Come scegliere lo schiacciapatate
Lo schiacciapatate è un utensile da cucina che può essere realizzato in diversi materiali e, come si evince dal nome, viene utilizzato principalmente per schiacciare patate o altri alimenti lessati e dalla consistenza semi-morbida. Negli ultimi anni, grazie anche ai numerosi programmi TV dedicati all’arte culinaria, sono sempre di più le persone che si avvicinano al mondo della cucina e che quindi sono continuamente alla ricerca della giusta strumentazione per cimentarsi in prelibati piatti. E, in questi casi, uno schiacciapatate diventa un utensile indispensabile.
In commercio esistono tantissime tipologie del famoso strumento, che differiscono le une dalle altre soprattutto per struttura e materiali. In questa guida vi aiuteremo a capire quale sia lo schiacciapatate più adatto alle vostre esigenze in cucina affinché possa trasformarsi in un perfetto alleato tra i fornelli.
Design
Uno schiacciapatate può avere differenti design o strutture e quindi anche diverso funzionamento a seconda della tipologia in questione. Lo scopo ovviamente resta sempre lo stesso, ciò che cambia invece è la comodità per l’utente durante l’esecuzione, che è sempre molto soggettiva. Scopriamo da vicino quali sono le tipologie più diffuse, i loro componenti e come cambia il funzionamento da un modello all’altro.
Classico
Lo schiacciapatate per antonomasia è quello costituito da 2 elementi principali che sono la camera e il pestello. La camera è caratterizzata da una forma cilindrica e presenta un manico lungo posto su un lato. Al suo interno, sul fondo, come già accennato nell’introduzione, è provvista di piccoli fori da cui fuoriesce l’alimento schiacciato. Il pestello invece è la parte superiore collegata alla camera ed è provvisto di un disco e di un altro manico lungo sul quale viene esercitata la pressione per ottenere la schiacciatura.
Verticale
Altro tipo di schiacciapatate invece è quello verticale, costituito da un solo elemento. Si tratta di un disco collegato nella sua parte centrale a un manico, dalle sembianze simili a quelle di un timbro, che una volta impugnato può essere premuto con forza sull’alimento da schiacciare, e a differenza dello schiacciapatate classico può essere usato direttamente in pentola. Quando si utilizza questo modello, per rendere più veloce e facile il suo utilizzo, è importante che le patate o qualsiasi altro alimento vogliate cucinare siano abbastanza morbidi, altrimenti il lavoro risulterebbe più difficile.
Tipologia
Altra distinzione che è possibile fare per gli schiacciapatate riguarda il tipo di funzionamento. Solitamente si è abituati alla versione classica manuale con due componenti, ma in realtà negli ultimi anni ha preso piede anche la soluzione elettrica, una scelta più moderna e che trova abbastanza consenso di pubblico. Scopriamo insieme quale delle due opzioni è quella più adatta alle vostre necessità.
Manuale
Entrambe le categorie viste nei precedenti paragrafi appartengono alla tipologia di schiacciapatate manuale. Per utilizzarli è necessaria una certa pressione della mano per poter schiacciare le patate all’interno o sotto il disco, in base al modello scelto. Si tratta dell’opzione più tradizionale e, volendo, anche più economica rispetto a quello elettrico che vedremo qui di seguito.
Elettrico
Lo schiacciapatate elettrico non è altro che una variante del mixer detto anche frullatore a immersione. Molto spesso in commercio troverete disponibile il gambo separabile che è possibile adattare al corpo motore di un determinato modello di frullatore a immersione. Il gambo di uno schiacciapatate elettrico si presenta con un disco forato e una lama interna che, una volta azionata, trita l’alimento ottenendo la consistenza cremosa simile a quella del purè.
Materiali
Qualsiasi sia il modello di schiacciapatate che desiderate per la vostra cucina è possibile acquistarlo in diversi materiali che, come sempre affermiamo, rappresentano uno dei fattori principali da verificare prima della scelta di un qualsiasi prodotto, soprattutto per quelli da cucina. Optando per dei materiali resistenti infatti potrete usufruire del vostro utensile più a lungo e cucinare così infinite ricette.
Acciaio inox
Tra i materiali più prestigiosi e robusti da utilizzare in cucina abbiamo l’acciaio inox, il preferito dagli chef professionisti. Uno schiacciapatate in acciaio si presenta con una struttura molto solida e resistente e può essere facilmente lavato una volta utilizzato. Solitamente tutti i modelli sopra descritti vengono prodotti anche con questo materiale.
Alluminio
L’alluminio è un’altra buona opzione per un utensile come lo schiacciapatate. Bisogna puntualizzare che rispetto all’acciaio però è meno resistente poiché tende a scheggiarsi più facilmente. Il vantaggio invece è rappresentato soprattutto dalla sua leggerezza, mentre l’acciaio, com’è facile intuire, è molto più pesante.
Plastica
La plastica negli ultimi decenni è diventata uno dei materiali più presenti in ogni casa e anche nelle cucine. Si tratta di un materiale abbastanza resistente e leggero nonostante i suoi costi molto contenuti ma che tende a rompersi più facilmente rispetto ai materiali già citati. In commercio sono disponibili diversi modelli realizzati in plastica che risaltano tra gli altri anche per i vivaci colori.
Silicone
Anche il silicone è un altro materiale abbastanza diffuso negli ultimi anni negli ambienti delle cucine; nel caso dello schiacciapatate, lo troviamo soprattutto combinato con altri elementi come l’acciaio. Il suo scopo è quello di rendere l’impugnatura più comoda e quindi il funzionamento più pratico e veloce.
Legno
Infine, altro materiale, da sempre presente in questo tipo di contesto, è il legno. Sul mercato è facile trovare soprattutto schiacciapatate verticali realizzati con questo materiale. Il legno si presenta però con una superficie molto porosa, quindi più difficile da pulire e che tende a trattenere gli odori degli alimenti.
Usi dello schiacciapatate
Veniamo adesso alla parte più gustosa di questa guida dove cercheremo di descrivere tutti gli usi possibili di uno schiacciapatate. Come già preannunciato, il noto utensile da cucina trova grande impiego e successo anche con alimenti diversi dalle patate. Vediamo insieme quali sono e quante ricette è possibile preparare grazie al suo utilizzo.
Purè e gnocchi di patate
Come abbiamo già ripetuto più volte l’utilizzo principale del famoso utensile è per schiacciare le patate. Questo alimento rappresenta la base per dare vita a tantissime ricette della tradizione italiana, tra le più gettonate certamente troviamo il purè di patate che si ottiene aggiungendo altri ingredienti come parmigiano, burro, latte e uova a seconda della regione, o anche buonissimi e sfiziosi gnocchi.
Hamburger
Altro possibile uso dello schiacciapatate è per preparare hamburger di carne. In questo caso sarà necessario inserire all’interno della camera della carta da forno, in modo da evitare che la carne fuoriesca una volta schiacciata. Allo stesso scopo è possibile utilizzare anche il modello da un pezzo poggiando la carta da forno direttamente sulla carne e aiutandosi con delle formine circolari.
Vellutata di verdura
Se è possibile schiacciare le patate, perché non provarci anche con un altro tipo di verdure? I risultati saranno buonissime vellutate realizzate con gli alimenti più diversi come la zucca per esempio: basterà aggiungere pochi e semplici ingredienti come porri e un po’ di patata per ottenere velocemente una crema gustosa e salutare.
Legumi
Altro utilizzo è destinato ai legumi lessati, utile soprattutto se avete l’esigenza di separare la polpa dalla buccia. Basterà inserirli nell’apposito cilindro e schiacciarli in maniera energica, ricordandovi di pulire il disco ogni tanto prima di procedere con le successive spremiture. In questo modo potrete preparare creme di legumi di lenticchie, ceci o fagioli oppure utilizzarli per arricchire altri piatti.
Castagne
Così come per i legumi anche per le castagne lessate è possibile procedere con lo stesso procedimento. Uno degli utilizzi più famosi dello schiacciapatate infatti è per preparare la giusta consistenza filamentosa di castagne per il noto dolce montblanc, dalla tipica forma di una montagna innevata.
Passatelli romagnoli
Infine, un ultimo uso dello schiacciapatate che vogliamo ricordare è quello per la realizzazione dei famosi passatelli, piatto celebre dell’Emilia Romagna. Una volta ottenuto il panetto per la pasta fresca basterà inserirne una parte nella camera a fori larghi e ottenere così il tipico formato.
Dimensioni
Lo schiacciapatate solitamente è caratterizzato da delle dimensioni standard che oscillano dai 27 ai 29 cm comprendendo tutta la lunghezza del manico e dai 9 agli 11 cm di diametro per la camera. Queste sono le misure per il modello classico con camera e pestello. Per coloro che preferiscono utilizzare quello da un solo pezzo, è possibile trovarlo con diverse dimensioni, la più diffusa presenta 30 cm di lunghezza e 9 cm di diametro del disco. Altra dimensioni riguarda i fori del disco all’interno della camera che possono variare dai 2,5 mm ai 5 mm di diametro.
Accessori
Per poter potenziare l’efficacia di questo pratico utensile è possibile avvalersi di alcuni accessori non sempre inclusi all’interno della confezione e quindi da acquistare separatamente. Tra i vari oggetti complementari disponibili troviamo i già citati dischi intercambiabili e il pelapatate. Vediamoli insieme.
Dischi intercambiabili
I dischi intercambiabili sono molto utili qualora ci fosse la necessità di cambiare le dimensioni dei fori che, come abbiamo visto precedentemente, possono avere delle dimensioni variabili tra piccole, medie e grandi. Ogni tipo di foro è destinato a un uso diverso, ad esempio il più piccolo per le verdure mentre quello più grande è perfetto per le castagne o per i passatelli. Non tutti i prodotti però includono le varie opzioni intercambiabili, quindi il consiglio è di verificare questa caratteristica prima di ogni acquisto.
Pelapatate
In altre occasioni invece è possibile acquistare uno schiacciapatate super accessoriato, quindi provvisto, oltre che di dischi forati, anche di apposito pelapatate, in modo da completare il procedimento in tutte le sue fasi. Quest’accessorio solitamente è realizzato in plastica e acciaio.
Le domande più frequenti sullo schiacciapatate
Quanto costa uno schiacciapatate?
Uno schiacciapatate manuale, data la semplicità della sua struttura, non presenta costi eccessivi. Il prezzo di un modello base in acciaio inox senza accessori oscilla dai 15 € ai 20 €. Il costo invece diminuisce fino ai 10/13 € per il modello da un solo componente, sempre in acciaio. Ovviamente, come ogni prodotto per la cucina, anche per lo schiacciapatate il costo potrebbe aumentare fino ai 35/40 € se appartenente a brand famosi o specializzati. Se invece avete deciso di optare per quello elettrico, il costo del solo gambo, in acciaio, è di circa 30 €, prezzo che può variare a seconda del modello e dei materiali.
La marca è importante?
La marca può diventare importante soprattutto se rapportata alla qualità dei materiali utilizzati. Spesso noti brand, grazie all’esperienza maturata nel settore con gli anni, offrono ai propri clienti dei prodotti realizzati con materiali di prima qualità, quindi robusti e resistenti. In questo caso, i prezzi, certamente più alti rispetto agli schiacciapatate di altre marche minori, verranno compensati dalla durata del prodotto.
Come lavare lo schiacciapatate?
Come lavare uno schiacciapatate dipende soprattutto dal tipo di materiale con cui è realizzato. Nel caso dell’acciaio inox è possibile inserirlo direttamente in lavastoviglie per un lavaggio quindi facile e veloce. Nel caso di altri materiali è sempre meglio controllare sull’etichetta della confezione le istruzioni d’uso dove saranno indicate le giuste modalità di lavaggio tra lavastoviglie e a mano, come nel caso del legno, materiale molto poroso che ha bisogno soltanto di abbondante acqua e niente detersivo.