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Recensione: Hamlet XDVDIAPO

Sensore CMOS 5 Mp, 1800 DPI ottici, diapositive e pellicole 35 mm, stand alone

Risoluzione
6
Formati
7
Funzioni
6.5
Connettività e memoria
7.5

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Scheda tecnica

Tipo: Stand alone Acquisizione: Sensore CMOS Formati diapositive: 135 Formati pellicole: 135 Formati output: .jpg Caricamento: Manuale DPI ottici: 1.800 DPI interpolati: 3.600 Correzioni automatiche: Nessuna Correzioni on board: Esposizione, Conversione negativi Memoria: 0 GB Memoria espandibile: 128 GB Software in dotazione: Nessuno

Punti forti

Funziona senza connessione al computer È anche un lettore di schede SD Si può modificare l'esposizione on board Facilissimo da usare

Punti deboli

Caricamento manuale Bassa risoluzione Scarse possibilità di ritocco
QualeScegliere logo blu

Hamlet XDVDIAPO in breve

La nostra valutazione finale dello scanner diapositive Hamlet XDVDIAPO è di 6,8 punti su 10, un voto soddisfacente per questo particolare strumento “stand alone“. Questo scanner opera infatti in maniera del tutto indipendente da un computer, ed è quindi l’ideale per scansioni veloci e non ritoccate. Certo le caratteristiche tecniche non sono le migliori: l’acquisizione avviene tramite sensore CMOS da 5 Mp, con una risoluzione ottica piuttosto bassa di solo 1800 DPI, che possiamo spingere fino a 3600 con l’interpolazione.
Possiamo scansionare con questo strumento diapositive e negativi da 35 mm, servendoci dei tre caricatori in dotazione, uno per pellicole, uno da quattro diapositive, l’ultimo per la scansione in sequenza di 20 diapositive circa. Non ci sono ovviamente molte possibilità di fotoritocco, possiamo solo correggere leggermente l’esposizione e ruotare o ribaltare l’immagine. Le foto vengono salvate solo in .jpg su una scheda di memoria SD che dobbiamo procurarci a parte. Possiamo consigliare l’Hamlet XDVDIAPO a chi ha pretese molto basse e vuole solo preservare le proprie diapositive, mentre chi vuole risultati di alta qualità da ritoccare e migliorare dovrà di preferenza scegliere uno scanner diapositive da collegare al computer.

Voto finale: 6.8

I nostri voti sui fattori decisivi per la scelta dello scanner diapositive

Risoluzione: voto 6

Il primo aspetto importante di uno scanner diapositive è senza dubbio la sua risoluzione, dato che da questa dipende in buona parte la qualità finale dell’immagine che potremo ricavare.
Da questo punto di vista l’Hamlet XDVDIAPO non brilla certo per prestazioni elevate, ragione per cui gli assegniamo soltanto una sufficienza.

Hamlet XDVDIAPO
Come la maggior parte degli scanner diapositive compatti, infatti, questo modello illumina la diapositiva con una luce LED e cattura l’immagine proiettata con un sensore CMOS da 5 Mp. Il risultato in termini di DPI non è particolarmente buono: solo 1800 DPI ottici che possiamo spingere fino a 3600 con l’interpolazione. Questo significa che le scansioni che otterremo saranno adatte alla condivisione e al caricamento online, ma non potranno venire stampate con buoni risultati.
Non abbiamo trovato notizie certe circa il contrasto dinamico offerto da questo scanner, ma tutto lascia presagire che non sia particolarmente buono.

Formati: voto 7

In secondo luogo è fondamentale che uno scanner diapositive riesca a processare tutti i tipi di pellicola che intendiamo digitalizzare, e idealmente ci offra qualche opzione circa il formato di file che vogliamo ottenere.
Da questo punto di vista l’Hamlet XDVDIAPO merita una valutazione più generosa, un 7 su 10 giustificato principalmente dal fatto che può scannerizzare diapositive da 35 mm a colori e monocromatiche, ma anche i classici negativi da 35 mm.

Hamlet XDVDIAPO caricatori
Il caricamento è manuale, e in dotazione si trovano tre caricatori diversi: uno per i negativi, che accoglie pellicole fino a sei fotogrammi, e due per diapositive. Di questi, uno può alloggiare un massimo di quattro slide, l’altro invece può contenerne una ventina (lo vedete qui sopra).
Non ci sono molte opzioni per quanto riguarda il formato dei file, però, che possono venire salvati solamente come .jpg. Una caratteristica interessante è la possibilità di collegare lo scanner a un televisore per visionare su di esso le diapositive, un modo per sostituire a basso costo un proiettore.

Funzioni: voto 6,5

In terzo luogo è sempre interessante valutare di quali funzioni uno scanner diapositive sia fornito, dato che in molti casi un intervento di ritocco è possibile fin dall’anteprima di scansione.
Anche in questo ambito l’Hamlet XDVDIAPO non sorprende per le possibilità offerte, aggiudicandosi solamente un 6,5 su 10, ma bisogna dire che questo non stupisce in uno scanner diapositive “stand alone” come questo, che funziona cioè scollegato da un computer. Per forza di cose questi apparecchi non sono dotati di un software di acquisizione e fotoritocco particolarmente avanzato, non potendo sfruttare la capacità di elaborazione di una CPU molto potente.

Hamlet XDVDIAPO menù principale
Sul piccolo display a colori da 2,4″ possiamo visualizzare l’anteprima della scansione, e un menù molto semplice (lo vedete qui sopra) ci permette di effettuare le poche operazioni possibili:

  • Risoluzione: per scegliere tra risoluzione ottica e interpolata
  • Tipo scansione: per indicare cosa stiamo scansionando, se pellicola a colori, in bianco e nero o un negativo (convertito automaticamente in positivo)
  • Rotazione e ribaltamento: per ruotare e/o ribaltare (invertire specularmente) le immagini
  • Correzione esposizione: possiamo applicare una minima correzione all’esposizione, da -2 a 2 EV
  • USB MSDC: questa funzione permette di collegare lo scanner a un computer per usarlo come lettore di schede di memoria

Connettività e memoria: voto 7,5

Infine spendiamo qualche parola ancora per parlare della modalità di funzionamento di questo scanner diapositive: abbiamo già detto che l’Hamlet XDVDIAPO è un dispositivo “stand alone“, che lavora cioè in maniera indipendente da un computer. Questa secondo noi non è la miglior tipologia di scanner diapositive, e il nostro voto di 7,5 su 10 è infatti lontano dall’eccellenza.
Come abbiamo già avuto modo di accennare, questo tipo di scanner non può beneficiare di software di acquisizione particolarmente sofisticati, e sono possibili dunque solo pochissime correzioni “on board”.

Hamlet XDVDIAPO slot SD
Inoltre per il salvataggio delle scansioni è necessario servirsi di una scheda SD (non inclusa nella confezione) da massimo 32 GB, un limite di spazio di memoria dunque piuttosto ristretto se paragonato alle centinaia di GB di un disco rigido. È pur vero che la connessione ad un computer consente il trasferimento dei file, ma questa è un’operazione che non può avvenire contemporaneamente alla scansione.

Opinioni dei consumatori

Chi ha già acquistato e provato l’Hamlet XDVDIAPO ne ha un’opinione diversificata a seconda delle aspettative. Chi ha solo bisogno di preservare le proprie foto ricordo, senza pretesa di ritoccarle e addirittura migliorarle con il fotoritocco, è in generale soddisfatto da questo scanner diapositive. Al contrario, chi ha espressamente il desiderio di ottenere copie perfette o addirittura migliorate delle proprie diapositive rimane inevitabilmente deluso.
I motivi di questa delusione sono molteplici: alcuni lamentano la falsatura del colore rispetto all’originale, altri ancora notano il contrasto alterato e molti segnalano che è necessario pulire di frequente la lente interna dello scanner, poiché la polvere depositata su di essa si vede inevitabilmente anche nelle scansioni.

Voto finale: 6.8

Risoluzione
6
Formati
7
Funzioni
6.5
Connettività e memoria
7.5

Andamento prezzo Hamlet XDVDIAPO

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