Come scegliere il set fonduta
Il set per la fonduta viene utilizzato tradizionalmente nelle Alpi, dove è nata la fonduta di formaggi, tuttavia negli ultimi anni la popolarità di questo strumento è aumentata anche al di fuori delle zone di montagna in seguito all’invenzione di modelli alimentati a corrente e quindi più facili da utilizzare. Come vedremo, questo apparecchio è stato poi adattato per la preparazione di altri tipi di fondute, rendendo perciò la scelta al momento dell’acquisto piuttosto complicata.
In questa guida all’acquisto vi forniremo tutte le informazioni necessarie a trovare il migliore set fonduta per le vostre esigenze, ma prima di esaminare le varie caratteristiche tecniche faremo un piccolo, necessario approfondimento sui diversi tipi di fonduta esistenti. Solo così potrete essere sicuri di acquistare il modello di set fonduta più adatto a voi.Tipi di fonduta
Fonduta di formaggi
Il tipo di fonduta più famoso è nato nel XIX secolo nella Svizzera francofona, ma ha iniziato a riscuotere successo solo a partire dal secolo scorso grazie alla diffusione dell’amido di mais, necessario per rendere l’emulsione più compatta. La ricetta viene realizzata all’interno del caquelon, un pentolone sotto cui è posizionata una fonte di calore. All’inizio è necessario ungere il fondo del recipiente con uno spicchio d’aglio per insaporire la fonduta, poi si va ad aggiungere del vino bianco (necessario per ridurre la viscosità della fonduta), l’amido di mais e un mix di formaggi di montagna grattugiati. Oltre al vino, molti utilizzano anche qualche goccia di kirsch (un brandy di ciliegia), ma non si tratta di un ingrediente necessario. Quando il composto raggiunge la consistenza desiderata, i commensali possono intingere dei pezzi di pane nella fonduta usando un’apposita forchettina.
La ricetta della fonduta di formaggio ha tantissime varianti, soprattutto in Svizzera e nelle zone montane della Francia. Cambiano le varietà e le proporzioni di formaggi selezionati per comporre il mix, ma anche gli ingredienti aggiuntivi utilizzati per insaporire la fonduta: peperoncino, pomodori, panna, funghi o, come avviene nella fonduta valdostana, persino le uova.Fonduta di carne
Un’altra ricetta della tradizione svizzera è la fondue bourguignonne, che deve il suo nome all’usanza di essere accompagnata da vini rossi della Borgogna.
In questo caso il caquelon contiene dell’olio di origine vegetale bollente, all’interno del quale si vanno ad immergere dei pezzi di carne di cruda. Quella più utilizzata è quella di manzo, ma anche in questo caso esistono varianti diverse che prevedono carni comuni come quelle di vitello, maiale o pollo, o più insolite come quella di anatra e cavallo. Una particolarità della fondue bourguignonne è la presenza, ai lati della pentola, di una serie di salse fredde e calde in cui intingere la carne appena cotta, tra cui maionese, aioli, salsa bernese e l’omonima salsa bourguignonne.
Fonduta di cioccolato
La fonduta di cioccolato è il modo perfetto per concludere una serata romantica o una cena tra amici senza dover trascorrere troppo tempo in cucina a preparare un dolce. Ecco perché il set per fonduta di cioccolato è un regalo sempre più gettonato tra i consumatori. Nei set pensati unicamente per la fonduta al cioccolato il pentolino è più piccolo rispetto a quelli visti sopra, e al suo interno si può far sciogliere del cioccolato fondente o bianco assieme alla panna liquida e al brandy.
Per quanto riguarda la frutta da intingere, le fragole sono l’opzione più scontata, ma molti preferiscono servire un vassoio assortito con vari tipi di frutta fresca (kiwi, mandarini, pesche etc.), disidratata (arance, ananas, fichi etc.) e anche biscotti.
Alimentazione
Come suggerisce il nome, la ricetta della fonduta si basa sulla fusione degli ingredienti inseriti nel pentolone. Tuttavia, una cena a base di fonduta è di solito un pasto che si protrae per molto tempo (come la raclette), perciò è fondamentale che il pentolone sia in grado di mantenere la temperatura ideale per un periodo prolungato. Soprattutto nel caso della fonduta di formaggi, infatti, una temperatura troppo bassa farebbe addensare eccessivamente il composto, mentre una temperatura troppo alta tende a creare uno strato di formaggio bruciato sul fondo.
Per tutta questa serie di motivi è importante considerare la fonte di calore che riscalda il caquelon e le varie opzioni a disposizione.
Candela
È la fonte di alimentazione più rudimentale e anche meno efficace per riscaldare il pentolone, infatti viene utilizzata perlopiù per i set di fonduta al cioccolato casalinghi, che essendo più piccoli richiedono meno calore per mantenere la temperatura giusta, o per la fonduta di formaggio friburghese, che deve essere servita tiepida. Il calore della candela aiuta a tenere in caldo la fonduta, tuttavia non basta a sciogliere gli ingredienti, che nella maggior parte dei casi dovranno essere precedentemente fusi sul piano cottura.
Un altro grande svantaggio delle candele è dato dal fatto che il calore non è regolabile e quindi non può essere adeguato alle varie fasi della preparazione. Le candele alla base dei set fonduta possono essere da una a tre, e sono piccole e basse come quella nella foto sopra (le cosiddette “tealight”).Fornello ricaricabile
I set fonduta tradizionali prevedono, come nel caso precedente, la presenza di una fiamma alla base del caquelon, ma questa viene alimentata da un fornelletto ricaricabile. Si tratta del sistema solitamente adottato nei ristoranti e nelle locande tipiche dove si serve la fonduta di formaggio, dove la presenza di un cavo della corrente sul tavolo potrebbe risultare scomoda nonché antiestetica.
Il fornelletto ricaricabile, come vedete nella foto in basso, è formato da un piccolo contenitore metallico, in cui va inserito il combustibile, e da due coperchi che permettono rispettivamente di regolare l’intensità della fiamma e di spegnerla in sicurezza. Per alimentare il fornello si può usare dell’alcol liquido o uno speciale gel combustibile venduto in confezioni monouso, più pratiche ma anche più costose e meno ecologiche rispetto all’alcool “rosa” del supermercato.
Fornello elettrico
Se i prodotti più acquistati dai cultori della fonduta sono quelli con fornello ricaricabile, gli apparecchi più utilizzati in ambito domestico rimangono quelli con fornello elettrico. I vantaggi di questi modelli sono innegabili: non è necessario acquistare o sostituire il combustibile durante l’uso e il calore è facilmente regolabile attraverso il termostato. Questa funzione è utile soprattutto per le fondute di formaggio o cioccolato, perché all’inizio serve più calore per fondere gli ingredienti, mentre in seguito si deve diminuire la potenza per tenerli in caldo e non farli bruciare.
D’altra parte, usando questi apparecchi si dovrà accettare l’idea che ci sarà un cavo elettrico sulla tavola. Verificate, se potete, la lunghezza del cavo per non dover ricorrere all’uso di una prolunga.Per quanto riguarda la potenza, consigliamo di non scendere sotto gli 800 W per i modelli da 8 persone, che sono anche i più diffusi. Maggiore il wattaggio, più veloce è l’apparecchio a raggiungere la temperatura necessaria.
Struttura
Il tipo di alimentazione aiuta a fare una prima scrematura tra i diversi modelli di set fonduta, ma esistono altri elementi da considerare attentamente prima dell’acquisto, a partire dalla capacità della pentola.
Capacità
La capacità di un elettrodomestico per la cucina o di una pentola è un criterio di scelta a volte superfluo. Molti decidono infatti di acquistare un prodotto più capiente e di preparare, all’occorrenza, cibo per molte persone o solo per poche. Nel caso del set fonduta, invece, questa considerazione è molto importante. Una pentola grande va infatti riempita con una quantità sufficiente di ingredienti, altrimenti si rischia di avere poco liquido all’interno e che questo si attacchi presto sul fondo. Se perciò volete organizzare una fonduta per due in un set da 8 persone, vi ritroverete con un livello troppo basso per poter intingere adeguatamente il pane e dovrete continuare ad aggiungere formaggio e vino per evitare di raggiungere troppo presto il fondo.
Viceversa, se acquistate un set troppo piccolo per il vostro fonduta party, rischierete che si crei troppo “traffico” con le forchette dei diversi commensali e inoltre potrete trovarvi presto a corto di fonduta. Se non programmate di usare il vostro set per più di quattro persone orientatevi verso i modelli con una capacità inferiore a 1 l, mentre se vi piace avere molta gente a cena oppure state pensando di provare la fonduta di carne nell’olio bollente, potete tranquillamente scegliere un modello dai 2 l in su.Materiale pentola
Le pentole dei set fonduta sono realizzate in diversi materiali, ognuno con i suoi vantaggi e svantaggi. Molti caquelon sono di ceramica, un materiale molto resistente ai graffi, ma poco adatto a temperature troppo elevate. L’uso delle pentole in ceramica è perciò limitato alle fondute di formaggio o cioccolato. Altro materiale molto utilizzato e ben più resistente è la ghisa. Come abbiamo spiegato nella nostra pagina dedicata alle pentole in ghisa, questo materiale mantiene e distribuisce ottimamente il calore, perciò è ottimo sia per la fonduta di formaggi, sia per la bourguignonne, dove l’olio bollente deve superare abbondantemente i 100 °C.
Anche l’acciaio inox può essere una buona scelta in virtù dei numerosi vantaggi che presenta: è infrangibile, leggero, facile da pulire e può sopportare bene le alte temperature. Chi è alla ricerca di un apparecchio dallo stile più tradizionale potrebbe però non amare questa soluzione. Infine, molti apparecchi elettrici hanno una pentola in acciaio o alluminio con rivestimento antiaderente. Quando il formaggio si raffredda tende infatti ad attaccarsi alle pareti della pentola e può essere difficile da scrostare, perciò il rivestimento antiaderente torna sicuramente comodo.Accessori
Quando si parla di set fonduta non ci si riferisce solo al caquelon e al fornello, ma anche a quei piccoli elementi che permettono di consumare la fonduta in modo ottimale. Non possono mancare le forchettine a due punte, che devono essere abbastanza lunghe da poter raggiungere comodamente il fondo della pentola (soprattutto quando si usa l’olio caldo) e idealmente devono avere le estremità del manico di colore diverso, in modo che ogni commensale sappia riconoscere la propria.
Il numero di forchettine varia solitamente da 4 a 8 in base alla capienza della pentola. In molti modelli possono essere incastrate in uno speciale paraschizzi rimovibile (come nella foto sopra), che è molto utile per una serie di motivi: evitare che le forchette cadano all’interno della pentola mentre si è impegnati a mangiare, tenere a mollo nell’olio caldo i pezzi di carne ed impedire che le gocce di liquido caldo fuoriescano.Per finire, in commercio è possibile trovare dei modelli la cui struttura permette di alloggiare diverse ciotole in cui servire le salse per la bourguignonne, il pane per la fonduta di formaggi o la frutta per la fonduta di cioccolato.
Le domande più frequenti sul set fonduta
Come si pulisce il set fonduta?
Uno degli aspetti meno piacevoli di fare la fonduta è il lavaggio della pentola a fine pasto, soprattutto quando si prepara la fonduta di formaggi. Le pentole tradizionali in ghisa smaltata si puliscono meglio lavandole a mano con un detergente per piatti delicato e una spazzola non abrasiva. Se il formaggio o il cioccolato si sono raffreddati e sono difficili da rimuovere, è consigliabile un breve ammollo della pentola in acqua calda per ammorbidire il cibo attaccato.
Alcune pentole per fonduta riportano la dicitura “lavabile in lavastoviglie” e in questo caso è possibile lavarle secondo le indicazioni del produttore, anche se suggeriamo di provare a rimuovere eventuali residui di cibo manualmente prima di passarle in lavastoviglie.Quali formaggi per la fonduta?
Quando abbiamo parlato della fonduta di formaggi abbiamo accennato al fatto che ne esistano diverse varianti, ognuna delle quali prevede un mix di formaggi diversi, dipendente spesso del territorio. Per una classica fonduta svizzera il mix deve essere composto per metà da Gruyère (groviera) e per metà da Vacherin (un formaggio svizzero a pasta molle prodotto nel canton Friburgo), ma esistono versioni che al Vacherin sostituiscono altri formaggi svizzeri come l’Emmentaler, l’Appenzeller o lo Sbrinz. L’alternativa francese più famosa è la fonduta savoiarda, fatta con tre formaggi della zona: l’Emmentaler di Savoia, il Comté e il Beaufort. In Italia, invece, la versione più famosa (e insolita) viene fatta in Val d’Aosta e Piemonte usando Fontina, latte, burro e uova.