I fattori decisivi per la scelta del salvagente
Il salvagente è uno strumento realizzato in diversi materiali solitamente costituito da camere d’aria gonfiabili il cui scopo è mantenere a galla coloro che non sappiano nuotare, quindi è molto impiegato soprattutto dai bambini e dalle squadre di soccorso in mare per evitare annegamenti durante naufragi.
Da allora ad oggi il salvagente ovviamente ha subito delle evidenti trasformazioni diventando uno strumento di grande utilità soprattutto nel mondo dell’infanzia. Ma non solo per i più piccoli: questo particolare strumento è adatto a tutti coloro che abbiano bisogno di supporto in acqua.
Oltre al classico salvagente di forma circolare detto anche cintura di salvataggio, esistono altre varianti come i braccioli, i giubbotti, i collari, ecc. In questa guida ci concentreremo sulla tipologia di salvagente classica, che come vedremo più avanti può essere realizzata in diverse forme, dimensioni e materiali a seconda delle esigenze dell’utente.
Tipologia
Quando ci si appresta ad acquistare un salvagente soprattutto per i più piccoli della casa, la componente sicurezza è davvero il primo aspetto che ogni genitore cerca nel modello da acquistare. Inoltre, sono disponibili delle tipologie destinate agli adulti, perfette per rilassarsi a prendere il sole in una piscina o al mare, diventando una via di mezzo tra salvagente e materassino. Di seguito vedremo quali sono le diverse categorie disponibili in commercio per scegliere quella più sicura e affidabile per ogni situazione.
Classico
Il salvagente per antonomasia è quello dalla forma circolare realizzato in plastica dura, che avrete sicuramente visto su qualche imbarcazione, destinato al salvataggio di persone in mare. Solitamente è di colore arancione per essere ben visibile e viene lanciato in caso di bisogno alla persona da salvare. Alcuni modelli recenti sono dotati anche di luci che si accendono al contatto con l’acqua. Prendendo spunto da quello di salvataggio sono nati dei modelli in PVC destinati sia ad adulti che a bambini.
Con seduta
Come appena visto, partendo dal design del classico salvagente utilizzato per i soccorsi in mare, oggigiorno vengono realizzate tantissime varianti con forme leggermente diverse, e in alcuni casi anche più ingombranti, che si adattano di più a un momento ludico in mare o in piscina. Due tipologie molto diffuse per i più piccoli sono quella con seduta e quella detta “a mutandina”. Queste categorie sono davvero molto indicate sia per neonati che per bambini più grandi poiché riescono a garantire una certa stabilità e sicurezza.
Con schienale
Se invece volete acquistare un modello ancora più sicuro, quello con seduta e schienale è l’opzione perfetta per voi. Molto spesso questo tipo di salvagente hanno una struttura ancora più ingombrante, diventando quasi un piccolo canotto, in cui il bambino può galleggiare in totale sicurezza, sempre sotto l’attenta sorveglianza di un adulto. Quelli con schienale e seduta sono indicati per neonati fino a 12 mesi.
Con parasole
Infine esistono alcune tipologie, sempre per bambini, con tettuccio estraibile. Si tratta di un componente aggiuntivo che può essere inserito o tolto a seconda delle esigenze del momento, con una funzione sia parasole che di gioco.
Materiali
Solitamente la maggior parte dei salvagente disponibili sul mercato destinati ai bambini sono realizzati in materiale plastico. Esistono però delle varianti che invece possono essere elaborate in altri tipi di materiali come la gomma o il sughero. Vediamo nel dettaglio ogni materiale per conoscerne le caratteristiche principali e le potenzialità.
PVC
Il PVC (Cloruro di polivinile) è un materiale termoplastico che viene ricavato da petrolio e sale. Il PVC, conosciuto con il nome di vinile, negli ultimi anni ha trovato grande diffusione in diversi ambiti e settori, anche nella produzione di salvagente. Si tratta di un materiale abbastanza resistente, soprattutto all’acqua, tanto da poter essere più volte riciclato senza perdere le sue caratteristiche principali. Ad oggi è il materiale più utilizzato nella produzione di salvagente per ogni tipo di utilizzo.
Gomma
La gomma è un materiale che può essere sia di origine naturale sia sintetico. Di solito quella naturale proviene dal caucciù, ma ha bisogno di alcuni processi chimici di trasformazione, come la vulcanizzazione ad alte temperature, per raggiungere l’aspetto e la consistenza elastica che noi tutti conosciamo. I salvagente di gomma sono meno diffusi, ma sicuramente hanno una resistenza maggiore rispetto a quelli in PVC.
Sughero
Come già accennato nell’introduzione a questa guida, già ai tempi degli antichi romani il sughero veniva utilizzato come materiale principale nella realizzazione dei salvagente. Trattandosi di un materiale molto leggero è a tutt’oggi utilizzato come imbottitura per le cinture di salvataggio. Per intenderci è il materiale utilizzato per realizzare i salvagente tradizionali che troviamo sulle navi da utilizzare in caso di naufragio.
Dimensioni
A seconda delle necessità è possibile acquistare salvagente dalle dimensioni più diverse. Nel caso dei neonati tra i 3 e i 6 mesi è consigliabile considerare modelli abbastanza grandi, con un diametro di 70 cm. Esistono altre tipologie più piccole, adatte anche a bambini più grandi in quanto più maneggevoli, comode, pratiche e quindi facili da utilizzare. Se invece avete intenzione di acquistare un galleggiante per adulto su cui prendere comodamente il sole, sono disponibili modelli dalle diverse dimensioni che possono raggiungere anche i 90-100 cm di lunghezza o diametro a seconda della forma.
Sigillo di sicurezza
Affinché il salvagente rispetti la normativa europea deve presentare il sigillo di sicurezza sulla confezione, solitamente riportato con il simbolo CE. Difatti, anche se si tratta di giocattoli, i galleggianti devono essere a norma e rispettare alcuni parametri, soprattutto quelli con seduta destinati ai più piccoli. Stiamo parlando della normativa europea UNE-EN 13138-3: 2015, in cui vengono descritti tutti i criteri di sicurezza da rispettare.
Altre caratteristiche
Il salvagente, oltre ad avere delle caratteristiche puramente strutturali, presenta anche degli aspetti che riguardano lo stile, quindi il design, la sua portata massima e l’età di destinazione. Ognuno di questi fattori può essere davvero determinante per la scelta finale: approfondiamoli insieme.
Design
Sicuramente durante le vacanze al mare o in piscina vi sarà capitato di vedere salvagente dalle forme più diverse e dai colori più variopinti. In effetti presso i negozi specializzati, sia online sia fisici, è possibile acquistare modelli dai design più stravaganti. Molto diffusi e alla moda sono i salvagente a forma di unicorno, soprattutto per un pubblico infantile; ma ancora è possibile acquistare modelli in forma di ciambella, papera, pneumatico o anche dalle sembianze di un fenicottero, di moda soprattutto tra gli adolescenti oltre che tra adulti e piccini.
Portata massima
Ogni salvagente sulla sua confezione deve indicare tra le specifiche tecniche la portata massima, ovvero fino a quanti kg è in grado di sostenere. Di solito i modelli per bambini fino a 3 o 4 anni possono supportare un peso tra gli 11 e i 25 kg, mentre i modelli per adulti dovrebbero poter sostenere pesi maggiori, quindi fino almeno a 80 kg, come nel caso dei galleggianti a forma di ciambella dal diametro di 90-100 cm.
Età consigliata
Sempre sulla confezione del prodotto dovrebbe essere anche indicata la fascia d’età cui il salvagente è destinato. Solitamente quelli con seduta e schienale sono adatti a bambini dai 6 mesi fino ai 3 anni, mentre i salvagente senza seduta sono già più idonei a bambini di un’età superiore ai 4 anni. I modelli per adulti sono indicati per persone dai 14 anni in su. È opportuno rispettare le indicazioni riportate onde evitare spiacevoli incidenti.
Accessori
Insieme al salvagente è possibile acquistare anche alcuni accessori utili per il corretto funzionamento del galleggiante. Non sempre però questi accessori sono inclusi, quindi bisognerà acquistarli separatamente. Vediamo di seguito quali sono.
Kit di riparazione
Il kit di riparazione potrebbe rivelarsi davvero molto utile in caso di piccoli fori o lieve danno al gonfiabile. Solitamente nel kit di riparazione sono inclusi una pezza e un tubetto di colla vinilica. In caso di un foro dalle piccole dimensioni sarà sufficiente solo la colla senza la toppa. È importante procedere con la riparazione sul salvagente sgonfio e lasciare asciugare la colla per almeno un giorno.
Pompa di gonfiaggio
Anche la pompa per gonfiare il salvagente è un accessorio fondamentale ma che quasi mai è incluso nella confezione del prodotto. Esistono diverse tipologie di pompe: quella classica a piede o a mano con pedale e tubo in plastica, e quella elettrica, molto più veloce e pratica rispetto alla precedente.
Altri fattori da tenere a mente nella scelta del salvagente
Il prezzo è importante?
Modelli semplici per adulto come quello a ciambella, per esempio, hanno un prezzo molto accessibile di circa 6-7 €. Salvagente con caratteristiche più specifiche e adatti a un pubblico infantile hanno un costo più elevato che oscilla dai 10 fino ai 20 € a seconda del modello scelto, quindi con o senza seduta, schienale e parasole. Ad ogni modo il prezzo medio di un salvagente non supera quasi mai i 30 €.
La marca è importante?
Esistono delle marche che ormai sono abbastanza conosciute per il tipo di salvagente prodotto, come Intex, per esempio, che da anni realizza salvagente adatti ai più piccoli della casa, sia per piscina che per mare. È molto importante, prima di procedere all’acquisto, verificare le caratteristiche principali riportate sulla confezione del prodotto, quindi fascia d’età raccomandata e portata massima.
Le domande più frequenti sul salvagente
Come bisogna utilizzare il salvagente?
Sembra strano, ma non è così facile e scontato utilizzare bene un salvagente. Molto spesso, infatti, si commettono piccoli errori che potrebbero pregiudicare il corretto funzionamento e la lunga durata del gonfiabile. Di seguito alcuni suggerimenti da seguire per utilizzarlo nel migliore dei modi.
Precauzioni per i genitori
Se il salvagente è destinato al vostro bambino o bambina è importante adottare delle piccole accortezze in modo da assicurare una piacevole esperienza al piccolo o alla piccola. Sarà necessario quindi:
- Controllare che il gonfiabile abbia la struttura adatta al bambino;
- Che i materiali siano resistenti e che non sfreghino la pelle del bambino;
- Verificare l’esistenza del sigillo di sicurezza disposto dalla norma normativa 89/646/CEE;
- Che il bambino si possa muovere senza troppi intralci all’interno del salvagente;
- Verificare che le chiusure siano sicure;
- Scegliere un colore che risalti e che non si mimetizzi con l’acqua.
Gonfiare il salvagente
Una volta acquistato il modello più adatto alle vostre esigenze è il momento di passare all’azione gonfiando il vostro salvagente con l’apposita pompa. Una volta gonfiato e chiuse tutte le valvole di sicurezza è importante attendere circa 15 minuti per verificare che non ci siano perdite d’aria e quindi fori. Constatato che il gonfiabile è in ottime condizioni, si può procedere al suo utilizzo.
Manutenzione
Per un corretto funzionamento e per una lunga durata del salvagente è importante procedere ad una buona pulizia e manutenzione. È consigliato, infatti, sgonfiarlo ogni volta e sciacquarlo con acqua dolce, soprattutto per i galleggianti destinati ai bambini, in modo da far usare loro un prodotto sempre pulito. Infine, far asciugare il salvagente prima di riporlo. Se si prevede di non utilizzarlo per lunghi periodi, come a fine stagione estiva, è consigliato piegarlo.
Ricordiamo che salvagente o altri tipi di galleggianti destinati a un pubblico di bambini o bambine devono essere sempre utilizzati sotto la stretta sorveglianza di un adulto, quindi dei genitori o di chi ne fa le veci.