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Le migliori scope rotanti del 2024

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Dati tecnici

Tipo spazzole

Elicoidali

Elicoidali

Rulli

Elicoidali

Elicoidale

N° spazzole

3

4

2

3

1

Larghezza testa

43 cm

29 cm

27 cm

34 cm

21 cm

Forma testa

Rettangolare

Rettangolare

Rettangolare

Triangolare

Rettangolare

Capacità serbatoio

300 ml

N/D

200 ml

n.d.

370 ml

Snodo

360°

360°

Monoasse

360°

360°

Altezza manico

N/D

N/D

115 cm

115 cm

112 cm

Tipo manico

Modulare

Modulare

Modulare

Modulare

Modulare

Autonomia

60 min

45 min

40 min

20 min

30 min

Aspirazione

Punti forti

Lunghissima autonomia di funzionamento

Buona autonomia

Efficace anche su tappeti a pelo corto e moquette

Testa triangolare molto agile

Serbatoio capiente e facile da estrarre

Efficace anche su tappeti a pelo corto e moquette

Rulli su tutti i lati

Buona autonomia di funzionamento

Batteria ricaricabile

Snodo a 360°

Alta manovrabilità

Snodo a 360°

Serbatoio di raccolta estraibile

Funziona anche sui tappeti

Punti deboli

Non raggiunge bene gli angoli

Non raggiunge bene gli angoli

Autonomia breve

Una sola spazzola

Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa
Recensione completa

I fattori decisivi per la scelta della scopa rotante

Che cos’è una scopa rotante? Chiunque ne abbia mai vista una sa benissimo di cosa stiamo parlando, mentre chi non avesse mai avuto sott’occhio questa “scopa evoluta” non ha probabilmente idea di che genere di marchingegno si tratti. Basta una foto per spiegarsi:

Scopa rotante
Potremmo definirla una scopa 2.0: al posto della classica testa con le setole troviamo un piccolo serbatoio di raccolta contornato di spazzole o rulli rotanti di diverse fogge e dimensioni, il cui scopo è quello di convogliare lo sporco nel contenitore. Ramazzare il pavimento diventa dunque meno faticoso: dobbiamo solo muovere la testa della scopa e lasciare che questa faccia il grosso del lavoro al nostro posto.
Scopa rotante piccole pulizie
Vale la pena di acquistare questo tipo di scopa? Se non abbiamo il budget o non sentiamo la necessità di comprare piuttosto una scopa elettrica (con o senza filo), la scopa rotante può fare al caso nostro e delle nostre piccole pulizie casalinghe.
Come scegliere allora una scopa rotante performante e duratura? Vi suggeriamo alcune caratteristiche da considerare per azzeccare l’acquisto.

Morfologia della scopa rotante

Per non acquistare a caso e rimanere irrimediabilmente delusi, vi consigliamo di valutare con occhio critico alcune caratteristiche strutturali della scopa rotante che state scegliendo. Queste da sole basteranno a farvi capire se la scopa sarà comoda da usare e se vi potrete aspettare prestazioni soddisfacenti.

Il manico

Il manico di una scopa rotante deve essere alto il giusto: impugnandolo non dovreste avere bisogno di chinarvi per manovrare la scopa, bensì dovreste riuscire a stare ben eretti muovendo unicamente il braccio. Per questo è importante verificare l’altezza del manico e se questo sia telescopico (cioè estensibile), modulare (composto da diversi segmenti avvitabili tra di loro) oppure composto da un pezzo unico.

Scopa rotante manico modulare
In generale possiamo affermare che ovviamente un manico in pezzo unico sia più solido, stabile e durevole rispetto a un manico telescopico o ad uno componibile, ma il vincolo dell’altezza dovrebbe avere la precedenza su questa considerazione. Nel caso di un manico componibile o telescopico verificate l’altezza massima e minima: per una persona di media altezza un manico da minimo 110 cm andrà bene.

Lo snodo

L’attacco del manico alla testa della scopa rotante non è mai fisso, ma ha sempre un qualche livello di flessibilità. Nel migliore dei casi lo snodo manico-testa è una giunzione a 360° che non solo consente la reclinazione totale del manico per raggiungere bene lo spazio sotto i mobili, ma anche di roteare la testa con una semplice torsione del polso.

Scopa rotante snodo a 360 gradi
In altri casi invece lo snodo è soltanto monoassiale, dunque consente sì la reclinazione, ma non lo “sterzo”, per così dire. È chiaro che sarebbe meglio preferire uno snodo a 360° per una maggiore agilità e manovrabilità della scopa.

La testa

La testa della scopa rotante è sostanzialmente un serbatoio con un’apertura e delle spazzole che convogliano lo sporco verso l’apertura. Delle spazzole nello specifico ci occuperemo tra poco, per adesso ci limitiamo a dirvi che dovreste considerare la larghezza della testa e la sua forma.
Una testa larga infatti può risparmiarvi qualche passata del pavimento perché raccoglie più sporco in meno passaggi: la maggior parte delle scope rotanti ha una larghezza massima della testa di 30 cm circa, ma non mancano i modelli che arrivano anche a 40 cm. La forma della testa può avere invece conseguenze pratiche sull’efficacia della scopa.

Scopa rotante testa triangolare
La maggior parte delle scope rotanti hanno infatti una testa rettangolare, ma alcuni modelli hanno invece una testa triangolare che può conferire una maggiore agilità soprattutto sui pavimenti particolarmente ingombri di mobilio. Quale che sia la forma, è comunque importante sincerarsi che le spazzole raggiungano bene gli angoli.

Il serbatoio

Per quanto riguarda invece il serbatoio, sono solo due le cose da considerare: la capienza e la modalità di svuotamento. Non si tratta in generale di contenitori particolarmente capienti, si parla di solito di 100, massimo 300 ml, ma le scope più snelle sono ovviamente penalizzate a questo riguardo e vanno svuotate dopo ogni uso.

Scopa rotante svuotamento serbatoio
Per lo svuotamento in qualche caso la vaschetta di raccolta si può estrarre e svuotare nel cestino della spazzatura, ma in altri casi un po’ più scomodi bisogna invece portare sopra il bidone tutta la testa, se non tutta la scopa.

Spazzole o rulli

Ci sono sostanzialmente tre tipi di spazzole che possono essere montate su una scopa rotante:

  • Spazzole tonde
  • Spazzole elicoidali
  • Rulli

Queste si possono trovare anche in combinazione: non è infrequente, ad esempio, che una scopa rotante abbia due spazzole tonde ed una elicoidale.
Ciascuna di queste tipologie di spazzola presenta vantaggi e svantaggi. Proviamo a riassumerli in questa tabella:

Vantaggi
Svantaggi
Scopa rotante spazzola tonda
Spazzola tonda
Efficace negli angoli
Poco adatta ai tappeti
Scopa rotante spazzola elicoidale
Spazzola elicoidale
Efficace su fughe e tappeti
Non raggiunge bene gli angoli
Scopa rotante rulli
Rullo
Efficace sui tappeti
Poco adatto a pavimenti delicati

Meglio allora scegliere una scopa rotante con spazzole adatte ai pavimenti che abbiamo a casa: per i pavimenti della cucina, ad esempio, va benissimo una scopa con una combinazione classica di spazzole tonde ed elicoidali, mentre sulla moquette meglio un modello a rulli.

Alimentazione

Il funzionamento di una scopa rotante si basa quasi sempre sull’uso di una batteria, sebbene molto meno potente (in termini di voltaggio) e meno capiente (in termini di autonomia) rispetto alle batterie utilizzate ad esempio su una scopa elettrica senza fili.
Non sempre è possibile reperire informazioni sul tipo di batteria montato su una scopa rotante, sui suoi tempi di ricarica e sull’autonomia di lavoro, soprattutto quando si acquista un modello molto economico. Restando in termini molto generali, possiamo affermare che in media l’autonomia di funzionamento di una scopa rotante è compresa tra i 30 e i 40 minuti, anche se non mancano alcuni modelli “di lusso” che arrivano addirittura ai 60 minuti. I tempi di ricarica, invece, sono solitamente tra le 2 e le 3 ore.

Scopa rotante in uso
Nella maggior parte dei casi si tratta di batterie Ni-Mh (al nichel-metallo idruro), dunque è necessario badare al cosiddetto effetto memoria: se mettiamo la batteria a ricaricare prima che abbia esaurito completamente la sua carica, si ridurrà progressivamente l’autonomia. Sono molto pochi i modelli dotati, invece, di batterie Li-Ion (agli ioni di litio), che invece non hanno questo problema e possono essere messe in carica a piacimento. In generale è comunque molto semplice reperire, anche online, batterie di ricambio a poco prezzo.
In qualche raro caso, però, la scopa rotante si alimenta dalla rete elettrica: in questo caso si tratta di modelli con cavo che offrono ovviamente il vantaggio di un’autonomia di lavoro illimitata, al costo però di una minore immediatezza nell’uso.

Scopa aspirante o no

Non sono molto comuni, ma esistono alcuni modelli di scopa rotante dotati anche di una seppur debole aspirazione. Si pongono quindi come una sorta di anello di congiunzione tra la scopa rotante pura e semplice e la scopa elettrica senza fili.
L’opportunità di scegliere un modello aspirante va valutata attentamente: se si sente il bisogno di una scopa che aspiri anche, si rimarrà infatti probabilmente più soddisfatti da una scopa elettrica vera e propria, fosse anche un modello molto economico. Anche una scopa elettrica di bassa qualità offrirà infatti un’aspirazione ben più potente rispetto a una scopa rotante e aspirante.

Altri fattori da tenere in mente per la scelta della scopa rotante

La marca è importante?

Se diamo uno sguardo alle scope rotanti oggi in commercio ci rendiamo immediatamente conto di come la stragrande maggioranza rechi un marchio del tutto sconosciuto. È dunque più che lecito domandarsi se questi marchi oscuri siano affidabili, dato che sono anche solitamente quelli più a buon mercato.
In generale una scopa rotante è talmente semplice dal punto di vista della costruzione e del funzionamento che tra i modelli più economici non è possibile individuarne davvero uno migliore degli altri. È però chiaro che chi volesse un modello ben progettato e auspicabilmente duraturo dovrebbe rivolgersi ai pochi brand noti che producano scope rotanti: Vileda e Black+Decker.

I materiali sono importanti?

Per gli stessi motivi che abbiamo appena citato a proposito delle marche non c’è molto da dire nemmeno sui materiali in cui una scopa rotante è realizzata: questi si riducono alla plastica e, in qualche caso, all’alluminio o acciaio del manico. Per questo riteniamo che più che i materiali costruttivi sia interessante considerare altri elementi: il tipo di batteria per capire come gestire le ricariche, il tipo di manico per capire quanto sarà solido (un manico telescopico o monoblocco è in generale più solido di uno modulare), il sistema di svuotamento del serbatoio e altri aspetti legati all’uso effettivo della scopa.

Il prezzo è importante?

Una scopa rotante solitamente non costa molto. I modelli più economici si trovano addirittura intorno ai 14 € appena, sebbene con tutti gli incisi che abbiamo già avuto modo di fare circa i prodotti low-cost. Può stupire allora scoprire che esistono anche scope rotanti sopra i 50 €: si tratta ovviamente di modelli di marca che, per quanto semplici, presentano dettagli curati e piccole caratteristiche di pregio.