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I migliori terrari del 2024

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Dati tecnici

Adatto a

Rettili, anfibi

Rettili, anfibi

Rettili

Tartarughe d'acqua dolce

Rettili, anfibi, topi, insetti

Dimensioni

100 x 50 x 50 cm

90 x 45 x 30 cm

60 x 30 x 30 cm

79 x 29,7 x 24,5 cm

37 x 22 x 25 cm

Materiale pareti

Legno

Vetro

Legno

Vetro

Plastica

Apertura

Ante scorrevoli

Ante a libro

Ante scorrevoli

Senza coperchio

Porta trasparente

Ventilazione

Laterale

Frontale

Laterale

n.a.

Superiore

Extra

2 rampe

Punti forti

Ottimo isolamento termico

Dotato di pavimento impermeabile

Ottimo isolamento termico

Due rampe su cui agganciare una lampada

Ideale per trasporto e quarantena

Comoda apertura ad ante scorrevoli

Tetto apribile in rete metallica per facilitare la pulizia

Comoda apertura ad ante scorrevoli

Ideale per una o due tartarughine

Facile da pulire

Vetro spesso 4 mm per evitare rotture

Comoda apertura frontale con serratura di sicurezza

Vetro spesso 4 mm per evitare rotture

Scanalature posteriore per nascondere i cavi

Punti deboli

Rampa un po' alta da raggiungere

Molto piccolo

Recensione completa
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Come scegliere il terrario

Un terrario, così come un acquario, è un’installazione che cerca di ricreare l’habitat naturale di alcuni tipi di animali, soprattutto anfibi e rettili, o piante (in questa guida ci soffermeremo sulla prima categoria). Si tratta di una vasca che può assumere diverse dimensioni ed essere realizzata con differenti materiali a seconda dell’animale che dovrà ospitare.

terrario tropicale

Un terrario deve riprodurre esattamente le condizioni ambientali, e quindi climatiche, del luogo di origine del rettile o anfibio, in modo che questo possa trascorrervi la sua vita il più a lungo possibile. Tra quelli più noti e popolari certamente troviamo il terrario per tartarughe, che negli ultimi anni sono diventate tra gli animali più ospitati dalle famiglie e dagli appassionati. Per le tartarughe bisognerà acquistare un modello che potremmo definire acquaterrario o paludario, ovvero che includa sia zone d’acqua che secche; mentre per altri tipi di animale è possibile acquistare o creare un terrario tropicale, in caso l’ospite abbia bisogno di un clima caldo-umido, e un terrario desertico in caso siano richieste condizioni climatiche caldo-secche.

In questa guida affronteremo diversi aspetti che caratterizzano un terrario, per accompagnarvi in una scelta che possa essere la giusta soluzione per il vostro piccolo animale. Vedremo che tra i vari fattori quello a cui bisogna prestare maggiore attenzione sarà certamente la temperatura, senza però dimenticarsi di materiali, dimensioni e tipo di apertura.

Tipologia

Come abbiamo appena accennato nell’introduzione, in commercio è possibile acquistare terrari destinati a diverso tipo di utilizzo. Prima di acquistarlo, il nostro consiglio è quello di tenere bene a mente quale sia l’animale o la pianta da accogliere in modo da compiere la scelta più adeguata alle vostre esigenze. Di seguito le due principali categorie di terrario che troverete disponibili sul mercato.

Terrario per animali

Il terrario per animali, come già accennato, è una vasca dalle diverse dimensioni in cui è possibile ricreare l’habitat del rettile o dell’anfibio che ospiterà. Soprattutto in questo caso è molto raccomandato procedere con l’installazione del terrario prima di aver acquistato l’animale, in modo che non risenta nemmeno un giorno di un tipo di condizioni ambientali non idonee alla su salute. Come vedremo più avanti i terrari per animali possono assumere forme e dimensioni molto diverse a seconda del tipo di animale che accoglieranno al suo interno.

terrario rettili

Terrario per piante

Il terrario per piante invece riproduce dei veri e propri giardini in miniatura in recipienti quasi sempre di vetro che possono assumere le forme più originali: dalle bottiglie alle classiche ampolle o a delle piccole serre in forma di casetta. Anche in questo caso, come per il terrario per animali, bisognerà ricreare il micro-clima giusto affinché le piante possano vivere e crescere rigogliosamente.

Apertura

Un terrario per animali, soprattutto quello destinato ai rettili, può presentare diversi tipi di apertura a seconda dell’animale da custodire, fattore con cui si stabilisce anche il grado di sicurezza che dovrà avere il terrario: allevare tartarughe non comporterà la stessa attenzione su eventuali fughe rispetto a serpenti o una mantidi. Vediamo insieme quali sono le aperture dei terrari che più si adattano all’animale che avete deciso di acquistare.

Frontale con ante scorrevoli

Si tratta di un tipo di vasca in cui sono installate una o due ante scorrevoli, che corrono su di un binario. Quelle a due ante sono più comode perché scorrendo non sarà necessario maggiore spazio esterno per l’apertura perché non usciranno fuori dai binari, mentre per quelle ad anta singola bisognerà calcolare uno spazio esterno per la lastra. In entrambi i casi sarà facile l’estrazione delle lastre per poterle pulire.

terrario apertura

Frontale a libro

Le aperture frontali a libro vengono generalmente impiegate per terrari che non superano i 100 cm di altezza, poiché l’apertura risulterebbe scomoda quanto per i modelli con un’anta scorrevole. Non sempre infatti si dispone di molto spazio esterno per l’apertura delle ante.

Frontale a ghigliottina

Il funzionamento di un’apertura frontale a ghigliottina è molto simile a quello del terrario con singola anta scorrevole, ma in questo caso il movimento della lastra è verticale, si apre verso l’alto e i binari vengono disposti sulle pareti laterali. Questo particolare apertura è indicata per terrari di piccole dimensioni.

Vetro estraibile

L’apertura con vetro estraibile invece è caratterizzata da una lastra che, pur essendo collocata nei binari, non può scorrere poiché rimane bloccata. Può essere estratta aiutandosi con una ventosa ed è indicata soprattutto per terrari di piccole dimensioni.

Aperto

Infine, per chi invece abbia deciso di allevare un animale che non desti preoccupazioni in caso di fuga dalla vasca, è possibile acquistare terrari aperti, quindi senza lastra di chiusura nella parte superiore, come nel caso dei terrari per tartarughe.

Materiali

Quando si è prossimi all’acquisto di un terrario è opportuno considerare bene tutti i materiali disponibili sul mercato impiegati per la sua realizzazione. Alcuni, infatti, anche se leggermente più costosi di altri, possono rendere la vita in cattività del piccolo ospite di maggiore qualità rispetto ad altri. Vediamo insieme quali sono tutti i materiali utilizzati e quali i loro vantaggi e svantaggi.

Vetro

Il vetro è il materiale per eccellenza, utilizzato sia per terrari per animali che per quelli per piante. Si tratta di un materiale molto resistente, esteticamente accattivante, e che riesce a garantire una buona igiene agli animali accolti. Uno svantaggio del vetro è senza dubbio la sua fragilità, ecco perché è consigliato prestare la massima attenzione durante la pulizia della vasca. Per terrari molto grandi, in cui le lastre superino il metro di lunghezza è preferibile che il vetro abbiamo uno spessore di almeno 6 mm.

terrario legno

Legno

Il legno è uno dei materiali a più alto impatto visivo e in virtù di questo viene molto utilizzato tra gli oggetti d’arredo. Si tratta di un materiale molto impiegato anche nel caso dei terrari. Uno dei suoi vantaggi è l’alta capacità di trattenere calore e umidità, pregio che può essere di grande aiuto per mantenere il micro-clima ideale all’interno della teca. Altro motivo per acquistare un terrario in legno è la possibilità di potere “arredarlo” internamente con mensole o tronchi. Tra i suoi difetti invece troviamo la porosità che lo rende un elemento più difficile da pulire, rispetto al vetro, al metallo e plastica, e la tendenza ad ammuffirsi se non trattato previamente con vernici atossiche impermeabilizzanti.

Metallo

Altro materiale per terrari, però meno diffuso tra gli appassionati di allevamento di rettili o anfibi, è il metallo soprattutto in formato rete. I terrari in rete favoriscono la circolazione dell’aria all’interno e permettono alla luce di entrare direttamente ma ciò significa che la temperatura della stanza deve essere adeguata agli animali ospitati all’interno. Attenzione alla maglia della rete, che non deve essere né troppo spessa, perché potrebbero incastrarsi le piccole unghie degli inquilini, e né troppo larga, poiché permetterebbe agli insetti, di cui si alimentano i padroni di casa, di scappare. Ultimamente il terrario in rete è utilizzato soprattutto per accogliere camaleonti.

terrario metallo

Plastica

I terrari in plastica invece sono ideali per accogliere gli animali durante la pulizia del terrario principale, per esposizione in negozi o mostre, e per trasportare il rettile o l’anfibio da un luogo all’altro. Si tratta quindi di piccole case di passaggio che non sono indicate per l’allevamento a lungo termine, per il quale è meglio optare per i materiali visti in precedenza.

Temperature

La temperatura di un terrario, come già accennato nell’introduzione, è forse uno dei parametri più importanti da tenere sempre sotto controllo. A seconda della specie dell’animale e dell’habitat che si voglia ricreare è importante che all’interno ci siano alcuni elementi. Molto spesso si tratta di elementi riscaldanti, tra i principali troviamo:

  • Tappeto o piastra: si tratta di un elemento riscaldante che è possibile posizionare sia all’interno del terrario, sotto il substrato, sia al di fuori tra la base del terrario e la base di appoggio. Quest’ultima opzione è la più raccomandata;
  • Cavi: hanno la stessa funzione delle piastre e dei tappeti e anche in questo caso consigliamo installarli al di fuori del terrario, in modo che non possano essere rosicchiati;
  • Roccia: la roccia riscaldante invece viene posizionata all’interno della vasca ma da sola non può riscaldare tutto l’ambiente, quindi è necessario il supporto di un tappeto o piastra;
  • Lampade: tra le lampade abbiamo due tipologie tra cui poter scegliere, quelle in ceramica, che raggiungono altissime temperature senza illuminare, e quelle spot che invece forniscono luce ad emissione di raggi UVA e calore.

La temperatura ideale di un terrario dipende dalla specie di animale allevata: il nostro consiglio è di acquistare un termometro e di inserirlo all’interno in modo da tenere la temperatura sempre sotto controllo e regolare adeguatamente tutti gli elementi riscaldanti sopracitati.

terrario temperatura

Substrato

Per terrari semplici e di facile gestione il substrato ideale è costituito da carta di giornale, facile da reperire e cambiare come anche la carta bianca, in particolare quella assorbente da cucina. Altri elementi che è possibile utilizzare come substrato di un terrario sono la sabbia, più costosa e adatta soltanto ad alcune specie, e la segatura che invece è molto economica e assorbente ma bisogna fare attenzione che non venga ingerita. Anche la terra è un’ottima base per il substrato, però tende ad accogliere anche molti parassiti ed è più difficile da pulire.

terrario substrato

Dimensioni

Un terrario può essere realizzato in diverse dimensioni. Tra le più piccole abbiamo vasche da 20x20x20 cm, destinate perlopiù a tartarughe, piccoli gechi e lucertole, ma il consiglio è di acquistare una teca leggermente più grande da almeno 30x30x45 cm anche per animali di piccola taglia. Per rettili di taglia media invece consigliamo un terrario da almeno 80 cm di larghezza per 50 cm di altezza e profondità. Per taglie più grandi invece la grandezza ideale è di almeno 100/120 cm di larghezza per 60 cm di altezza e profondità.

terrario dimensioni

Le domande più frequenti sul terrario

Quanto costa un terrario?

Il prezzo di un terrario varia a seconda della grandezza e del materiale con cui è stato realizzato. Solitamente quelli in vetro dalle dimensioni medie di 60 cm di larghezza hanno un costo che può raggiungere anche i 130/140€. Per chi cerca qualcosa di più economico esistono i terrari in plastica piccoli da circa 20€ che però, come abbiamo già accennato, sono ideali come case di passaggio e non definitive. Esistono poi dei terrari con elementi riscaldanti già installati che hanno un costo medio di quasi 200€ per un modello da 60 cm di larghezza.

Quali sono i migliori terrari?

Tra le marche più note per la vendita di terrari troviamo Exo Terra e Askoll. Il nostro consiglio è di scegliere i modelli con i materiali più idonei, come per esempio il vetro, per ospitare rettili o anfibi, e di verificare che questi siano di qualità: soltanto in questo modo potrete garantire all’inquilino un vita lunga e piacevole.

Dove posizionare il terrario?

Rettili o anfibi di un terrario, così come altri animali allevati in cattività, hanno bisogno di vivere in un contesto tranquillo ed essere esposti a pochissimo stress, ecco perché è consigliato posizionare la teca in una stanza ben illuminata dove sia previsto poco movimento durante l’arco della giornata. Altro suggerimento è di posizionare la vasca su di un mobile da appoggio con base solida e, in caso di teca in vetro, meglio inserire dei gommini antiscivolo sulla base. Evitare infine di collocare il terrario vicino a porte o finestre per i continui sbalzi di temperatura e alla vista di persone sensibili, soprattutto in caso di rettili.