I 5 fattori decisivi per la scelta del treppiedi
Il treppiedi è uno strumento molto utile per chi si diletta con la fotografia: grazie a questo accessorio è infatti possibile limitare al minimo le micro-vibrazioni che si verificano scattando a mano libera ed ottenere inquadrature precise e perfettamente a fuoco.
Trattandosi di un prodotto molto usato sia da professionisti che da amatori in commercio, è possibile trovare un’infinità di modelli differenti, alcuni adatti principalmente alla fotografia, altri pensati per le videocamere. In questa guida all’acquisto osserveremo le caratteristiche dei treppiedi fotografici: quelli utilizzati nel cinema sono infatti molto più costosi e rispondono ad esigenze piuttosto specifiche.
Corpo del treppiedi
Il primo fattore da prendere in considerazione quando si sceglie un treppiedi è relativo alla struttura, nello specifico al corpo dell’apparecchio. Chi cerca un treppiedi infatti si accorge subito che esistono diverse tipologie di “gambe”: ognuna corrisponde ad esigenze specifiche. Prima di osservare nel dettaglio i corpi del treppiedi più comuni ricordiamo che dev’essere presa in considerazione anche la conformazione delle gambe: è infatti possibile trovare treppiedi con gambe a tubo singolo o a doppio tubo. Entrambe le tipologie possono essere impiegate nel settore fotografico, mentre per effettuare riprese video si consiglia principalmente il treppiedi a doppio tubo.
Il corpo del treppiedi è solitamente suddiviso in sezioni, ovvero in pezzi: in base al numero dei pezzi avremo differenti tipi di treppiedi. Guardiamo quindi quali sono le conformazioni più comuni e in cosa si differenziano.
Treppiedi a due sezioni
La prima tipologia da prendere in considerazione è il treppiedi a due sezioni, ovvero quello le cui gambe si suddividono in soli due pezzi. Il treppiedi a due sezioni consente un’ottima stabilità ma un ingombro maggiore: solitamente infatti questi treppiedi una volta richiusi misurano circa un metro di altezza. Sono quindi molto consigliati per chi deve utilizzarli in uno studio fotografico o comunque in un ambiente chiuso, mentre sono poco indicati per chi cerca qualcosa di portatile.
Treppiedi a tre sezioni
Il treppiedi a tre sezioni presenta delle gambe richiudibili in tre pezzi differenti. Questo aspetto da un lato permette di aumentare la versatilità poiché è possibile regolare il corpo del treppiedi su tre misure, dall’altro però implica una minore stabilità rispetto al treppiedi a due sezioni. Si tratta comunque di accessori abbastanza maneggevoli che, una volta chiusi, non occupano molto spazio: ciò li rende adatti sia ad un uso da studio che agli ambienti esterni.
Treppiedi a quattro sezioni
La terza tipologia di treppiedi più diffusa è quella del treppiedi con gambe suddivise in ben quattro sezioni. Questo tipo di treppiedi è sicuramente il più versatile poiché una volta richiuso ha generalmente un’altezza di 50 cm: un valore molto basso che lo rende particolarmente adatto a chi cerca un modello facilmente trasportabile. Da notare però che la stabilità di questi modelli è decisamente inferiore a quella dei treppiedi a due sezioni: questo implica quindi una capacità di carico generalmente inferiore.
Testa del treppiedi
Il secondo componente fondamentale del treppiedi è la testa: con questo termine s’intende il pezzo superiore dell’accessorio, sopra il quale dev’essere posizionata la macchina fotografica. La prima differenza da fare è tra i treppiedi che permettono di smontare la testa, e quindi sostituirla, e quelli che invece hanno un corpo unico. La prima tipologia risulta sicuramente la migliore: la possibilità di rimuovere la testa infatti implica una maggiore versatilità. Di contro però i treppiedi con testa fissa sono più economici: rispetto a questo aspetto è quindi fondamentale tenere presente le proprie necessità: in base ai tipi di testa sarà possibile effettuare alcuni movimenti piuttosto che altri. Le tipologie di testa più diffuse sono tre: la testa a sfera, quella a tre movimenti e quella a cremagliera. Vediamo nello specifico quali sono le loro caratteristiche e per quali usi sono più adatte.
Testa a sfera
La testa a sfera è forse la tipologia più comune: si presenta come un supporto con uno snodo a forma di sfera che collega la macchina fotografica al treppiedi. La caratteristica principale di questa testa è che consente di effettuare molteplici movimenti: è anzi possibile sostenere che con questo supporto la macchina fotografica può ruotare di 360°. La facilità di movimento, però, non per tutti è un pregio: bisogna infatti tenere presente che più movimenti sono consentiti maggiore è il rischio che la macchina si sposti durante gli scatti, riducendo quindi la stabilità dell’inquadratura. Per i fotografi molto esperti questo aspetto non rappresenta un problema poiché sono solitamente capaci di regolare la posizione della macchina in modo ottimale: per gli amatori, al contrario, potrebbe rappresentare un difetto. Da ricordare infine che il supporto a sfera è quello più compatto e permette di fissare la macchina fotografica rapidamente: risulta quindi molto adatto per chi cerca un treppiedi da trasportare agevolmente e da utilizzare in ambienti esterni.Testa a tre movimenti
La testa a tre movimenti presenta un doppio supporto con due manici che permettono di regolare l’ampiezza delle angolazioni. Il nome tre movimenti deriva dal fatto che questa testa consente di spostare la macchina fotografica su tre direzioni: orizzontalmente andando da destra a sinistra (o viceversa), verticalmente andando da sopra a sotto (o viceversa) e lateralmente modificando l’ampiezza dell’angolo. Questa tipologia di testa è molto simile a quella utilizzata dai registi per le videocamere professionali: il punto di forza di questa testa è infatti di consentire un inquadratura fissa molto stabile, nonostante la minore versatilità. La fissità dell’inquadratura potrebbe però rivelarsi anche un difetto per coloro che cercano un treppiedi che consenta di cogliere tutte le dimensioni spaziali possibili.Testa a cremagliera
Questa testa, più costosa e meno diffusa, può essere considerata come un’ibridazione tra le due precedenti tipologie. Nonostante infatti anche in questo caso siano consentiti essenzialmente 3 movimenti, questo supporto consente di effettuare delle micro–regolazioni, anche micrometriche. La testa a cremagliera unisce quindi i due pregi principali delle altre due teste: la stabilità d’inquadratura e la possibilità di regolare ampiezza e inclinazione in maniera millimetrica. Ciò rende questa testa molto adatta a chi cerca un treppiedi da utilizzare sia in studio che in spazi aperti. Dato però il meccanismo di funzionamento leggermente più complesso, questa tipologia è solitamente consigliata a chi è particolarmente esperto di fotografia: per chi è alle prime armi invece questa testa potrebbe risultare non solo difficile da usare, ma anche poco utile.
Capacità di carico
Il terzo fattore da tenere presente quando si sceglie un treppiedi è relativo al peso che è in grado di sopportare. Questa caratteristica dev’essere attentamente valutata in base alla vostra attrezzatura fotografica: se disponete di una macchina compatta, leggera e poco accessoriata allora non avrete bisogno di un treppiedi con una capacità di carico molto ampia, al contrario se disponete di una macchina fotografica importante, con obiettivi intercambiabili e diversi accessori avrete bisogno di un treppiedi che possa reggere un peso maggiore. Per essere certi di acquistare il treppiedi giusto vi consigliamo di effettuare un piccolo test: montate tutti gli accessori alla macchina fotografica e pesatela, anche su una normale bilancia da cucina. Una volta ottenuto il peso della vostra attrezzatura basterà scegliere un treppiedi che abbia una capacità di carico che sia almeno il doppio del peso complessivo.
Altezza
Un’altra caratteristica tecnica da tenere in considerazione nella scelta del treppiedi è l’altezza massima e l’altezza minima dell’accessorio. Questo valore è abbastanza importante ed allo stesso tempo è strettamente collegato alle vostre esigenze ed al tipo di utilizzo che farete del treppiedi. I professionisti nel settore fotografico sostengono che il treppiedi ideale deve raggiungere l’altezza occhi: in questo modo sarà possibile realizzare scatti naturali e inquadrare perfettamente il soggetto. In molti casi però il treppiedi ci serve per realizzare inquadrature particolari, difficilmente realizzabili a mano libera, come ad esempio quelle dall’alto o quelle a distanza molto ravvicinata.
Da ricordare poi che oggi in commercio è possibile trovare dei treppiedi speciali, composti da un unico pezzo, adatti a reggere smartphone e macchine fotografiche compatte. Questi modelli si caratterizzano per un’altezza davvero minima e delle gambe snodabili (che ricordano un polpo), e possono essere utilizzati come pratico supporto in situazioni in cui non è possibile portare con se il treppiedi vero e proprio.
I treppiedi a 4 sezioni sono sicuramente quelli più versatili poiché consentono di avere 4 differenti altezze: tra i modelli con meno sezioni invece consigliamo di scegliere i treppiedi nei quali è presente un’asta verticale che sostiene la testa. Questa componente infatti solitamente può essere smontata e posizionata in orizzontale, in modo da consentire la realizzazione di inquadrature dall’alto con il minimo sforzo.
Materiali
L’ultimo fattore da prendere in considerazione è relativo ai materiali che compongono il treppiedi: abbiamo scelto di considerare questo elemento come fattore fondamentale perché il metallo utilizzato incide sia sulla rigidità del prodotto che sul peso. I materiali più diffusi sono l’alluminio e la fibra di carbonio: il primo metallo si caratterizza per un peso superiore e una maggiore flessibilità, mentre il secondo è più leggero ma meno flessibile. Anche il prezzo è differente: i treppiedi in alluminio sono più economici e più diffusi, mentre i treppiedi in fibra di carbonio sono più cari ed utilizzati principalmente in ambito professionale. La scelta del materiale quindi dipende quasi interamente dalle vostre esigenze: se avete intenzione di acquistare un modello da portare con voi durante viaggi o escursioni è meglio privilegiare la leggerezza, se invece volete un treppiedi da studio potete scegliere tranquillamente un modello in alluminio.
Altri fattori da tenere in mente nella scelta del treppiedi
Il prezzo è importante?
I prezzi dei treppiedi variano sensibilmente: data la molteplicità di modelli presenti in commercio e considerando che la fotografia è oggi un hobby davvero diffuso, è possibile trovare prodotti appartenenti a tutte le fasce di prezzo. La tipologia più economica è il treppiedi da smartphone composto da un corpo unico con gambe snodabili. Questi prodotti si adattano bene a chi non ha particolari necessità ma non possono essere utilizzati in ambito professionale o semi-professionale poiché la loro capacità di carico è davvero ridotta. Se non siete fotografi professionisti ma volete ugualmente acquistare un prodotto di qualità, consigliamo di scegliere treppiedi che abbiano un’elevata versatilità in modo da poterli sfruttare appieno in situazioni differenti. Il prezzo di questi modelli si attesta tra i 50 e i 150 euro: una fascia media quindi, adatta a chi vuole qualcosa di resistente e affidabile. Chi invece cerca un treppiedi professionale deve spendere cifre molto più alte: si parte dai 150 euro e si arriva anche a qualche migliaia di euro. Il nostro consiglio è quindi quello di scegliere non in base al prezzo ma in base alle vostre esigenze: solo in questo modo avrete la certezza di aver acquistato un prodotto che faccia al caso vostro.
La marca è importante?
Come per altre tipologie di prodotti, anche rispetto ai treppiedi è possibile trovare molteplici marchi differenti: la casa produttrice più famosa è sicuramente Manfrotto, un’eccellenza italiana che dagli anni settanta è leader nel settore delle apparecchiature fotografiche. In generale quasi tutte le aziende che si occupano di macchine fotografiche producono anche treppiedi: ciò rappresenta sicuramente una garanzia, specialmente per chi ha già dimestichezza con questi brand. Dato che il treppiedi è un supporto che dev’essere in grado di reggere attrezzatura fotografica molto costosa, è fondamentale acquistare un prodotto di qualità. Sconsigliamo quindi di affidarsi a marchi sconosciuti o stranieri: questi brand potrebbero utilizzare materiali poco resistenti o fornire informazioni incomplete o falsate.
Quali sono i migliori treppiedi del 2024?
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, ho un cannocchiale / nikon 20x 60 peso 3 km ma il cavalletto che ho vibra facilmente e non mi consente una nitida visione. quale mi consigliate ?
Sicuramente un modello Manfrotto, come il MKBFRA4-BH.
Salve, un treppiede ideale per Canon eos 80D? Peso del corredo sui 2kg (obiettivo, corpo, grip) per foto street, paesaggi, viaggi. Grazie!
Il Manfrotto MKBFRA4-BH può essere una buona soluzione.
Quale treppiede andare per mio binocolo che è grande e pesante?
Dipende dal peso esatto del tuo binocolo: nella tabella puoi vedere qual è la capacità di carico massima di ogni modello.
Buon giorno,
vorrei un consiglio per l’acquisto di un treppiede per il mio cannocchiale Kowa per uso caccia.
varie opzioni
grazie e buona giornata
Nella tabella a inizio pagina trovi i dati principali da considerare: consigliamo di valutare il peso del tuo cannocchiale in relazione alla capacità di carico dei vari treppiedi, oltre al peso aggiuntivo che sei disposto a portare con te insieme al resto dell’equipaggiamento da caccia.
Vorrei sapere se un treppiede manfrotto ad adatto per le fotocamere DLSR è possibile utilizzarlo per una fotocamera reflex pentax (k-x). Grazie
Si dovrebbe essere compatibile con tutti i modelli di fotocamera reflex.