Orion StarMax 10022 in breve
La nostra valutazione complessiva del telescopio Orion StarMax 10022 è di 7,1 punti su 10, un voto discreto per questo interessante strumento che vi segnaliamo per alcune sue caratteristiche peculiari. La prima è la sua compattezza, che lo rende un oggetto poco ingombrante da collocare in casa e facile da trasportare per le osservazioni all’aperto. La seconda è una caratteristica tipica dei telescopi Maksutov-Cassegrain come questo, ovvero quella di eccellere nell’osservazione lunare e planetaria offrendo una visuale molto nitida e ad elevato contrasto. L’aspetto negativo è però l’inadeguatezza di questo tipo di costruzione all’osservazione dello spazio profondo.
L’apertura di questo telescopio è di 90 mm mentre la lunghezza focale è di ben 1250 mm, dunque il rapporto focale è molto buono, un f/14 che raccoglie e sfrutta moltissima luce. Gli oculari in dotazione sono due, uno da 10 mm e 125 ingrandimenti, l’altro da 25 mm e 50 ingrandimenti, affetti entrambi da qualche aberrazione cromatica ai margini del campo visivo. Il cercatore è un semplicissimo “red-dot”, che volendo possiamo sostituire, mentre la montatura altazimutale di tipo Dobson è facile e intuitiva da manovrare, sebbene inadatta alla fotografia astronomica.
Possiamo dunque consigliare l’Orion StarMax 10022 a chiunque voglia un comodo telescopio per l’osservazione lunare e planetaria da usare con buon profitto sia in città sia in campagna, e ai principianti che vogliano imparare a osservare lo spazio senza bisogno di procurarsi uno strumento ingombrante. È però assolutamente sconsigliato per l’astrofotografia e per l’osservazione dello spazio profondo.
Voto finale: 7.1
I nostri voti sui fattori decisivi per la scelta del telescopio
Struttura: voto 7,5
La prima cosa che dovremmo decidere quando acquistiamo un telescopio è che tipo di strumento vogliamo: a seconda che ci interessi di più osservare o fotografare galassie lontane, oppure che vogliamo osservare la Luna e i pianeti del nostro sistema solare, vi sono tipi di telescopi adatti all’uno o all’altro uso.
Questo è infatti un telescopio catadiottrico Maksutov-Cassegrain, un tipo di costruzione che offre risultati molto buoni per l’osservazione dei corpi celesti più vicini quali la Luna, i pianeti del sistema solare e (unicamente con filtri adeguati) del Sole, ma che non eccelle nell’osservazione dello spazio profondo, in cui è possibile vedere bene solamente le nebulose più luminose.
La combinazione di una lente correttore all’apertura e dello specchio primario, infatti, permette di ottenere immagini molto nitide e ben contrastate. La foto qui sotto dà un’idea di che livello di definizione si tratti:
Il tubo in alluminio, leggero e resistente, ha un’apertura di 90 mm e racchiude in soli 25 cm una lunghezza focale di ben 1250 mm. Il rapporto focale, dunque, è molto luminoso: un f/14 che massimizza tutta la luce raccolta da questo telescopio.
Lo specchio sul fondo del tubo è sferico, con un trattamento correttivo della diffrazione che contribuisce a limitare almeno in parte la formazione di “raggi” intorno ai punti luminosi osservati.
Come è evidente, l’Orion StarMax 10022 è un telescopio molto compatto, adatto a stare sopra un tavolo in camera vostra, se volete osservare la Luna anche in città, ma anche ad essere portato con sé senza fatica dovunque si voglia.
Oculare: voto 7,5
In secondo luogo è importantissimo badare a che tipo di oculare (o oculari) venga fornito in dotazione ad un telescopio, poiché da questo aspetto dipende in larga parte la qualità di quello che riusciremo ad osservare.
Anche in questo ambito l’Orion StarMax 10022 merita un discreto 7,5 su 10: è molto apprezzabile infatti che la fornitura comprenda due oculari, sebbene, come spesso accade, questi non siano di altissima qualità. Trattandosi però di oculari da 1,25″ sarà possibile in qualunque momento acquistare a parte ottiche di qualità superiore per trarre tutto il vantaggio possibile dalle ottime caratteristiche del tubo.
Gli oculari dell’Orion StarMax 10022 sono ottiche a tre elementi del diffusissimo tipo Plössl. Uno ha una lunghezza focale di 25 mm (lo vedete in foto qui sopra) e offre dunque 50 ingrandimenti, il secondo è invece da 10 mm e 125 ingrandimenti.
Alle lenti sono applicati strati multipli di trattamento antiriflesso, si noteranno dunque solo minime aberrazioni cromatiche al bordo del campo visivo. Quest’ultimo non è particolarmente ampio, circa 40°, ma ricordiamo che per l’osservazione della Luna e dei pianeti un campo visivo stretto è preferibile ad uno molto ampio.
Il sistema di messa a fuoco, come in tutti i telescopi catadiottrici, è interno: la manopola per la messa a fuoco muove lo specchio primario interno al tubo, spostandolo avanti o indietro fino a trovare la lunghezza focale adatta a una visione nitida degli oggetti. Riteniamo questo sistema ben più stabile e preciso rispetto ai focheggiatori a cremagliera che si possono trovare sugli altri tipi di telescopio di fascia economica.
Cercatore: voto 6,5
Un terzo elemento molto importante è il cercatore di cui il telescopio è munito. Questo strumento serve infatti a individuare e “puntare” facilmente nel cielo i corpi celesti che intendiamo osservare, e tipi diversi di cercatore possono essere più o meno semplici da usare.
Un aspetto positivo è però la possibilità di smontare e sostituire questo cercatore con uno ottico, qualora si trovasse troppo scomodo il “red-dot” privo di ingrandimenti. Non sarà comunque possibile montarne uno molto grande e pesante, dato che la struttura intera del telescopio è molto leggera.
Montatura: voto 7
Infine, un ultimo ma non meno importante elemento da considerare è la montatura di cui un telescopio è corredato, poiché questa può essere più o meno facile da usare.
In questo fattore assegniamo all’Orion StarMax 10022 un discreto 7 su 10: il telescopio è infatti montato su una montatura altazimutale di tipo dobsoniano (vedi foto sotto), realizzata in legno e molto semplice sia dal punto di vista costruttivo, sia da quello dell’uso pratico.
Al contrario delle montature equatoriali, che vanno allineate al polo celeste prima di poter iniziare l’osservazione, quelle altazimutali sono subito pronte all’uso e basta manovrare i due assi, orizzontale e verticale, per puntare gli oggetti desiderati.
Non si tratta naturalmente di una montatura motorizzata e tantomeno computerizzata, va dunque manovrata interamente a mano sia nel puntamento sia nell’inseguimento degli astri. Per questo motivo non è assolutamente adatta alla fotografia astronomica, che richiede lunghi tempi di esposizione e di conseguenza montature in grado di seguire automaticamente gli astri. Può però prestarsi a scatti della superficie lunare.
Opinioni dei consumatori
Chi ha già acquistato e provato l’Orion StarMax 10022 ne è perlopiù soddisfatto, in particolare coloro che hanno fatto una scelta informata e hanno dunque ottenuto da questo telescopio esattamente quello che si aspettavano: immagini molto nitide e ben contrastate della Luna e dei pianeti del sistema solare, spingendosi fino ad alcune nebulose particolarmente luminose. Chi ha acquistato lo StarMax pensando invece che un telescopio valga l’altro, e che dunque tutti debbano essere in grado di scandagliare lo spazio profondo, è rimasto irrimediabilmente deluso.
Una lamentela che però vale la pena riportare qui riguarda le piccole dimensioni di questo strumento: ad alcuni è parso tutto troppo compattato, dunque il cercatore troppo vicino all’oculare e il tubo troppo basso sulla montatura. Ne tenga conto chi ritiene di poter avere difficoltà a maneggiare un telescopio così piccolo.
Voto finale: 7.1
Recensioni utenti Orion StarMax 10022
Buon rapporto qualità/prezzo
Sono appassionato di astronomia e con il nostro professore di fisica abbiamo utilizzato negli anni diversi telescopi professionali o meno in diverse esperienze scolastiche, e Orion Star Max 10022 è uno di questi. Si tratta di un validissimo telescopio catadiottrico Maksutov-Cassegrain, con una buona apertura focale di 90 mm e una sorprendente lunghezza focale di 1250 mm.
La qualità dei materiali di costruzione e dell'assemblaggio delle varie parti si vede e a questo prezzo al quale viene offerto ritengo si tratti di uno degli acquisti che più conviene fare in questo momento se si necessita del prodotto o si è semplici appassionati. È poco ingombrante e leggero per trasportarlo facilmente all'aperto nelle notti estive in montagna e osservare molto bene luna e altri pianeti.
Le immagini sono ben contrastate ed è possibile fare astrografia con un buon comparto fotografico.
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Orion StarMax 10022
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Con l’Orion StarMax 10022 collegato a una D90 è possibile fotografare aerei che volano ad alta quota (sopra i 10.000 mt.)?
Teoricamente sì, ci sembra però molto difficile riuscire ad “inseguire” i soggetti efficacemente, dato il movimento rapido e gli e gli ingrandimenti del telescopio.