Come scegliere lo spaccalegna
Lo spaccalegna è uno strumento particolarmente utile per facilitare le operazioni di divisione dei ciocchi di legno in due o più pezzi, utilizzabili poi nel caminetto o nella stufa di casa. Il suo funzionamento si basa sulla capacità di imprimere forza alla lama, che andrà così a dividere il ciocco agendo longitudinalmente sulle fibre legnose. Pochi utensili elettrici sono specializzati come lo spaccalegna, ma nonostante siano in grado di fare un solo lavoro, non c’è davvero nessun altro strumento che possa dividere i ciocchi in modo così efficace.
A volte, i tronchi duri di noce, ciliegio o quercia sono praticamente impossibili da tagliare manualmente, tranne che per i boscaioli più esperti: chi ha la necessità di tagliare diversi tipi di legno in modo regolare quindi dovrebbe optare per l’acquisto di uno spaccalegna. Sul mercato esistono diverse tipologie di spaccalegna, che possono essere distinte in base alla forma vera e propria, in base al tipo di alimentazione ed in base al meccanismo di funzionamento. Tutti questi aspetti impattano molto sul tipo di lavoro che è possibile svolgere: identificare la tipologia di spaccalegna più rispondente alle proprie esigenze è quindi il primo passo per scegliere il prodotto giusto. Andiamo ad osservare nel dettaglio le peculiarità dei diversi tipi di spaccalegna: ricordiamo che in questa guida all’acquisto affrontiamo l’argomento in modo più ampio; per avere delle informazioni più specifiche potete consultare il nostro approfondimento dedicato allo spaccalegna elettrico.Spaccalegna verticale o orizzontale?
Una prima caratteristica che occorre avere ben presente prima dell’acquisto è la distinzione tra spaccalegna orizzontali e verticali. La scelta determinerà infatti il posizionamento dei pezzi di legno da tagliare. Vediamo brevemente le caratteristiche peculiari di entrambe le tipologie di prodotto.
Spaccalegna orizzontale
Uno spaccalegna orizzontale è probabilmente l’opzione migliore per l’uso domestico. Lo spaccalegna orizzontale può essere posizionato su un banco da lavoro, un tavolo o un supporto appositamente costruito o può essere dotato di struttura e ruote motrici; il ceppo di legno da tagliare verrà posizionato orizzontalmente sullo spaccalegna. Per quanto riguarda il funzionamento vero e proprio degli spaccalegna orizzontali, troviamo un pistone che spingerà il ceppo contro un cuneo fisso per dividere il legno in due pezzi. Molti spaccalegna orizzontali hanno anche un’opzione per un cuneo di spaccatura a quattro vie che divide il tronco in quattro pezzi.
Gli spaccalegna orizzontali hanno una minore potenza di spinta rispetto a quelli verticali, e per questo sono più adatti a tronchi dal diametro non troppo elevato. Per fare un esempio pratico, uno spaccalegna orizzontale con potenza di spinta di 4 tonnellate dovrebbe essere in grado di spaccare tronchi fino a 15 cm di diametro, un valore solitamente in linea con la maggior parte delle esigenze domestiche. Ricordiamo che la potenza di spinta varia anche in base alla tipologia di alimentazione e che è quindi fondamentale valutare i prodotti nel loro complesso, e non soltanto in base alla distinzione orizzontale/verticale. La maggior parte degli spaccalegna orizzontali sono elettro-idraulici; in base alla potenza di spinta cambia anche il tipo di legno che il prodotto è in grado di lavorare.Legni più duri come quercia, noce o pioppo, ad esempio, richiedono uno spaccalegna con una potenza di spinta maggiore.
Spaccalegna verticale
Chi ha ceppi più grandi da spaccare dovrebbe optare per uno spaccalegna verticale. Dal punto di vista del funzionamento, la differenza principale è che nei modelli verticali non è necessario sollevare i tronchi fino allo spaccalegna; il cuneo di spaccatura è integrato nel pistone e si sposta verticalmente verso il basso attraverso il tronco, che è tenuto in posizione da due bracci regolabili.
Anche la piastra inferiore è regolabile, quindi in presenza di ceppi di legno più piccoli da spaccare si potrà regolare l’altezza di conseguenza.Gli spaccalegna verticali hanno solitamente una potenza di spinta maggiore, quindi sono in grado di spaccare legno duro o verde di diametri molto più grandi rispetto a uno spaccalegna orizzontale. Uno spaccalegna verticale con potenza di spinta di 7 tonnellate ad esempio si adatterà facilmente a tronchi di 30 cm di diametro.
Tipologie di spaccalegna in base all’alimentazione
La categorizzazione principale degli spaccalegna si basa sulle varie tipologie di alimentazione, che possono prevedere l’impiego di un motore a scoppio, di un motore elettrico oppure di un meccanismo manuale. Vediamo in cosa si differenziano queste tre tipologie.
Spaccalegna con motore a scoppio
Gli spaccalegna con motore a scoppio vengono impiegati prevalentemente per utilizzi professionali ed offrono la possibilità di tagliare tronchi anche piuttosto voluminosi. Il loro costo è ovviamente più alto rispetto a tutte le altre tipologie pensate invece per un utilizzo domestico. Anche le dimensioni di questi attrezzi risultano maggiori rispetto ad altri modelli, più adatti ad impieghi non professionali.
Spaccalegna manuali
Tra gli spaccalegna più diffusi e utilizzati, quelli a funzionamento manuale occupano un posto di rilievo.
Questi attrezzi sfruttano esclusivamente la forza dell’operatore per spaccare i tronchi, richiedendo comunque uno sforzo molto inferiore rispetto a quello necessario con l’impiego di un’accetta tradizionale. Gli spaccalegna manuali hanno dimensioni ridotte, sono facilmente trasportabili e sono l’ideale per impieghi sporadici, soprattutto per chi è ancora legato all’idea di un lavoro di tipo più tradizionale. Il loro peso ridotto, che si aggira intorno ai 10 kg, ed il funzionamento senza necessità di collegamento alla corrente elettrica, contribuiscono a renderli facilmente trasportabili e utilizzabili ovunque, per spaccare ciocchi fino a 10 cm di diametro. Segnaliamo comunque (come vedremo nei prossimi paragrafi) che sul mercato sono disponibili anche spaccalegna manuali con un meccanismo di funzionamento idraulico o meccanico che permettono di lavorare anche ceppi più grandi.Spaccalegna elettrici
Se invece state cercando un oggetto in grado di eseguire il lavoro con il minimo sforzo fisico potrete optare per uno spaccalegna elettrico. Apprezzati per la loro capacità di svolgere una grossa mole di lavoro in tempi brevissimi, gli spaccalegna elettrici permettono di dividere in due i ciocchi semplicemente inserendoli tra la base ed il cuneo e premendo un bottone. L’unica limitazione che presentano è quella legata alla necessità di avere a disposizione nelle immediate vicinanze una presa di corrente.
Sistema di funzionamento
Prima di passare alle caratteristiche strutturali e a quelle legate alle prestazioni, è bene specificare qual è il meccanismo di funzionamento degli spaccalegna poiché anche in questo si distinguono diversi tipi di prodotto. Possiamo identificare tre modalità di funzionamento, che possono essere applicate a tutti i tipi di alimentazione: funzionamento idraulico, funzionamento meccanico e funzionamento a vite.
Spaccalegna idraulico
Gli spaccalegna a funzionamento idraulico si basano su un meccanismo di funzionamento conosciuto anche come oleodinamico. In presenza di un motore, sia elettrico che a scoppio, sarà quest’ultimo che darà alla lama la forza necessaria per tagliare la legna mediante l’azione di un fluido incomprimibile che viene spinto da una pompa dell’olio attraverso un circuito, per dare al cuneo d’acciaio dello spaccalegna la potenza necessaria per dividere in due anche i ciocchi più duri.
Negli spaccalegna idraulici manuali il funzionamento è uguale, con la differenza che il meccanismo viene azionato attraverso la pressione su un pedale. Non avendo necessità di collegamento ad una presa elettrica, gli spaccalegna idraulici manuali sono attrezzi che possono essere indicati anche per coloro che necessitino di poter lavorare direttamente in un bosco. Con uno spaccalegna a funzionamento idraulico manuale si potranno tagliare ceppi che arrivano ad un diametro massimo di 16-18 cm, mentre con i modelli idraulici a motore il diametro dei ceppi varierà in base alla potenza di spinta del modello, ma è solitamente compreso tra 15 e 30 cm.
Spaccalegna meccanico
Gli spaccalegna a funzionamento meccanico invece sfruttano la potenza data da una forza motrice di origine meccanica trasmessa da un meccanismo esterno. Ciò significa che sarà necessario collegare lo spaccalegna ad un altro macchinario, come ad esempio una macchina agricola, e sfruttare la forza del motore di quest’ultima per attivare lo spaccalegna.
Spaccalegna a vite
Lo spaccalegna a vite è invece uno strumento ideato per dividere ulteriormente i ciocchi già precedentemente divisi in sezioni. Anche in questo caso troviamo un cilindro idraulico che aziona un doppio cuneo, perfetto per suddividere anche i pezzi di legno particolarmente ricchi di nodi. Come i modelli meccanici, anche questi ultimi prevedono l’impiego di una forza motrice esterna per il loro funzionamento e vengono spesso collegati a macchine agricole.
Questa tipologia di spaccalegna può rivelarsi davvero preziosa in presenza di pezzi di legno ricchi di nodi e difficili da rompere.
Frequenza di utilizzo e dimensioni del legno
Indubbiamente, tra le diverse tipologie di spaccalegna oggi in commercio può apparire difficile orientarsi ed individuare il modello più adatto a voi. In realtà la scelta è sempre soggettiva e dovrà avvenire in base alle vostre esigenze personali di utilizzo. Se lo spaccalegna dovrà rispondere all’esigenza di tagliare il tronco di interi alberi o comunque alla suddivisione in piccoli pezzi di grossi ciocchi, indubbiamente la scelta dovrà ricadere su un modello con motore a scoppio. Solo con questa tipologia di apparecchi dal costo piuttosto elevato, infatti, sarà possibile operare su tronchi dalla circonferenza particolarmente ampia per un periodo di tempo prolungato e senza la necessità di avere a disposizione una presa di corrente.
Se invece l’utilizzo previsto è sporadico e si basa sulla necessità di suddividere ulteriormente pezzi di legno acquistati già tagliati grossolanamente, è possibile scegliere uno spaccalegna del tipo manuale o elettro-idraulico. Questi apparecchi, oltre ad avere il vantaggio di un costo notevolmente inferiore, offrono anche la massima versatilità. Grazie alla loro leggerezza, infatti, possono essere trasportati facilmente ovunque ed occupano pochissimo spazio. Se non avete necessità di tagliare grossi ceppi potrete quindi optare per modelli decisamente più essenziali, con una potenza minore e magari anche privi della funzione di regolazione dell’altezza. La scelta di un modello meno professionale vi consentirà di avere comunque uno strumento perfetto per le vostre esigenze reali, risparmiando al tempo stesso una discreta somma di denaro.
Potenza di spinta
Uno degli elementi più importanti da tenere presenti nel momento in cui vi accingete ad acquistare uno spaccalegna è la potenza di spinta. Questo valore, espresso in tonnellate, vi darà un’idea della forza fisica che richiederà il taglio e del tempo che sarà necessario per eseguire il lavoro. Per individuare la potenza di spinta necessaria bisogna considerare la durezza del legno che volete tagliare e il diametro del tronco. Segnaliamo che la durezza del legno viene calcolata secondo il “test della durezza di Janka“, un test che misura la durezza di vari tipi di legno in base alla forza in libbre (lbs) necessaria per incorporare una sfera d’acciaio nel legno. Per comodità abbiamo convertito in kg i valori originali espressi in libbre. Ecco una pratica tabella che racchiude alcune indicazioni generali:
Durezza | 130 – 270 kg | 270 – 400 kg | 400 – 680 kg | 680 – 1000 kg |
---|---|---|---|---|
Diam. | Spinta (ton) | Spinta (ton) | Spinta (ton) | Spinta (ton) |
15 cm | 4 + | 6 + | 7 + | 10 + |
30 cm | 12 + | 15 + | 20 + | 22 + |
45 cm | 20 + | 20 + | 26 + | 26 + |
60 cm | 27 + | 27 + | 30 + | 30 + |
Al momento dell’acquisto è consigliabile porre un’attenzione particolare anche alle dimensioni della base su cui poggia il tronco, chiamata pedana. Considerate che una pedana piuttosto ampia garantisce una maggiore stabilità all’apparecchio. Anche il cuneo dovrà essere abbastanza largo e ben affilato, al fine di assicurare un taglio sempre perfetto e veloce.
Come usare lo spaccalegna in sicurezza
Lo spaccalegna è senza dubbio uno strumento utilissimo, che consente di svolgere compiti lunghi e faticosi in poco tempo e con il minimo impiego di sforzo fisico. Non bisogna però dimenticare che si tratta di un utensile che, se utilizzato in maniera scorretta, può esporre l’operatore a seri problemi e causare potenziali incidenti. Nei migliori modelli in commercio sono presenti alcuni dispositivi di sicurezza, come ad esempio una leva posizionata sulla parte superiore che serve a proteggere le mani nel caso in cui occorra intervenire per liberare un pezzo di legno rimasto incastrato. Conoscere e saper azionare tutti i dispositivi antinfortunistici presenti sull’apparecchio è senza dubbio uno degli elementi fondamentali per poter lavorare in totale sicurezza.
Sia che si tratti di tagliare pezzi di legno per hobby, sia che invece l’impiego dello spaccalegna sia dovuto ad esigenze famigliari sporadiche oppure a motivi professionali, è consigliabile sempre dotarsi anche degli accessori aggiuntivi che alcune case produttrici propongono come elementi opzionali a parte. Sebbene il loro acquisto preveda una piccola spesa aggiuntiva, questa viene abbondantemente ripagata da una maggiore sicurezza dell’utilizzatore. Uno degli accessori più importanti e diffusi è sicuramente la mascherina protettiva contro polvere e fumo.Ogni modello di spaccalegna in commercio viene venduto con un manuale di istruzioni allegato. Leggerlo prima di utilizzare il prodotto è senza dubbio molto importante, al fine di prevenire eventuali incidenti o causare malfunzionamenti e rotture dei singoli pezzi. Anche le condizioni ambientali rivestono un ruolo importante per un corretto funzionamento. In genere si sconsiglia l’impiego dell’apparecchio quando la temperatura scende sotto i 5 °C oppure si innalza sopra i 40 °C. Dotarsi di occhiali e mascherina protettiva aiuta l’operatore a proteggere il volto e gli occhi in caso di rilascio di piccole schegge. Occorre evitare di utilizzare l’apparecchio in condizioni di umidità e pioggia, oltre che tenerlo in un luogo riparato dall’acqua. Le indicazioni riguardanti il diametro del legno che può essere tagliato da ogni singolo modello sono puramente indicative, in quanto la presenza di un numero notevole di nodi nei ceppi potrebbe renderne più difficoltoso il taglio. Se il ceppo non viene diviso al primo tentativo è bene spegnere la macchina per evitare il surriscaldamento dell’olio ed il danneggiamento della pompa.
Le domande più frequenti sullo spaccalegna
Quali sono le migliori marche di spaccalegna?
Con un mercato così vasto la scelta del modello in base alla marca appare piuttosto irrilevante. Sul mercato esistono infatti diversi brand produttori di spaccalegna di alta qualità che potrebbero essere poco noti al grande pubblico per via della specializzazione in attrezzature professionali per giardinaggio. Tra i brand più noti possiamo citare Einhell, forse il più famoso tra tutti, Al-Ko, GeoTech, Vigor e Brixo. Acquistando un prodotto realizzato da aziende meno conosciute in Italia è comunque possibile avere grandi prestazioni senza rinunciare ad un notevole risparmio economico. L’unico aspetto rilevante per quanto riguarda la scelta della marca è basato sulla presenza di punti di assistenza sul territorio, per prevenire e risolvere eventuali problemi legati al funzionamento della macchina. Il consiglio generale è quello di scegliere un modello che si presti perfettamente all’impiego che dovrete farne, valutando bene il sistema di azionamento, la forza fisica richiesta e soprattutto la mole di lavoro che dovrà sostenere e l’ambiente in cui andrete ad utilizzarlo, chiedendovi se vi è o meno possibilità di attacco ad una presa di corrente.
Quanto costa uno spaccalegna?
Nella scelta di uno spaccalegna indubbiamente il prezzo di acquisto riveste un ruolo fondamentale. Poiché in commercio esistono diversi modelli, tutti con caratteristiche e prestazioni diverse, le oscillazioni di prezzo possono essere veramente notevoli. I modelli più costosi sono senza dubbio quelli in grado di offrire altissime performance e adatti prevalentemente ad utilizzi professionali, per cui possono arrivare anche a 700 €. Se invece l’impiego a cui sono destinati questi attrezzi è sporadico e limitato ad interventi di breve durata nel tempo, è possibile scegliere apparecchi altrettanto validi ma rientranti in una fascia di prezzo medio-bassa, che si aggira intorno ai 200 €. Il prezzo più basso è sicuramente quello degli spaccalegna manuali, adatti a tagliare solo piccoli ceppi per stufe a legna o barbecue: questi prodotti possono costare un centinaio di Euro, ma le possibilità di utilizzo sono davvero molto limitate.