Come scegliere la smerigliatrice angolare
Per gli amanti del fai da te la smerigliatrice angolare, chiamata anche frullino o flessibile, è uno strumento che non può mancare all’appello. Vengono anche chiamate comunemente “Flex” o “Perles“, che sono i nomi delle aziende che le hanno inventate e introdotte per prime sul mercato.
La smerigliatrice angolare è un utensile che trova moltissime applicazioni: cambiando i dischi, questa può infatti essere utilizzata per tagliare legno, marmo, ferro, piastrelle e pietra, ma anche per levigare o lucidare le superfici, eliminare la ruggine, limare le saldature, smussare gli angoli. Si tratta insomma di uno strumento estrememente versatile. Per usare una smerigliatrice angolare è necessario indossare i necessari dispositivi di sicurezza, primi fra tutti visori protettivi e cuffie.Vediamo allora con ordine a quali aspetti prestare attenzione prima di arrivare a scegliere quale smerigliatrice comprare.
Disco
I dischi della smerigliatrice cambiano completamente la funzione dell’elettroutensile. Si tratta quindi un elemento che trasforma una lucidatrice in una sega elettrica in una smussatrice. Ci sono dischi di diverse forme e materiali: alcuni sono circolari con superficie abrasiva, altri sono zigrinati per il taglio, altri hanno la superficie con disegni a rilievo per smussare, altri sono vere e proprie spazzole, altri ancora sono conoidali, anch’essi in materiale abrasivo.
Poiché i dischi si possono sempre acquistare a parte per adattare la smerigliatrice alle proprie esigenze, determinante nella scelta della macchina rimane il diametro del disco che si può montare. Le smerigliatrici possono alloggiare dischi di grandezza diversa: ovviamente, quelli più grandi servono per i lavori più intensivi e professionali. Se siete alle prime armi non è necessario avere dei prodotti così potenti.Diametro da 115 mm
Questa misura è adatta a un uso hobbistico, tant’è che, sebbene sia in grado di tagliare tutti i materiali che abbiamo elencato, si trova in difficoltà con i più resistenti, quali ferro e marmo, quando si tratta di tagliare pezzi superiori ai 6 cm di spessore. Per contro, si presta particolarmente bene ai lavori di precisione, come la rimozione della ruggine dal ferro, perché risulta più maneggevole e in grado di raggiungere meglio anche gli angoli.
Diametro da 125 mm
Questa lama non si distingue particolarmente dalla precedente: anch’essa è adatta all’uso non professionale, ma è in grado di tagliare fino a 8-9 cm di spessore senza difficoltà. Ci riferiamo sempre ai metalli e ai materiali più duri, mentre in generale il legno e la plastica danno meno problemi.
Diametro da 230 mm
Le smerigliatrici che prevedono l’impiego di dischi da 230 mm sono invece di dimensioni più ragguardevoli, sono decisamente più pesanti e richiedono una certa esperienza e abilità. Non hanno problemi a tagliare anche pezzi di diversi centimetri di spessore, ma sono meno maneggevoli nelle operazioni di levigatura.
Materiali dei dischi
Come abbiamo visto i dischi sono disponibili in diversi tagli, ma anche il tipo di disco cambia di molto il funzionamento del flessibile.
Il disco è composto da materiali e forme diverse a seconda del tipo di superficie per la quale è progettato. Senza scendere nel dettaglio, si possono individuare alcuni tipi di dischi più comuni:- Dischi diamantati: per il taglio, contengono più o meno polvere di diamante, in base alla durezza del materiale;
- Dischi telati: per taglio leggero e abrasione, sono composti da resine che decadono col tempo. Hanno infatti una data di scadenza oltre la quale il disco potrebbe spezzarsi;
- Disco a spazzole: una vera e propria spazzola usata per la lucidatura di superfici;
- Mola abrasiva: per l’abrasione di materiali particolarmente duri.
Se non siete esperti, chiedete consiglio al vostro ferramenta prima di procedere all’acquisto del disco, in modo da essere sempre sicuri che sia quello più adatto al vostro scopo.
Motore
Il secondo fattore fondamentale da tenere in considerazione è il motore, di cui vanno esaminate diverse caratteristiche. I motori di questi elettroutensili sono simili a quelli dei classici trapani, ovvero hanno due o più bobine meccaniche interne. Possono essere con spazzole per regolare l’attrito, o più moderni, i famosi motori “brushless“. I motori brushless sono più performanti, nel senso che trasformano l’energia elettrica in potenza in modo più efficiente. I motori “spazzolati” lo sono leggermente di meno, e necessitano, dopo qualche anno e in base al consumo, del cambio delle “spazzole” interne, ma per l’uso casalingo la differenza è quasi irrilevante. Che siano con o senza spazzole, le smerigliatrici angolari possono essere sia a filo, sia a batteria.
Potenza
La potenza del motore di una smerigliatrice può andare da circa 600 a 2.500 W, con i modelli a batteria, che vedremo tra poco, tra i meno potenti. Se da un lato si può dire che scendere sotto i 700 W non sia mai una buona scelta, perché limita l’utilizzo della smerigliatrice angolare solo a lavori leggeri, non è nemmeno consigliabile scegliere il modello più potente in assoluto. Infatti, una smerigliatrice angolare per il fai da te (con un disco fra i 115 e i 125 mm) con un motore molto potente potrebbe essere sproporzionata al tipo di mansione, sia come maneggevolezza, sia dal punto di vista della bolletta. È buona regola orientarsi dunque verso modelli tra i 700 e i 1.000 W di potenza, sempre scegliendo in base all’utilizzo che pensate di fare della smerigliatrice.
Velocità a vuoto
Con velocità a vuoto intendiamo quanti giri al minuto compia la lama. Sulle schede tecniche dei vari modelli potreste trovare la sigla “RPM“, ovvero “revolutions per minute“, in italiano “giri al minuto“. Quando la smerigliatrice è al lavoro, questo valore varia in base al materiale che si sta tagliando, alla resistenza che oppone e all’attrito. Per questo motivo il numero di giri è calcolato a vuoto, dunque è utile per confrontare i diversi modelli in commercio. Questo valore è interessante perché esprime la velocità del taglio. Generalmente, più un motore è potente, maggiore è anche il numero di giri, ma non è detto che due modelli dalla stessa potenza abbiano anche la stessa velocità a vuoto: per questo motivo è sempre meglio controllare anche questo dato per verificare l’effettiva prestanza della smerigliatrice angolare. Per smerigliatrici da 115 o da 125 mm è consigliabile un modello con almeno 10.000 giri/min, che garantiscono una certa velocità di taglio; in caso contrario l’operazione sarà troppo lenta. Invece, per i modelli da 230 mm il numero di giri può essere inferiore, ma è bene non scendere mai sotto i 6.000 giri/min.
Rumorosità
Il rumore prodotto da una smerigliatrice è fastidioso, ed è bene indossare sempre cuffie di protezione per evitare danni all’udito. Le emissioni sonore di questi attrezzi si aggirano infatti fra i 90 e i 115 dB (decibel), e già quelle sopra i 50 dB possono in certi casi considerarsi pericolose.
Non esistono smerigliatrici propriamente “silenziose” e forse non esisteranno mai, ma può essere comunque utile tenere a mente questo fattore e cercare sempre di acquistare il modello che, a parità di prestazioni, offra il livello di emissioni sonore minore. A tal proposito è bene precisare che i modelli più potenti possono essere molto rumorosi; allo stesso modo i modelli professionali lo sono relativamente meno, ma è difficile trovare un buon compromesso.Vibrazioni
Forse non tutti sanno che un’esposizione prolungata alla vibrazioni può causare una serie di danni all’organismo, come problemi alla circolazione o alle articolazioni. Ne sono un esempio la sindrome di Raynaud o quella del tunnel carpale. Le vibrazioni prodotte da una smerigliatrice angolare interessano il sistema mano-braccio: il DL 81/2008 art. 201 stabilisce che il limite giornaliero di esposizione alle vibrazioni non deve superare una media di 5 m/s² (metri al secondo quadrato, ovvero l’unità di misura dell’accelerazione nel sistema internazionale di unità di misura) su una giornata lavorativa di 8 ore ed è bene osservare questo principio anche a casa. Sapendo il valore medio delle oscillazioni prodotte dalla smerigliatrice e che il valore cambia a seconda del tipo di materiale che si sta lavorando e di cosa si sta facendo, è possibile calcolare il limite giornaliero di utilizzo. Nel lavoro hobbistico e casalingo è sempre consigliato non eccedere: le continue vibrazioni e la stanchezza possono anche portare a distrazione e danni al polso, storte e contrazioni che possono anche essere pericolose.
Alimentazione
Di smerigliatrici per il fai da te se ne possono trovare sia a batteria, sia con cavo. Si tratta di prodotti abbastanza simili, ma che hanno ovviamente dei profili di potenza leggermente diversi.
Smerigliatrici a batteria
Le prime hanno il vantaggio di poter essere utilizzate senza limiti di movimento, per cui sono adatte anche ai lavori in giardino o lontano da prese di corrente. Tuttavia, hanno chiaramente un’autonomia limitata, per cui non sono indicate per un utilizzo intensivo e in genere la potenza del motore è leggermente inferiore rispetto a quelle alimentate a cavo. Inoltre, il peso della batteria incide su quello complessivo dell’attrezzo, per cui va tenuto conto che le smerigliatrici di questo tipo sono più pesanti e meno maneggevoli di quelle a corrente. Un modello a batteria è più indicato per i piccoli lavori di manutenzione e per quelli di precisione in ambienti esterni, come potrebbero essere, ad esempio, la rimozione della ruggine da un cancello oppure il taglio di tubi in plastica di poco spessore o travi sottili di legno.
Smerigliatrici con cavo
Viceversa, le smerigliatrici con cavo hanno il problema di dover essere sempre collegate ad una presa e quindi il loro uso è delimitato dalla lunghezza del cavo, il quale può intralciare nei movimenti, soprattutto se avete necessità di salire su una scala. Tuttavia, il loro motore è generalmente più potente, dunque in grado di affrontare una più vasta gamma di materiali. Anche la loro autonomia è decisamente maggiore rispetto a quelle a batteria, per quanto il tempo di utilizzo debba essere sempre calcolato in base alla potenza del motore, onde evitare eventuali problemi di surriscaldamento.
Sicurezza
La smerigliatrice angolare è uno strumento estremamente pericoloso se non usato con attenzione. Da parte del consumatore, così come del professionista, esiste l’obbligo di indossare i DPI, i Dispositivi di Protezione Individuale. Durante l’utilizzo non fatevi quindi mancare mai gli occhiali protettivi, abiti e scarpe da lavoro, guanti ignifughi e cuffie protettive. Vogliamo inoltre precisare quanto sia importante indossare maschere protettive professionali se si eseguono alcuni lavori. Se per esempio dovete tagliare il marmo o piani artificiali, è assolutamente obbligatorio proteggere le vie respiratore per scongiurare malattie molto gravi. Il produttore ha invece l’obbligo di accessoriare le smerigliatrici angolari prodotte con alcuni sistemi di sicurezza. Vediamo quali sono i più comuni.
Carter di protezione del disco
Questo componente è obbligatorio in tutte le smerigliatrici. Prima di accendere l’utensile, è necessario accertarsi che il carter sia fissato bene e che non venga rimosso durante l’utilizzo. In molti modelli è regolabile e può essere posizionato nel punto più comodo per l’utilizzatore. Infatti, a seconda di dove si colloca l’impugnatura supplementare, è possibile spostare il carter più a destra o a sinistra rispetto all’asse della smerigliatrice angolare, in modo da proteggere le dita che si trovano vicino alla lama.
L’importante è che sia sempre presente una leva di blocco, in modo tale che le oscillazioni non facciano spostare il carter dalla posizione stabilita.Blocco albero motore
Il blocco dell’albero motore è un altro componente fondamentale, e serve a bloccare l’albero quando è necessario montare o cambiare la mola.
Protezione contro il riavvio accidentale
Nel caso in cui l’alimentazione venisse a mancare improvvisamente, per esempio a causa di un black-out oppure perché la spina è stata disinserita dalla presa accidentalmente o volontariamente, questo dispositivo fa in modo di spegnere completamente il motore, in maniera tale che al ritorno della corrente la smerigliatrice angolare non si avvii automaticamente.
Avviamento graduale
Molte smerigliatrici prevedono un avviamento dolce o graduale, in modo tale che la mola non inizi a girare alla massima velocità appena l’attrezzo viene messo in funzione, quando si trova magari ancora in aria.
Maneggevolezza
Il fattore maneggevolezza è molto più importante di quello che si possa pensare. Poiché la smerigliatrice angolare è uno strumento potenzialmente molto pericoloso, è bene verificare che il modello scelto presenti tutta una serie di caratteristiche che lo rendano comodo da impugnare, in modo che le mani possano avere una presa salda sull’attrezzo anche dopo molte ore di utilizzo.
Impugnatura
L’impugnatura della smerigliatrice angolare dovrebbe essere ergonomica e antiscivolo e va afferrata indossando guanti ignifughi da lavoro per tutta la durata di utilizzo della smerigliatrice.
Seconda impugnatura
Oltre all’impugnatura principale, tutte le smerigliatrici angolari sono dotate di una seconda impugnatura. Questa serve non solo ad avere una presa più salda, ma anche a limitare le oscillazioni prodotte dalla rotazione ad alte velocità del disco, in modo da arginare i danni dovuti ad un’eccessiva esposizione alle vibrazioni. Come nel caso dell’impugnatura principale, anche quella secondaria deve quindi essere ergonomica e antiscivolo. Un vantaggio in più è poi la possibilità di montarla in diverse posizioni, in modo da spostarla a seconda della direzione in cui è orientato il disco: alcuni modelli prevedono solo due punti di attacco, uno a destra e l’altro a sinistra della testa del motore, altri invece prevedono addirittura un terzo punto sopra la testa del motore, comodo in particolare per le operazioni di taglio.
Peso
Chiaramente, la maneggevolezza di un prodotto è molto legata al suo peso, per questo motivo conviene sempre scegliere un modello di smerigliatrice angolare il più leggero possibile, soprattutto se pensate di farne un utilizzo prolungato. Da questo punto di vista, i modelli a batteria sono in genere più svantaggiati, in quanto devono integrare la batteria stessa all’interno del corpo macchina e risultano perciò mediamente più pesanti: se in media una smerigliatrice ha un peso di circa 700 g, quelle a batteria possono anche pesare più del doppio. Esistono ovviamente modelli più grandi che pesano da 1,5 kg a 3 kg. La batteria, quando di grosso formato, sporge dall’impugnatura, come accade per i trapani a batteria.
Cavo
Per i modelli con alimentazione a corrente, è bene verificare anche la lunghezza del cavo per capire che margine di movimento avrete e se la lunghezza sia adeguata alle vostre esigenze oppure addirittura eccessiva, specialmente quando dovrete lavorare su una scala. La lunghezza del cavo può variare in genere dai 2 m dei modelli più economici fino ai 5 m di quelli più costosi. Per chi pensa di lavorare prevalentemente in luoghi chiusi, come ad esempio nel garage, consigliamo di scegliere un cavo corto, in modo da limitare il rischio di tranciarlo inavvertitamente o di inciamparci sopra; chi invece pensi di effettuare lavori in spazi aperti deve necessariamente orientarsi su un cavo il più lungo possibile, se non valutare direttamente l’ipotesi di scegliere un modello a batteria o aggiungere una prolunga.
Manutenzione e accessori
Per la corretta manutenzione dell’utensile esistono alcuni accorgimenti che preservano la smerigliatrice angolare da una precoce usura. Ad esempio, alcuni modelli hanno un sistema di protezione dalle polveri, che evita che le polveri causate dall’abrasione dei materiali si infilino fra gli ingranaggi più delicati, compromettendone il funzionamento: questo sistema si traduce nella maggior parte dei casi nell’isolare o sigillare alcune componenti, come ad esempio i cuscinetti o lo statore.
La flangia è il piccolo disco che si avvita sopra la mola e che la comprime in una morsa, facendo sì che rimanga fissa al corpo motore. Per allentare la flangia e sostituire la mola è bene servirsi sempre dell’apposita chiave, che in molti casi viene fornita in dotazione assieme alla smerigliatrice angolare. È vero che spesso è possibile avvitare la flangia anche solo con le mani, ma è sempre meglio accertarsi che sia ben salda stringendola anche con la chiave, onde evitare il rischio che il disco si stacchi durante la lavorazione e causi danni irreparabili.I modelli con motore a spazzole, come detto, necessitano del cambio periodico delle spazzole. Queste vanno cambiate ogni due anni minimo, ma se userete l’attrezzo sporadicamente potreste anche non doverle mai realmente sostituire. Le spazzole di ricambio sono pezzi universali, facilmente acquistabili online o in qualsiasi ferramenta.
Accessori
Infine, alcuni modelli vengono venduti con una valigetta, che spesso, oltre alla smerigliatrice angolare stessa, contiene anche una serie di dischi, ciascuno dei quali adatto ad uno scopo specifico. Anche se non è il caso di basare la scelta del modello su questo dettaglio, è vero che un’appropriata valigetta dove tenere la smerigliatrice angolare può aiutare a preservarla da urti accidentali o dalla polvere.
Esistono anche degli appositi sostegni che fissano la smerigliatrice su un piano per poterla usare per eseguire tagli di precisione. Si tratta di modelli che possiamo definire da esperti, ma che si rivelano molto utili per fare tantissimi lavori, inclusa la smussatura. Per i tagli difficili non mancano kit di aspirazione delle polveri o, per modelli professionali, getto d’acqua per agevolare il taglio di marmi e pietre.Le domande più frequenti sulla smerigliatrice angolare
Quali sono le migliori marche di smerigliatrici angolari?
Quando si compra un utensile come la smerigliatrice angolare è sempre bene affidarsi a marche conosciute e con una lunga esperienza nel settore. In questo campo, infatti, un guasto potrebbe costare anche caro.
Fra i marchi migliori troviamo DeWalt, Bosch, Einhell, Makita, ma anche Black+Decker, Ryobi, Milwaukee e Metabo. Come menzionato, se avete già dei utensili a batteria di una di queste marche, ha senso comprare una smerigliatrice della stessa marca per poter usare la batteria intercambiabilmente.Quanto costa una smerigliatrice angolare?
In genere, questo attrezzo è piuttosto economico e i prezzi vanno dai soli 30 € a circa 100 € per i prodotti entry level, anche di buone marche. In particolare, sono la potenza del motore e il diametro del disco a influire sul prezzo della smerigliatrice angolare.
I prodotti più avanzati possono raggiungere anche i 300 € e si sale ancora per i modelli professionali.
Meglio una smerigliatrice da 115 o da 125mm?
Per un uso hobbistico o a chi non ha particolare dimestichezza con questo utensile consigliamo di scegliere modelli che montino mole da 115 mm. Sono più semplici da usare, anche per la loro leggerezza.
I modelli da 125 mm li consigliamo a chi lavora con materiali più impegnativi: ad esempio, se avete un piano in legno abbastanza spesso da tagliare o dei tubi in metallo di calibro consistente, una smerigliatrice da 115 mm potrebbe non bastare.
X tagliare smerigliare lucid. manegevole legera.Consigliate disco 115 o 125?Ne ho una con disco da 230.Uso x hobby saltuario.DA 30 € C/A.Che modello?
Se non vuoi spendere oltre i 30 euro puoi vedere la Black & Decker CD115, molto apprezzata online da chi l’ha acquista e utilizzata per il fai da te.
Devo aquistare 1 smerigliatrice x uso saltuario hobystico x tagliare smerigl. lucid.diversi materiali legera manegevole.Disco 115 o 125?Ho una da 230
Non ci dici quanto vuoi spendere, per uso saltuario possiamo indicarti la Einhell TE-AG 125 CE, che consideriamo come il miglior rapporto qualità-prezzo del momento.
Dove posso trovare un ratore di una smerigliatrice einker e in linea di massimo il costo
DOvresti vedere le caratteristiche del tuo modello, noi ti consigliamo di contattare l’azienda produttrice, ma puoi vedere il Sourcingmap a13011500ux0025.