Come scegliere le scarpe da trekking

Come scegliere le scarpe da trekking

Se siete amanti delle camminate in montagna o nei boschi e del campeggio, le scarpe da trekking rappresentano un accessorio indispensabile per praticare il vostro hobby. Sia che abbiate intenzione di fare una semplice passeggiata su strada sterrata, sia che abbiate programmato di intraprendere un percorso con livello di difficoltà maggiore, avrete ugualmente bisogno di indossare delle scarpe con determinate caratteristiche.
In questo tipo di attività outdoor, infatti, le semplici scarpe da ginnastica sono sconsigliate in quanto potrebbero pregiudicare la salute dei vostri piedi. Sui sentieri di montagna si incontrano infatti dislivelli, pietre, radici e acqua, di conseguenza il piede ha bisogno di essere ben protetto e assicurato da una robusta e comoda scarpa tecnica.

scarpe da trekking e calzini
A seconda del livello di difficoltà dell’attività o escursione, inoltre, esistono diversi modelli su cui far ricadere la propria preferenza, anche in base al tipo di percorso. In molti casi queste scarpe vanno bene per entrambi i sessi, tuttavia esistono dei modelli destinati esclusivamente alle donne: date un’occhiata alla nostra selezione delle migliori scarpe da trekking femminili:

Se invece volete una panoramica più generica sui migliori modelli di scarpe da trekking, date un’occhiata alla nostra pagina dedicata:

Fatte queste premesse vediamo allora a cosa fare attenzione per scegliere le scarpe da trekkiing giuste.

Tipi di scarpe da trekking

Sul mercato esistono moltissimi modelli di scarpe da trekking, ma non tutti sono idonei agli stessi sentieri o percorsi: alcuni sono più adatti a tragitti semplici, mentre altri, con caratteristiche più tecniche, a percorsi molto articolati. Di seguito vedremo le tre principali tipologie di scarpe da trekking.

Scarpe da trekking basse

Le scarpe da trekking basse si caratterizzano per un taglio che non supera la caviglia, lasciandola così scoperta e quindi anche meno protetta. Inoltre sono molto leggere, qualità che le rende perfette per lunghe camminate con clima mite.

Una scarpa da trekking bassa
Questo tipo di scarpe da trekking sono perfette nel caso abbiate in mente di fare delle semplici passeggiate immersi nella natura, su percorsi quindi molto facili o addirittura urbani. Possono essere adatte anche a percorsi di montagna, purché questi siano sentieri curati e con livello di difficoltà basso.

Scarpe da trekking medie

Questi modelli di scarpe da trekking avvolgono il piede fino ad arrivare al malleolo, diventando così degli scarponcini. Coprendo leggermente la caviglia, il piede ha una maggiore sicurezza rispetto a un modello basso. Gli scarponcini da trekking con taglio medio sono adatti a percorsi facili, ma anche a sterrati e fuoripista purché questi siano poco impegnativi. Possono essere utilizzati sia in periodi con clima mite, sia rigido, ma molto dipende anche dai materiali con cui vengono realizzati.

Scarpe da trekking alte

Infine, le scarpe da trekking alte coprono totalmente la caviglia proteggendola soprattutto sui tragitti ostici. Le scarpe da trekking alte, infatti, possono essere utilizzate su qualsiasi tipo di terreno di montagna e facilitano quindi la camminata, anche in discesa, facendo sentire il piede sempre comodo, stabile e al sicuro.

Una scarpa da trekking alta
A seconda dei materiali con cui vengono realizzate possono essere indossate in diversi periodi dell’anno. Quelle in materiali leggeri e traspiranti possono essere usate in tutte stagioni, mentre quelle più pesanti possono essere indossate prevalentemente nel periodo invernale.

Struttura

Come ogni scarpa, anche quelle da trekking hanno una struttura ben definita con delle caratteristiche tecniche specifiche che fanno la differenza nel momento in cui dovete fare la vostra scelta definitiva. Alcuni componenti, inoltre, giocano un ruolo decisivo sulla qualità della prestazione, come la suola, ad esempio. Ma vediamo insieme come sono fatti gli scarponcini da trekking.

Materiali

Per delle scarpe da trekking i materiali utilizzati possono essere fondamentali o addirittura decisivi. Trattandosi di un’attività outdoor prevalentemente in montagna l’escursionista ha bisogno di attrezzature adeguate, come degli scarponi con determinate caratteristiche tecniche; scarpe quindi che si possano adattare a ogni tipo di terreno, pietre, acqua o fango, e a qualsiasi situazione climatica, come pioggia, neve o caldo. Chiaramente il materiale dev’essere considerato in relazione alla parte della scarpa: nei prossimi paragrafi dedicati alle varie componenti di una scarpa da trekking vedremo anche quali sono i materiali consigliati per ciascuna evenienza.

Tomaia

La tomaia è la parte superiore della scarpa; nel caso degli scarponi da trekking è quella che protegge il piede senza stringerlo. Il piede all’interno, per avere una funzione ottimale, deve rimanere abbastanza libero, altrimenti, se troppo compresso, potrebbero crearsi fastidiose bolle o vesciche dovute allo strofinamento della pelle contro il rivestimento interno della scarpa.

Suola

La suola delle scarpe da trekking è forse uno degli elementi della struttura più decisivi. Le suole di qualità, infatti, si differenziano per il loro materiale antiscivolo, che solitamente è realizzato in resistente gomma Vibram; questo tipo di gomma è in costante evoluzione ed è perfetta per la sua aderenza su diversi tipi di superficie, come fango o altri terreni ostici.

La suola Vibram delle scarpe da trekking
Di solito una suola con queste caratteristiche presenta dei profondi solchi, detti anche dentature, perfetti per l’escursionismo in montagna. In commercio esistono anche tipi di suola con una dentatura poco accennata, quindi con solchi meno profondi; questo tipo di scarpe però è più adatto a superfici regolari e curate.

Soletta

Le solette sono le suole interne delle scarpe e nel caso di quelle da trekking devono avere due caratteristiche essenziali: essere anatomiche e soprattutto fisse. Quelle mobili potrebbero spostarsi durate la camminata e non garantire così una buona prestazione.

Imbottitura

Anche l’imbottitura definisce la buona qualità della scarpa da trekking. È preferibile optare per degli scarponi con interni in schiuma anziché gommapiuma: in questo modo il piede si sentirà sempre comodo e protetto, così come anche la caviglia.

Linguetta

La linguetta solitamente è un elemento della struttura delle scarpe non molto valorizzato, invece la sua funzione è davvero molto importante: una linguetta ben collocata sotto le stringhe impedisce a sassolini e terra di entrare all’interno, contribuendo così a una maggiore protezione del piede.

La linguetta e le stringhe delle scarpe da trekking

Stringhe

Anche le stringhe potrebbero essere viste come un componente di secondaria importanza, invece hanno la precisa funzione di tenere le scarpe sempre ben chiuse durante il tragitto garantendo la giusta aderenza tra piede e scarpa e favorendo una camminata sicura. Esistono diverse lunghezze di stringhe che variano dai 120 ai 150 cm a seconda del modello. Solitamente sono in fibra sintetica, hanno una sezione rotonda e sono disponibili in diversi colori.

Altre caratteristiche importanti delle scarpe da trekking

Vi sono poi altre caratteristiche della scarpa da trekking che non bisogna trascurare nella scelta del proprio modello: vediamo quali.

Impermeabilità

Le scarpe da trekking, per garantire una buona performance su percorsi di montagna, devono avere di preferenza una particolare qualità: una tomaia impermeabile. Oggi la maggior parte delle scarpe da trekking è realizzata in Gore-tex, un tessuto sintetico impermeabile che consente una buona traspirazione del piede. In commercio esistono diverse tipologie di questo innovativo tessuto, ovvero:

  • Gore-tex Extended Comfort: molto traspirante, è adatto ai periodi primaverili o estivi, quando il piede suda di più. Le scarpe in questo materiale sono adatte a semplici passeggiate;
  • Gore-tex Performance Comfort: perfetto per il trekking e altre attività simili perché può essere utilizzate in ogni condizione atmosferica;
  • Gore-tex Insulated Comfort: consente un perfetto isolamento termico del piede ed è adatto quindi a scarpe da trekking da indossare nel periodo invernale.

Peso

Una buona scarpa da trekking deve anche essere abbastanza leggera. Le scarpe basse, ad esempio, sono molto leggere, ma spesso non sono adatte ai percorsi più difficili. Se la vostra intenzione è di fare lunghe camminate su percorsi con superfici diverse meglio comprare un modello medio, purché abbastanza leggero.

Scarpe da trekking alte con stringhe
Gli scarponi pesanti, a lungo andare, potrebbero risultare scomodi. Il peso delle scarpe da trekking varia a seconda del modello e dei materiali utilizzati (sintetici o pelle) e può variare dai 400 ai 700 g.

Le domande più frequenti sulle scarpe da trekking

Come capire se le scarpe da trekking sono giuste?

Scegliere il numero giusto non è sempre facile, ma ci sono due caratteristiche che vi potranno aiutare: la larghezza e la lunghezza. Dovete infatti sapere che il vostro numero di scarpe “normali” non sarà il più delle volte lo stesso per le scarpe da trekking: nella stragrande maggioranza dei casi è necessario acquistare scarpe di almeno un numero più grandi.
La lunghezza della scarpa deve permettere alle dita dei piedi di potersi muovere all’interno. Immaginate di essere in discesa: la punta dell’alluce dovrà avere dei millimetri di spazio a disposizione per non picchiare sul puntale.
La larghezza idonea invece è quella che lascia il piede abbastanza libero, ma senza farlo muovere eccessivamente. Delle scarpe troppo strette potrebbero causare vesciche o bolle; inoltre i piedi dopo parecchie ore di camminata tendono a gonfiarsi, quindi hanno bisogno di più spazio.

Come ammorbidire le scarpe da trekking?

Per abituarsi alle scarpe da trekking è necessario farle leggermente ammorbidire, così da evitare che durante la camminata le parti più rigide a contatto con piede e articolazioni possano provocare calli o vesciche. Utilizzarle per camminare in casa o in città potrebbe non essere la migliore soluzione: meglio indossarle per fare brevi camminate in montagna o su sentieri non asfaltati, avendo l’accortezza di indossare calzini spessi in spugna o calze di tipo tecnico. Si possono anche utilizzare speciali prodotti (creme o spray) che isolano il piede e lo rendono più resistente, ma anche i classici cerotti anticallo o antivescica.

Quanti chilometri dura una scarpa da trekking?

I modelli migliori di scarpe da trekking possono durare anche anni ed essere utilizzate per oltre 500 km di camminate. La durata delle scarpe però non dipende soltanto dalla qualità del prodotto acquistato, ma anche dall’utilizzo che se ne fa; se ad esempio si cammina spesso su sentieri molto impervi e con numerosi ostacoli di tipo naturale la suola potrebbe deteriorarsi più in fretta. Lo stesso è valido in caso di cadute accidentali o di incidenti; in quei casi la scarpa potrebbe lesionarsi nella parte esterna o nella suola e andrebbe sostituita.

Quando cambiare le scarpe da trekking?

Le scarpe da trekking andrebbero sostituite quando e se:

  • Si notino lesioni sulla tomaia: questo implicherebbe un minore isolamento termico e una limitata impermeabilità;
  • I tacchetti o le sporgenze della suola siano danneggiate: se la base della scarpa appare liscia è il momento di sostituirla perché l’aderenza al terreno potrebbe diminuire;
  • La soletta sia danneggiata: anche la suola interna è importante per il comfort e l’aderenza, per questo deve essere sempre in condizioni ottimali.

Come devono essere le scarpe da trekking?

Le scarpe da trekking devono essere:

  • Comode: la comodità è fondamentale per camminare a lungo su terreni difficili;
  • Ammortizzate: anche l’ammortizzazione è importante perché consente di mantenere bene l’equilibrio su terreni scoscesi o con ghiaia e sassi;
  • Facili da indossare: in caso di caduta è importante poter rimuovere facilmente la scarpa, quindi un’allacciatura semplice ma ben salda è importante;
  • Resistenti: a urti, graffi e cadute; spesso puntali e fianchi sono rinforzati;
  • Impermeabili: l’impermeabilità, e quindi la resistenza a diversi climi, è un plus importante per chi fa trekking anche d’inverno.

Cosa vuol dire GTX nelle scarpe?

GTX è l’abbreviazione di Gore-Tex, un materiale utilizzato per impermeabilizzare le scarpe, non solo quelle da trekking, ma anche scarpe casual. Nella maggiorparte dei casi il Gore-Tex è utilizzato per realizzare una fodera protettiva che è posta tra la tomaia e la parte interna della scarpa; anche le scarpe in pelle scamosciata o in tessuto grazie a questa membrana sono completamente impermeabili.

Com’è la suola delle scarpe da trekking?

La suola nelle scarpe da trekking deve avere dei tacchetti o indentature per permettere di aderire a superfici terrose e fangose, ma anche a strati di ghiaccio o di terreno bagnato. Le sporgenze sono solitamente posizionate in modo sfalsato e hanno dimensioni diverse per ottimizzare al meglio il grip. Alcuni brand, come Salomon, Dolomite, Hoka o Scarpa, utilizzano tecnologie particolari per migliorare ancora di più questo aspetto rendendo uniche le loro suole; in altri casi invece le aziende collaborano con il brand Vibram, che realizza suole ammortizzate e con diversi livelli di grip.

Che differenza c’è tra scarpe da trail e scarpe da trekking?

Il trail, ovvero il trail running, è una disciplina sportiva che si pratica sugli stessi terreni del trekking: si tratta in sostanza di corsa in montagna o meglio di una corsa su terreni difficili, percorsi con pendenze elevate e molti ostacoli naturali. Alcune scarpe da trail running possono quindi essere utilizzate tranquillamente per fare trekking perché le caratteristiche sono molto simili, anche se le scarpe da trail running hanno una suola che può essere leggermente più morbida. Questo potrebbe non essere ideale per chi fa trekking su lunghi percorsi o vuole utilizzare dei ramponi: in questi casi è meglio avere una scarpa con suola rigida o medio-rigida.