Come scegliere la stampante
Ormai si stanno allontanando i tempi in cui le stampanti avevano solo funzione di stampa: sempre di più queste macchine si stanno trasformando in stampanti multifunzione, integranti scanner, copiatrice e/o fax, oppure si sono specializzate dando vita a stampanti fotografiche, acquisto consigliabile a chi stampa solo foto (a casa o al volo da smartphone), date la carta e l’alta qualità indispensabili allo scopo.
Che fare, invece, quando l’acquisto è per un uso generico? Servirà una certa versatilità: vediamo insieme come capire quale stampante scegliere.
Destinazione d’uso
Uso sporadico, SOHO o ufficio? La prima cosa da chiarire è la destinazione d’uso di una stampante:
- L’uso sporadico solitamente è proprio degli ambienti domestici (massimo due utenti contemporaneamente). In questo caso potremo potenzialmente contenere il costo e accettare una macchina con la sola funzione di stampa e dalle prestazioni buone;
- Freelancer e piccoli uffici, spesso indicati come SOHO (dall’inglese Small Office-Home Office), avranno bisogno di assicurarsi delle performance migliori;
- Uffici in cui ogni giorno 10 utenti o più hanno bisogno di collegarsi e stampare, scannerizzare, fotocopiare con i propri dispositivi avranno dei maggiori bisogni in termini di velocità e connettività.
Soprattutto nei casi di uso della stampante su grandi volumi l’obiettivo è minimizzare il costo di gestione della periferica, in termini di cartucce, carta, consumi elettrici, manutenzione meccanica, aggiornamento software e gestione rifiuti. Inoltre, chi lavora in ambito grafico e fotografico avrà delle irrinunciabili esigenze di prestazioni (nello specifico, di risoluzione) superiori alla media, per cui l’esborso iniziale sarà inevitabilmente più elevato.
Alcuni brand indicano già nelle specifiche tecniche per chi è pensato il prodotto, oppure creano delle linee appositamente a seconda del tipo di utenti, come Canon, che ha pensato alla linea Pixma per l’utente sporadico e Maxify per l’utente SOHO.
La destinazione d’uso, una volta chiarita, aiuterà a rispondere ad alcune domande chiave.
Qual è la qualità necessaria?
Tra la qualità “bozza” e quella fotografica ci sono diverse sfumature possibili. Scegliere una macchina con la qualità adeguata consente di evitare sprechi economici.
Quanto si stampa?
Con che frequenza si ha il bisogno di stampare? Un utente che stampi occasionalmente, cioè alcune pagine meno di una volta al mese, deve orientarsi verso modelli che contemplino lunghi periodi di inattività, dunque macchine che proteggano la carta dalla polvere e prevedano un ciclo di rimessa in funzione non costoso. Chi stampa migliaia di pagine al mese dovrà orientarsi verso stampanti dal ridotto costo per pagina, per cui alto rendimento di cartucce, basso consumo energetico sia in standby che durante la stampa, cassetti più capienti.
In che formato?
Ovvero, che fogli verranno per lo più usati? Ad esempio, chi stampa sempre in A4 avrà spesso già inclusi anche i formati più piccoli busta, cartolina e foto e forse non avrà bisogno di investire un budget più elevato per dotarsi di una stampante capace di stampare anche i biglietti da visita, CD/DVD o i maxiformati A3, A2 e A1 ecc.
L’ISO 216 (documento pubblicato dall’International Organization for Standardization) standardizza i formati in Europa, ma i produttori di stampanti sono in USA e Giappone, quindi a volte accanto ai formati classici ne troveremo altri non molto utili, come il Legal e il Letter (lettera), che in Europa ha dimensioni più ampie e corrisponde all’A4.
Formati di carta più comuni, uso e dimensioni
Formato | Uso | Dimensioni |
---|---|---|
A0, A1, A2 | Locandine, manifesti, disegno tecnico | 118,9 x 84,1 / 59,4 x 42 cm |
A3 | Brochure pieghevoli, riviste | 42 x 29,7 cm |
A4 | Lettera (Europa), etichette | 29,7 x 21 cm |
A5, A6, A7 | Pagina taccuino, volantini, cartoline, biglietti d’auguri | 21 x 14,8 / 10,5 x 7,4 cm |
A8 | Biglietti da visita, smart card | 7,4 x 5,2 cm |
B0, B1, B2 | Locandine, manifesti, disegno tecnico | 100 x 141,4 / 50,0 x 70,7 cm |
B4 | Busta grande | 25,0 x 35,3 cm |
B5 | Libro | 17,6 x 25,0 cm |
C | Buste piccole | 25,0 x 35,3 cm |
Standard ISO 216
Su che supporto?
Se il formato più usato è quello della carta comune A4, con una grammatura tipica di 64 g/m², la carta fotografica può arrivare a 300 g/m². Il cartoncino ha grammature che vanno dai 120 g/m² in su, ad esempio quello classico per biglietti da visita ha una grammatura di 200 g/m² e quello più pesante per i passepartout arriva a 360 g/m².
Una stampante utile in ufficio riesce a gestire carta e cartoncino dalla grammatura compresa tra i 64 e i 300 g/m², quelle più costose, però, presentano spesso il vantaggio di poter gestire anche materiali diversi dalla carta.
Grammature più comuni e uso
Grammatura | Uso |
---|---|
< 100 g/m² | Documenti di testo, fotocopie |
100-120 g/m² | Lettere, opuscoli, carta da ufficio |
120-170 g/m² | Volantini, poster, brochure |
170-200 g/m² | Volantini, brochure, copertine |
200-250 g/m² | Cartoline |
250-300 g/m² | Biglietti da visita, copertine |
> 300 g/m² | Biglietti da visita, copertine |
Stampa a colori o in bianco e nero?
Si stampa prevalentemente a colori o in monocromatico, cioè bianco e nero? Chi ha bisogno di stampare per leggere il testo potrà risparmiare notevolmente orientandosi verso modelli che prediligano il bianco nero, oltre a una qualità minore. Ad esempio, in caso di stampante a cartucce di inchiostro quella nera sarà più capiente.
Quanti utenti?
In presenza di un gruppo di utenti, di quanti fruitori parliamo? Come anticipato, un solo utente avrà infatti esigenze di velocità di stampa e di connettività alla stampante diverse rispetto a un team di 3, 5 o 10 utenti. Chi non usa troppo lo smartphone potrebbe essere soddisfatto da una semplice connessione via USB.
Altre caratteristiche da osservare
Può valere la pena considerare altre caratteristiche, più o meno soggettive.
Modalità ADF
Presente in alcune stampanti dotate di scanner. Rende possibile scansionare blocchi di pagine senza l’intervento umano, perché la macchina preleva automaticamente i fogli dal cassetto uno per uno.
Capienza dei cassetti
Questa può essere tale da consentire di evitare la ricarica continua dei fogli. Cassetti di stampanti per uso sporadico ospitano solitamente al massimo 100 fogli, stampanti professionali possono contenere un’intera risma da 500 fogli. Invece, una stampante costosa avrà un cassetto regolabile per la carta da 300-500 fogli e inoltre potrà offrire la possibilità di espandere la capacità totale fino a 2.000 fogli, grazie a cassetti opzionali e multifunzionali, a volte acquistabili a parte. Può essere anche importante notare se i cassetti sono progettati in modo da non far entrare polvere.
Display
Un’altra caratteristica degna di nota può essere la presenza o meno di un display sul corpo della stampante, in particolare su quelle che permettono di stampare file contenuti su chiavette USB, memorie esterne o schede SD, senza bisogno di accendere il computer. Oggi non si tratta più di una caratteristica propria solamente delle stampanti di fascia medio-alta, che adottano invece un touchscreen. Attraverso il touchscreen è possibile selezionare i formati della carta, la sorgente di stampa, inviare e-mail e un numero variabile di altre azioni normalmente gestibili dal pannello di controllo del computer.
Accessibilità
Per uffici inclusivi con utenti non vedenti sarà importante sincerarsi che la stampante abbia tasti dotati di indicazioni in rilievo che li rendano distinguibili e, di preferenza, che siano in grado di accettare comandi vocali o che possano essere gestite dal computer tramite un apposito software.
Caricamento dei fogli
Importante da considerare in particolare per chi deve stampare su carta spessa, pregiata o cartoncino. Il sistema di carica dall’alto, infatti, presenta i maggiori vantaggi proprio con questi tipi di supporto, poiché non costringe le pagine ad effettuare una curva “a gomito” tra gli ingranaggi della stampante, come è invece il caso nei sistemi con carica dal basso. Per questo motivo, in particolare con le carte dalla grammatura pesante, le stampanti con carica dall’alto presentano un minore rischio di inceppamento.
Alcune caratteristiche fisiche diventano importanti soprattutto negli uffici, dato che a tutela della salute dei lavoratori la stampante andrebbe collocata lontano dagli impiegati e in un luogo aerato, perché durante la stampa giornaliera vengono emesse nanoparticelle e gas che, oltre ad essere nocivi per l’ambiente, provocano fastidi respiratori nei soggetti sensibili. Inoltre, allo stato attuale della conoscenza medica non è da escludere la possibilità che aumenti i rischi di cancro.
Dimensioni e peso
In base agli spazi che avrete a disposizione, potreste avere necessità di una macchina particolarmente compatta o che rientri in determinate misure.
Cassetti integrati
Nel caso soprattutto delle stampanti di dimensioni più voluminose, spesso la carta viene caricata da appositi cassetti integrati nel corpo macchina, viene così eliminata almeno una delle “sporgenze” caratteristiche delle macchine più piccole. Sarà comunque opportuno assicurarsi che i cassetti si possano sempre aprire completamente per caricare nuovi fogli. Infine, per alcune necessità particolari può essere molto comodo avere a disposizione più cassetti di carica della carta, ad esempio perché si stampa di frequente su formati diversi. Si elimina così il bisogno di sostituire la carta ogni volta che si vuole cambiare formato. Può essere questo il caso in alcuni uffici in cui si stampino frequentemente documenti in formato A4 e A3 o A4 e formato busta o A4 e formato fotografico.
Posizionamento dei vassoi
Potrebbe essere rilevante il posizionamento dei vassoi di carica e di deposito della carta. In tantissimi casi le stampanti più compatte sono dotate di vassoi che sporgono dal corpo macchina, o in orizzontale dal fronte della macchina o in verticale e in orizzontale nei casi delle macchine con carica dall’alto.
Messe in chiaro le esigenze, sono due le principali tecnologie di stampa adeguate a soddisfarle: vediamone i pro e i contro.
Tecnologia: laser o inchiostro?
Per utenti sporadici o SOHO, la prima scelta è tra le stampanti a laser o le stampanti a getto d’inchiostro. In sintesi, oggi:
- Se si stampa raramente, meno di una volta al mese, è consigliabile scegliere una stampante laser (tradizionale oppure a LED), tenendo presente che potrebbe valer la pena non acquistare affatto la stampante, dato che i servizi di stampa presso terzi oggi hanno dei prezzi molto competitivi;
- Se si lavora più che altro sui testi in bianco e nero è di nuovo meglio orientarsi verso una laser;
- Se invece si stampa almeno una volta al mese in qualità variabile dalla bozza all’ottimo, con un mix testi e immagini, foto e colori, si può optare per una stampante a getto di inchiostro (inkjet). Sui volumi medi è bene valutare un modello con cartucce ad alto rendimento, mentre su volumi elevati uno a serbatoi.
Ecco un riepilogo dei pro e dei contro delle due tecnologie:
Laser tradizionale | Inkjet | Inkjet serbatoio | |
---|---|---|---|
Costo | Più basso | Più basso | Più alto |
Costo cartucce | Più alto | Più basso | Più basso |
Pagine / cartuccia | Migliaia | Centinaia | Migliaia |
Qualità stampe BN | Buona | Buona | Buona |
Qualità stampe colori | Peggiore | Migliore | Migliore |
Consumo energetico | Più alto | Più basso, se non termica |
Più basso |
Emissioni nocive in stampa | Più alte | Medie | Medie |
Stampa su carte speciali | Peggiore | Buona | Buona |
Stampa su grandi volumi | Buona | Peggiore | Migliore |
FOPT | Peggiore | Dipende dalla tecnologia | Dipende dalla tecnologia |
Velocità | Più alta | Più bassa | Più bassa |
Manutenzione | Scelta buona | Scelta peggiore | Scelta migliore |
Impatto ambientale | Più alto | Medio | Più basso |
Bisogna anche aggiungere che se si vuole il minimo ingombro è meglio orientarsi verso le stampanti portatili, anche se la tecnologia sta facendo passi da gigante nella miniaturizzazione dei componenti.
Tipologia: mono o multifunzione?
Una volta scelto tra laser e inchiostro, bisognerà anche capire se può bastarvi una stampante monofunzione (solo stampa) oppure se vi serva una multifunzione, che integri anche scanner, fotocopiatrice e/o fax.
Fatta questa lunga ma imprescindibile premessa, andiamo a vedere quali sono i fattori di valutazione che possono guidarvi nella scelta della vostra nuova stampante.
1. Prestazioni
Un fattore importantissimo che si dovrebbe considerare nella valutazione di qualsiasi stampante è quello che riguarda le prestazioni di stampa, vale a dire:
- La risoluzione massima, che impatta sulla qualità;
- La velocità, importante soprattutto se la macchina è usata da più utenti;
- Il computer interno, che ha un effetto diretto sulla velocità di stampa e sulla longevità della macchina.
Vediamole entrambe qui di seguito e, a seguire, altre caratteristiche che influenzano le prestazioni di una stampante.
Risoluzione massima
Quando parliamo di “qualità” di una stampa in realtà ci riferiamo alla nitidezza delle immagini e del testo stampato, particolarmente rilevanti per chi ha necessità di stampare foto o documenti ricchi di immagini. Le più performanti su questo fronte sono le stampanti a getto d’inchiostro. La risoluzione di stampa è espressa in DPI, acronimo di Dots Per Inch, ovvero punti per pollice, che indicano il numero di punti di inchiostro contenuti in un tratto lungo appunto un pollice (2,54 cm). Più elevato è il numero dei DPI, maggiore sarà il livello di dettaglio che la stampante potrà riprodurre.
Per dare qualche riferimento, basti pensare che una stampante a getto d’inchiostro per la stampa fotografica professionale arriva ad avere una risoluzione di 9.600 x 2.400 DPI, mentre una piccola stampante per uso domestico di solito arriva a 1.200 x 1.200 DPI, che è da considerare un buon valore intermedio. Lo stesso parametro va considerato nelle stampanti multifunzione per quanto riguarda lo scanner e la fotocopiatrice.
Velocità di stampa
La velocità varia molto a seconda della tecnologia di stampa (si veda la tabella più in sopra), se si tratta di monocolore (bianco e nero) oppure colore, ma anche dalla risoluzione di stampa, per cui più è alta la risoluzione selezionata, più lenta sarà la stampa. Dato che diverse altre condizioni influenzano in maniera minore il risultato della prestazione, l’ISO ha pubblicato lo standard IEC 24734, con l’obiettivo di agevolare l’utente nel confronto di stampanti diverse tramite test eseguiti nelle medesime condizioni.
In ogni caso, tutte le stampanti impiegano più tempo per la stampa della primissima pagina, valore spesso indicato come First Out Page Time (FOPT), perché devono predisporsi al lavoro. Il tempo per ottenere la prima pagina è più lungo anche di 20 secondi nelle stampanti con tecnologia di stampa a caldo, a causa del preriscaldamento, dopodiché la produzione al minuto si attesta tra le 9 e le 30-50 pagine al minuto nelle stampanti entro i 500 €.
Sono tre i tipi di valori, corrispondenti ad altrettanti tipi di test, tra cui i produttori possono scegliere per informare il consumatore circa la velocità di stampa del proprio prodotto:
- ipm (immagini per minuto), dato ottenuto con test di stampa ISO rigoroso, effettuato su fogli campione contenenti un mix di testi e foto a risoluzione standard;
- ppm (pagine per minuto), dato leggermente meno affidabile, perché nel caso delle immagini stampate durante il test ISO le risoluzioni non sono standardizzate;
- ppm (pagine per minuto), dato ottenuto secondo test non ISO a cura del produttore, valore tra tutti meno affidabile.
In ambito di test ISO non esiste una formula che consenta di convertire il valore ipm in ppm e viceversa, il che ostacola un confronto oggettivo tra le macchine. Per di più, nel terzo caso in elenco bisogna abbracciare con fiducia l’informazione data dal produttore. Tra i maggiori produttori, è utile sapere che Canon adotta l’ipm.
Computer interno
Nel caso delle stampanti da ufficio la potenza del computer interno fa capire le potenzialità della macchina. Ad esempio, anche la RAM influisce sulla velocità, per cui più RAM c’è a bordo, migliore è la stampante. Nei migliori casi, la RAM può essere anche ampliata.
Tecnologia inkjet pagewide
Per i piccoli uffici, con l’obiettivo di aumentare il numero di pagine al minuto nelle stampanti a getto d’inchiostro, HP per prima e altre aziende a seguire hanno dotato le stampanti di una testina larga quanto la pagina intera (in inglese, appunto, page-wide), per cui ad ogni movimento viene inchiostrata una riga in tutta la sua lunghezza, tagliando notevolmente i tempi. Le stampanti inkjet più obsolete, invece, hanno un augello che corre sul binario per inchiostrare il foglio parola per parola.
Tecnologia con testina piezoelettrica
Le tradizionali stampanti termiche sono dotate di testina ad espulsione termica, che usa una resistenza per scaldare l’inchiostro, cosicché si generi una bolla d’aria che esplodendo ne aiuta l’espulsione dall’ugello. La testina piezoelettrica sfrutta invece l’elettricità, il che rende l’espulsione del colore dall’ugello più precisa e controllata. L’assenza di preriscaldamento, inoltre, velocizza la stampa e limita i consumi e l’impatto ambientale.
Negli anni ’90 Epson ha brevettato per prima la tecnologia Micro Piezo, che assicura una maggiore velocità a parità di nitidezza e risoluzione dell’immagine. Il controllo sulle gocce consente di generarne di grandi dove c’è uniformità di colore, in modo da recuperare velocità, mentre le gocce più piccole (1,5 picolitri, dove 1 pl è pari a un trilionesimo di litro) ricreano sfumature e dettagli, con maggiore lentezza operativa.
2. Consumi
Nell’ottica della minimizzazione dei costi di utilizzo, ecco i parametri da considerare in fase di acquisto:
- La tipologia di cartucce, per sprecare meno pigmenti possibile;
- Il numero di pagine che una singola cartuccia consente di stampare, per massimizzare l’efficienza;
- Il fronte-retro automatico, che regala la possibilità di sfruttare agilmente entrambe le facciate della pagina senza stress, il che può dimezzare il consumo di carta;
- Il consumo energetico, che pesa anch’esso sul portafogli, oltre che sull’ambiente.
Cartucce
Le cartucce contengono i pigmenti che comporranno la stampa finale.
Per le inkjet è più complesso, perché esistono sigle che permettono di capire il funzionamento della macchina.
CMY
Dall’inglese Cyan, Magenta e Yellow, detta anche tricromia, cioè tre colori: ciano, magenta e giallo. Questi tre vengono combinati per stampare tutti i colori dell’arcobaleno. Una cartuccia unica tricromatica non ricaricabile implica che quando finisce uno dei tre colori dovremo in ogni caso buttarla, se vogliamo continuare a stampare in colori fedeli alla realtà. Le stampanti meno economiche tengono i tre colori in tre cartucce separate, da noi indicate in tabella con le lettere separate C, M, Y. Questa è la scelta migliore per l’ambiente e per le proprie tasche, dato che è possibile sostituire ciascuna cartuccia indipendentemente dalle altre, solo quando davvero esaurita.
CMYK
Sono le stampanti in quadricromia. Teoricamente, mescolando ciano, magenta e giallo si otterrebbe il nero, ma dato che questo è il colore più usato nei testi, anche le stampanti più economiche oggi includono almeno una cartuccia separata per questo colore (la lettera K).
CMYKOG
Sono le stampanti in esacromia, meno comuni. Integrano nella quadricromia CMYK i colori Orange e Green, cioè il verde e l’arancione, utili a coprire meglio la gamma dei colori accesi, come il blu elettrico o i colori fluo, che risultano un po’ “spenti” nelle stampe quadricromatiche.
CcMmYk
Sono anch’esse in esacromia, ma aggiungono la c di ciano chiaro e la m di magenta chiaro, due ulteriori inchiostri che permettono una migliore resa dei colori meno brillanti, ovvero a bassa saturazione. A volte, ciano e magenta chiaro vengono rispettivamente indicati con “CL” e “ML”.
Fronte-retro
La stampa fronte/retro è supportata in tutte le stampanti, ma solo alcuni modelli la offrono in maniera automatica (detta anche duplex) anziché manuale, il che è indispensabile per chi lavora con grandi volumi, ma non solo. Con le stampanti prive di questa opzione chi voglia stampare fronte/retro dovrà fare a mano, stampando un foglio per volta e curandosi di girare e ricaricare uno ad uno ogni foglio.
Numero di pagine per cartuccia
È molto importante considerare il numero indicativo di stampe che ogni cartuccia vi permetterà di fare. Questo vi consentirà di capire se essa sia effettivamente commisurata alle vostre necessità, perché se stampate molto vorrete una stampante le cui cartucce non vadano cambiate ogni due settimane.
Solitamente, le stampanti laser hanno toner in grado di stampare almeno 1000 pagine, mentre le stampanti a colori con cartuccia per uso sporadico montano cartucce CMY+ K dalla resa di 100-400 pagine l’una.
Per utenti SOHO e uffici con massimo 10 dipendenti questi numeri salgono anche fino a 10.000 pagine a cartuccia.
Per volumi oltre le centinaia di pagine, le stampanti inkjet si dividono in modelli con:
- Cartucce ad alto rendimento, solitamente opzionali e indicate con nomi caratterizzatei da sigle come “XL” o “XXL”, che abbattono il tetto delle migliaia di pagine, rendendo la stampante competitiva con i modelli laser;
- Cartucce-serbatoio ricaricabili, che contengono l’equivalente in inchiostro anche di oltre 50 cartucce. I serbatoi vengono riempiti dall’utente con inchiostro acquistabile in flaconi. Nei modelli più economici (circa 200 €) un unico set di flaconi consente di stampare 4500 pagine in bianco e nero e 7500 pagine a colori. Guardando ai brand più famosi a serbatoio, ci sono le linee EcoTank di Epson, Mega Tank di Canon, Inkbenefit di Plus Brother e Smart Tank di HP.
Consumo energetico
Stampanti che utilizzano tecnologie di stampa a freddo, come le Epson EcoTank, consumano meno energia elettrica, oltre ad avere minore bisogno manutenzione.
Funzioni eco-friendly
Sono diverse modalità di funzionamento “ecologico” o a risparmio energetico, personalizzabili dall’utente, che permettono di programmare lo standby e lo spegnimento automatico della stampante dopo un periodo di inutilizzo. Non è così più necessario preoccuparsi di spegnere la stampante dopo l’uso e si può avere la serenità che, anche quando la si dimenticasse accesa, si spegnerà comunque da sola dopo un certo periodo.
3. Connettività
Un ulteriore fattore degno di attenzione è quello che riguarda la connettività di una stampante, vale a dire i modi in cui essa si possa collegare a un computer o ad altri dispositivi, il numero e il tipo di ingressi di cui è dotata, le memorie esterne che la stampante sarà in grado di leggere e dalle quali potrà stampare, all’evenienza, anche senza un computer collegato. Vediamo separatamente questi aspetti.
Porte e connessioni cablate
Si tratta, come dicevamo, di considerare come la stampante si possa connettere non solo al nostro computer, ma anche eventualmente ad altri dispositivi, come un tablet, uno smartphone o il router di casa, in quest’ultimo caso per utilizzare dei servizi web di cui parleremo più avanti.
- USB: indicativamente, è sempre possibile collegare la stampante al computer attraverso un cavo USB. Solitamente la porta è USB 2.0 (velocità massima 480 Mbps);
- Ethernet: utile quando presente per il collegamento al router tramite un cavo di rete, il che garantisce maggiore stabilità di connessione per l’invio di file tramite Internet. Solitamente la porta è di standard Fast (100 Mbps). In particolare, in presenza di collegamento Ethernet e di App proprietaria, si può avviare la stampa da remoto tramite Internet;
- Porte USB extra: disponibili sui modelli migliori, consentono di leggere e stampare dati direttamente da una chiavetta USB o da una memoria esterna, così da poter stampare anche senza dover accendere il computer;
- Slot per schede SD: utile in particolare per la stampa fotografica.
Connessioni wireless
Sempre più modelli prevedono anche la possibilità di stabilire una connessione wireless che regali una maggiore libertà sia nel collocare fisicamente la stampante che nell’impartirle ordini.- Bluetooth: anche i modelli più economici dedicati all’uso personale possono offrire la tecnologia Bluetooth, che consente il collegamento a smartphone e tablet abilitati, dai quali sarà quindi possibile accedere alla stampante ed usarla;
- Wi-Fi: i modelli più avanzati offrono anche Wi-Fi Direct. Il Wi-Fi consente a una molteplicità di dispositivi di connettersi contemporaneamente alla macchina, il Direct permette di fare a meno del router per avere questa funzione;
- NFC: utile in caso di dispositivi mobili dotati di sistema operativo Android o Windows o con i più recenti modelli di iPhone;
- Assistente vocale, utile per comandare alla stampante, ad esempio, di avviarsi senza bisogno di bottoni, display o app.
Connettività mobile
Grazie a Internet, le stampanti di moderna generazione offrono anche la possibilità di inviare la stampa tramite App proprietaria da dispositivi iOS, Android, Kindle Fire o cellulari Windows, oltre che da computer.
Inoltre, possono presentare il supporto di altre tecnologie di stampa da servizio cloud, AirPrint, Google Print e altre applicazioni appositamente sviluppate dalle varie aziende produttrici, che permettono di gestire la stampa da remoto via computer, smartphone, tablet, previa registrazione gratuita.
Spesso vi è anche la possibilità di sincronizzare la stampante con servizi di cloud storage di terzi come Dropbox, che permettono di stampare file da qualsiasi periferica dotata di tali applicazioni, o in alternativa accedendo ai servizi tramite web da qualunque postazione, anche quando non siete vicino alla stampante.
Infine, altri servizi possono riguardare la fornitura di software per il computer, oppure la possibilità di sottoscrivere abbonamenti per ricevere ciclicamente a domicilio i toner.
4. Versatilità
Acquistiamo una stampante in base alle nostre esigenze in termini di destinazione d’uso, ma un elevato grado di versatilità della macchina la renderà idonea anche per usi non pianificati. Soprattutto per l’uso casalingo, ad esempio, è difficile individuare un’esatta routine di stampa. Scegliere una macchina che soddisfi i nostri bisogni, ma che sia anche versatile, ci consentirà di usare in futuro altri formati di carta, di diverse grammature e ci permetterà sia la stampa in bianco e nero, sia quella a colori.
Un altro indice di buona versatilità è dato dalla possibilità di aggiungere dei vassoi personalizzati con maggiore capienza o il doppio input di carta sia da vassoio che manuale, quest’ultimo riservato alle carte speciali, come quelle ruvide o lucide.
Infine, la possibilità di scegliere tra cartucce di capacità diversa nell’ordine delle centinaia, delle mille, oppure delle diverse migliaia di stampe ci consentirà di adeguare i consumi di pigmento in base ai flussi di lavoro specifici. Naturalmente, quest’ultimo fattore è importantissimo soprattutto per le stampanti a inchiostro, vulnerabili all’essiccamento del colore sugli ugelli.
Ecco perché come ultimo fattore abbiamo deciso di includere la versatilità, ma gli utenti che hanno una routine costante di lavoro possono anche fare a meno di considerare questo fattore.
Le domande più frequenti sulla stampante
Cos’è il “ciclo mensile” della stampante?
Per coloro che stampano in volumi nell’ordine delle migliaia di pagine vale la pena controllare la mole di lavoro mensile per cui la stampante è stata progettata, spesso indicata nelle schede tecniche con la denominazione “ciclo di lavoro della stampante”. Di solito, con l’aumentare di questo valore aumentano anche la potenza e il costo della stampante laser, ma è importante capire la distinzione tra:
- Ciclo mensile massimo, che per una macchina costosa può arrivare anche oltre 10.000 pagine;
- Ciclo mensile consigliato, indicato nelle specifiche tecniche di alcune macchine, solitamente è circa un terzo del ciclo massimo.
Consigliamo di mantenere la mole del ciclo consigliato per evitare di sottoporre la macchina a un eccessivo lavoro che ne accorcerebbe la vita sul lungo periodo.
Quali sono le migliori marche di stampanti?
Nel caso delle stampanti possiamo dire che la marca sia un fattore importante. Non si tratta di affidarsi soltanto ai grandi produttori per essere certi di poter contare su un’assistenza clienti capillare e facilmente raggiungibile, ma anche dell’esperienza di chi è leader nel settore e investe costantemente nello sviluppo di nuove tecnologie e nel mantenimento di un elevato standard di qualità. Non a caso, sono i produttori di punta (Epson, Canon e HP) ad offrire in molti casi un esteso pacchetto di servizi aggiuntivi con l’acquisto di una stampante, inclusa, a volte, un’estensione di garanzia oltre i due anni canonici.
Quanto costa una stampante?
Il prezzo di una stampante sale di pari passo con l’aumentare delle funzionalità a disposizione e della qualità di stampa. Tra i modelli più economici troverete stampanti compatte pensate per uso domestico, con una bassa risoluzione di stampa, senza display né porte per la lettura di supporti esterni. Al salire del prezzo compariranno caratteristiche di maggior pregio, come un display, uno slot per schede SD e in alcuni casi la stampa fronte/retro automatica. Nella fascia di prezzo alta troveremo le macchine per la stampa di qualità fotografica, con un’elevata risoluzione, cartucce esacromatiche e predisposte per stampare tutti i formati fotografici senza margini, ma anche macchine da ufficio, normalmente di grandi dimensioni, dotate di cartucce dalla lunghissima autonomia di stampa.
Vediamo indicativamente quali sono le fasce di prezzo e le relative caratteristiche.
- Fascia di prezzo bassa, cioè fino a 200 €, ma per l’uso occasionale anche entro le 150 €.
Una o più caratteristiche tra le seguenti: risoluzione massima 1.200 DPI, una cartuccia in quadricromia e una per il nero, ciclo operativo che tocca le 1.000 pagine solo con tecnologia laser, 5-20 pagine al minuto, FPOT anche di 20 secondi, display assente o comunque non touch, formato di stampa A4 e inferiori, carta comune e modalità di stampa solo cablata, vassoio da 100 fogli; - Fascia di prezzo media, cioè fino a 350 €.
Una o più caratteristiche tra le seguenti: risoluzione massima oltre i 1.200 DPI, ciclo operativo nell’ordine delle migliaia di pagine, se a colori le cartucce sono tutte separate, ad alto rendimento o sono presenti serbatoi, FPOT anche di 5 secondi, velocità di circa 30 pagine al minuto, display, Wi-Fi, vassoio fino a 200 fogli; - Fascia di prezzo alta, cioè oltre i 350 €.
Una o più caratteristiche tra le seguenti: risoluzione elevate, ciclo operativo anche di 10.000 pagine, FPOT anche di 1 secondo, velocità di 40 pagine al minuto e oltre, display touch, Wi-Fi, stampa fronte/retro automatica, lettori di memoria, vassoi da oltre 200 fogli, controllo vocale e servizi cloud proprietari e di terze parti.
Quanto inquina una stampante?
La parte più inquinante della stampante sono le cartucce e i toner, che da esauriti vanno consegnati all’isola ecologica del proprio Comune oppure nei negozi specializzati, i quali provvederanno allo smaltimento con il minimo impatto possibile. In questo senso scegliere una stampante inkjet dotata di serbatoi ricaricabili limita l’impatto ambientale, oltre a consentire un notevole risparmio economico sui grandi volumi.Un uso sporadico di una stampante inkjet determina uno spreco di inchiostro per il ciclo di pulizia degli ugelli, così come la stampa su una sola facciata della pagina determina uno spreco di carta (è stato stimato che per ogni pino alto 15 m si ricavino circa 79.000 fogli di carta e che ogni italiano consumi 200 kg di carta all’anno, corrispondente a un albero ogni 2 anni). Si possono, ad esempio, conservare le pagine stampate da un solo lato per la successiva stampa sul lato bianco ancora disponibile. Inoltre, stampare quando possibile a una risoluzione più bassa consentirà di risparmiare sulla quantità di inchiostro. Scegliere cartucce, inchiostri e risme di carta eco-compatibili di produttori attenti all’ambiente limiterà ulteriormente l’impatto ambientale. In particolare, un inchiostro economico potrebbe emettere inquinanti atmosferici nocivi anche per l’uomo. Infine, usare la stampante in modo che il suo ciclo di vita sia il più lungo possibile ne ammortizzerà il costo ambientale, così come la scelta di disfarsene rendendola, al pari delle cartucce, a un negoziante specializzato o a un’isola ecologica.
Salve, sono grafico e mi occorrerebbe stampare i prodotti anche su cartoncino (es. da 150-300g), realizzare brochure etc. Cosa mi consigliate? Grazie.
La Canon Pixma IX6850 supporta carta fotografica fino a 300 g, ma per un uso professionale dovrai probabilmente rivolgerti a prodotti diversi, normalmente disponibili per copisterie o tipografie.
Salve.Sono Nicola-cameraman- e vi chiedo quale stampante per dvd/cd oltre, naturalmente stampa documenti normali. Come spesa sono orientato sui 60/75.
Per un uso domestico di base è sufficiente la Epson Expression Home XP-432.
Ciao mi chiamo Manuel avrei bisogno di un consiglio per un uso molto moderato quale stampante è meglio non importa il prezzo grazie
Per un uso domestico limitato è sufficiente un modello come l’Epson Expression Home XP-432.
Buongiorno, ho bisogno di una stampante con carica dall’alto per stampare cartoncini 260g A4. Cosa consigliate?
Grazie
La Canon Pixma IX6850 può stampare su carta fino a 300 g/m².
Consigli per multifunzione con stampa su cartoncino (max 200g), wifi, anche solo formato A4, max 200 Euro? Grazie mille.
Il miglior modello multifunzionale entro i 200 euro che conosciamo è la Epson Eco Tank ET 2500, che non permette di stampare su cartoncino, dovresti spendere di più per avere tutte le caratteristiche che cerchi.
Salve, vorrei una stampante per stampare su cartoncini 290 gr carta opaca e fotografica.
Per stampare su cartoncini da 290/300 grammi servirebbe una stampante professionale, ma puoi stampare su carta fotografica puoi vedere la Epson Stylus Photo 1500 W, che nasce proprio per la stampa fotografica. Non viene ben indicata la grammatura massima ma ci sono feedback che indicano di averla utilizzata sino a cartoncini da 200 grammi.
Salve, ho necessita di stampare cartoncino 300gr canvas e usomano. Quale stampante mi consigliate sia formato a4 che a3? budget 300 euro
Considerando il tuo budget pensiamo che non troverai un modello che stampa sino a 300 grammi, a meno che non sia carta foto grafica. Dovresti pensare quindi all’acquisto di un prodotto professionale, che ha un costo maggiore. Nella tua fascia di prezzo puoi vedere la Epson Stylus Photo 1500 W, che stampa anche su carta fotografica più spessa.
Mi occorre una stampante inkjet economica ma che mi permetta di stampare tranqui su supporti fino a 260gr e personalizzazione delle dim di stampa
Se vuoi un prodotto economico, come la Canon Pixma iP2850 che consideriamo tra le migliori di fascia bassa, puoi avere tale grammatura solo con carta fotografica. Per stampare supporti sino a 260 grammi devi puntare su modelli di qualità maggiore, nel caso tu possa darci un budget preciso faremo una ricerca per te.
STO’ CERCANDO STAMPANTE A GETTO D’INCHIOSTRO CON CARICAMENTO CARTA DALL’ALTO (ATTUALMENTE DISPONGO EPSON STYLUS CX6600) COSA MI CONSIGLIATE?
Non abbiamo dirette esperienza con modelli con tale caratteristica, ma possiamo indicarti la Epson Stylus Office B1100.
stampante per mac, ne ho già una che siccome la uso molto poco ogni volta devo cambiare gli inchiostri( che costano di più )della stampante
Possiamo indicarti la Epson WorkForce WF-3010DW, che con le cartucce con formato maggiore offre un ottimo numero di pagine ad un costo medio (Cartucce Cervo: 945 pagine nero, 765 pagine ciano, 600 pagine magenta, 1005 pagine giallo).