Per trovare il telefono con Google si può usare l’app smartphone “Trova il mio dispositivo”, che funziona solo per i cellulari Android. Infatti, per iPhone esiste invece l’app di Apple “Dov’è”. Addirittura, se avete scelto proprio un telefono marca Google, avrete questa funzione già attiva sul vostro smartphone (per gestirla andate alle impostazioni di Privacy e Sicurezza).
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Per la verità, sono molte le app nel Play Store che svolgono questa funzione, ma se avete un telefono Android quella sviluppata da Google è la migliore.
In tutti i casi, si tratta di app che utilizzano sia le reti wireless, sia il GPS presente nello smartphone, solitamente usato per tracciare tragitti e navigare per strada, stavolta utilizzato per identificare la posizione esatta del vostro telefono.
Condizioni di funzionamento
Perché “Trova il mio dispositivo” di Google funzioni devono essere soddisfatte 5 condizioni:
- Avere un account Google;
- Che lo smartphone sia acceso e con autonomia della batteria sufficiente;
- Che sia collegato alla rete Wi-Fi oppure mobile (4 o 5G);
- Che l’app Trova il mio telefono sia stata precedentemente installata e attivata;
- Che l’app sia infine configurata, quindi che sia stato inserito il telefono nella lista dei device da monitorare.
Se tutto quanto sopra è stato fatto, non avrete problemi a usare “Trova il mio telefono” di Google.
Come si usa
Se le 5 condizioni di funzionamento sopra elencate sono soddisfatte, potete accedere a Google da un qualsiasi device, quindi da PC, portatile, telefono di qualcun altro o anche tablet, purché:
- Facciate il log-in con il vostro account Google (con ID e password);
- Abbiate installato anche qui l’app Trova il mio telefono oppure usiate Chrome per visitare l’indirizzo www.google.com/android/find/.
Se non state usando un vostro device Google potrete cliccare su “Accedi come ospite“. Una volta trovato il telefono in questione, potrebbe essere chiesto di fornire il PIN della schermata di blocco.
Come si usa con l’assistente vocale
Per usare l’assistente vocale e attivare “Trova il mio telefono” di Google, oltre a controllare che tutte le condizioni sopra elencate siano soddisfatte, avrete bisogno:
- Che l’Assistente Google abbia accesso al microfono (impostazioni privacy);
- Che l’Assistente sia stato precedentemente configurato.
Dopodiché, potrete usare il comando a voce: “Hey Google, apri Trova il mio dispositivo”. Per la verità, se l’app per trovare il telefono con Google non è ancora installata, si può usare l’Assistente anche per questo, con il comando: “Hey Google, installa Trova il mio dispositivo”.
Cosa si può fare
Aperta l’app “Trova il mio dispositivo” di Google, potrete geolocalizzare, proteggere o addirittura resettare il dispositivo Android, ma anche collegarlo alla rete Wi-Fi o mobile.
Si potrà scegliere tra alcune opzioni:- Riproduci audio: far partire la suoneria al volume massimo per 5 minuti, anche se era impostato nella modalità “Silenziosa”;
- Proteggi dispositivo: attivare il blocco PIN o password o impostarne uno ex novo;
- Mostrare un messaggio di schermata: facendo comparire un messaggio sul telefono, chi dovesse trovarlo per caso potrebbe restituirlo seguendo le istruzioni mostrate;
- Trovare il codice IMEI: utile per mandare la SIM in blocco totale grazie all’aiuto dell’operatore telefonico. Purtroppo alcuni dispositivi, come i tablet Android, non hanno il numero IMEI;
- Resettare alle impostazioni di fabbrica: nel caso non ci siano più speranze, potrete quanto meno eliminare i vostri dati personali dallo smartphone Android, esattamente come avviene con il reset a distanza dell’iPhone.
Aiutare gli altri
L’app Trova il mio dispositivo, quando non utilizzata per cercare il proprio device Android, funziona per aiutare gli altri utenti secondo il principio che “l’unione fa la forza”. Nello specifico, si attiva autonomamente un sistema di comunicazione tra Google e altri device Android di proprietà altrui collegati alla rete per memorizzare le posizioni dei telefoni. Questa attivazione avviene in zone con elevato volume di utilizzo e i dati sono criptati per proteggere la sicurezza. Così, in caso di necessità, si potrà contribuire alla ricerca di dispositivi dispersi anche offline.
E se mancano le condizioni?
Se lo smartphone non è più acceso, perché magari si è scaricata la batteria, non sarà possibile trovarne la posizione attuale, ma vale la pena usare Trova il mio telefono con Google per provare a trovare la sua ultima posizione nota.