I fattori decisivi per la scelta del saturimetro
Nel nostro armadietto dei medicinali tutti noi conserviamo anche dei piccoli strumenti medici che tornano utili quando siamo malati o accusiamo un po’ di stanchezza o un piccolo malore: accanto ai più comuni di questi strumenti, ovvero il classico termometro per la febbre e il misuratore di pressione, molti possono trovare utile anche avere un saturimetro.
Cos’è un saturimetro
Un saturimetro è un piccolo apparecchio elettronico dotato di un sensore ottico che si può applicare a un dito della mano oppure, in alcuni casi, al lobo dell’orecchio. Un saturimetro serve a misurare l’ossigenazione (saturazione) del sangue, ovvero a misurare quanto ossigeno viene trasportato dal nostro flusso sanguigno.
L’uso del saturimetro aiuta insomma a capire se i nostri polmoni stanno funzionando bene: dei valori di ossigenazione inferiori alla media possono infatti indicare qualche problema a livello polmonare.Come funziona il saturimetro
L’ossigeno è “legato” ai globuli rossi dal “collante” dell’emoglobina: questa, a seconda che sia o meno legata a delle molecole di ossigeno, assorbe radiazioni luminose di diversa frequenza, ovvero infrarosse quando è legata all’ossigeno, rosse quando invece non è legata all’ossigeno.
Il principio di funzionamento di un saturimetro si basa proprio su questa differenza: alla “base” della pinza si trovano infatti due diodi luminosi, di cui uno emette luce rossa a 660 nm e l’altro luce infrarossa a 940 nm. Nella parte superiore della pinza si trova invece un rilevatore, che “raccoglie” i due fasci luminosi dopo che questi hanno attraversato il dito dell’utente: misurando la differenza tra la radiazione luminosa emessa e quella ricevuta, il sensore calcola il livello di saturazione del sangue.Una volta chiarito cos’è e come funziona un saturimetro, passiamo ad occuparci di quelli che riteniamo i fattori fondamentali da considerare prima dell’acquisto.
1. Informazioni fornite
Il fattore informazioni fornite si riferisce alla quantità e tipologia di dati medici che il saturimetro può fornire a chi lo utilizza, ed è decisivo nella scelta del prodotto da acquistare in quanto, in base alla frequenza e alle motivazioni per cui lo si utilizza, si renderanno necessarie o, al contrario, superflue alcune informazioni.
Cosa misura il saturimetro
Il saturimetro, che è anche chiamato pulsossimetro oppure ossimetro, è uno strumento che misura, come detto, la saturazione dell’ossigeno in maniera non invasiva, misurando la quantità di emoglobina legata al sangue tramite l’applicazione di un apposito sensore al dito o al lobo dell’orecchio (nel caso di neonati e bambini molto piccoli si preferisce di solito l’alluce).
Quando usare il saturimetro
Questo strumento ha un uso ampio: può essere utilizzato nei centri medici, dai medici che fanno visite a domicilio, dagli stessi pazienti in ambito casalingo per monitorare il proprio stato di salute generale, da individui affetti da patologie cardiache, malattie polmonari croniche e asma bronchiale, ed è anche utilizzabile durante attività sportive in altitudine come, ad esempio, l’aviazione sportiva oppure le escursioni in alta montagna.
Ecco un elenco completo delle informazioni che un saturimetro può mostrare sul proprio display, su PC tramite un apposito software oppure sullo smartphone se associato ad una apposita applicazione:- Saturazione arteriosa: viene indicata con un valore numerico sotto la sigla SpO2;
- Curva pletismografica: è la rappresentazione grafica della velocità con cui si muove il flusso sanguigno, corrisponde cioè ad una rappresentazione grafica dell’andamento della pulsazione cardiaca;
- Frequenza cardiaca: l’apparecchio rileva le pulsazioni dal dito. Anche se non è la sua funzione principale, il saturimetro è comunque in grado di fornire dati precisi e affidabili a riguardo. I battiti per minuto possono essere visualizzati in maniera numerica o graficamente, con una barra che ne mostra l’andamento.
I modelli più semplici includono solo i due valori numerici del calcolo SpO2 e delle pulsazioni, mentre i saturimetri più avanzati forniscono più informazioni.
2. Display e leggibilità
Questo fattore descrive la chiarezza e leggibilità dell’interfaccia, ovvero del modo in cui visivamente il display si presenta all’utilizzatore. Questo fattore è decisivo nell’acquisto di un saturimetro, in quanto ad una maggiore leggibilità del display corrisponde una maggiore semplicità d’uso e, di conseguenza, una maggiore fruibilità del prodotto da parte di differenti utenti.
Si pensi, ad esempio, soprattutto alle persone anziane, a chi non abbia particolare dimestichezza con i dispostivi digitali, a chi sia inesperto di medicina oppure a chi abbia problemi di vista: tutte categorie che necessitano di una certa chiarezza sia in termini di risoluzione dello schermo che di scelte grafiche nella creazione dell’interfaccia da parte del produttore.
Guardiamo nel dettaglio gli elementi che contribuiscono a conferire una maggiore leggibilità al display di un saturimetro.
Dimensioni e risoluzione del display
Lo schermo che visualizza i dati registrati dall’apparecchio è un elemento comune a tutti i prodotti in commercio, ma la sua qualità e tipologia possono variare in maniera considerevole. I saturimetri più economici, ad esempio, prevedono spesso uno schermo che si limita a visualizzare in maniera digitale dei numeri, le cui indicazioni sono stampate sulla parte esterna dello schermo, offrendo quindi un livello di tecnologia e di chiarezza abbastanza limitato.
Altri modelli più cari, invece, prevedono degli schermi molto più sofisticati, alcuni dei quali ad alta definizione e caratterizzati da una nitidezza molto elevata. Le dimensioni del display invece sono un fattore secondario in quanto tendono a variare in maniera piuttosto minimale.Display a colori
Un display a colori garantisce il massimo della chiarezza e della leggibilità. I saturimetri che non sono dotati di display LCD o OLED non includono uno schermo a colori, ma prevedono solo uno sfondo nero su cui appaiono caratteri in colore a contrasto (LED).
Rotazione dello schermo
Molti modelli a partire anche da una fascia di prezzo medio-bassa prevedono una funzione di rotazione della visualizzazione dello schermo che, in base alle preferenze personali, può essere di tipo verticale oppure orizzontale.
Livelli di illuminazione
Alcuni modelli a partire da una fascia di prezzo media consentono di scegliere tra diversi livelli di luminosità dello schermo, per meglio adattarsi alle esigenze dell’utente. I prodotti più cari e tecnologici prevedono anche fino a 8 diversi livelli di illuminazione, adattandosi in maniera molto precisa a qualsiasi condizione di luce esterna e alle preferenze dell’utente per non affaticare la vista durante l’utilizzo dell’apparecchio.
3. Funzioni
Le funzioni rappresentano un fattore da non sottovalutare nella scelta di un saturimetro visto che queste, oltre a rendere il prodotto più o meno sofisticato (e quindi più o meno costoso), ne influenzano anche la praticità. Com’è probabilmente facile immaginare, a funzioni numerose e sofisticate corrisponde un prodotto collocato in una fascia di prezzo elevata, mentre, al contrario, i prodotti che offrono possibilità più essenziali si caratterizzano per un prezzo più contenuto e sono più adatti a chi non abbia bisogno di un prodotto per tenere sotto controllo problematiche o patologie specifiche.
Dunque, soprattutto per coloro che pensano di fare un utilizzo abbastanza frequente di questo strumento, tornerà utile verificare che questo sia in grado di offrire una serie di funzioni, tra cui le principali sono le seguenti:
- Impostazione valori: è possibile impostare dei valori limite, sia minimi che massimi, per ogni utente, in modo che un apposito allarme segnali quando questi non vengono rispettati;
- Registrazione continua: la possibilità di ottenere fino ad un massimo di 24 ore di registrazione dei dati senza interruzione;
- Confronto dei dati: alcuni apparecchi sono in grado salvare in memoria più registrazioni di uno stesso utente e di utenti diversi, ricavando delle statistiche da un’analisi dei risultati a ritroso;
- Memoria: è molto importante per quei soggetti che debbano monitorare i livelli di ossigeno del sangue in diversi giorni oppure in diversi momenti della giornata. I prodotti più economici ed essenziali non ne sono sempre dotati, mentre gli altri, in base a quanto sofisticati sono, offrono una funzione di memorizzazione singola o anche multipla, per un utilizzo da parte di un diverso numero di utenti;
- Avviso sostituzione/stato batteria: grazie a questa funzione, che può consistere in un LED luminoso oppure in un’icona presente sul display, sarà possibile effettuare una corretta manutenzione del proprio saturimetro, in modo da non restare mai con l’apparecchio scarico;
- Arresto automatico: quasi tutti i saturimetri si spengono da soli dopo pochi secondi di inutilizzo in modo da evitare di consumare inutilmente la batteria o le pile
Connettività
Come abbiamo poi già accennato, alcuni modelli di fascia alta prevedono o l’accoppiamento ad un’applicazione per smartphone, o il collegamento al PC per il trasferimento e l’elaborazione dei dati.
Un saturimetro per smartphone è solitamente dotato di un’antenna Bluetooth che ne permette l’accoppiamento al telefono, mentre l’applicazione installata su quest’ultimo permette tipicamente di scaricare, memorizzare ed analizzare i dati rilevati.
Qualora invece il saturimetro sia accompagnato da un software da installare sul PC, questo permetterà, previo collegamento con cavo USB, di scaricare, conservare ed elaborare i dati, così da poter fornire informazioni precise e di lungo periodo al proprio medico.
4. Batteria
Il tipo di alimentazione che permette il funzionamento del saturimetro è un fattore da analizzare con una certa premura, visto che da esso dipenderanno l’utilizzo pratico dello strumento, le sue prestazioni e anche la frequenza con cui l’utente dovrà preoccuparsi della sua manutenzione. I saturimetri d’uso domestico più diffusi rientrano in due grandi tipologie: i modelli alimentati con pile usa e getta e i modelli con batteria integrata ricaricabile tramite un classico cavo collegato alla presa della corrente elettrica. Nei prossimi paragrafi analizziamo le caratteristiche, i vantaggi e gli svantaggi dei due sistemi di alimentazione, per fare luce su quale sia il più adatto ad un utente piuttosto che ad un altro e perché.
Le pile
I modelli di saturimetro che funzionano con pile usa e getta, ovvero le classiche pile stilo o mini stilo, sono molto spesso collocati in una fascia di prezzo medio-bassa e bassa e offrono il vantaggio di non dover dipendere dalla corrente elettrica per utilizzare il prodotto.
Lo svantaggio però è rappresentato dalla necessità di una manutenzione più regolare ed attenta: fate sempre caso allo stato della batteria e ricordate di tenere un paio di pile di riserva per non rischiare di non poter utilizzare il saturimetro perché scarico.Ovviamente, dovrete tenere in conto la spesa per l’acquisto delle pile (che comunque non sarà elevata). La tipologia e qualità delle pile influenzerà anche l’autonomia dello strumento.
Batteria integrata ricaricabile
L’altra tipologia di alimentazione dei saturimetri prevede una batteria interna che non è sostituibile, ma va ricaricata tramite rete elettrica. Attenzione: questi modelli prevedono l’utilizzo di un cavo soltanto durante la fase di ricarica della batteria, ma il loro uso è wireless e, a batteria carica, non si è in alcun modo dipendenti dalla presenza di una presa della corrente, ma si potrà utilizzare il saturimetro in qualsiasi luogo e momento.
5. Accessori
Come ultimo fattore da tenere in considerazione nella scelta di un saturimetro troviamo gli accessori che lo accompagnano in confezione, un elemento che, anche se forse non decisivo, completa un prodotto, rendendolo più funzionale, comodo e spesso anche più costoso. Alcuni accessori, poi, sono particolarmente importanti per alcune tipologie di utenti: si consideri ad esempio il caso di chi ha bisogno di monitorare il livello di ossigenazione del sangue più volte al giorno e lavora o ha comunque necessità di uscire di casa. A questi tipi di utente, una custodia tornerà sicuramente utile per riporre in maniera adeguata lo strumento e portarlo sempre con sé, evitando il rischio di danneggiarlo.
In generale, ad un maggior numero di accessori presenti in dotazione al momento dell’acquisto corrisponde un prezzo maggiore. Ci sono poi alcuni elementi (come le pile e i caricatori) che sono quasi sempre inclusi, anche nei modelli appartenenti alla fascia di prezzo più bassa.
- Pile extra: i modelli che prevedono un’alimentazione tramite pile usa e getta contengono sempre una pila che serve per mettere in funzione da subito l’apparecchio mentre, solo nel caso di prodotti un po’ più cari e più sofisticati, si trovano anche delle batterie di riserva;
- Caricatore: è un accessorio immancabile nei prodotti che prevedono una batteria interna ricaricabile tramite cavo, che solitamente è un caricabatteria analogo a quello del cellulare;
- Cavo USB: presente ovviamente solo nei modelli ricaricabili o che offrano la possibilità di scaricare i dati delle rilevazioni effettuate sul proprio computer (caratteristica che appartiene ai prodotti collocati in fascia di prezzo medio-alta e alta);
- Laccetto: alcuni modelli prevedono questo cordoncino che si incastra in uno dei lati del saturimetro e permette di metterlo al collo, appenderlo ad un gancio oppure trovarlo facilmente in borsa;
- Borsetta/custodia: questo astuccio è presente solitamente nei modelli che hanno un prezzo a partire da una fascia media in su e può essere di diversi materiali e colori, impermeabile o meno. Ha generalmente delle dimensioni piccole che calzano adeguatamente il saturimetro e permettono non solo il suo trasporto in viaggio o in borsa, ma anche di riporlo in maniera più corretta e ordinata in casa;
- CD con software per PC: questo accessorio è un’esclusiva dei modelli che consentono di collegarsi al computer fisso o portatile e contiene uno specifico programma che serve per visualizzare, conservare, analizzare e stampare report con gli andamenti delle misurazioni e altre tipologie di statistiche sui dati raccolti dal saturimetro
Altri fattori da tenere in mente nella scelta del saturimetro
I materiali sono importanti?
I materiali utilizzati per produrre i saturimetri non varia molto: quasi tutti i marchi hanno infatti modelli prodotti principalmente in plastica. Chiaramente ciò che varia è la qualità dei materiali utilizzati: potremmo avere strutture più o meno robuste, fatte con plastiche molto resistenti che non temono usura e urti, così come troveremo display con una qualità e nitidezza variabile, con sofisticati sistemi touch screen e di illuminazione ed, infine, anche la qualità della molla che consente l’apertura e la chiusura del dispositivo potrà essere più o meno valida e durevole nel tempo.
Non essendoci quindi una grossa differenziazione nei materiali impiegati, ciò che è importante valutare è la loro qualità, non solo in termini di robustezza, ma anche di sicurezza: è consigliabile affidarsi a marchi conosciuti, per avere la certezza che i materiali impiegati siano di qualità, antiallergici e non tossici.
La marca è importante?
Le case produttrici che si occupano della produzione e della vendita di saturimetri di diversa qualità e fascia di prezzo sono abbastanza numerose. Il nostro consiglio è quello di privilegiare marchi conosciuti ed affidabili per avere la certezza di acquistare un saturimetro che sia innanzitutto ben calibrato su parametri medici ed in grado di effettuare misurazioni affidabili e precise, efficiente e longevo.
Inoltre, riflettete sul fatto che affidarsi ad un’azienda diffusa e conosciuta è un vantaggio anche per il servizio di post-vendita, ad esempio per contattare il servizio di assistenza clienti, qualora si rendesse necessario. Tra le aziende più rilevanti citiamo Beurer, Jumper Medical, Vitacarry, Gima, Pulox.
Il prezzo è importante?
Il prezzo è importante perché indicativo delle possibilità d’uso del saturimetro. Per intenderci meglio, basterà considerare che attualmente è possibile trovare in commercio dei dispositivi dal costo inferiore ai 20 €, fino ad arrivare a modelli che costano circa 200 €, con un prezzo dieci volte maggiore: cosa giustifica tale differenza?
Il prezzo è un’anteprima del prodotto: se è alto, allora il saturimetro sarà dotato di numerose funzioni, di informazioni mediche dettagliate, di un display chiaro e leggibile e di una batteria dalla lunga durata. L’utente a cui questo genere di acquisto è consigliato sarà una persona che voglia uno strumento affidabile, resistente e versatile, che fornisca diverse informazioni e delle statistiche sulle misurazioni, da utilizzare con frequenza e da conservare a lungo.
Al contrario, un prezzo contenuto corrisponde non necessariamente ad un prodotto scadente, ma senz’altro ad un saturimetro dal funzionamento essenziale e forse poco robusto dal punto di vista strutturale, adeguato quindi solo a coloro che vogliano farne un utilizzo saltuario e che non abbiano particolari patologie da monitorare costantemente.
Le domande più frequenti sul saturimetro
Dove comprare un saturimetro?
Per acquistare un saturimetro, così come qualunque altro dispositivo medico per uso domestico, abbiamo diverse possibilità: è possibile infatti trovarne alcuni modelli sia nelle farmacie meglio fornite, sia nei negozi specializzati in articoli medicali. A questi si affiancano i tanti negozi virtuali, sia specialistici sia generalisti, che offrono invece una grandissima varietà di modelli a prezzi di solito più contenuti rispetto ai rivenditori sul territorio. È pur vero, però, che acquistando online non si avrà modo di valutare il prodotto “di persona”, come invece è solitamente possibile fare in negozio.
Come si usa il saturimetro?
Il saturimetro va “pinzato” ad una parte del corpo sufficientemente sottile da permetterne l’attraversamento da parte del fascio luminoso emesso dai diodi. Come già accennato, la collocazione prediletta è sul dito: si usa di solito l’indice, indifferentemente della mano destra o sinistra. In alternativa, è possibile utilizzare anche il lobo dell’orecchio. Per i bambini è di solito indicato l’alluce del piede.
Il dito o altra parte del corpo va infilata fino in fondo nella pinza, fino a che il LED al suo interno non si trova bene al centro dell’unghia. A questo punto si può lasciar chiudere delicatamente la pinza e premere il pulsante di attivazione. Nel giro di pochi secondi la misurazione andrà a buon fine.È importante sottolineare che, per una corretta rilevazione, l’unghia del dito su cui si applica il saturimetro deve essere pulita, cioè senza smalto.
Come si legge il saturimetro?
Il display del saturimetro, a fine misurazione, mostrerà due o tre valori. Ecco cosa significano:
- SpO2: questo valore indica la saturazione del sangue, cioè la quantità di emoglobina ossidata presente nel flusso sanguigno;
- BPM: battiti per minuto, ovvero la frequenza cardiaca.
Il terzo valore, non sempre presente, è l’indice di perfusione, abbreviato in PI. Questo valore numerico indica la potenza del battito nel punto in cui è applicato il saturimetro: maggiore questo valore, maggiore anche la precisione della misurazione. La misurazione si può ritenere attendibile quando l’indice di perfusione è superiore a 4.
Come devono essere i valori rilevati dal saturimetro?
È senz’altro utile sapere quali debbano essere i valori ritenuti normali per quanto riguarda sia la saturazione, sia la frequenza cardiaca.
Nel caso dell’ossigenazione sanguigna, vediamo quali sono i valori di riferimento:
- 100: nel caso in cui il vostro saturimetro rilevi una saturazione a 100, è consigliabile ripetere la misurazione per confermare il risultato. La saturazione a 100 può coincidere con un caso di iperventilazione;
- 95-99: ossigenazione normale;
- 91-94: ipossiemia lieve;
- 86-90: ipossiemia moderata;
- 85 o meno: ipossiemia grave.
In tutti i casi di ipossiemia è bene rivolgersi al medico curante o, in caso di difficoltà respiratorie evidenti, direttamente al pronto soccorso.
A proposito di frequenza cardiaca, invece, assumendo che la rilevazione avvenga a completo riposo, i valori considerati normali sono:
- Nei neonati: 90-180 bpm;
- Nei bambini: 80-100 bpm;
- Negli adolescenti: 70-120 bpm;
- Negli adulti: 60-90 bpm.
Anche una frequenza compresa tra 80 e 100 bpm negli adulti si può ancora considerare normale, ma merita attenzione se essa permane così alta, soprattutto durante il sonno. Bisogna poi ricordare che molti sportivi hanno una capacità cardiaca superiore che può comportare una frequenza cardiaca inferiore: molti atleti in perfetta salute registrano infatti una frequenza cardiaca di 50 bpm.
Quale saturimetro per i neonati?
La maggior parte dei normali saturimetri si possono usare anche sui bambini appena nati, applicandoli semplicemente all’alluce del piede anziché a un dito della mano. Esistono però anche saturimetri pediatrici caratterizzati da un sensore di dimensioni ridotte, così da meglio garantire la precisione della misurazione.
Quale saturimetro per le apnee notturne?
Chi soffra di apnee notturne e si sia già sottoposto ad un esame della saturimetria notturna sotto controllo medico può essere interessato a tenere monitorata la propria ossigenazione notturna, a volte anche dietro consiglio del dottore. Questa semplice operazione permette di tenere d’occhio eventuali peggioramenti o, auspicabilmente, miglioramenti del problema.
Affinché un saturimetro sia idoneo a questo tipo di monitoraggio è necessario che offra alcune funzioni specifiche:- Registrazione in continuo: il saturimetro deve poter memorizzare e registrare i dati rilevati lungo un arco temporale sufficientemente esteso, idealmente almeno le 8 ore canoniche di sonno;
- Funzione memoria: i dati raccolti devono naturalmente poter essere memorizzati ed eventualmente scaricati sul PC o sull’applicazione per smartphone.
Alcuni modelli, inoltre, sono ideati specificamente per questo tipo di utente: presentano non solo un anello di misurazione in silicone morbido, che non disturba durante il sonno, ma sono dotati anche di un allarme a vibrazione che si attiva quando viene rilevata un’apnea. L’utente, idealmente, dovrebbe rigirarsi nel sonno in risposta alla vibrazione, così da interrompere l’apnea.
Buongiorno,come si misura la pressione col pulsossimetro(che ne ha la funzione)
Grazie
P.Volpe
Non siamo al corrente di pulsossimetri che misurino anche la pressione sanguigna: per quella si ricorre di solito ad un misuratore di pressione.
saturimetro da acquistare per monitorare un bambino di 9 anni h 24 .
sistema pratico tipo anello da infilare al dito e monitor al polso. quale grz
I modelli realizzati per un uso pediatrico non si discostano in realtà molto da quelli per adulti, se non per le dimensioni dove viene appoggiato il dito che si devono adattare facilmente anche a quelle di un bimbo piccolo. Puoi dare un’occhiata ad esempio al pulsossimetro di CocoBear, specificatamente pensato anche per bambini sopra i 4 anni, oppure al Gima 34266 Oxy-Ped, molto pratico e preciso sui bimbi piccoli.
cerco un saturimetro che si possa leggere alla luce del giorno,grazie
Ti consigliamo il Beurer PO 80, che in quanto a display e leggibilità è uno dei migliori. È possibile infatti regolare la luminosità del display a seconda delle condizioni di luce dell’ambiente. Il display LCD a colori è inoltre molto facile da leggere e le informazioni sono organizzate in maniera chiara e intuitiva.
Sapreste consigliarmi un saturimetro per chi mette lo smalto alle unghie ne aveva comperato uno in farmacia ma non rilevava i dati corretti.Grazie
Lo smalto potrebbe interferire con i risultati in quasi tutti i modelli in commercio. Ti consigliamo quindi di rimuoverlo prima della misurazione.
Il saturimetro mi permette di controllare l’ossigenazione dei piedi? (circolazione sanguigna) sto pensando al Beurer PO 80
Il saturimetro misura l’ossigenazione di tutto il corpo, quindi anche sei piedi.
Dovrei acquistare un saturimetro valido e affidabile. Naturalmente contenuto nel prezzo ; sono un pensionato. Mi consigliate acquisto in farmac
Il Beurer PO 30 è un ottimo saturimetro con un prezzo abbastanza contenuto. Lo puoi acquistare direttamente su Amazon cliccando qui.
Mi serve per misurare la pressione alta!
Per misurare la pressione dovresti ricorrere a un misuratore di pressione. Puoi dare un’occhiata ai modelli che abbiamo recensito cliccando qui.
buongiorno devo acquistare un saturimetro per mio figlio che ha l epilessia che abbia l allarme e mi avvisa non appena scende l ossigeno sotto 85
Noi abbiamo recensito solo prodotti che permettono una registrazione continua fino a 24 ore, ma purtroppo non conosciamo modelli che abbiano sistemi di allarme.
Esiste un saturimetro con sensore wireless che funziona in “real time” per monitorare da remoto (app o unità base) eventuali situazioni di allarme?
Purtroppo nessuno dei saturimetri che abbiamo recensito ha questa funzione.
Sui misuratori da applicare al dito non compare la frequenza dei battiti; come mai?
I misuratori da applicare al dito, detti saturimetri, mostrano anche la frequenza dei battiti.