rigidi, spesso accompagnati da inserti e stecche in plastica o metalli leggeri. Tale dispositivo ortopedico viene normalmente utilizzato per tendiniti di varia origine, artrite e sindrome del tunnel carpale. Può essere necessario utilizzare un tutore simile anche dopo distorsioni del polso e per praticare attività sportiva dopo un infortunio a tale articolazione, così da offrire a quest’ultima maggior protezione. Questo tutore esiste in differenti varianti, alcune con fissaggio al pollice e altre senza (fattore quest’ultimo che determina la maggiore o minore libertà di movimento), ed è importante individuare quella più adatta al proprio disturbo, preferibilmente con l’aiuto di uno specialista. Il movimento, con questo dispositivo, è solo parzialmente limitato.
Polsiera rigida
Questo tutore per il polso è costituito da materiali rigidi e stecche in titanio o altri metalli leggeri e viene utilizzato su indicazione del medico principalmente dopo una frattura composta del polso, in fase post operatoria e in caso di distorsioni o infortuni gravi all’articolazione in questione. A volte questa tipologia di tutore polso include tutta la mano nel proprio supporto e in questo caso viene solitamente utilizzato dopo un’operazione o una frattura composta. Si tratta comunque di un dispositivo spesso regolabile, che offre immobilizzazione completa.
Consigliamo di chiedere consiglio al proprio medico in merito alla possibilità o meno di indossare questo tipo di tutore anche per dormire. A volte, infatti, potrebbe rendersi necessario sostituirlo, per la notte, con uno leggermente meno rigido.
Polsiera sportiva
Questa tipologia di tutore per il polso può avere caratteristiche diverse a seconda dello sport per il quale la si sfrutta e viene utilizzata sia per prevenzione, per esempio in attività che esercitino una forte sollecitazione su tale articolazione, come il sollevamento pesi, sia per praticare sport dopo infortuni di diverso livello, dalla ripresa in seguito a un’operazione, a distorsioni, a tendiniti che interessino il polso.
Quale taglia scegliere e come indossare il tutore polso
A seconda della tipologia di tutore per il polso possono valere un paio di considerazioni diverse in merito alla taglia; vediamole insieme.
- Tutori costituiti da fascia elastica sono solitamente taglia unica e vanno regolati una volta indossati, semplicemente stringendo o allargando la fascia e fissandola con l’apposita chiusura a velcro;
- Tutori semi-rigidi o rigidi vengono solitamente venduti in taglie diverse, dall’XS all’XL: si tratta dunque di misurare la circonferenza del polso, verificare la misura sulla confezione e, una volta acquistatolo, indossare il tutore seguendo le indicazioni fornite.
Come misurare la taglia del polso
Misurare la taglia del polso è molto semplice: basta utilizzare un metro da sarta o uno spago e avvolgerlo intorno al polso al di sotto del processo stiloideo dell’ulna (il piccolo osso sporgente all’esterno dell’articolazione); la misura ottenuta rientrerà in una delle fasce standard (XS, S, M, L, XL) e sarà sufficiente verificarla sulla tabella di riferimento del tutore scelto. Va ricordato che polsiere di brand differenti potrebbero avere misure standard diverse ed è dunque importante prestare attenzione al momento dell’acquisto.
Come indossare il tutore polso
Prima di indossare qualsiasi tutore per il polso bisogna rimuovere braccialetti e orologi e possibilmente lavare l’area interessata; la mano va poi inserita nel tutore, assicurandosi di posizionarla all’altezza corretta e con il pollice in corrispondenza dell’apposita apertura. Il tutore va poi chiuso intorno al polso con le cinghie in velcro a partire da quelle inferiori (più verso il gomito per intenderci), fino a risalire verso la parte alta del polso/della mano. Controllate poi che le stecche interne alla polsiera siano posizionate correttamente e che le fasce siano strette in modo appropriato: né troppo, da fermare la circolazione, né in maniera insufficiente, a impedire la piena efficacia del dispositivo ortopedico. Se necessario, stringetele facendo in modo che tra il tutore e la pelle possa passare all’incirca un dito.
Per concludere, ci teniamo a sottolineare che quando si indossa un tutore per il polso è bene avere alcune accortezze:- Possibilmente, consultarsi con uno specialista al fine di scegliere il tutore per il polso più adatto alla propria condizione;
- Una volta indossato il tutore, assicurarsi che esso non sia troppo stretto. Qualora si avvertisse formicolio o le dita assumessero un colore tendente al bianco o al blu, rimuoverlo o verificare di averlo chiuso al meglio;
- Stabilire con uno specialista la durata del periodo in cui portare il tutore al polso;
- Lavare regolarmente il tutore al fine di mantenerlo pulito ed evitare irritazioni della pelle.
Le domande più frequenti sul tutore polso
Quanto costa un tutore per il polso?
Il costo della polsiera dipende essenzialmente dalla sua tipologia e funzione specifica, in quanto in base a queste caratteristiche saranno presenti materiali più o meno sofisticati. Ecco dunque i costi medi sulla base del tipo di dispositivo:
- Polsiera elastica semplice: va da appena 7 € per due fasce elastiche fino a circa 30 € per i modelli più costosi. In media il costo per una polsiera di buona qualità si aggira sui 10 €;
- Polsiera semi-rigida: da 10 a 30 € circa;
- Polsiera rigida: si va da un minimo di 20-30 € fino ad arrivare anche a 90-100 € per quelle più sofisticate e con fissaggio al pollice.
Quali sono le principali marche di tutore polso?
Sul mercato esistono molti brand produttori di tutori, incluso quello per il polso, e in generale non è errato affermare che non vi siano grandissime differenze tra uno e l’altro in termini di efficacia a parità di tipologia. Come accade però anche per la ginocchiera, ciò che rende una marca migliore dell’altra è la qualità dei materiali utilizzati: quelle più affidabili, infatti, hanno spesso una durata maggiore, sia in termini di elasticità dei tessuti, sia di deterioramento generale dei materiali. Tra le migliori marche di tutori per il polso, dunque, ci sentiamo di consigliare Dr. Gibaud, Bauerfind, Freetoo e Ro-Ten.
Come lavare il tutore per il polso?
A seconda della tipologia di polsiera e soprattutto dei materiali che la costituiscono potrebbero esserci indicazioni differenti per il lavaggio. In generale, comunque, vale la regola che se il dispositivo non contiene parti in metallo o comunque rigide, può essere lavato tranquillamente in lavatrice a non più di 30 °C; in caso contrario, sarà bene lavare il tutore a mano con acqua tiepida e sapone. Alcuni modelli consentono di rimuovere la sezione rigida, dunque è bene controllare se questa opzione sia presente, così da garantire un’ottima pulizia dell’articolo.
Dove acquistare il tutore per il polso?
Il tutore per il polso è un dispositivo per la salute, nello specifico un articolo ortopedico, che può essere acquistato, come il tutore ginocchio, la fascia lombare e il correttore posturale, sia nei negozi specializzati in ortopedia sanitaria, sia in store di articoli sportivi, sia online. Come spesso accade per tanti articoli, anche nel caso del tutore per il polso è sui siti di e-commerce che si ha maggior scelta tra tipologie di prodotti, marche e prezzi.