I migliori termoventilatori del 2024

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Dati tecnici

Potenza max

2200 W

2000 W

2000 W

360 W

2000 W

Livelli potenza

3

2

1

1

2

Resistenza

Ceramica

Ceramica

Metallica

Ceramica

Ceramica

Timer

Protezione IP

n.d.

IP 21

n.d.

Telecomando

Basculante

Montaggio a parete

Funzione antigelo

Punti forti

Per stanze fino a 28 m²

Filtro antipolvere

Buona potenza

Ideale sulla scrivania

Silenzioso

Regolazione precisa della temperatura ambiente

Ventilazione estiva

Utilizzo elementare

Griglia orientabile

Filtro a pulizia facilitata

Timer programmabile a 24 h

Sicurezza antiribaltamento e antisurriscaldamento

Leggerissimo

Silenzioso (solo 39 dB)

Funzione sola ventilazione

Sicurezza antiribaltamento

Sicurezza antisurriscaldamento

Punti deboli

Inadatto al locale bagno

Inadatto alla stanza da bagno

Poche funzionalità

Nessuna funzione

Senza timer

Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa

Come scegliere il termoventilatore

Per affrontare al meglio l’inverno non sempre basta affidarsi all’impianto di riscaldamento: in molte case, per caratteristiche costruttive, età o semplicemente collocazione geografica, può servire l’aiuto supplementare di ulteriori apparecchi dedicati al riscaldamento. C’è chi sceglie di installare stufe a legna o a pellet e chi preferisce affidarsi a più pratici (ma non necessariamente meno dispendiosi) apparecchi elettrici: termoconvettori, stufe alogene, termosifoni elettrici, pannelli radianti o termoventilatori
Proprio a questi ultimi dedichiamo questa guida all’acquisto: continuate dunque a leggere per capire a quali aspetti fare attenzione prima di scegliere il vostro nuovo termoventilatore. 

Che cos’è il termoventilatore

Il termoventilatore è una stufetta elettrica ventilata; segnaliamo subito che non è in grado di sostituire un calorifero, ma può servire per scaldare velocemente tutte quelle stanze che per diversi motivi possono risultare particolarmente fredde. Pensate, ad esempio, a una fredda mattina di novembre in cui lasciate il comfort della camera da letto per iniziare a lavorare da remoto alla scrivania.

Termoventilatore
Al giorno d’oggi infatti avere un impianto di riscaldamento in casa non è più certo un lusso, tuttavia può capitare di aver bisogno di un “aiutino” per riscaldare ambienti particolarmente umidi o lasciati chiusi per lungo tempo, come ad esempio bagni o case di montagna.

Come funziona il termoventilatore?

Dal punto di vista costruttivo un termoventilatore è un elettrodomestico molto semplice. Una ventola risucchia l’aria dall’ambiente e ne forza il passaggio attraverso una resistenza incandescente, dalla quale preleva calore che porta poi con sé al momento della reimmissione nella stanza. Come è evidente non sono necessarie particolari finezze tecnologiche per realizzare un termoventilatore, ciononostante è possibile aggiungere, come vedremo, equipaggiamenti che ne rendono più pratico l’utilizzo.

Fatte queste premesse, vediamo quali sono gli aspetti principali da valutare prima di acquistare un termoventilatore.

Prestazioni

Il primissimo fattore da tenere in considerazione nella scelta di un termoventilatore sono le prestazioni, ovvero quelle caratteristiche fondamentali che contraddistinguono i vari modelli e che ci forniscono informazioni utili sull’utilizzo. Vediamole nel dettaglio.

Resistenza

La maggior parte dei termoventilatori utilizza una resistenza elettrica, composta cioè da un filamento metallico attraversato da corrente.

Termoventilatore resistenza metallica
Però negli ultimi anni si stanno diffondendo sempre più le resistenze in ceramica, che funzionano secondo lo stesso principio di quelle metalliche, ovvero sono anch’esse attraversate dalla corrente, ma hanno il vantaggio di riscaldarsi più velocemente e di raffreddarsi più lentamente, oltre che di distribuire il calore in maniera più uniforme.
Termoventilatore resistenza ceramica
Per questo motivo i modelli di termoventilatore più avanzati e qualitativamente superiori sono dotati di resistenza in ceramica, mentre i modelli meno pregiati di fascia di prezzo medio-bassa hanno una resistenza elettrica con fili di metallo. Essendo tecnologicamente più avanzato, un termoventilatore ceramico costa ancora sensibilmente di più rispetto a un pari prestazioni a resistenza metallica.

Potenza assorbita

Un altro aspetto da valutare è la potenza assorbita, che nei termoventilatori si aggira normalmente fra i 1500 ed i 2500 W. Come vedremo più avanti, in molti modelli è possibile regolare la potenza in base alle proprie esigenze, per cui è importante sapere che il valore che troveremo scritto sotto tale voce sulla scheda tecnica del prodotto si riferisce alla potenza massima del termoventilatore.

Termoventilatore potenza
Questo valore è indicativo dell’energia consumata dal modello in nostro possesso, per cui sarà utile valutare bene l’utilizzo del termoventilatore, per non rischiare di avere brutte sorprese sulla bolletta.

Rumorosità

Spesso il termoventilatore, così come la stufetta elettrica, è associato al suo caratteristico ronzio, che può risultare particolarmente fastidioso soprattutto se si intende utilizzare l’apparecchio anche di notte. Non è sempre possibile sapere in anticipo quanto un termoventilatore risulti rumoroso, perché solo in rari casi le specifiche del prodotto contengono questo valore espresso in decibel. Per ovviare a questo problema, è possibile trovare sul mercato dei modelli che vengono definiti silenziosi, ovvero con delle emissioni sonore che si aggirano intorno ai 40 dB. Per avere un’idea, intorno ai 40 dB sono anche calcolate le emissioni sonore prodotte in una biblioteca, per cui possiamo subito renderci conto di come questo tipo di termoventilatori abbia una rumorosità veramente bassa. Sicuramente avere un apparecchio che non disturbi durante la notte o che non produca costantemente un ronzio è un vantaggio in più, tuttavia va detto che vi sono persone che trovano che un flusso di aria calda costante associato a un rumore basso e continuo sia addirittura conciliante per il sonno.

Funzioni

Finora abbiamo parlato di caratteristiche comuni a tutti i termoventilatori. Tuttavia molti modelli presentano delle caratteristiche aggiuntive che, sebbene non fondamentali, possono rivelarsi molto pratiche. Vi presentiamo qui di seguito le funzioni aggiuntive più comuni.

Livelli di potenza

Diversi modelli di termoventilatori includono più di un livello di potenza: questo permette di regolare la temperatura del flusso di aria calda in base alle proprie esigenze, oltre che ad evitare di far funzionare il termoventilatore sempre al massimo della sua potenza. Alcuni modelli prevedono delle impostazioni fisse, ovvero due o più livelli di potenza preimpostati attivabili attraverso specifici pulsanti. Invece altri modelli più versatili permettono di modulare la potenza e personalizzarla attraverso una manopola.

Termoventilatore livelli potenza
Inoltre non bisogna sottovalutare la presenza della funzione di risparmio energetico, spesso chiamata anche Eco Energy o semplicemente Eco: attivandola il termoventilatore lavorerà con cicli di wattaggio differenziati, alternando la potenza massima a quella minima, risparmiando così energia e garantendo ugualmente un calore adeguato a mantenere gradevole la temperatura nella stanza.

Termostato ambiente

Oltre al termostato di sicurezza di cui parleremo più avanti, alcuni modelli presentano anche un termostato ambiente. Tale elemento ha la funzione di monitorare la temperatura nella stanza e di attivarsi automaticamente qualora essa scenda al di sotto del livello scelto. Si può così selezionare la temperatura che si desidera avere nella stanza, senza doversi preoccupare di spegnere e accendere il termoventilatore costantemente. Bisognerà però ricordarsi di disattivare questa funzione se prevedete di essere fuori casa per diversi giorni, in modo che l’apparecchio non sprechi inutilmente energia attivandosi in vostra assenza.

Termoventilatore termostato ambiente
Sui modelli dotati di termostato ambiente, ma in molti casi anche nei termoventilatori senza termostato, si può trovare anche la funzione antigelo, che attiva il termoventilatore automaticamente quando la temperatura nell’ambiente circostante scende al di sotto dei 5 °C. Tale funzione è particolarmente utile, ad esempio, nelle case di vacanza o in generale durante l’inverno nei locali non riscaldati della casa: se si lontani da casa per lunghi periodi, tale funzione farà sì che la temperatura nell’ambiente rimanga al di sopra del punto di congelamento.

Timer

Il timer è una funzione relativamente poco diffusa sui termoventilatori, in particolare su quelli portatili. Con un termoventilatore programmabile è possibile impostare l’ora in cui desideriamo che il termoventilatore si accenda. Per esempio la funzione timer si potrebbe impostare per riscaldare una cucina particolarmente fredda e umida, non dotata di buon sistema di riscaldamento, magari cinque minuti prima di alzarsi per fare colazione.

Termoventilatore timer spegnimento
Più comuni sono però i termoventilatori con solo timer di spegnimento: è cioè possibile, una volta acceso l’apparecchio, impostare per quanto tempo esso debba funzionare, a intervalli di un’ora o di tre ore a seconda del produttore. Raramente si trovano modelli con impostazione di ritardo massima superiore alle 9 ore.

Aria fredda

Tutti i modelli di termoventilatore possono funzionare anche come dei ventilatori puri e semplici, azionando solo le pale e facendo circolare l’aria nella stanza. L’azione è rinfrescante ma non refrigerante, perché non sono in grado di raffreddare l’aria, ma semplicemente di movimentarla.

Struttura

In genere i termoventilatori non sono oggetti particolarmente curati esteticamente e non rientrano nella categoria degli oggetti da arredamento. Per cercare di rendere questi prodotti più accattivanti, molti produttori cercano di adottare un design particolare che li contraddistingua e che li renda più in linea con il gusto moderno. Non bisogna però lasciarsi affascinare dalla sola bellezza del modello: è sempre bene verificare che il prodotto che intendiamo acquistare sia veramente efficace e che sia in grado di soddisfare le nostre esigenze specifiche.

Forma, dimensioni e peso

In passato ci si doveva accontentare dei classici termoventilatori: bassi, dalla forma più o meno squadrata, da appoggiare a terra o al massimo su un ripiano. Invece oggi sul mercato si possono trovare modelli di termoventilatori dalla forma e dalle dimensioni diverse.

Termoventilatore a torre
Ne citiamo alcuni.

Termoventilatore da tavolo

Questa tipologia è studiata appositamente per essere appoggiata su tavoli o ripiani, come ad esempio su una scrivania o sul davanzale di una finestra, in modo tale da emettere un flusso d’aria all’altezza del busto. Questi termoventilatori si caratterizzano per le dimensioni ridotte, mentre la forma può essere varia.

Termoventilatore da parete

Questi modelli sono studiati per essere fissati al muro. Questa tipologia può dimostrarsi particolarmente utile negli ambienti dove vi è il rischio che l’apparecchio entri in contatto con l’acqua, come ad esempio in bagno, a patto però che siano dotati di un’adeguata protezione IP. Ai termoventilatori da parete abbiamo dedicato una pagina a parte:

Termoventilatore a torre

Questa variante emette un flusso d’aria sviluppato verticalmente, anziché orizzontalmente. Un modello a torre può essere di diverse altezze ed ha il vantaggio di essere più discreto rispetto ai modelli classici perché, data la forma allungata, può essere collocato in un angolo della stanza senza dare particolarmente nell’occhio.

Per quanto riguarda la forma e le dimensioni non si può dare un giudizio oggettivo, perché tali valutazioni sono a discrezione dei gusti personali. Invece ciò a cui è importante prestare attenzione, almeno per i modelli da tavolo e a torre, è il peso, che dovrebbe essere sempre inferiore ai 4 kg. Infatti, a meno di non voler comprare un termoventilatore per ogni stanza, sarebbe utile acquistare un modello facile da trasportare senza sforzo.

Sicurezza

Per la scelta del termoventilatore è importante prestare attenzione anche ad alcuni aspetti inerenti alla sicurezza: termostato di sicurezza, isolamento IP 21 ed eventuale dispositivo anti-ribaltamento.

Termostato di sicurezza

Se non dotato di un sistema di sicurezza, un termoventilatore può essere un elettrodomestico pericoloso. Infatti bisogna sempre tener presente che si tratta di un oggetto che, oltre a riscaldare l’ambiente circostante, si può surriscaldare e può essere causa d’incendio se privo di sistemi di protezione adeguati. Perciò è indispensabile assicurarsi che il modello prescelto abbia anche un termostato di sicurezza, ovvero un termostato apposito per rilevare quando l’apparecchio è stato utilizzato troppo a lungo e ha raggiunto temperature tali da rischiare di fondere la plastica della griglia di protezione. In tal caso, l’apparecchio si spegne automaticamente e non è più possibile accenderlo fino a quando il termostato di sicurezza non rileva che si è raffreddato completamente e che non c’è più pericolo.
Spesso questa funzione di sicurezza viene scambiata per un guasto del prodotto. Al contrario, basterà lasciar raffreddare il termoventilatore per un po’ di tempo, dopodiché sarà possibile riaccenderlo e sarà perfettamente funzionante come prima.

IP 22 e doppio isolamento

Chi prevede di utilizzare il termoventilatore in bagno dovrà inoltre preoccuparsi di controllare altri due dettagli. Innanzitutto il modello deve presentare sulla scheda tecnica o sulla confezione la dicitura IP 22 (International Protection 22), una sigla che serve a certificare che il prodotto è protetto contro l’acqua gocciolante e spruzzata e dunque può essere utilizzato anche in bagno.

Termoventilatore per il bagno
Inoltre è bene verificare che il prodotto appartenga alla classe II, ovvero che sia dotato di un doppio isolamento esterno. Il doppio isolamento consiste in un doppio strato di materiale isolante sulle parte in tensione, in modo che, anche in caso di danno, non possa avvenire alcun contatto tra l’utilizzatore e le parti elettrificate.
Termoventilatore zone bagno
Segnaliamo inoltre che tutte le stanze da bagno vengono divise in zone di pericolosità (come nel grafico qui sopra): senza dilungarci troppo nel discorso, è bene sapere che un termoventilatore non può essere collocato né in zona 0 né in zona 1, ovvero né in corrispondenza del piatto della doccia o della vasca da bagno, né su scaffali situati sopra di essi ad un’altezza inferiore ai 2,25 m. È comunque sempre consigliabile collocare il termoventilatore in bagno ad una distanza dai rubinetti tale che il pericolo di spruzzi sia limitato al minimo.

Dispositivo anti-ribaltamento

Segnaliamo infine che molti modelli portatili e a torre sono anche dotati di un dispositivo anti-ribaltamento che spegne automaticamente il termoventilatore nel caso in cui questo cada a terra o si ribalti. Nei modelli più sviluppati in altezza piuttosto che in larghezza, dove quindi le probabilità di caduta sono maggiori rispetto ai modelli più stabili e bassi, questo ulteriore sistema di sicurezza è particolarmente utile, perché fa in modo che si possa riposizionare verticalmente il termoventilatore in tutta sicurezza. Anche nei bagni, dove è più probabile che il pavimento sia umido, si consiglia di usare un termoventilatore dotato di tale dispositivo, perché riduce il rischio che l’acqua entri a contatto con il motore acceso e che si venga a creare una situazione molto pericolosa.

Altri dettagli

Alcuni dettagli minori, anche se non fondamentali, contribuiscono alla praticità d’uso di un termoventilatore e dunque alla comodità del suo utilizzo. Sebbene quindi non siano assolutamente da preferire rispetto, ad esempio, ad una grande varietà di funzioni, la presenza di questi dettagli extra può influenzare la scelta di un modello piuttosto che di un altro.
Vediamo allora quali sono queste ulteriori particolarità.

Display

Molti termoventilatori dotati di svariate funzioni sono spesso anche caratterizzati dalla presenza di un display più o meno grande. Si tratta in effetti di un dettaglio utile per controllare e visualizzare le impostazioni attive.

Termoventilatore display
Inoltre, i modelli dotati di display hanno anche molto spesso un telecomando, che risulta particolarmente utile nel caso in cui si abbia intenzione di collocare il termoventilatore in camera da letto: tenendolo infatti sul comò si potrà facilmente controllare la temperatura durante la notte anche senza alzarsi dal letto.

Telecomando

Oltre alla casistica appena menzionata, sottolineiamo che il telecomando è sempre incluso in accompagnamento ai termoventilatori fissi, che naturalmente vanno installati ad una certa altezza da terra e devono per forza di cose poter essere controllati a distanza.

Termoventilatore telecomando

Filtro antipolvere

Un termoventilatore dotato di un filtro antipolvere estraibile e lavabile evita che le pale movimentino una grande quantità di polvere nell’ambiente.

Termoventilatore filtro antipolvere
La presenza del filtro, inoltre, riduce l’accumulo di polvere sulle pale stesse e sulla resistenza e contribuisce a diradare la necessità di smontare la griglia e pulire l’elica.

Struttura basculante e/o inclinabile

In alcuni modelli è possibile ruotare o inclinare la testa della macchina (ovvero l’alloggiamento delle pale) in modo da orientare il flusso d’aria in una determinata direzione. Quasi tutti i modelli a torre e pochi modelli da tavolo, invece, hanno la funzione di oscillazione automatica: la testa oscilla cioè a destra e a sinistra, in modo da distribuire in maniera più uniforme il calore nella stanza.

Termoventilatore aletta basculante
Nei modelli a parete questa funzione è sostituita dall’oscillazione automatica delle alette.

Termoventilatore Wi-Fi

Negli ultimi anni stanno comparendo termoventilatori “connessi”, che possiamo cioè connettere alla rete W-Fi domestica generata dal nostro modem-router per controllarne poi il funzionamento attraverso un’apposita applicazione.

Le domande più frequenti sul termoventilatore

Quali sono le principali marche di termoventilatori?

Anche facendo una breve ricerca in rete, si può restare sorpresi dalla quantità di marche che producono anche termoventilatori: data infatti la meccanica basilare, sono molte le aziende che decidono di dedicarsi alla produzione di questo elettrodomestico. Molti modelli risultano però veramente simili fra loro, tant’è che decidersi per un termoventilatore piuttosto che per un altro non è sempre facile. Per togliersi dall’impasse è sempre bene affidarsi a marche con una lunga esperienza nel settore, in grado inoltre di offrire una certa qualità ed un servizio clienti serio e competente. Inoltre è bene controllare sempre la durata della garanzia, che secondo le normative europee a tutela del consumatore deve essere sempre di minimo due anni. Tra i brand da considerare affidabili ricordiamo le italiane De’Longhi, Argoclima e Imetec.

Quanto costa un termoventilatore?

In genere i termoventilatori sono elettrodomestici piuttosto economici, tuttavia in alcuni casi il prezzo può salire addirittura fino al centinaio di Euro. Dalle funzioni alla versatilità, passando per la struttura, le differenze fra i modelli base e quelli avanzati non sono poche. Molto dipende dalle proprie esigenze e dal proprio gusto, ma certamente, rispetto ad altri elettrodomestici, nel caso dei termoventilatori si può affermare senza riserve che il prezzo faccia la differenza. È probabile dunque che un termoventilatore a torre, con un design particolare che non lo rende immediatamente classificabile come tale, dotato di timer, termostato ambiente e display possa facilmente avere un prezzo che si aggiri intorno al centinaio di Euro. Viceversa, un modello estremamente semplice, senza funzioni particolari può anche avere un costo inferiore ai 20 €.

Dove posizionare il termoventilatore?

Nel posizionare il termoventilatore dobbiamo fare attenzione ad alcune cose. Idealmente andrà infatti collocato in un punto dove non solo il flusso d’aria possa venire diretto in una direzione utile, ma anche dove il ventolino possa rimanere indisturbato. Che sia su un ripiano o sul pavimento, meglio che si trovi lontano dalle zone di passaggio abituali, così da minimizzare il rischio di pedate e cadute. Sarebbe anche bene evitare che il cavo di alimentazione sia teso completamente: meglio limitare la distanza tra il termoventilatore e la presa di corrente, se necessario anche ricorrendo all’uso di una ciabatta.
Nel bagno abbiamo già ricordato come sia preferibile non solamente prediligere l’uso di un termoventilatore idoneo (con protezione IP 22), ma anche una collocazione quanto più possibile lontana da rubinetti e soffioni, per evitare schizzi e spruzzi d’acqua sul ventolino.
Considerazioni simili, soprattutto per quanto riguarda la collocazione nel locale bagno, vanno fatte nell’installare un modello a muro: in questo caso la principale accortezza è quella di lasciare almeno 25 cm di spazio tra la faccia superiore dell’apparecchio e il soffitto. In questo caso è ancor più importante badare alla distanza dalla presa della corrente: spesso i cavi di alimentazione sono lunghi solo poco più di 1 m, pertanto è importante scegliere con cura il punto in cui installare il termoventilatore.

Come pulire il termoventilatore?

La sola pulizia che sia necessaria per un termoventilatore è una buona spolverata periodica, solitamente basta una volta l’anno. Perlopiù è possibile sganciare o svitare la grata protettiva delle pale per poterle liberare dagli accumuli di polvere, un’operazione che consigliamo di effettuare senza detergenti, servendosi unicamente di un panno morbido in microfibra o, in alternativa, di un aspirapolvere con bocchetta a pennello.
In alcuni modelli, dove è presente anche un filtro antipolvere a protezione della resistenza, è possibile sganciare anche la grata posteriore per consentire la pulizia del filtro e della resistenza stessa. Anche in questi casi basta di solito usare un aspirapolvere con la bocchetta a pennello montata, ma il filtro è solitamente in plastica e si può anche sciacquare sotto acqua corrente. Se lo si lava è opportuno attendere l’asciugatura completa prima di rimontarlo.

Come individuo un termoventilatore da bagno?

Capire quali termoventilatori siano idonei alla stanza da bagno è piuttosto semplice. Al di là del fatto che i produttori stessi danno a questi modelli dei nomi che sono già indicativi della loro natura (come il famosissimo Caldobagno De’Longhi), è sufficiente controllare le caratteristiche tecniche del prodotto: come abbiamo ricordato, i termoventilatori per bagno devono avere protezione IP 22 contro schizzi e colature di acqua.

Cosa distingue un termoventilatore da parete?

Un termoventilatore da parete è dotato di attacchi per il fissaggio a muro. Nella forma può ricordare un condizionatore, dato lo sviluppo in orizzontale, oppure può essere del tutto simile ai termoventilatori da tavolo, con una forma parallelepipeda. È sempre dotato anche di telecomando, così da permetterne l’installazione anche nella parte alta della parete, dove i comandi non sono raggiungibili.

Esiste un termoventilatore a basso consumo?

In generale, gli elettrodomestici per la generazione di calore hanno consumi piuttosto alti, in particolare i termoventilatori e tutti gli apparecchi che si avvalgano di una resistenza incandescente per riscaldare l’aria. Indicativamente l’assorbimento energetico va dai 1000 ai 2000 W anche a seconda del livello di potenza riscaldante selezionato, ed i modelli più potenti possono arrivare anche a 2400 W.
Modelli dai consumi più contenuti non sono purtroppo ancora disponibili, nemmeno tra i nuovissimi termoventilatori senza pale che hanno recentemente fatto la loro comparsa sul mercato.

Come funziona un termoventilatore senza pale?

Il termoventilatore senza pale è un’invenzione della britannica Dyson, ma stanno comparendo modelli simili anche nelle collezioni di altri brand. Anziché sfruttare pale girevoli per il risucchio e la reimmissione dell’aria, questo tipo di ventilatore presenta una turbina integrata nella base, che risucchia l’aria dall’ambiente e la convoglia poi nel grande anello sovrastante, dal quale fuoriesce. Tra la turbina e il passaggio nell’anello è posta la resistenza per il riscaldamento dell’aria.

Domande e risposte su Termoventilatore

  1. Domanda di Giuseppe Trapattoni | 07.01.2020 11:30

    per una camera da letto di 16 mq molto umida e fredda perchè come soffitto si trova una terrazza
    pensavo a termoventilatore con termostato
    consigli ?

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 08.01.2020 09:04

      Se la percentuale di umidità è molto alta consigliamo come prima cosa l’uso di un deumidificatore: l’aria umida e le potenziali formazioni di muffe possono essere pericolose per la salute. Già solo la riduzione dell’umidità dovrebbe alleviare anche la sensazione di freddo.
      Se anche così dovesse permanere il freddo, si può pensare a diverse soluzioni riscaldanti. Il termoventilatore è una di queste, e un buon modello con timer è il De’Longhi Caldobagno HBE3551TCB. In alternativa, una soluzione meno ingombrante e più silenziosa può essere l’installazione di un pannello radiante a muro.

  2. Domanda di Giuliano | 27.09.2018 09:41

    buongiorno, mi servirebbe un termoventilatore A PARETE per un bagno di piccole dimensioni, caratteristiche: che consumi meno possibile, grazie

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 01.10.2018 14:03

      Ti consigliamo di consultare la nostra guida all’acquisto cliccando qui!

  3. Risposta di Qualescegliere.it | 12.12.2017 09:35

    date le tue esigenze ti consigliamo l’acquisto del De’Longhi Caldobagno HBE3551TCB

  4. Domanda di Giovanni | 10.12.2017 19:12

    Quale termoventilatore portatile x riscaldare bagno e camera da letto (14mq) di notte (con programmazione)?
    Argo MOOD? DE LONGHI HBE3551TCB ?
    Max 150€

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 12.12.2017 10:05

      In base alle tue esigenze il De’Longhi Caldobagno HBE3551TCB è sicuramente un ottimo prodotto.

  5. Domanda di Roberto | 30.11.2017 08:40

    Salve,per un termoventilatore da parete da usare in bagno,10mq,qual’è uno dei migliori e se si distinguono per classe energetica.
    prezzo max 150 euro.

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 04.12.2017 10:47

      Ti consigliamo il De’Longhi Caldobagno HBE3551TCB, un modello che presenta delle caratteristiche ideali per le tue esigenze e rientra perfettamente nel tuo budget.

  6. Domanda di Termoventilatore DCG HL9370 con. Taimer costo E.39 | 22.12.2016 13:55

    Consigliabile per riscaldare una cucina di grandezza media? Sulla scheda non c e scrittoIP 21. E non c e scritto classe 2 .CONSIGLIATE tener

    1. Risposta di Qualescegliere.it | 22.12.2016 14:27

      Considerando quanto scrivi ti invitiamo a leggere la recensione del termoventilatore Imetec Eco Ceramic CFH1-100, che pensiamo possa soddisfare la tua ricerca, al momento lo consigliamo come uno dei migliori rapporto qualità-prezzo per questo tipo di tecnologia.