Come scegliere la sdraietta
Trascorrere tutto il tempo sdraiato in una culla non è piacevole nemmeno per un neonato, specialmente trascorsi i primi due mesi di vita. D’altra parte non è neanche possibile tenere sempre un bambino in braccio: è proprio per questo che esiste la sdraietta, un piccolo seggiolino inclinato dove il bambino può stare seduto in tutta sicurezza lasciando liberi gli adulti di preparare la pappa, lavorare al computer o svolgere altre attività senza perdere di vista il piccolo.
Seduta
Il primo aspetto da tenere in considerazione nella scelta della sdraietta è la seduta, perché è lì che il bambino trascorrerà molta parte del suo tempo nel primo anno di vita. Sul mercato si possono trovare sdraiette più o meno accessoriate e versatili, ma esistono alcune caratteristiche di base che dovrebbero essere comuni a tutti i modelli.
Omologazione e sicurezza
Innanzitutto è necessario valutare per quanto tempo sarà possibile utilizzare la sdraietta: se già dai primi giorni di vita del neonato oppure dopo qualche mese, ma anche se accompagnerà il bambino nella crescita o se superati i sei mesi bisognerà ritirarla in cantina.
È chiaramente consigliabile optare per un modello che sia omologato sin dalla nascita e che abbia una portata massima almeno intorno ai 10 kg, in modo da poterlo utilizzare almeno dagli 0 ai 6 mesi senza problemi anche nel caso in cui il bambino crescesse particolarmente in fretta. Utilizzare la sdraietta anche superati i chili o l’età per cui è omologata può essere pericoloso, per cui è sempre opportuno rispettare tale limite.
A questo proposito è bene anche controllare che la sdraietta sia fornita di cinture di sicurezza che assicurino il bambino alla seduta, specialmente quando il piccolo vorrà cominciare a provare ad alzarsi da solo. Una cintura di sicurezza a tre attacchi è sufficiente, ma nel caso in cui la sdraietta fosse regolabile in altezza (come vedremo più avanti), allora sarebbe meglio optare per una cintura a cinque punti in modo da scongiurare qualsiasi rischio.
Alcune sdraiette sono anche dotate di cuscino riduttore da utilizzare durante il primo ed il secondo mese di vita che fanno in modo che il bambino non “balli” all’interno della seduta.
Regolazione
Anche se di per sé una sdraietta è già più inclinata rispetto ad una sedia, in quanto i bimbi di pochi mesi non sono ancora in grado di stare seduti in maniera eretta, la maggior parte delle sdraiette consente di regolare lo schienale in più posizioni: da una più reclinata per la nanna ad una più dritta per la pappa. Maggiore è il numero di inclinazioni possibili, maggiore sarà anche il comfort del piccolo.
Più rara da trovare è invece la regolazione dell’altezza. Sono infatti ancora pochi i modelli che consentano di alzare la seduta in modo da non dover appoggiare la sdraietta sempre a terra, mentre sono molti invece i casi in cui questa opzione potrebbe rivelarsi utile: per chi fa fatica a piegarsi (soprattutto nei primi giorni dopo il parto), per chi vuole affiancare la sdraietta alla scrivania per lavorare al computer, per chi non vuole che il bambino si trovi troppo vicino a terra o magari per chi ha animali in casa che ancora devono abituarsi al nuovo venuto.
Comfort
Ogni bambino, anche se solo di poche settimane, ha il suo carattere ed i suoi gusti: anche scegliendo la migliore sdraietta possibile, non è detto che il bimbo la gradisca. Tuttavia si può essere ragionevolmente sicuri che più comoda sarà la seduta, più facilmente il bambino la apprezzerà.
Le imbottiture devono quindi essere morbide e possibilmente a volumi differenziati, in modo da garantire il sostegno più corretto per ogni parte del corpo. Se si ha un giardino o una terrazza, potrebbe essere comodo optare per un modello dotato di capottina in modo da proteggere la nuca del bambino dai raggi solari.
Movimento
Al giorno d’oggi le sdraiette non si limitano più ad essere semplici sedie per neonati, ma sono spesso dotate di altre funzioni che ne aumentano la versatilità. Tutte le sdraiette possono essere suddivise in due grossi gruppi: quelle manuali e quelle automatiche.
Le sdraiette manuali
In questo caso non è presente alcun sistema di alimentazione e la sedia si regola manualmente. Le sdraiette manuali hanno ormai quasi tutte la funzione di dondolo: questa è diventata infatti una caratteristica fondamentale, utile per distrarre o addormentare il bambino.
Nei modelli manuali il movimento basculante generato dal dondolo si aziona solo attraverso una spinta e si esaurisce per inerzia una volta esaurito l’effetto di quest’ultima. Alcuni modelli sono costruiti in maniera tale da sviluppare nel bambino stesso le capacità motorie necessarie al dondolamento e il senso dell’equilibrio, ma nella maggior parte dei casi è il genitore a dover fornire una leggera spinta.
Le sdraiette automatiche
Ultimamente si sono diffuse sempre più le sdraiette automatiche, di solito alimentate a batteria. Questi modelli consentono una gamma di movimenti molto più ampia, ma hanno spesso lo svantaggio di consumare le batterie molto velocemente.
In questo caso l’immancabile funzione dondolo si attiva tramite un pulsante e dura per un tempo prestabilito. Frequentemente è associata ad un timer, attraverso il quale si possono impostare i minuti di dondolio desiderati. Talvolta è anche possibile selezionare la velocità del dondolio: ad esempio, più veloce quando il bimbo è sveglio e più lento quando si sta addormentando.
Barra giochi
A dire il vero non tutti i modelli sono dotati di una barra giochi, tuttavia è un componente così frequente da trovare che entra a buon diritto fra gli aspetti da tenere in considerazione prima di acquistare una sdraietta.
Questa infatti non solo distrae il neonato, ma ne sviluppa anche le capacità sensoriali e motorie, stimolandolo a provare a raggiungere i pupazzetti appesi e imparando a distinguerne le forme ed i colori. Le barre giochi possono essere più o meno sofisticate: anche in questo caso esiste una grossa differenza tra i modelli con alimentazione a batteria e quelli manuali.
Barra giochi manuale
Si tratta della barra giochi classica, la stessa che è spesso possibile trovare anche sulle culle. In questo caso i giochi sono dei semplici pupazzetti appesi alla barra, che oscillano se colpiti. L’ideale è che abbiano tutti forme e colori differenti, in modo che il piccolo impari a distinguerle sviluppando la memoria.
Alcuni pupazzetti possono anche riprodurre dei suoni se agitati ed in alcuni casi è possibile staccarli dalla barra per darli in mano al bambino oppure cambiarli di posizione. Maggiori saranno le combinazioni possibili, più sarà divertente per il bambino e più facile sarà distrarlo durante le ore da sveglio.Barra giochi elettronica
Nei modelli alimentati a batteria spesso anche la barra dei giochi è elettronica. In questo caso, oltre ai pupazzetti, la barra giochi può offrire un intrattenimento più diversificato.
In particolare è spesso possibile trovare una selezione di musichette e di suoni della natura per divertire o rilassare il bambino: talvolta sulla barra sono collocate anche delle lucine colorate che si accendono a intermittenza seguendo il ritmo delle musichette. In questi casi è bene controllare se sia possibile impostare il volume delle musiche per non disturbare il bambino ma anche chi lo sta accudendo.
Più rara da trovare è invece l’entrata aux, che consente di collegare gli altoparlanti della sdraietta ad un lettore mp3 nel caso in cui il genitore volesse impartire una specifica educazione musicale al figlio o il bimbo non gradisse le musiche memorizzate dal produttore.
Manutenzione e praticità d’uso
Esistono poi alcuni dettagli che potrebbero facilitare la vita dei neogenitori, che nei primi mesi dopo la nascita del bimbo potrebbe risultare alquanto impegnativa.
Fra queste innanzitutto segnaliamo la possibilità di rimuovere i tessuti della sdraietta e di poterli lavare comodamente in lavatrice, senza dover ricorrere a scomodi e lunghi lavaggi a mano o essere costretti a dare solo una passata veloce con la spugnetta.
Alcuni modelli di sdraiette automatiche sono anche dotati di un telecomando o, nei casi migliori, di un’applicazione da scaricare sul cellulare con la quale controllare la sdraietta a distanza: questa piccola innovazione potrebbe rivelarsi particolarmente utile nel caso in cui il genitore lavorasse da casa, fosse impegnato in attività domestiche o semplicemente fosse molto stanco.
Potrebbe inoltre rivelarsi comoda la presenza di un vassoietto sul quale appoggiare le cose per far fare la pappa al piccolo nel caso in cui non si abbia ancora in casa un seggiolone o quello acquistato sia omologato solo dai 6 mesi in su.
Infine consigliamo a chi abbia deciso di optare per un modello con alimentazione a batteria di verificare il numero e il tipo di pile necessarie per il funzionamento e se siano già comprese all’interno della confezione: alcune potrebbero infatti rilevarsi particolarmente costose e difficili da reperire.
Trasportabilità
I primi mesi di vita di un bambino possono rivelarsi particolarmente stressanti ed i genitori potrebbero gradire l’aiuto di nonni o baby sitter per gestire meglio la situazione e le nuove tempistiche: questo potrebbe voler dire dover spostare ogni volta tutto l’armamentario del nuovo arrivato. Non solo, ma anche restando sempre in casa difficilmente la sdraietta resterà fissa per sei mesi nello stesso posto: è più probabile che venga spostata di volta in volta nella stanza dove si trova l’adulto per controllare meglio il piccolo.
Per tutti questi motivi è bene ricordarsi di osservare quanto la sdraietta sia facile da spostare e trasportare, quanto spazio occupi nel bagagliaio ma anche se spostandola non rischi di rigare i pavimenti di casa per via del peso.
Bisognerà infatti controllare che la sdraietta entri comodamente in casa e occupi poco spazio una volta richiusa. Se si ha intenzione di portarla spesso fuori casa, potrebbe valer la pena di scegliere un modello dotato di bretelle per il trasporto in modo da caricarsela facilmente sulle spalle, o ancora meglio di una borsa apposita dove riporla.
Legato al trasporto è anche sicuramente il fattore peso, anche perché sono rarissimi i modelli dotati di ruote: scegliere un modello con un peso ridotto semplificherà sicuramente la vita.
Le domande più frequenti sulla sdraietta
I materiali della sdraietta sono importanti?
Più che dell’importanza dei materiali, nel caso delle sdraiette è meglio valutare la qualità dei tessuti: la sdraietta è il luogo dove il bambino passerà gran parte del suo tempo da sveglio, per cui è bene che questi siano perfettamente sicuri e confortevoli, oltre che resistenti e in grado di durare a lungo.
Se per le imbottiture poco si può fare, in quanto sono per la maggioranza in poliestere, per il rivestimento esterno sarebbe opportuno scegliere sempre il cotone, soprattutto per i bambini che soffrono di allergie o quelli nati a ridosso dell’estate. Purtroppo però è un’alternativa rara da trovare, perché la maggior parte delle sedute è rivestita anch’essa in poliestere. Sul mercato si possono inoltre trovare rivestimenti in mesh, più adatti ai mesi estivi in quanto permettono la traspirazione e non fanno sudare il bambino nei giorni più caldi; viceversa, è possibile optare per rivestimenti imbottiti e più caldi, perfetti per i mesi invernali.
Quali sono le migliori marche di sdraiette?
Ci sono moltissime marche produttrici di sdraiette, alcune più conosciute ed altre meno. Non è detto infatti che un modello di una marca famosa sia migliore di quello di un marchio sconosciuto, anche se è bene controllare sempre prima di procedere all’acquisto che l’azienda abbia un sito internet facilmente rintracciabile, un servizio assistenza clienti in italiano e dei recapiti telefonici e di posta elettronica per poter reclamare facilmente o richiedere assistenza in caso di problemi con il prodotto. Fra i marchi italiani produttori di sdraiette ricordiamo la Chicco, la Foppapedretti e la Brevi, mentre fra quelli stranieri i più conosciuti sono la Hauck e la BabyBjörn.
Quanto costa una sdraietta?
Se per quanto riguarda le sdraiette manuali il prezzo di solito si mantiene (largamente) al di sotto del centinaio di Euro, nel caso delle sdraiette automatiche i prezzi possono addirittura toccare punte di 300 e passa Euro. In genere, più la sdraietta è tecnologicamente equipaggiata, più il costo tenderà a salire: se ne valga la pena o meno dipende dalle sole esigenze e dalle opinioni dei genitori (o di chi voglia fare loro un regalo per il nascituro).
Per quanto tempo si può lasciare il bambino seduto sulla sdraietta?
La sdraietta va utilizzata per intrattenere il bambino per un tempo limitato. Pediatri e specialisti consigliano infatti di non lasciare il bebè per ore nella sdraietta e, nel caso si addormenti, di spostarlo e farlo coricare nella culla o nel lettino che sono spazi senza dubbio più adeguati e sicuri per la nanna. È inoltre importante essere sempre presenti e sorvegliare il bambino quando si trova nella sdraietta, soprattutto nei primi mesi di vita.
Fino a che età si usa effettivamente la sdraietta? (50 euro-120 euro )
Salvo rare eccezioni, come la BabyBjörn Balance Soft, la sdraietta si usa dagli 0 ai 6 mesi. Se il bimbo non ha un peso superiore alla portata massima del modello, si può utilizzare anche fino agli 8 mesi circa.