Come scegliere il seghetto alternativo
Il seghetto alternativo è un elettroutensile per il fai da te che appartiene alla categoria delle seghe a motore. L’aggettivo “alternativo” viene in questo caso utilizzato per descrivere il movimento compiuto dalla lama di questa sega, che è un movimento alternato, ovvero un “su e giù” a rapida velocità, chiamato anche “corsa”. Il seghetto alternativo può essere usato per realizzare diversi tipi di taglio su legno, metallo, plastica o altri materiali. La sua versatilità e la sua relativa facilità di utilizzo (per chi è pratico di fai da te) rendono questo utensile molto diffuso e molto acquistato per l’uso hobbistico; abbiamo quindi scelto di dedicare una guida all’acquisto ai seghetti alternativi per uso non professionale, così da illustrare ai nostri lettori tutte le caratteristiche di questi accessori e indirizzarli verso il modello più adatto. Ricordiamo che ci siamo occupati anche di altri tipi di seghe a motore: le motoseghe, le seghe circolari e le motoseghe da potatura.
1. Alimentazione
Quando si acquista un seghetto alternativo, le prime caratteristiche cui fare attenzione riguardano la modalità di alimentazione e, di conseguenza, la potenza del motore. La maggior parte di questi strumenti sono infatti alimentati a rete elettrica, ma negli ultimi anni si sono diffuse anche versioni alimentate a batteria.
Pensate bene a che uso dovete fare del vostro seghetto prima di optare per l’una o l’altra versione, poiché ognuna offre alcuni vantaggi e svantaggi:- Rete: autonomia illimitata, potenza costante, indicata per il taglio di materiali duri. Libertà d’azione limitata dal cavo;
- Batteria: libertà di movimento illimitata, potenza limitata, autonomia limitata. Indicata per il taglio di materiali morbidi.
Se le vostre sessioni di lavoro sono lunghe, vi troverete senz’altro meglio con un seghetto alternativo alimentato a rete, che non vi lascerà in panne a metà lavoro. Anche se lavorate prevalentemente materiali duri o metalli meglio fare affidamento a un motore alimentato a rete, che normalmente riesce ad erogare maggiore potenza. Il seghetto a batteria è però un’ottima scelta se lo dovete usare solo per piccoli e brevi lavori o per tagliare materiali morbidi, come alcuni legni, il compensato, la plastica e l’alluminio. Vista la maggiore libertà di movimento, poi, potrete tagliare anche in assenza di una presa di corrente, ad esempio all’aperto, in giardino.
Approfondiamo il discorso nei paragrafi che seguono.
Seghetto alternativo a rete
Se scegliete un seghetto alternativo “classico”, alimentato a rete elettrica, avrete una ulteriore scelta da fare per quanto riguarda la potenza del motore.
In commercio potete infatti trovare seghetti con una potenza che va dai 300 W dei modelli di fascia più bassa fino agli 800 W di alcuni modelli di fascia alta. Anche in questo caso, la scelta di un motore più o meno potente dipende da quale uso dovete fare del seghetto.
Indicativamente, possiamo dire che un motore potente sia una buona scelta per l’uso prolungato e per il taglio di materiali molto duri o molto spessi, poiché incorre meno facilmente nel surriscaldamento.
Se al contrario sapete che farete un uso solo occasionale del vostro seghetto e che taglierete perlopiù materiali piuttosto morbidi, quali il compensato o l’alluminio, allora vi basterà anche un seghetto dalla potenza bassa, intorno ai 400 W.
Seghetto alternativo a batteria
Se invece decidete per un seghetto alternativo a batteria, vi consigliamo di fare attenzione all’amperaggio e al tipo di batteria.
Tutti i seghetti elettrici di questo tipo sono infatti equipaggiati con batterie da 18 V e nella maggior parte dei casi si tratta ormai di batterie agli ioni di litio. Le batterie Ni-Cd (al nichel-cadmio) si possono ancora trovare su modelli di fascia bassa, preferite alle Li-ion per il loro costo più basso.
Le differenze tra i due tipi vanno naturalmente al di là del prezzo: le batterie Li-ion sono molto più leggere e compatte rispetto alle Ni-Cd e non appesantiscono quindi eccessivamente il seghetto. Inoltre, le batterie agli ioni di litio non perdono carica quando non vengono usate, al contrario delle Ni-Cd che, se inutilizzate a lungo, possono scaricarsi del tutto. Infine, le batterie al nichel-cadmio possono subire il cosiddetto “effetto memoria”: se ricaricate prima di essere completamente esaurite, possono alla lunga veder calare la propria autonomia complessiva.
Le batterie con amperaggio superiore hanno un’autonomia di diverse ore, mentre quelle con amperaggio minore in alcuni casi non vi possono garantire più di un’ora di lavoro continuativo. Bisogna ricordare, a proposito dei tempi di ricarica, che c’è una differenza significativa tra batterie Li-ion e Ni-Cd: le prime hanno tempi di ricarica molto ridotti, in alcuni casi a 30 minuti soltanto, mentre le seconde possono richiedere anche 3 ore. In ogni caso, avere almeno una batteria di scorta, ove non inclusa nella confezione, è sempre una buona idea.
Il dibattito è quanto mai aperto sulle prestazioni offerte dagli utensili a batteria in confronto a quelli a rete. Appare chiaro che per tutti i lavori “domestici” un seghetto alternativo a batteria sia una scelta valida tanto quanto uno strumento a rete, ma per lavori più pesanti e per il taglio di pezzi molto spessi la scelta privilegiata riteniamo debba essere ancora quella di un seghetto con cavo.
2. Taglio
In secondo luogo, è bene considerare le specifiche relative al taglio. Quelle che si trovano sempre tra le indicazioni dei produttori sono: lo spessore massimo di taglio, riferito di solito a legno, acciaio e plastica; la velocità massima e minima, espressa in corse della lama al minuto, e la possibilità di regolarla o meno. Sono indicate poi l’inclinazione del taglio e la presenza o meno del movimento pendolare. Vediamo queste caratteristiche una per una.
Spessore di taglio
Dovendo acquistare un seghetto è importante sceglierne uno che possa svolgere il lavoro che avete in mente. Per questo non bisogna trascurare le indicazioni circa lo spessore massimo di taglio: se scegliete un seghetto troppo debole per il taglio che dovrete fare vi troverete a fare molta fatica anche solo per un taglio grossolano, con il rischio anche di surriscaldare il motore.
- Legno: il riferimento per i materiali morbidi. Lo spessore massimo va dai 55 mm dei modelli meno potenti fino ai 160 mm dei modelli di fascia più alta;
- Acciaio: riferimento per i materiali duri. Lo spessore massimo va dai 6 ai 16 mm, rispettivamente nei modelli più economici e in quelli di gamma alta;
- Plastica/Alluminio: riferimento per i materiali di media durezza. Lo spessore di taglio massimo va dai 10 mm dei modelli più deboli ai 20 mm dei seghetti più potenti.
Una piccola nota sul taglio della plastica: per tagliare questo materiale è consigliabile acquistare un seghetto alternativo con regolazione della velocità. Ad alte velocità la plastica può infatti scaldarsi fino al punto di fusione, ed è quindi necessario tagliarla a velocità moderate.
Velocità
La velocità della lama viene espressa in corse al minuto, ovvero in quanti movimenti completi “giù-su” la lama compia in un minuto.
Mediamente la velocità massima si attesta sulle 3.000 corse/minuto, ma alcuni modelli di fascia elevata possono arrivare fino a 3.800 corse/min, mentre alcuni modelli economici sono più lenti e si fermano a 2.600 corse/min.
La velocità è importante sia per la “pulizia” del taglio, che rimane più netto e meno scheggiato ad elevate velocità, sia per tagliare agevolmente anche i materiali più duri, che richiedono velocità sostenute.
Oltre alla velocità massima del seghetto alternativo è importante considerare anche quante regolazioni di velocità il seghetto consenta: per tagliare materiali diversi è infatti preferibile avere la possibilità di adeguare la velocità al materiale. Potete trovare tre differenti tipologie di regolazione della velocità:
- Velocità fissa: il seghetto non consente alcuna regolazione ed opera quindi costantemente alla stessa velocità;
- Regolazione a livelli: il seghetto ha un numero variabile di velocità, solitamente almeno tre. Il passaggio dall’una all’altra velocità avviene agendo su un selettore;
- Regolazione continua: il seghetto ha un grilletto che aumenta la velocità di taglio all’aumentare della pressione del dito su di esso.
Chiaramente la regolazione continua è quella che vi consente un maggiore controllo senza interrompere il lavoro, ma è presente sui modelli di fascia medio-alta. I seghetti alternativi più economici sono a velocità fissa, mentre per avere qualche livello di velocità selezionabile bisogna di solito entrare nella fascia di prezzo media.
Movimento pendolare
Nei seghetti alternativi di fascia media e alta spesso è presente una levetta che sospinge la lama in avanti, conferendole un’inclinazione. La lama viene cioè a formare un angolo acuto con la superficie da tagliare e durante il taglio descrive un movimento diverso rispetto al taglio perpendicolare. L’inclinazione della lama consente di “aggredire” il materiale da tagliare più gradualmente e questo permette di velocizzare il taglio. Quando presente, questa regolazione prevede di solito almeno due impostazioni di inclinazione, che possono arrivare a quattro nei seghetti più sofisticati.
Inclinazione di taglio
Una regolazione che troverete su tutti i seghetti alternativi è quella dell’inclinazione di taglio. Potete cioè inclinare tutto il corpo macchina sulla battuta fino ad un angolo massimo di 45°, sia verso destra, sia verso sinistra. Il taglio inclinato è utile nella realizzazione di lavori particolari, ad esempio una cornice o un battiscopa. Normalmente sono disponibili diverse regolazioni intermedie tra gli 0 e i 45°, ma il numero dipende spesso dalla qualità complessiva del seghetto. Anche in questo caso, cioè, si trova più facilmente un buon numero di regolazioni intermedie (almeno quattro) sui modelli di fascia medio-alta, mentre i modelli più semplici ne hanno meno (a volte una soltanto).
3. Lama
Il terzo aspetto da valutare riguarda le lame, una componente fondamentale in un seghetto alternativo. Avere un’idea chiara di quali lavori si vorranno realizzare è sicuramente il primo passo per acquistare un seghetto alternativo che abbia lame adatte a tagliare i materiali che vi interessano. Aspetti come spessore, materiale della lama e numero di denti sono infatti strettamente correlati alle specifiche necessità e devono essere valutati in modo soggettivo. Bisogna inoltre considerare quante lame siano incluse nel kit e il tipo di attacco: vediamo tutti questi elementi più nel dettaglio.
Numero di lame
Risulta molto importante considerare di quali e quante lame sia dotato il seghetto alternativo al momento dell’acquisto. Naturalmente è sempre possibile acquistare separatamente lame adeguate al lavoro che dovete svolgere, anche se è preferibile scegliere un modello che sia da subito perfettamente in linea con le vostre esigenze.
Normalmente, un seghetto viene fornito con almeno una lama in dotazione, per legno o “universale”, ma non mancano gli esempi di strumenti venduti con un kit di lame in numero compreso tra 3 e 10. Le lame alternative permettono di tagliare diversi materiali ottenendo risultati diversi (tagli più o meno grossolani): per sfruttare al massimo la versatilità del seghetto alternativo è quindi consigliabile scegliere un prodotto che offra un elevato numero di lame aggiuntive.
Attacco
Esistono due diversi sistemi di attacco della lama al seghetto alternativo: uno per il cambio rapido della lama e uno che richiede invece lo svitamento della lama stessa. Il primo viene chiamato spesso “attacco a baionetta” oppure “attacco a T”, il secondo è noto invece come “attacco a U”.
Spessore
Lo spessore della lama è rilevante per il tipo di taglio che dovete effettuare. Se dovete fare tagli rettilinei anche grossolani farete bene ad usare una lama spessa, che vi possa garantire una buona velocità e stabilità di taglio. Se invece dovrete fare tagli curvi, con svolte e cambi di direzione anche piuttosto stretti, meglio affidarvi ad una lama molto sottile, più facile da manovrare in curva e che vi dia la precisione necessaria in quelle situazioni.
Materiali
Il materiale della lama deve essere adeguato a quello che dovrete tagliare. Una lama per legno, ad esempio, è sicuramente troppo morbida per tagliare l’acciaio.
La maggior parte delle lame che vengono fornite in dotazione con un seghetto alternativo sono in High Speed Steel (abbreviato HSS), letteralmente “acciaio ad alta velocità”, e sono adatte al taglio del legno, della plastica e di alcuni metalli relativamente morbidi. Per il taglio di materiali più duri sono meglio indicate le lame in acciaio indurito al carbonio (contraddistinte dalla sigla HCS) e per tagliare i metalli ancora più duri si consigliano le lame bimetalliche (sigla BIM) realizzate appositamente a questo scopo.Denti
Il numero dei denti presenti su una lama è un aspetto da considerare per almeno due motivi. Il primo è che esiste una relazione tra lo spessore del materiale da tagliare e il numero di denti di una lama: indicativamente possiamo dire che il numero di denti debba scendere all’aumentare dello spessore del materiale da tagliare, poiché questo dovrebbe idealmente essere in contatto con 3-5 denti in qualunque momento del taglio. Una misura utile a questo scopo, che potete trovare sulle confezioni delle lame accessorie, è quella del passo dei denti, ovvero la distanza tra la punta di un dente e la punta di quello successivo. Naturalmente, quanto più è breve il passo, maggiore è il numero di denti presenti sulla lama.
Il secondo motivo è che il numero di denti influenza la “pulizia” del taglio: una lama con denti dal passo lungo è idonea a un taglio rapido, ma grossolano, mentre per i tagli di precisione e privi di scheggiature o slabbrature meglio una lama dal passo molto piccolo.
È importante considerare anche il profilo dei denti in relazione sempre alla pulizia desiderata del taglio: i denti “a scalpello” generano infatti una maggiore quantità di schegge, mentre quelli a punta permettono di effettuare tagli puliti su entrambi i lati della superficie.
4. Funzioni e strumentazione
Un seghetto alternativo può avere un numero di “strumenti di bordo” pensati per rendere più sicuro ed agevole il lavoro, ed anche delle funzioni specifiche per semplificare alcuni tipi di taglio e operare in piena sicurezza. Chiaramente sono i modelli più sofisticati ad offrire un numero maggiore di queste strumentazioni e funzioni, mentre i modelli più semplici sono solitamente dotati unicamente del minimo indispensabile.
Tre cose che non mancano mai su nessun modello sono:
- Protezione lama: tutti i seghetti hanno una protezione anteriore che impedisce spiacevoli incidenti durante il taglio. La protezione può essere in plastica trasparente oppure essere fatta di barre in metallo;
- Blocco interruttore: utile per tenere bloccato l’interruttore per il lavoro continuato. Particolarmente prezioso nei modelli a regolazione continua, su cui permette di fissare la velocità;
- Attacco aspiratrucioli: può essere integrato nel corpo macchina oppure staccabile. Permette l’attacco di un bidone aspiratutto per raccogliere immediatamente la polvere e gli scarti di lavorazione.
- Guida laser: un laser installato sul davanti del seghetto proietta una guida per il taglio sulla superficie direttamente davanti alla lama;
- Guida parallela: da montare all’occorrenza sul carrello del seghetto, permette di effettuare un taglio perfettamente parallelo rispetto a uno spigolo di riferimento;
- Luce LED: illumina l’area di lavoro della lama, migliorandone la visibilità;
- Soffiatrucioli: l’aria della ventola del motore viene scaricata frontalmente nell’area di lavoro della lama, così da mantenerla sgombra dagli scarti e mantenere sempre visibile la traccia di taglio;
- Battuta ortogonale: carrello alternativo specifico per il taglio degli spigoli.
Accessori extra
Da ultimo, spendete qualche minuto anche a valutare il kit accessori fornito insieme al seghetto alternativo.
In molti casi il seghetto viene venduto con una valigetta rigida, utile per ritirare e trasportare il seghetto e spesso fornita di vani in cui collocare eventuali accessori acquistati separatamente.
Solo in pochi casi la fornitura può dirsi veramente completa, quelli cioè in cui il seghetto viene venduto con la valigetta già piena di tutto quello che serve per il taglio: lame alternative, guide, battute, morsetti, matite e metro.
Non avrete comunque bisogno di moltissimi accessori se il vostro angolo del fai da te è già ben attrezzato, ma se siete alle prime armi potrebbe tornarvi molto comodo un seghetto con un kit piuttosto nutrito in dotazione.
In particolare, se avete deciso di comprare un seghetto a batteria il nostro consiglio è quello di procurarvi almeno una batteria di scorta, nel caso in cui non fosse già compresa nella confezione. In questo modo non dovrete mai interrompere il lavoro per aspettare la ricarica.
Le domande più frequenti sul seghetto alternativo
Quali sono le migliori marche di seghetti alternativi?
Nel settore dell’utensileria la marca riveste un ruolo parecchio importante. Vi sono alcuni brand, fra tutti nominiamo Bosch, Makita, Hitachi e Festool, i cui prodotti sono garanzia di buona qualità, soprattutto per quanto riguarda la riuscita del taglio. Marchi minori, ad esempio Einhell, Black+Decker o DeWalt, offrono seghetti alternativi a prezzi solitamente più accessibili, ma con risultati di taglio un po’ meno precisi, soprattutto quando si tratta di tagli particolari come quello inclinato.
Se tutto quello che vi serve è un seghetto per fare occasionali tagli dritti e perpendicolari, allora non avrete bisogno di affidarvi necessariamente a un grande marchio. Se però i vostri progetti di fai-da-te sono piuttosto articolati e vi serve un seghetto assolutamente affidabile, meglio rivolgersi ai brand di fiducia che vi abbiamo indicato.
Quanto costa un seghetto alternativo?
Nel caso dei seghetti alternativi, come abbiamo più volte accennato nella nostra guida all’acquisto, la progressione qualità/prezzo è piuttosto lineare. I modelli più economici sono quelli meno potenti e meno equipaggiati, mentre salendo con il prezzo si trovano man mano modelli dalla potenza superiore e con una dotazione più generosa. Possiamo riassumere come segue le fasce di prezzo che potete trovare sul mercato e le relative caratteristiche:
- Fascia di prezzo bassa: < 60 €, 400 W, taglio 55 mm legno, velocità fissa 3.000 corse/min, cambio lama con brugola, nessun accessorio;
- Fascia di prezzo media: 60-190 €, 700 W o batteria, taglio 80 mm legno, velocità variabile 500-3.100 corse/min, cambio lama veloce, valigetta e 3-4 lame accessorie;
- Fascia di prezzo alta: > 190 €, 800 W o batteria, taglio 120 mm legno, velocità progressiva 500-3.800 corse/min, cambio lama veloce, valigetta e 10 lame accessorie.
Buongiorno,è mia intenzione acquistare il seghetto alternativo Hitachi CJ110MV,volevo conoscere il vostro parere grazie mille
Il modello Hitachi CJ110MV è un apparecchio idoneo per il fai da te domestico: adatto per il taglio di vari tipi di legno e lavori a traforo.
Buongiorno, vorrei un consiglio sul seghetto alternativo stanley FME340K, paragonato magari al Bosch Bosch PST 900 o 1000. Grazie.
Difficile consigliarti un modello senza sapere quelle che sono le tue esigenze, possiamo dirti che la Stanley è un marchio affermato, e che il FME340K ha una potenza maggiore dei Bosch, ma in generale parli di prodotti che possono senza dubbio soddisfare un’utenza amante del “fai da te” ad alto livello.