Le migliori tariffe gas del 2024

Confronta le migliori tariffe gas del 2024 e leggi la nostra guida all'acquisto.

Come scegliere la tariffa gas

Quando si cerca una nuova tariffa del gas ci si trova davanti a una serie di interrogativi, in un mercato sempre più dinamico e con prezzi molto differenti. Nell’ultimo periodo, infatti, i prezzi del gas hanno subito picchi molto alti e periodi di relativa normalità. Queste fluttuazioni hanno distorto molto il mercato e oggi trovare una tariffa che faccia al caso nostro può sembrare complicato e spaventare molti. In questa pagina cercheremo di spiegare le diverse tipologie di contratto per guidarvi verso una scelta ragionata. Se volete invece attivare una fornitura di luce e gas con un unico gestore, saltate direttamente al paragrafo dedicato alle offerte luce e gas.

Tariffa gas

Il gas naturale

Il gas naturale viene estratto dal sottosuolo, e nelle nostre case serve principalmente a tre funzioni: accendere i fuochi della cucina, riscaldare l’acqua calda attraverso la caldaia, riscaldare gli ambienti tramite una stufa a gas. Non tutte le case sono dotate di tutti questi tre impianti contemporaneamente e alcuni appartamenti di nuova costruzione sono completamente elettrificati: fanno affidamento su altri sistemi, ad esempio il piano a induzione per cucinare, la pompa di calore aria-acqua, o la caldaia a biomassa per il riscaldamento e l’acqua calda. Questa variabilità significa anche che le necessità e i consumi di gas, sebbene quasi tutti usiamo il gas naturale per la cottura dei cibi e per la caldaia, possono variare di casa in casa o in base alla propria zona geografica.

Calcolo del fabbisogno

Quasi tutti gli aggregatori di offerte e i siti aziendali presentano delle simulazioni per capire il vostro fabbisogno di gas durante l’anno. Il consumo viene calcolato in “smc” ovvero lo “standard metro cubo”, l’unità di misura del gas in condizioni di pressione e temperatura standard. La spesa annua ovviamente varia in base al consumo individuale di ogni nucleo familiare, ma in linea generale, per un appartamento di 100 mq avremo:

  • 120-200 smc annui: per chi utilizza la rete del gas solo per la cucina;
  • 300-400 smc annui: per chi utilizza il gas per cucina e caldaia;
  • 900-1100 smc annui: per chi usa il gas per cucina, caldaia e riscaldamento in aree temperate;
  • 1300-2000 smc annui: per chi usa il gas per cucina, caldaia e riscaldamento in zone montane.

Tariffa gas fabbisogno
Come è facile capire, l’impatto della spesa può cambiare notevolmente, con ulteriori variazioni determinate dalle condizioni meteorologiche di anno in anno.

Tipologie di contratto

Per allacciare il gas naturale esistono diverse tipologie di contratto; vediamo anzitutto quelle più popolari, ovvero i contratti luce e gas, quelli standard e i contratti del mercato tutelato. Queste tipologie contrattuali sono valide sia per i nuovi contratti sia per le volture. La voltura è il cambio di intestatario di una bolletta senza che venga interrotta l’erogazione.

Contratti luce e gas

Questa tipologia di contratto, chiamata anche “dual fuel” può appartenere a una o all’altra categoria appena menzionate, e accorpa insieme in un’unica bolletta le spese per la luce e per il gas. Si tratta di una soluzione che riduce i costi di gestione e che quindi fa risparmiare all’utenza e si rivela conveniente per le aziende. Spesso le aziende che propongono un contratto gas prevedono anche quello per la luce, e i servizi in alcuni casi possono anche essere scorporati. Va però specificato che la fornitura elettrica è su territorio nazionale, quella del gas invece è ancora vincolata da differenze della rete storica regionale, è quindi necessario informarsi sul tipo di soluzione possibile per il consumatore.

Contratti standard

La fornitura del gas in Italia è sempre stata affidata a una serie di aziende come Eni, Camuzzi, Italgas e altre, divise anche in base alla copertura della rete storica sul territorio nazionale. Alcune di queste aziende si sono negli anni accorpate ed è plausibile che molti utenti abbiano ancora un vecchio contratto, o un contratto i cui estremi sono passati nel corso degli anni a un altro gestore nazionale. Questi contratti che quindi definiremo “standard” si contrappongono ai nuovi contratti del “mercato tutelato”. I vecchi contratti sono generalmente più cari ma incorrono a meno variazioni di mercato. Tutti i vecchi contratti sono destinati a essere terminati per legge per le famiglie entro il 10 gennaio 2024, quando si aprirà il libero mercato delle forniture luce e gas. Tutt’oggi quindi, non è realmente consigliato cercare un contratto di vecchia tipologia e se ne avete uno è tranquillamente possibile, anche tramite la nostra guida, passare a un fornitore appartenente al libero mercato. Infatti, allo scadere dei sei mesi dalla fine del periodo di transizione legislativa, se non si sarà selezionato un nuovo fornitore verrà comunque attivato un cosiddetto contratto Placet, ovvero un contratto a prezzo fisso per un anno. Il nuovo fornitore sarà selezionato dagli enti di riferimento tramite gara nazionale, ma l’utente potrà cambiare con un provider a sua scelta in qualsiasi momento.

Contratti del mercato tutelato

Il cosiddetto “mercato tutelato” è stato introdotto per favorire queste nuove aziende private nel periodo, abbastanza lungo, di transizione da mercato nazionale a mercato libero. Questo periodo si è di fatti esteso di qualche anno, sia per la mancata ottemperanza della maggior parte degli utenti, sia per i ritardi logistici e infrastrutturali derivanti dalla pandemia. Col mercato tutelato quindi non avete un’azienda nazionale a cui collegarvi, ma potete selezionare il fornitore che preferite da una rosa di oltre un centinaio di aziende. Queste aziende hanno politiche e costi di vendita differenti, e categorie di prezzo basate anche su offerte speciali e sconti di benvenuto.

Tariffa gas contratti
Come menzionato, entro il 2024 tutti dovranno sottoscrivere un contratto del libero mercato, ovvero dell’attuale mercato tutelato. Per gestire queste aziende lo Stato Italiano ha creato un organo autonomo che controlla e sorveglia i prezzi e le pratiche di vendita del gas e della luce: l’ARERA, acronimo di “Autorità di Regolazioni per Energia, Reti e Ambiente”. L’ARERA non propone offerte, ma assicura semplicemente che i termini imposti dallo Stato vengano rispettati e che i consumatori non ci rimettano. I prezzi vengono controllati ogni tre mesi, una modalità che evita picchi troppo verso l’alto, specialmente nei periodi speculativi che hanno danneggiato molto le tasche dei consumatori. Quindi è ormai comunque consigliato aderire direttamente al mercato tutelato, che, come menzionato, sarà a breve l’unico mercato disponibile.

Prezzi bloccati o indicizzati

Alcune aziende presentano il prezzo bloccato, ovvero un’offerta valida per 12 o 24 mesi da rinnovare periodicamente o con rinnovo automatico. I contratti con prezzi indicizzati invece seguono diverse regole, e i costi cambiano di mese in mese. Da una parte quelle trimestrali dell’ARERA, dall’altra quelle dai vari indici di mercato, primo fra tutti il PSV.

PSV, Pfor e TTF

Il prezzo del gas segue alcuni indici, in un modo del tutto simile al PUN, il “Prezzo Unitario Nazionale” della luce elettrica, presente in molte bollette. In fase di stipulazione del contratto potreste trovare questi termini, che vengono calcolati in €/Smc,

  • PSV: “Punto di Scambio Virtuale”, indice del prezzo del gas in Italia all’ingrosso, similmente al PUN;
  • Pfor: “Prezzo Fornitura e approvvigionamento”, il prezzo del gas nel mercato tutelato dell’ARERA su base trimestrale, oggi calcolato in modo diverso con il PSV come base;
  • TTF: “Title Transfer Facility”, l’indice della Borsa di Amsterdam del gas naturale, che influenza l’andamento europeo.

Sono proprio questi indici che hanno influito con alti rialzi nei periodi di maggior costo del gas naturale, nel 2022. Il nostro suggerimento, per evitare bollette troppo alte indicizzate, è quello di non cercare offerte troppo convenienti che sembrano troppo belle per essere vere e che poi possono nascondere brutte sorprese. Inoltre, riguardo alle speculazioni avvenute, è chiaro che neanche gli stati o le istituzioni europee possono arginare troppo questi rialzi, specialmente perché la nostra nazione produce ben poco gas e ci troviamo dipendenti dai prezzi sul mercato internazionale, che sono pressoché uguali per tutti. In questa guida ci piacerebbe trovare la soluzione perfetta alle bollette troppo alte, ma purtroppo sia il gas naturale che l’elettricità hanno dei prezzi globali.

Costi fissi e condizioni di vendita

Quasi tutti i contratti hanno una quota fissa mensile, a cui si aggiungono dei costi fissi, dei costi di attivazione e delle condizioni di vendita specifiche. Questa sezione della vostra bolletta può anche comportare una considerevole spesa o risparmio. Alcune nuove aziende offrono, almeno per i primi anni, dei costi fissi più bassi rispetto alla concorrenza, per invogliare la clientela, mentre altre hanno una quota fissa più alta ma il prezzo del gas scontato o all’ingrosso. Sono comunque sempre presenti numerose offerte speciali, un po’ come accade per i contratti della telefonia.
Bisogna inoltre ricordare che i contratti vengono stipulati sulla base del consumo stimato di gas in un anno, ma questo non sempre corrisponde ai consumi effettivi. Si dovrà allora tenere in conto il fatto che si riceverà un conguaglio, che potrebbe essere positivo o negativo.

Accise e tasse

Ai costi fissi si aggiungono anche gli importi delle accise e delle tasse, ma questi tributi sono obbligatori e sono gli stessi per ogni fornitore. Le accise sono imposte indirette su materie prime calcolate in base alla quantità di prodotto venduto. Quelle sul gas sono con aliquota del 10%, più una quota regionale, se l’importo è al di sotto dei 480 annui. Al di sopra di tale volume scatta la categoria di erogazione industriale, e l’aliquota sale al 22%. Le tasse di IVA per il gas sono ugualmente al 10% al di sotto dei 480 m³. Le quote regionali cambiano a seconda che si viva nella zona Centro-Nord (più alte) o Sud (più basse), inoltre a seconda del luogo di residenza aumenteranno anche gli oneri di trasporto del gas, perciò tra un’abitazione situata in Sicilia e un’altra in Lombardia, si potrebbero avere alcuni euro di differenza in bolletta.

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Bonus sociali

In virtù dell’aumento dei prezzi sono disponibili diversi bonus e diminuzioni delle aliquote per i cittadini. Per ottenere questo bonus è necessario farsi calcolare da un CAF o ufficio autorizzato il proprio ISEE. Con reddito al di sotto dei 15.000 € annui o con almeno 4 figli a carico, oppure con gravi condizioni di salute, vengono erogati dei bonus di valore variabile in base alla spesa annuale. Anche l’IVA può essere, in virtù del Bonus aiuti con Circolare dell’Agenzia delle Entrate di settembre 2022, ridotta al 5% per gli aventi diritto.

Servizio clienti

I costi fissi spesso significano anche che una o l’altra azienda potrà avere un servizio clienti più efficace e responsivo. Questo elemento nella scelta di un provider non è assolutamente secondario, perché, come sappiamo, eventuali problemi in bolletta, mancate ricezioni, errori di calcolo, possono capitare, e risolvere eventuali disguidi tramite un buon call center è essenziale. Il call center spesso gestisce telefonicamente e telematicamente anche molte altre procedure, come le volture e le attivazione dei contratti. Ricordate inoltre che per allacciare il gas ex novo servono circa 12 giorni, pari a due settimane lavorative. Il nostro consiglio è quello di affidarsi ad aziende note e stabili, che conoscete e che hanno un numero consistente di clienti, con magari buone recensioni online.

Bollette e pagamenti

La bolletta cartacea oggi è spesso sostituita da quella online, che ci fornisce un file in formato .pfd da consultare o stampare in autonomia. Le modalità del pagamento sono le classiche delle bollette, con trasferimento bancario automatico SEPA, ma anche bollettino da pagare alla posta o nelle ricevitorie autorizzate, o pagamento online tramite carte o PayPal. Se si sceglie un contratto luce e gas la bolletta è unica. Le bollette domestiche di solito sono bimestrali, ma possono diventare mensili se il consumo supera un certo volume di smc.

Le domande più frequenti sulle tariffe gas

Quali sono i migliori fornitori di gas?

Al momento in Italia ci sono circa un centinaio di aziende, alcune a livello nazionale, altre locali, che sono gestori di gas naturale. Alcune di questa hanno delle aziende separate con nome leggermente diverso che si occupano solo dell’erogazione di luce e gas. Le più note sono Enel, Edison, Wekiwi, Plenitude, Sorgenia, NeN, ILLUMIA, a2a, AGSM AIM Energia, Pulsee, Iren, Iberdrola, Hera Comm e altre locali. Tra i fornitori che erogano gas e luce abbiamo Enel Energia, Servizio Elettrico Nazionale, Acea Energia, Iren Luce Gas e Servizi, e altri.

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La tariffa del gas costa meno di quella della luce?

Con la grande inflazione del mercato e l’aumento dei prezzi all’ingrosso dell’energia, è praticamente impossibile rispondere a questa domanda. Prima degli aumenti i prezzi erano comunque abbastanza comparabili. Dovendo ragionare in termini di convenienza, dovremmo capire se una stessa mansione costa più con gas o elettricità. Ad esempio, per riscaldare una stanza, un termoventilatore diffonde il calore in modo più rapido rispetto al termosifone a gas, ma assorbe anche tantissima energia. Va inoltre precisato che l’energia elettrica in Italia è in gran parte prodotta attraverso il gas naturale tramite cogenerazione, quindi il prezzo della materia prima è comunque presente.

Esistono tariffe del gas per condominio?

Molte aziende forniscono contratti speciali per i condomini, sia per le tariffe gas che per quelle luce e gas. Queste tariffe sono spesso molto simili a quelle aziendali. Esistono delle offerte speciali e delle agevolazioni statali anche per questa tipologia di contratto. Troverete tutte le informazioni sulle diverse pagine internet dei vari gestori.