Recensione: Realme 11 Pro+ 12/512 GB

AMOLED 1.080 x 2.412 px, 120 Hz, HDR10+, 950 nit di picco

Software
8.3
Schermo
9.2
Fotocamera
8.7
Hardware
7.4
Connettività
9

Scheda tecnica

Data di uscita: giugno 2023 Sistema operativo: Android Versione OS: 13 + realme UI 4.0 Chipset: MediaTek Dimensity 8 Frequenza processore: 2-2,6 GHz RAM: 12 GB Memoria: 512 GB Memoria espandibile: Non supportata Tecnologia schermo: Smart AMOLED Dimensioni schermo: 6,7 '' Risoluzione schermo: Full HD+ Refresh rate massimo: 120 Hz Amperaggio batteria: 5.000 mAh Ricarica: Da 1 a 50% in 10 min ca. Connettore audio: Versione Bluetooth: 5.2 Dual-SIM: Reti: 5G Risoluzione fotocamere posteriori: 200 + 8 + 2 MP Risoluzione fotocamera anteriore: 32 MP Risoluzione max video: 4K Fps max: 960

Punti forti

Eccellenti ritratti e primi piani col grandangolo Audio Dolby Atmos Wi-Fi 6 e BT 5.2 RAM espandibile virtualmente Ricarica rapidissima

Punti deboli

Nessuna certificazione di resistenza Obiettivo macro poco utile Solo 2 aggiornamenti SO + 3 anni sicurezza
QualeScegliere logo blu

Realme 11 Pro+ 12/512 GB in breve

Il Realme 11 Pro+ è arrivato in Italia nel giugno del 2023 e ha attirato subito l’attenzione per l’eccellente modulo grandangolare della fotocamera da 200 MP firmato Samsung. Nel complesso è un ottimo acquisto nella sua fascia di prezzo, con ottimo display, fotocamera posteriore capace e prestazioni più che adeguate, ma ci sono alcune proposte in questa fascia di prezzo che obbligano i consumatori più attenti a un confronto con altri smartphone, prima di comprare il Realme. Nella nostra recensione segnaliamo tutti i modelli leggermente migliori o peggiori su determinate caratteristiche, per darvi la possibilità di ottimizzare il vostro investimento scegliendo in base ai vostri bisogni i compromessi che vorrete accettare. Tra i lati negativi del Realme 11 Pro+ ricordiamo l’hardware non certificato per la resistenza ad acqua e polvere, la memoria non espandibile e la fotocamera da selfie non molto prestante.

Voto finale: 8.5

La nostra recensione

Realme 11 Pro+ è uno smartphone arrivato in Italia l’anno scorso, con la sua ottima fotocamera da 200 MP dotata di SuperZoom OIS e display OLED curvo da 120 Hz. Colpisce l’occhio anche per il design curato e attira con la ricarica ultra-rapida

Realme 11 Pro Plus
Approfondiremo i suoi punti di forza e li confronteremo con altri modelli che più o meno hanno lo stesso prezzo, tra cui citiamo quelli dello stesso anno OPPO OnePlus Nord 3, Google Pixel 7a, Honor 90, Samsung Galaxy A54, Xiaomi Redmi Note 13 Pro+ (uscito qualche mese dopo) e Xiaomi Redmi Note 12 Pro+ di appena un anno più vecchio. Viene naturale anche verificare le differenze con il meno costoso Realme 11 Pro per capire cosa si perde a fronte di un certo risparmio.

Software: voto 9,5

Realme 11 Pro+ è uno smartphone Android 13 con il sistema operativo aggiornabile fino ad Android 15, mentre le patch di sicurezza sono garantite fino al 2026. Da questo punto di vista è esattamente come l’Honor 90 e il Google Pixel 6 Pro (che però è del 2021), mentre lo OnePlus e lo Xiaomi Redmi Note 13 Pro+ promettono una copertura fino al 2027; il Samsung Galaxy A54 fino al 2028. Il Google Pixel 7a ha invece con un’offerta fuori dal comune di aggiornamenti software fino al 2030, una questione da non sottovalutare. 

Allo stesso prezzo del Realme 11 Pro+ oggi esistono smartphone del 2021 che potrebbero attirare l’attenzione perché originariamente lanciati in una fascia di prezzo superiore e oggi più accessibili. Bisogna considerare che gli aggiornamenti termineranno nei casi più longevi nel 2025, ad esempio per Motorola Edge 30 Fusion, Samsung Galaxy S21 FE,  Samsung A52s e OPPO Find X3 Pro. 
Passando all’interfaccia, installata c’è realme UI 4.0,  che ha debuttato con i modelli 10 e 10 Pro. Realme UI non ha ancora raggiunto la maturità di quelle Samsung e Xiaomi, ma non presenta particolari problemi.
Realme UI 4.0 prevede, al pari degli iPhone, che si possa usare il doppio tocco per attivare il display Always On e accedere ad alcuni controlli di base senza sbloccare lo schermo, ad esempio gestire la riproduzione audio di Spotify, controllare data e ora, notifiche e stato della batteria. Per lo sblocco, si può usare l’efficace sensore di impronta digitale oppure lo sblocco facciale. Lo scanner dell’impronta misura anche la frequenza cardiaca, ma non è accurato quanto uno smartwatch.

Tornando al software, ci sono delle analogie con l’interfaccia OxygenOS del OnePlus (ricordiamo che entrambi nascono da OPPO): il software è semplice, pulito e funzionale. Particolarmente utile è la presenza della smart sidebar per le azioni più frequenti; interessante la funzione AI che, in caso inviaste uno screenshot in una chat di messaggistica, nasconde automaticamente con l’effetto pixel le informazioni ritenute sensibili, come le immagini profilo. Per la sicurezza, c’è anche la possibilità di usufruire di una zona specifica della memoria in cui mettere i vostri file perché vengano automaticamente crittografati. Altri algoritmi AI integrati nello smartphone ottimizzano l’uso del software in base all’utilizzo da parte vostra. A parte queste funzioni utili, con le UI che si aggiorneranno di anno in anno miglioreranno le prestazioni per consumo energetico e stress dello smartphone nella sua operatività. Con questa interfaccia al rilascio di Realme 11 Pro+ si può lavorare in modalità multi-tasking con tantissime app aperte contemporaneamente.

Schermo: voto 9,2

Lo schermo OLED del Realme 11 Pro+ è davvero di prima qualità: veloce (120 Hz), luminoso (950 nit) e dai colori vivaci, con una diagonale abbastanza ampia di 6,7″. Se l’ampiezza non vi interessa perché preferite la facilità d’uso con una mano sola, valutate il Samsung Galaxy A54, il cui Super AMOLED Plus ha una diagonale di 6,4″ e supporto HDR10+. L’Honor 90, con la diagonale da 6,7″, supporta anche lui contenuti HDR10+. Gli Xiaomi Redmi Note 12 Pro+ e 13 Pro+, invece, con schermi OLED da 6,67″, sono gli unici compatibili con Dolby Vision, utile (ad esempio) per guardare film e serie su Netflix.

Xiaomi è uno dei concorrenti più minacciosi in questo campo: fornisce eccellenti OLED con Dolby Vision anche in una fascia di prezzo inferiore per un’ottima fruizione dei contenuti multimediali, ma in questo caso consigliamo di controllare le prestazioni del comparto audio. Lo schermo del 13 Pro+, in particolare, ha un eccellente picco di 1.800 nit.

Fotocamera: voto 8,7

Realme 11 Pro+ spicca per la sua fotocamera posteriore, per la capacità di scattare foto dettagliate con l’eccellente modulo grandangolo da ben 200 MP, con stabilizzatore ottico e autofocus Phase Detection. Questo grazie al sensore da record Samsung ISOCELL HP3 del 2023, con pixel piccolissimi da 0,64 μm e tecnologia Tetra pixel per prestazioni migliorate in caso di scarsa illuminazione. Per capirci, è più avanzato del sensore del Samsung Galaxy S23 Ultra uscito nello stesso anno. Comprensibile perché i risultati siano sbalorditivamente al di sopra della sua fascia di prezzo, anche in modalità notturna, se non zoomate troppo. Potrete registrare eccellenti video in 4K a 30 fps e in Full HD a 60 fps, nel secondo caso anche con stabilizzazione.

Lo Xiaomi Redmi Note 13 Pro+ monta lo stesso modulo, è dotato di ricarica altrettanto rapida e in più di resistenza certificata IP 68, che manca invece al Realme. Tuttavia, i risultati del comparto fotocamere nel complesso sono migliori con il Redmi, per cui torniamo a osservare i moduli secondari.
L’ultra-grandangolo del Redmi è un Sony IMX 355 da soli 8 MP, perciò l’esperienza non è più tanto buona nel momento in cui si passa da primi e primissimi piani a foto panoramiche, come i paesaggi. In questo secondo caso, avrete comunque dei risultati piacevoli e che valgono assolutamente l’acquisto effettuato.
Il modulo macro da appena 2 MP, invece, sembra essere stato incluso più per attirare il pubblico che conta i numeri delle fotocamere, che non per marcare realmente la differenza al momento dell’uso.
La fotocamera da selfie ha un ottimo hardware, arriva a 32 MP e i risultati sono di buon livello, ma niente di sbalorditivo. 
Xiaomi Redmi Note 12 Pro+ ha moduli praticamente identici nella fotocamera posteriore (senza l’eccellente sensore Samsung, presente invece nello Xiaomi Redmi Note 13 Pro+, uscito 4 mesi dopo il nostro Realme), ma la fotocamera da selfie è meno prestante.
Se fare belle foto è una delle vostre attività preferite con il telefono, il Google Pixel 7a ha prestazioni più omogenee, con resa dei colori vivida e naturale sia nel caso dei ritratti, sia in quello dei paesaggi, anche se per i video l’audio risulta un po’ migliore con il Realme 11 Pro+.

Il Samsung Galaxy A54 ha un grandangolo meno sbalorditivo del Realme, da 50 MP, ma l’ultra-grandangolo è da 12 MP e gli algoritmi di fotografia computazionale rendono migliore anche l’esperienza dei selfie, nonostante il modulo sia equivalente a quello del Realme. Garantisce dei risultati più equilibrati e complessivamente è consigliabile rispetto al Realme.

Hardware: voto 7,5

Il chip montato sul Realme 11 Pro+ è un MediaTek Dimensity 7050 5G in linea con la sua fascia di prezzo, con prestazioni che variano tra i 2 e i 2,6 GHz.
La RAM in dotazione è di ben 12 GB con la funzione attivabile di espansione virtuale, che si realizza usando fino a 12 GB di memoria extra, presi in prestito dalla massiccia memoria SSD per l’archiviazione, di 512 GB. Nonostante questo stratagemma all’avanguardia, Samsung Galaxy A54 e OPPO OnePlus Nord 3 sono risultati più prestanti quando messi alla prova nei laboratori delle testate hi-tech internazionali.
A ogni modo, non c’è nessun problema di lentezza o surriscaldamento da segnalare: il motore che anima Realme 11 Pro+ è più che adeguato alla sua fascia di prezzo.
Vi chiederete dunque come mai il voto da noi assegnato non sia stellare. Per prima cosa, il Samsung Galaxy A54 ha memoria espandibile fino a 1 TB, mentre quella del Realme 11 Pro+ non si può ampliare, anche se con la dotazione da 512 GB questo non dovrebbe essere un problema imminente.
Tuttavia, per la resistenza non c’è alcun tipo di certificazione, a differenza della maggior parte degli smartphone concorrenti, Honor 90 escluso.

Lo Xiaomi visto fin’ora, ad esempio, è certificato IP53; il Samsung Galaxy A54 e il Google Pixel 7a raggiungono il livello IP67; il Motorola Edge 30 Fusion ha una resistenza certificata minore, IP52, il che significa che è quantomeno parzialmente impermeabile e resistente alla polvere. Solo l’Honor 90 ha entrambi questi punti deboli in scheda tecnica, infatti gli abbiamo dato un voto addirittura inferiore, perché ha un chip meno prestante, solo 8 GB di RAM e appena 256 GB di memoria di archiviazione.

Il Samsung Galaxy S21 FE spicca tra tutti, con la certificazione tipica dei modelli più resistenti: IP68. Con questo biglietto da visita e il doppio Gorilla Glass Victus dovrebbe attirare l’attenzione delle persone maldestre o che rischiano più spesso di mettere in pericolo il proprio telefono.

Connettività: voto 9,3

La connettività del Realme 11 Pro+ è eccellente, in linea con le altre proposte asiatiche nella sua fascia di prezzo, con connettività mobile 5G, Bluetooth di standard 5.3 e ricarica rapidissima. Quest’ultima è senza dubbio un punto di forza importante: solo Xiaomi e OPPO OnePlus riesce a garantire la ricarica dall’1 al 50% in soli 10 min circa. Per quest’aspetto, il Motorola Edge 30 Fusion raggiunge il 50% in 20 min, mentre i Samsung spiccano negativamente, con il Galaxy A54 con una ricarica da 25 W e S21 FE che si ricarica del 50% circa in 30 min. Il peggiore di tutti resta comunque Google Pixel, che impiega circa 40 minuti per ricaricarsi a metà.

Voto finale: 8.5

Software
8.3
Schermo
9.2
Fotocamera
8.7
Hardware
7.4
Connettività
9

Andamento prezzo Realme 11 Pro+ 12/512 GB

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