Come scegliere il tiralatte
Le esigenze dei neonati, e di conseguenza quelle dei neogenitori, sono tantissime e dopo la nascita del proprio bambino la vita quotidiana diventa ricca di cose da fare, in particolare nel primo anno di vita del nuovo arrivato. In commercio esistono moltissimi prodotti pensati per rendere la vita di mamme e papà un po’ meno complicata e tra quelli più ricercati troviamo anche il tiralatte, a cui dedichiamo questa guida all’acquisto.
In questa pagina andremo a conoscere da vicino le funzioni e le caratteristiche principali del tiralatte per aiutarvi a scegliere quello più adatto alle vostre esigenze.Cos’è un tiralatte e quando utilizzarlo
Per quanto siano ben noti i benefici dell’allattamento al seno sia dal punto di vista nutritivo, sia per la sfera emotiva del bambino, si tratta di una pratica non sempre realizzabile per diversi motivi, come, ad esempio, lo stile di vita della madre, il rifiuto del bambino ad attaccarsi al seno o eventuali ostacoli nella produzione del latte materno.
Per ovviare a tali problemi molte donne ricorrono all’utilizzo del tiralatte, un dispositivo che, come suggerisce lo stesso nome, effettua una suzione artificiale, manuale oppure elettrica, che permette di estrarre e conservare il latte materno così da poterlo somministrare al bambino anche in assenza della madre e, in generale, senza obbligo di farlo attaccare alla mammella.
Rientro a lavoro
Si tratta della causa più diffusa, che rende necessario l’uso del tiralatte (se si vuole continuare a nutrire il bambino con il latte materno) ogni volta che la madre debba assentarsi per diverse ore per impegni lavorativi. Visto che il latte materno può essere conservato per circa 8 ore a temperatura ambiente e fino a 3 giorni in frigorifero, è molto comodo per le madri lavoratrici estrarre il latte e poi farlo somministrare successivamente al bambino da parte del proprio partner o di chiunque altro se ne prenda cura.
Difficoltà ad attaccarsi al seno
Può succedere che alcuni neonati non riescano ad attaccarsi correttamente al seno. Questo capita più spesso con i bambini nati prematuramente e che non hanno una suzione abbastanza vigorosa. Grazie al tiralatte, anche i bebè che faticano ad esercitare la suzione dal seno riescono comunque ad essere nutriti con il latte materno.
Ingorgo mammario o infiammazioni al seno
L’ingorgo mammario è una condizione dolorosa che si verifica a causa dell’ingrossamento della ghiandola mammaria ed è spesso dovuto ad una sovrapproduzione di latte, che si accumula all’interno dei dotti lattiferi provocando nella donna fastidio o dolore durante l’allattamento naturale. Il tiralatte può, in questo caso, essere utilizzato per ammorbidire il seno prima della poppata nel caso ci fosse un eccesso di latte, ma si consiglia di estrarne solo una piccola quantità: l’estrazione del latte, come vedremo, stimola infatti la produzione del latte stesso. In questi casi consigliamo rivolgersi al pediatra o all’ostetrica che saprà suggerire i comportamenti da adottare nel caso di problematiche di questo genere.
Produzione di latte insufficiente
Alcune donne producono poco latte e l’utilizzo di questo dispositivo può aiutarle a produrne in quantità maggiore ed adeguata per riuscire ad alimentare correttamente il bambino. Il tiralatte infatti stimola la produzione di latte e può essere molto utile per avviare l’allattamento.
Facilitare lo svezzamento
I tiralatte possono essere utili durante la fase di passaggio tra l’alimentazione esclusiva a base di latte e l’introduzione di altri alimenti liquidi o solidi.
Condivisione con il partner
Possedere un tiralatte può spesso tornare utile anche per condividere l’esperienza della nutrizione del neonato con il proprio partner che, altrimenti, ne resterebbe escluso per i primi 6-12 mesi dalla nascita.
Come funziona il tiralatte
Il tiralatte sfrutta una pompa a vuoto per emulare il meccanismo di “sottovuoto naturale” creato dalla bocca del neonato attaccata alla mammella. La sua struttura si presenta solitamente come un contenitore di plastica simile a un biberon su cui è posizionata una sorta di coppa o ventosa, di solito in silicone morbido ed ipoallergenico, che va appoggiata sull’areola in modo che sia perfettamente aderente al seno.
Una volta messo in funzione, il tiralatte permette la fuoriuscita del latte, che viene raccolto all’interno della bottiglietta posizionata sotto la coppa. Se si tratta di un modello elettrico, un motore interno aziona la pompa, mentre nei modelli manuali è la madre stessa a stringere la pompetta (che si presenta quasi sempre sotto forma di maniglia) e ad esercitare la pressione necessaria a drenare il latte verso l’esterno.Nei paragrafi che seguono ci occupiamo proprio delle caratteristiche e differenze tra i tiralatte che funzionano in maniera elettrica e quelli che invece sono completamente manuali.
Il tiralatte elettrico
Quando si parla di tiralatte elettrico ci si può riferire in realtà a due tipologie di prodotti: i modelli che possono essere acquistati o noleggiati in farmacia, dotati di motori potenti, ingombranti e, nella maggior parte dei casi, caratterizzati da una struttura che consente di estrarre latte dai due seni contemporaneamente, e quelli pensati invece per l’utilizzo domestico.
Rientrano nel primo gruppo quei modelli destinati a risolvere problemi più specifici e che oggi sono sempre meno diffusi, a favore invece del secondo gruppo di cui ci occupiamo in questa sede, ovvero quelli “personali” che, oltre ad offrire l’enorme vantaggio di essere ad uso esclusivo, si possono acquistare per una cifra modesta e sono più comodi da utilizzare. In generale, i tiralatte elettrici ad uso domestico sono molto più pratici perché è sufficiente applicarli bene al seno ed essi provvedono da soli all’estrazione. Sono inoltre preferibili anche rispetto ai modelli manuali, in particolare qualora se ne debba fare un uso prolungato, poiché permettono di ottenere una quantità maggiore di latte in tempi ridotti.
In breve si distinguono da quelli manuali perché:
- Ideali per uso intenso o frequente, poiché consentono di estrarre il latte più volte al giorno grazie al risparmio di tempo durante l’estrazione, permettendo di ottenere più latte con meno sforzo;
- Più ingombranti: sebbene non si tratti di apparecchi particolarmente grossi o pesanti, bisogna comunque considerare che la loro struttura prevede anche una base-motore che può avere peso e dimensioni variabili;
- Rapidi: come già anticipato, la velocità della pompa azionata dal motore elettrico è chiaramente maggiore rispetto ai modelli manuali, in cui la rapidità d’estrazione è gestita manualmente;
- Più costosi: com’è facile immaginare date le differenze strutturali e funzionali esistenti, i tiralatte elettrici hanno un costo che è decisamente superiore ai prodotti manuali e che va dai 60 ai 150 €;
- Più comodi e pratici: alcuni modelli di tiralatte elettrico sono anche indossabili e dunque permettono di svolgere altre attività mentre il latte viene estratto.
Il tiralatte manuale
Quella manuale è stata la prima versione di tiralatte introdotta in commercio, a cui è poi stata affiancata la versione elettrica perché considerata di più semplice e pratico utilizzo, soprattutto per tutte quelle madri con la necessità di estrarre quantità di latte più abbondanti e con una frequenza ricorrente.
I tiralatte manuali così come sono oggi sono in realtà frutto di cambiamenti susseguitisi negli ultimi decenni: i primi modelli, infatti, erano detti “a siringa” perché dotati di un sistema a stantuffo simile proprio a quello di una normale siringa, mentre altri ancora prevedevano una pompetta simile a quella dei misuratori di pressione manuali, una struttura che rendeva poco precisa la regolazione dell’estrazione e che è infatti stata ben presto sostituita da una più pratica maniglia.Si tratta di prodotti che, come suggerisce il nome stesso, rendono necessario l’azionamento manuale e che, di conseguenza, non rappresentano la soluzione ideale per chi voglia estrarre il latte in maniera rapida e senza alcuno sforzo.
Vediamo nel dettaglio le caratteristiche principali dei tiralatte manuali qui di seguito.
- Uso sporadico: sono ideali per mamme che non abbiano particolari problemi durante l’allattamento e che contino di utilizzare l’apparecchio solo sporadicamente, per evitare un ingorgo mammario o per aiutare il bambino quando non riesca a realizzare la suzione;
- Più lenti: l’estrazione del latte avviene in tempi più lunghi visto che la pompa viene messa in funzione manualmente e con un’azione meno energica rispetto a quella di un motore elettrico;
- Più silenziosi: non avendo un motore, questi apparecchi producono molto poco rumore durante l’utilizzo;
- Facili da trasportare: possono essere facilmente infilati in una borsa o valigia visto che si caratterizzano sempre per una certa leggerezza e per dimensioni ridotte;
- Più economici: il prezzo è significativamente inferiore a quello dei modelli elettrici (si va dai 20 ai 50 € circa) e offrono il vantaggio di non consumare energia elettrica.
Tiralatte singolo o doppio
Un criterio con cui scegliere il tiralatte più adatto alle proprie esigenze è sicuramente la sua conformazione, che può consistere in una coppa singola, con cui realizzare l’estrazione in maniera alternata su un seno e poi sull’altro, oppure in due coppe separate da utilizzare contemporaneamente su entrambi i seni.
Il vantaggio principale dell’estrazione doppia consiste nella possibilità di ottenere una quantità molto più abbondante di latte in una sola sessione di utilizzo, una caratteristica particolarmente utile per quelle madri che abbiano bisogno di nutrire il proprio bambino con una certa frequenza o che magari vogliano conservare più latte perché si assentano a lungo durante la giornata. Il tiralatte con due coppe è particolarmente utile anche in caso di parti gemellari, in modo da poter disporre di quantità di latte sufficienti ad alimentare entrambi i bambini allo stesso momento.La struttura di questi modelli è molto simile a quella dei tiralatte elettrici singoli, con la differenza che alla base motore sono collegati due tubicini che si connettono a due coppe a loro volta montate su due bottigliette. I tiralatte doppi sono esclusivamente di tipo elettrico e va da sé che abbiamo ovviamente un prezzo più elevato dei modelli singoli.
Accessori in dotazione
Un ulteriore elemento da considerare, soprattutto per valutare la convenienza del prodotto acquistato, è la presenza di alcuni utili accessori in dotazione. Sia che si tratti di un modello manuale, sia di uno elettrico, la confezione di un tiralatte può includere anche una o più tettarelle o biberon, in modo da poter sigillare la bottiglietta subito dopo l’estrazione del latte e somministrarla direttamente al bambino.
A volte sono incluse anche delle coppette assorbilatte, utilizzate quasi sempre durante il periodo dell’allattamento per evitare eventuali perdite che possano macchiare il reggiseno e gli abiti.Valutare quanti accessori siano già inclusi in dotazione vi permette di evitare di investire altro denaro per l’acquisto in un secondo momento di prodotti necessari all’allattamento al seno.
Le domande più frequenti sui tiralatte
Quali sono le migliori marche di tiralatte?
Sono numerosi i marchi che si dedicano alla produzione di tiralatte, sia di tipo manuale, sia elettrico: il nostro consiglio non è quello di preferire un brand in particolare, ma di partire soprattutto dalle vostre esigenze, verificando che il modello scelto sia dotato delle caratteristiche desiderate. È consigliabile tuttavia optare per un marchio che abbia un focus particolare sui prodotti per l’infanzia e a cui poter fare riferimento anche negli anni successivi per gli ulteriori acquisiti che si renderanno necessari per la nutrizione e la crescita del vostro piccolo.
La marca di un tiralatte è infatti importante soprattutto alla luce della gamma di altri prodotti ad esso correlati: è il caso di accessori per la somministrazione del latte, ma anche della sua conservazione, come ad esempio contenitori, biberon, tettarelle oppure scaldabiberon.
Considerate inoltre che nella maggior parte dei casi, quando scegliete di acquistare un tiralatte di un particolare marchio, sarete poi probabilmente legati all’acquisto di biberon dello stesso produttore, visto che la coppetta è realizzata in modo da essere utilizzabile solo con accessori compatibili.
Tra i principali e più diffusi produttori di tiralatte e di altri prodotti dedicati alla prima infanzia ricordiamo Philips Avent, Medela e Chicco.
Quando iniziare ad usare il tiralatte?
Fatti salvi i casi in cui è necessario usare il tiralatte su consiglio medico e per ragioni inerenti la salute del bambino o della mamma, è possibile iniziare ad usare il tiralatte anche dopo qualche settimane dalla nascita del bambino. Il consiglio è quello di introdurre il tiralatte, elettrico o manuale, quando l’allattamento al seno è già ben avviato, in modo che il bambino si sia già abituato al seno. In questo modo, se lo si desidera, si potrà continuare ad allattare al seno e contemporaneamente somministrare il latte materno quando necessario.
Il tiralatte diminuisce la produzione di latte?
Il tiralatte difficilmente è causa di una diminuzione del latte materno. Le cause di produzione insufficiente di latte possono essere moltissime, dallo stress, normale in un periodo delicato come quello post partum, alla difficoltà del bambino di attaccarsi nella maniera corretta. Il modo più naturale per incentivare la produzione di latte è, in via generale, proprio la suzione esercitata dal neonato; quando ciò non avviene per le più disparate ragioni, il tiralatte può effettivamente aiutare a stimolarne la produzione. Essendo tuttavia un argomento delicato e che deve essere affrontato tenendo conto della situazione specifica in cui si trovano mamma e bambino, il nostro consiglio è quello di rivolgervi sempre al pediatra o all’ostetrica di fiducia per un supporto personalizzato.
Dove acquistare il tiralatte?
Il tiralatte, sia esso manuale o elettrico, può essere acquistato in farmacia, dove solitamente sono disponibili i modelli più conosciuti e dove è possibile anche informarsi sull’eventuale noleggio. In alternativa, online si possono comparare tutti i modelli delle marche più diffuse e, se necessario, acquistare anche gli accessori da abbinare, come le coppette di misure diverse o un set di biberon compatibile con il tiralatte.
Quali tipi di tiralatte è possibile trovare in commercio?
In commercio le tipologie più comuni sono i tiralatte elettrici e quelli manuali, entrambe descritte nella nostra guida all’acquisto. Esistono però anche altri tipi di tiralatte, meno diffusi, ma che possono venire incontro alle esigenze della mamma in modo più puntuale. Tra questi ci sono:
- Tiralatte indossabili, ovvero tiralatte elettrici che possono essere posizionati nel reggiseno accompagnati da pompa, motore, batteria e contenitore integrati in un dispositivo unico da indossare senza ulteriori elementi, come tubi o contenitori esterni; questa tipologia è ideale per estrarre il latte con discrezione ovunque ci si trovi;
- Tiralatte portatili, molto simili a quelli tradizionali, ma con dimensioni ridotte per essere portati con sé con estrema praticità. A differenza di quelli indossabili, i tiralatte portatili hanno un contenitore esterno (e non integrato).
Il tiralatte a doppio seno si può usare anche a singolo?
Sì, può essere utilizzato in modalità singola o doppia.