Come scegliere un test di gravidanza
Quando una donna ha il sospetto di essere incinta, il metodo più efficace e rapido per avere una conferma è il test di gravidanza. Se un tempo la procedura era più complessa e poteva essere effettuata unicamente presso un medico specializzato, oggigiorno il test può essere acquistato a pochi Euro in farmacia, in parafarmacia o su Internet ed essere fatto comodamente a casa propria.
In merito al test di gravidanza, tuttavia, circolano ancora moltissimi dubbi, perplessità e falsi miti. Pertanto abbiamo deciso di fare un po’ di chiarezza al riguardo in questa guida all’acquisto. Nei prossimi paragrafi vedremo quali sono le tipologie di test attualmente più diffuse in commercio, come funzionano e quanto sono affidabili. Continuate la lettura e questi prodotti non avranno più segreti per voi! A proposito di gravidanza, vi consigliamo di dare un’occhiata anche alla nostra guida ai test di ovulazione, uno strumento molto utile per chi ha in programma di monitorare il proprio ciclo mestruale per il concepimento.Come funzionano i test di gravidanza?
Tutte le tipologie di test di gravidanza, per quanto apparentemente diverse fra loro, si basano sullo stesso principio: rilevare la presenza della gonadotropina corionica umana, altrimenti conosciuta come beta-hCG o anche, nel linguaggio comune, come “ormone della gravidanza“. Si tratta per l’appunto di un ormone che viene prodotto esclusivamente durante la gestazione, a partire dal momento in cui l’ovulo fecondato si installa nella parete uterina, e che ha un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’embrione. Il beta-hCG, infatti, stimola la produzione di progesterone, un altro ormone che facilita l’annidamento della cellula uovo nell’utero, proteggendola e impedendo che avvengano altre ovulazioni.
La produzione di beta-hCG, dunque, costituisce un segnale inequivocabile del fatto che ci sia una gravidanza in atto. La sua presenza si può rilevare nel sangue o nelle urine già dopo circa otto giorni dall’avvenuta fecondazione; questo ormone, infatti, entra immediatamente in circolazione, per poi essere espulso tramite l’urina. Proprio per questo motivo la maggior parte dei test di gravidanza esistenti si basa sulle analisi del sangue o delle urine, e va idealmente effettuata dopo circa una decina di giorni dal possibile concepimento.Tipologie di test di gravidanza
Al giorno d’oggi, chi desidera fare un test di gravidanza ha due possibilità: sottoporsi ad analisi specifiche presso uno studio medico o un laboratorio, oppure gestire personalmente la parte iniziale della procedura acquistando un test fai-da-te, effettuabile direttamente a casa propria. Quest’ultima operazione ha il vantaggio di fornire un responso immediato ed è particolarmente apprezzata da chi desidera evitare l’ansia dell’attesa o, semplicemente, da chi preferisce effettuare il test di gravidanza nel comfort e nella riservatezza delle mura domestiche. Nei prossimi paragrafi analizzeremo nel dettaglio entrambe le soluzioni.
Test di gravidanza ad uso domestico
I test di uso domestico più diffusi si basano sull’individuazione del beta-hCG tramite l’analisi delle urine e sono tutti di tipo qualitativo, vale a dire che si limitano a fornire un esito positivo o negativo, senza però fare alcun riferimento a valori specifici. Ad oggi, le aziende che producono test di gravidanza fai-da-te sono svariate; le tipologie più diffuse, in ogni caso, sono le seguenti.
In stick
Tra tutte le tipologie esistenti, i test di gravidanza in stick sono probabilmente quelli più conosciuti e utilizzati, essendo molto pratici e facili da usare. Si tratta di piccole bacchette in plastica contenenti un reagente chimico che si attiva se posto a contatto con il beta-hCG. Per eseguire il test è sufficiente esporre per qualche secondo l’estremità dello stick al flusso di urina: dopo qualche minuto, l’esito apparirà nell’apposita finestra di controllo.
In cassette
Questa tipologia è composta da due elementi: una pipetta, con cui va prelevata manualmente l’urina dal campione, e la cassetta, su cui bisognerà depositarne qualche goccia. Anche in questo caso, l’esito compare su una finestra di controllo sulla cassetta.
In strisce
Si tratta di strisce sottili che vanno immerse per qualche secondo in un campione di urina raccolto precedentemente. Anche queste strisce contengono sostanze che si attivano in presenza di beta-hCG.
Digitali
Dal punto di vista visivo, i test digitali sono del tutto simili a quelli più tradizionali in stick; in questo caso, però, l’esito viene mostrato tramite un piccolo display digitale.
Questa tipologia è particolarmente consigliata a chi non vuole lasciare spazio a dubbi o a interpretazioni errate e preferisce che il risultato venga comunicato in modo inequivocabile; i test digitali, tra l’altro, sono anche in grado di segnalare chiaramente eventuali errori di esecuzione tramite la comparsa di simboli specifici nel display.Test di gravidanza da laboratorio
Per quanto riguarda i test di gravidanza effettuabili in laboratorio, possiamo distinguere tra due tipologie.
Analisi delle urine
Il funzionamento, le tempistiche e la sensibilità sono in tutto e per tutto simili a quelle dei test di gravidanza domestici, dal momento che anche questi rilevano la presenza o meno di beta-hCG nelle urine e forniscono un esito di tipo qualitativo. Per questo motivo è inutile cercare conferma con un test delle urine in laboratorio quando i test fai-da-te hanno dato un esito positivo.
Analisi del sangue
Si tratta del metodo più sicuro per individuare una possibile gravidanza, poiché l’esito fornito è affidabile al 100%. Si tratta infatti di un test di tipo quantitativo, che cioè non si limita a rilevare la presenza di beta-hCG nel sangue, bensì fornisce precisi valori numerici relativi alla quantità esatta di ormone presente. Proprio per questo, le analisi del sangue permettono anche di stimare la data del concepimento. Durante le prime settimane di gravidanza, infatti, i livelli di beta-hCG nel sangue raddoppiano ogni due giorni; una volta conosciuti i livelli attuali, individuare il momento della fecondazione è molto semplice.
L’esame del sangue viene effettuato generalmente per confermare l’esito positivo dei test ad uso domestico; questa procedura, quindi, non è consigliata come primo test in assoluto, a meno che non ci si trovi in una situazione che richiede una particolare cautela: ci riferiamo a quelle donne che hanno avuto ripetuti aborti spontanei o precedenti gravidanze extrauterine, oppure a chi stia seguendo una terapia ormonale nell’ambito di una fecondazione assistita.
Come si legge il test di gravidanza domestico?
Nella maggior parte dei test di gravidanza fai-da-te l’esito viene visualizzato tramite apposite bande colorate, che compaiono sulla finestra di controllo pochi minuti dopo aver esposto la striscia al flusso o campione di urina. In generale, il risultato consiste in una o due linee. La prima si limita a indicare che il test è stato eseguito correttamente: se dunque assistiamo alla comparsa di un’unica banda, l’esito del test sarà negativo. La comparsa della seconda linea, invece, è determinata dalla presenza di beta-hCG: per questo, se alla fine del test la finestra presenta due bande colorate, l’esito sarà positivo. L’intensità di quest’ultima linea, comunque, può variare in base ai livelli di ormone presenti nell’urina, quindi se il test viene effettuato nel corso dei primissimi giorni successivi al concepimento è probabile che la seconda banda appaia debole e sbiadita.
La questione cambia per i test digitali poiché, come già accennato, in questi casi l’interpretazione è molto più facile e immediata. Generalmente, sulla finestra di controllo comparirà semplicemente la scritta “incinta” o “non incinta”; nei test di alcuni brand, invece, vedremo comparire una faccina sorridente o una faccina triste. In caso di esito positivo, inoltre, molti test digitali forniscono anche una data ipotetica del concepimento, indicando da quante settimane è in corso la gravidanza.Grado di precocità: dopo quanto tempo si può fare un test di gravidanza domestico?
I livelli di ormone della gravidanza si misurano in mIU/ml, ovvero milliunità internazionali (un’unità di misura utilizzata in farmacologia) per millilitro.
I test di gravidanza domestici tradizionali reagiscono non appena i livelli di beta-hCG nelle urine raggiungono le 30-35 mIU/ml; questo significa che, perché l’esito sia affidabile, occorre effettuarli a partire dal primo giorno di ritardo del ciclo (nel caso in cui il ciclo sia irregolare, tuttavia, si consiglia di aspettare qualche giorno per sicurezza).
Recentemente, però, sono comparsi sul mercato i cosiddetti test di gravidanza precoci: si tratta di test più sensibili, che cioè sono in grado di rilevare concentrazioni molto basse di beta-hCG (parliamo di 20 mIU/ml o, nel caso di quelli ultrasensibili, anche 10 mIU/ml) e che, per questo, possono essere effettuati anche 3-4 giorni prima della data di arrivo prevista delle mestruazioni.
Quanto è attendibile un test di gravidanza?
L’affidabilità dei test di gravidanza ad uso domestico di ultima generazione è considerata elevata: in generale, l’esito può essere ritenuto attendibile al 99%. È tuttavia necessario specificare che questa percentuale può essere influenzata da svariati fattori, come l’azienda produttrice, la reattività della striscia, il tipo di dispositivo utilizzato per effettuare il test, eventuali sbalzi ormonali e così via; per questo motivo, il risultato di un singolo test fai-da-te non dovrebbe essere interpretato come matematicamente certo. D’altra parte, è esattamente per questo che la maggior parte delle aziende fornisce almeno due test in ogni confezione: il primo va effettuato per ottenere un primo esito, mentre il secondo è pensato per confermare tale esito o per smentirlo.
In ultima analisi, quello che è davvero importante è attenersi alle istruzioni e alle tempistiche raccomandate dai produttori. Se il test viene eseguito troppo precocemente, infatti, la presenza del beta-hCG potrebbe non essere rilevata, dal momento che nei giorni immediatamente successivi al concepimento la concentrazione di tale ormone nelle urine è ancora molto bassa.Ricordiamo inoltre che tutti i test di gravidanza hanno una data di scadenza, dovuta al fatto che, con il passare del tempo, il reagente chimico contenuto nella striscia si deteriora. Per questo motivo, ricordate sempre di verificare che il test sia ancora efficace in modo da evitare risultati falsati.
Un discorso a parte va fatto per le analisi del sangue effettuabili in laboratorio: come già sottolineato, trattandosi in questo caso di un test di tipo quantitativo, l’esito va ritenuto completamente attendibile.
Le domande più frequenti sul test di gravidanza
Cosa sono i falsi positivi e i falsi negativi?
Molto spesso, a proposito di test di gravidanza fai-da-te, si sente parlare di falsi positivi e falsi negativi. Vista l’elevata affidabilità degli attuali test domestici, in realtà, l’eventualità che si verifichi un falso positivo è davvero minima (gli esperti parlano di una probabilità dello 0,0001%) e non dovrebbe sussistere a meno che il test non sia difettoso o non sia stato eseguito correttamente, oppure nel caso in cui si stiano assumendo farmaci particolari.
Le probabilità che si verifichi un falso negativo, invece, sono più elevate: tuttavia, queste dipendono solo in minima parte dal tipo di dispositivo o dall’affidabilità della marca; nella maggior parte dei casi, i falsi negativi sono dovuti a tempistiche errate e al fatto che molte donne effettuino il test troppo precocemente, quando la concentrazione di beta-hCG è ancora troppo bassa per essere rilevata correttamente. Ancora una volta, dunque, va sottolineata l’importanza di rispettare le istruzioni riportate sulla confezione e di eseguire un secondo test, magari a qualche giorno di distanza, per verificarne l’esito.
Cosa può alterare i risultati del test di gravidanza?
Nonostante l’affidabilità elevata dei test di gravidanza moderni, esistono comunque alcuni elementi che potrebbero alterare i risultati di un test, generando un risultato falso positivo o, più frequentemente, un falso negativo. Di seguito elenchiamo i principali fattori che possono alterare i risultati di un test di gravidanza domestico; per i test effettuati in laboratorio invece l’affidabilità è quasi assoluta, e quindi questo elenco non dev’essere considerato.
- Ridotta presenza dell’ormone beta-hCG;
- Test scaduto;
- Errori durante la procedura di test;
- Infezioni alle vie urinarie;
- Cisti ovariche;
- Assunzione di farmaci a base di carbamazepina, menotropina, clordiazepossido o prometrazina;
- Presenza di una gravidanza biochimica.
A che ora fare il test di gravidanza?
Nonostante molti dei test di gravidanza attualmente in commercio possano essere fatti a qualsiasi ora del giorno e non richiedano particolari accortezze legate all’alimentazione nelle ore precedenti, per essere più sicuri di ottenere un risultato veritiero sarebbe meglio seguire un piccolo accorgimento.
Secondo gli esperti, infatti, il momento migliore della giornata per effettuare il test di gravidanza è al mattino, utilizzando la prima urina del giorno. Il motivo è abbastanza semplice: la prima urina del giorno è più concentrata poiché non si sono assunti liquidi (che diluiscono l’urina) per un lasso di tempo abbastanza lungo e questo implica che la concentrazione dell’ormone beta-hCG è maggiore. Ricordiamo che questo specifico ormone inizia ad essere prodotto solo dopo qualche giorno (circa 7-9 giorni) dall’avvenuto concepimento e che il suo livello massimo di concentrazione si ha tra la settima e la dodicesima settimana di gravidanza. Proprio per questo motivo, è consigliabile attendere almeno 15 giorni dal presunto concepimento prima di effettuare un primo test.
Come fare un test di gravidanza precoce?
In commercio esistono oggi diversi test di gravidanza che forniscono diagnosi precoci e che sono mediamente molto attendibili; per essere sicuri di ottenere un risultato affidabile, tuttavia, è bene sapere con precisione come funzionano e quando si possono fare.
La più importante accortezza è quella di conoscere con precisione la data in cui si è ovulato, monitorandola facendo ricorso a test di ovulazione o alla misurazione della temperatura basale. Chiaramente, anche sapendo con precisione la data dell’ovulazione, il concepimento potrebbe essere avvenuto anche in un altro momento (nonostante la ridotta percentuale di probabilità) quindi anche questo calcolo non deve essere considerato assolutamente preciso al 100%. Nonostante ci siano differenze tra i tempi indicati dai produttori di test di gravidanza precoci, in linea di massima la presenza dell’ormone beta hCG verrà rilevata a partire da 10 giorni dopo l’ovulazione accertata. In alternativa alcuni produttori indicano che si può fare il test di gravidanza precoce 5 o 6 giorni prima del presunto arrivo del ciclo: questo calcolo però potrebbe non essere facile, specialmente per chi ha un ciclo mestruale irregolare. Anche in questo caso, per calcolare la data del ciclo è utile il monitoraggio dell’ovulazione: al trascorrere del sedicesimo giorno dopo l’ovulazione si inizia a conteggiare un ritardo sul ciclo mestruale.
Quali sono i test di gravidanza più affidabili?
Anche se il grado di affidabilità dei test di gravidanza è ormai considerabile molto elevato, possiamo dire che la tipologia di test più affidabile è quella che si può effettuare a partire da 2 giorni di ritardo del ciclo mestruale. Ciò non significa che i test precoci siano da ritenere poco affidabili, ma che con i test precoci c’è un rischio maggiore di non rilevare l’aumento dell’ormone beta-hCG perché la gravidanza è ancora in uno stadio molto precoce.
Quanto costa un test di gravidanza?
Il costo dei test di gravidanza ad uso domestico può variare a seconda della marca e della tipologia di dispositivo. In generale, comunque, la maggior parte dei test in stick o in strisce costa pochi Euro, mentre quelli in cassetta possono arrivare anche a un prezzo che si aggira attorno ai 20-30 €.
In ogni caso, trattandosi di un argomento delicato, si consiglia di fare affidamento su una marca conosciuta: quelli più famosi in questo ambito sono sicuramente Clearblue, One Step, Confidelle, Abblo, Predictor e Angelini. Le differenze tra l’una e l’altra, solitamente, riguardano la sensibilità, ovvero la capacità di rilevare l’ormone beta-hCG in concentrazioni più o meno basse.