Come scegliere lo smart ring
Prima e durante la pandemia gli smart ring hanno creato un’interessante nuova nicchia nel mercato mondiale dei wearable, oltre il 50% del quale concentrato nelle mani delle europee Oura, azienda finlandese che opera nel settore della salute, e Kerv, azienda di soluzioni cloud con sede a Londra. Nell’ultimo caso il lancio del prodotto è avvenuto in seguito a una campagna Kickstarter di successo.
Il brand Gucci ha lanciato il suo primo smart ring qualche anno fa (oggi non è più sul mercato) proprio con Oura (che nel 2021 ha lanciato il suo anello più recente, l’Oura Ring Generation 3), diventando la prima casa di moda di lusso a proporre questo accessorio tecnologico e glamour. Dal 2024 in particolare si sono moltiplicate notizie, ma anche pettegolezzi, sull’uscita di smart ring firmati Apple, Amazfit, Xiaomi e Honor. Inoltre, dal 10 luglio 2024 Samsung ha reso disponibile per il pre-ordine il suo Galaxy Ring in alcuni Paesi, ma non in Italia. Con questa guida all’acquisto vogliamo rispondere a tutte le vostre curiosità sugli smart ring e passare in rassegna i migliori realmente presenti sul mercato.Cos’è uno smart ring
Gli smart ring sono anelli hi-tech che pesano intorno ai 5 g e si collegano allo smartphone. A livello di funzionalità sono analoghi a un fitness tracker, con qualche restrizione data dalle dimensioni ridotte.
Non possono avere le funzionalità all’avanguardia degli smartwatch semplicemente perché (oltre a non avere il display) una volta che una funzione è stata perfezionata per gli orologi intelligenti, bisogna aspettare che la nanotecnologia riesca a riprodurre le stesse capacità in sensori e chip più piccoli. Se vogliamo fare un paragone tecnologico, è la stessa ragione per cui un cameraphone non avrà mai le stesse possibilità fotografiche di una mirrorless uscita nello stesso anno. Come vedremo esaminando le caratteristiche comuni, gli anelli intelligenti hanno tuttavia alcune marce in più, come sul fronte dell’autonomia e della portabilità.
Caratteristiche comuni
Vediamo funzioni, connettività, batteria e design che caratterizzano uno smart ring.
Funzioni
Come per qualunque wareable, sarebbe opportuno verificare la compatibilità software con il sistema operativo del vostro smartphone, insieme alla longevità degli aggiornamenti, ma non tutti gli anelli sono accompagnati da informazioni chiare in proposito.
Vediamo quali sono le funzionalità, una volta infilato l’anello al dito.Fitness e salute
Come negli smartwatch e fitness tracker, le funzionalità fitness e salute dipendono dai sensori. Ad esempio, si trova solitamente un contapassi, il tracciamento degli allenamenti sportivi e il monitoraggio del ciclo mestruale. Esistono smart ring con il sensore ottico per la frequenza cardiaca, il monitoraggio del sonno, la saturazione dell’ossigeno (SpO2) e per la temperatura corporea (solitamente si accompagna a rilevazione Stress).
In presenza di tutti questi sensori, un software sufficientemente avanzato può rintracciare sintomi di stress, anche se questa non è ancora una funzione molto attendibile.Teniamo ben presente che in mancanza di un sensore GPS velocità e distanza percorse saranno poco accurate e questo è vero per tutti gli smart ring che si basano solo su accelerometro 3D.
Nel 2024 Oura ha rilanciato la sua competitività sul mercato smart ring aggiornando il proprio anello con delle nuove funzionalità per la salute cardio, nello specifico quelle per il calcolo dell’età cardiovascolare (CVA) e per la capacità cardiovascolare (Cardio Capacity).
Domotica e auto
Un’ulteriore possibilità offerta dagli smart ring è quella di controller remoto, cioè telecomando senza fili per gestire altri dispositivi tecnologici, ma tutto questo non è possibile in assenza di connettività NFC, come vedremo più avanti. Un esempio lampante è l’anello smart cnick, compatibile con le auto Tesla.
Comunicazione e pagamenti
Mancando uno schermo, le più penalizzate sono le funzioni legate alla comunicazione (WhatsApp, controllo e-mail, risposta agli SMS), ma gli anelli più avanzati offrono alcune scorciatoie per accedere al proprio smartphone (ad esempio con un gesto) oppure per fruire di contenuti audio, collegando l’anello alle cuffie Bluetooth.
Per sapere se si possono anche eseguire i pagamenti è bene verificare sulle specifiche del prodotto che questa funzione sia disponibile in Italia, perché non è assolutamente sufficiente che la confezione lo prometta. Purtroppo, nella nostra indagine non abbiamo trovato nessun modello affidabile da questo punto di vista.
Connettività
Gli anelli si collegano allo smartphone tramite Wi-Fi oppure Bluetooth. Mentre la prima tecnologia wireless è utile anche per l’aggiornamento software, la seconda permette, ad esempio, il collegamento alle cuffie Bluetooth.
Queste tecnologie senza fili servono talvolta anche per il collegamento al cloud proprietario, che può essere gratis o a pagamento. Altri tipi di collegamenti sono quelli con le aziende di pagamento elettronico, come nel caso dei primi anelli prodotti da Kerv, collegati direttamente al conto virtuale prepagato Mastercard, senza necessità di acquisire i dati della carta di credito dallo smartphone.
Altro fattore da considerare, l’app che collega lo smart ring allo smartphone: in certi casi è proprietaria e in altri ci si appoggia a quelle più diffuse di Apple e Google (rispettivamente Salute e Google Fit).
Infine, quando è presente la connettività NFC si può ipotizzare che da subito oppure un domani si possa pagare con un semplice gesto, poggiando l’anello al sensore contactless. Gli anelli dotati di questa tecnologia sono particolarmente interessanti anche se si pensa al campo della domotica, in riferimento alle porte elettroniche e all’avvio delle auto: può diventare la chiave di apertura e chiusura.
Batteria
Per quel che riguarda la batteria, grazie all’assenza di display quella degli anelli intelligenti già dai primi esemplari variava tra i tre giorni e la settimana, mentre gli smartwatch always-on non riuscivano a superare la giornata. Inoltre, se l’anello supporta la ricarica rapida possono bastare anche solo 20 minuti per raggiungere il 100% di carica, invece di attendere un’ora o più.
La confezione dello smart ring può o meno includere un cavo USB per l’alimentazione, che può essere anche collegato a power bank e notebook.Un’evoluzione interessante potrebbe essere rappresentata dai brevetti registrati da Samsung, riguardanti studi su come convertire la gesticolazione o il calore emesso dalle mani in energia elettrica per alimentare lo smartphone o l’anello stesso.
Design
Di sicuro gli smart ring piaceranno a chi non tollera avere invadenti accessori al polso. I pulsanti, dove presenti, non sono analogici, ma touch; i materiali possono variare dalla plastica, alla ceramica, all’ossido di alluminio (corindone), all’oro e al titanio. L’impermeabilità è una caratteristica di design che noi valutiamo molto positivamente perché permette di non dover sfilare l’anello ogni volta che si è a contatto con l’acqua, con il rischio di perderlo oppure danneggiarlo per dimenticanza.
In fase di acquisto, oltre al vostro gradimento personale, quel che conta è capire bene come il produttore vi aiuti a individuare la taglia giusta dell’anello. Ad esempio, alcuni propongono di stampare un metro in carta per misurare la circonferenza del dito, oppure, per i modelli più costosi, di spedire a casa dei kit usa e getta (non proprio sostenibile, seppure efficace) contenenti esempi di taglie. Una volta verificato quale misura calzi meglio al vostro dito, potrete comunicare la taglia voluta al venditore.Le domande più frequenti sugli smart ring
Quanto costa uno smart ring?
Lo smart ring può costare tra i 30 e i 300 €, noi abbiamo selezionato per voi quelli che ci sembravano avere un prezzo adeguato. A seconda del tipo di anello, ce ne sono anche di più costosi: quello di Gucci era stato lanciato a 950 € e oggi non è più disponibile; quelli Oura possono essere comprati per centinaia di euro solo in USA, Canada e Giappone (che rappresentano per ora il mercato principale degli smart ring) e i pagamenti possono essere effettuati solo per chi risiede in quelle nazioni, tramite carte di credito o debito, PayPal, Apple e Google Pay.
Quando esce lo smart ring Samsung?
Il Samsung Galaxy Ring è disponibile da luglio 2024 nei mercati esteri, purtroppo non in Italia. Samsung ha svelato il suo Galaxy Ring all’inizio del 2024 (foto seguente) in concomitanza con il lancio della serie di smartphone Galaxy S24, dopo una decina d’anni di studio su questo tipo di wearable. Uno dei segnali che lasciavano presagire l’arrivo del prodotto era stata la comparsa qualche mese prima della notizia di un’icona a forma di anello tra i contenuti Samsung legati al mondo degli indossabili hi-tech, nell’app Samsung Health.
Nei mercati in cui è disponibile è reperibile in tre colori diversi e nelle taglie dalla 5 al 13; è equipaggiato con i sensori semplici tipici degli activity tracker, più un sensore ottico per l’attività cardio. Il prezzo nei vari paesi dovrebbe essere nell’ordine delle centinaia di euro, ma non oltre i 500.
Quando esce l’Apple smart ring?
Non è prevista alcuna uscita. Ad oggi non esistono nemmeno i render dell’Apple Ring, se trovate delle immagini sono frutto della fantasia dell’Intelligenza Artificiale. Di reale c’è solo un brevetto che Apple ha registrato, riguardante una coppia di anelli da indossare per raccogliere input di tipo gestuale. Si sa inoltre che il gruppo di progettazione di Apple presentò anni fa al ramo sanitario dell’azienda l’idea di un anello smart per il monitoraggio della salute dal dito, come fa Apple Watch.
Quando esce lo smart ring Amazfit?
Nel 2024 al CES di Las Vegas Amazfit ha presentato il suo Helio Ring, pensato per il mondo sportivo professionale. Lo smart ring Amazfit è stato costruito in lega di titanio, per un peso di meno di 4 grammi e resistenza all’acqua fino a 100 metri di profondità. Debutterà nel mercato cinese, ma non è noto se e quando arriverà in Europa.
Quando esce lo smart ring di Xiaomi?
Ci sono delle chiacchiere sul fatto che anche Xiaomi stia lavorando al suo smart ring, ma l’azienda non si è ufficialmente espressa in tal senso. Sono girate delle immagini di un prototipo Xiaomi su base di ricarica wireless. Salvate questa pagina nei preferiti se volete aggiornamenti in tal senso.
Meglio smart ring o smartwatch?
Lo smartwatch al momento offre molte più funzionalità, soprattutto nel campo dei pagamenti e della comunicazione, perché ha un display che consente di leggere le anteprime dei messaggi ricevuti sullo smartphone. Lo smart ring è meno ingombrante, più elegante e racchiude in buona sostanza le stesse funzionalità di un fitness tracker.
Quali smart ring per i pagamenti?
Bisogna comprare uno smart ring dotato di connettività NFC e il cui produttore abbia siglato accordi con le banche o gli istituti di pagamento di vostro interesse (incluso PayPal). Dopo un lungo vuoto di mercato, sono arrivati lo smart ring PAGO, Ring2Pay di LAKS, RingConn, cnick e, all’inizio del 2024, Tapster. Tutti gli anelli offrono la possibilità di pagare con le carte del circuito Fidesmo Pay, un’azienda di servizi di pagamento contactless che per l’Italia ha attualmente attivato i pagamenti tramite carte:
- Wallester: attivo per le carte di tipologia Business credit, Business debit, Classic prepaid, Classic credit e Classic debit;
- Curve+: più che una carta vera e propria è un servizio di pagamento che permette di usare carte del circuito VISA, oltre che Mastercard. Purtroppo nello specifico rimane esclusa l’utenza Samsung Pay.
In certi casi, come quello di Tapster, gli anelli sono compatibili pure con le carte di Intesa Sanpaolo del circuito Mastercard.