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I migliori rubinetti cucina del 2024

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Dati tecnici

Materiale

Acciaio inox

Acciaio inossidabile

Acciaio inox

Acciaio inox

Ottone cromato

Comandi

Monocomando

Monocomando

Monocomando

Monocomando

Monocomando

Doccetta estraibile

Regolazione getto

Vie

2

2

2

2

2

Bocca orientabile

Altezza

51 cm

32,8 cm

46 cm

7,6 - 33,5 cm

28,6 cm

Larghezza

23,5 cm

22,3 cm

16,8 cm

23,6 cm

18,7 cm

Termostatico

Punti forti

Flessibile elastico in silicone

Doccetta estraibile a scomparsa

Design professionale

Reclinabile per installazione sottofinestra

Con limitatore di temperatura

Fissaggio doccetta magnetico

Limitatore di portata integrato

Comoda testa a doppio getto

Finitura acciaio inox o cromato

Installazione facile

Limitatore di portata

Facile da installare

Lungo e flessibile

Installazione semplice

Cartuccia rivestita in acciaio

Facile da installare

Compatibile con cartuccia Energy Saving

Punti deboli

Molto caro

Recensione completa
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Come scegliere il rubinetto per la cucina

La sostituzione e il montaggio di un rubinetto da cucina è oggi alla portata di tutti grazie agli sviluppi tecnologici che hanno portato all’introduzione dei rubinetti monocomando, azionati cioè da un unico miscelatore, che hanno soppiantato quasi completamente i vecchi rubinetti a comando doppio (dotati cioè di due manopole separate per l’acqua fredda e per quella calda).

Rubinetto cucina
Se per il montaggio di questi ultimi è infatti necessario l’intervento dell’idraulico, così non è per i rubinetti monocomando: l’operazione è sufficientemente semplice da poter essere completata con successo anche senza competenze specifiche. Di pari passo con la tecnologia, poi, ha fatto passi da gigante anche il design: la quantità di stili, fogge, forme e colori tra cui si può scegliere è vastissima e offre una soluzione adatta a qualsiasi tipo di arredo, dal più classico al futuristico.
È chiaro però che non ci si possa basare solo sullo stile nella scelta di un nuovo rubinetto da cucina: ci sono alcuni aspetti che vanno considerati e che sono direttamente correlati ai desideri e alle abitudini in cucina di ognuno, oltre che alle caratteristiche del lavabo.

La gestione dell’acqua

Per quanto banale possa sembrare un rubinetto, non bisogna commettere l’errore di pensare che tutti facciano le stesse cose, perché così non è. Ci sono diverse caratteristiche che un rubinetto può avere e che gli permettono di espletare alcune funzioni particolari.

Doccetta estraibile

Una tendenza degli ultimi anni mutuata dalle cucine professionali è quella di integrare nei rubinetti da cucina una doccetta estraibile. Dal punto di vista stilistico questo si traduce in soluzioni diverse: la doccetta può essere parte integrante del rubinetto, così che vi sia una sola bocca di uscita dell’acqua, oppure essere un elemento a sé stante, una seconda bocca di erogazione in aggiunta a quella fissa.

Rubinetto cucina doccetta estraibile
L’utilità della doccetta si rivela nel lavaggio sia dei piatti, sia del lavabo stesso, oppure di frutta e verdura: grazie ad essa si può portare l’acqua comodamente dove essa serva, anziché affannarsi a passare piatti o verdure sotto il getto.

Limitatore di temperatura

Alcuni modelli di alta gamma, chiamati termostatici, si distinguono per la presenza di un limitatore della temperatura. Vi sarà sicuramente capitato di scottarvi la mano mettendola sotto il getto dell’acqua calda: un rubinetto termostatico serve proprio a impedire che questo accada.

Rubinetto cucina termostatico
Il sistema di limitazione della temperatura consiste in un’apposita valvola termostatica che permette di regolare la temperatura massima desiderata: solitamente, infatti, su questi rubinetti da cucina si trova una manopola graduata dedicata proprio alla selezione della temperatura.

Risparmio idrico

L’accresciuta sensibilità ai temi della sostenibilità ambientale hanno portato negli ultimi anni allo sviluppo di tecnologie tali da favorire il risparmio anche nel consumo d’acqua domestico. Se già il limitatore di temperatura aiuta a risparmiare gas o energia elettrica, poiché impone un limite a quanto l’acqua debba venire scaldata, i rubinetti a risparmio idrico hanno un mousseur (l’inserto che si trova nella bocchetta, chiamato anche aeratore) che frange il flusso d’acqua e lo miscela con aria.

Rubinetto cucina risparmio idrico
In questo modo, anche se il getto rimane potente e non si nota una sostanziale differenza rispetto a un getto “pieno”, viene utilizzata una quantità d’acqua molto inferiore, con conseguente risparmio in bolletta.

Regolazione del getto

Un’altra caratteristica molto gradevole da avere a disposizione è la regolazione del getto d’acqua. Non ci riferiamo naturalmente alla possibilità di regolare l’intensità della fuoriuscita dell’acqua che tutti i rubinetti hanno, bensì alla possibilità di cambiare il getto stesso.

Rubinetto cucina getto doppio
Alcuni modelli, infatti, oltre al normale getto omogeneo o a colonna che tutti conosciamo, prevedono la possibilità di passare all’erogazione a doccia, ovvero separata in tanti getti più sottili.
La regolazione del getto è utile nuovamente nel lavaggio delle verdure e della frutta, soprattutto quella più morbida e delicata.

Miscelatore a tre vie

Normalmente un rubinetto riceve e miscela (da qui il nome alternativo di “miscelatore”) due linee d’acqua, una fredda direttamente dall’acquedotto e una calda dalla caldaia di casa.
Se però avete installato o volete installare un depuratore d’acqua avrete bisogno di un rubinetto da cucina predisposto alla gestione di tre linee: le due standard più una terza proveniente proprio dal purificatore.

Rubinetto cucina depuratore
Questo permette di scegliere quando usare acqua presa direttamente dall’impianto e quando invece optare per l’acqua purificata: questo è utile soprattutto per chi viva in una località dove l’acqua dell’acquedotto non sia potabile (caso per la verità raro) oppure sia particolarmente dura, ricca cioè di depositi calcarei.

Le dimensioni

Un aspetto che può capitare di sottovalutare solo per poi pentirsene sono le dimensioni di un rubinetto da cucina. Questo vale in modo particolare per l’altezza, che va tenuta in considerazione soprattutto se il lavabo è installato al di sotto di una finestra. Non bisogna tralasciare neanche la distanza lineare che intercorre tra la base del rubinetto e la sua bocca: tenuto conto delle dimensioni del lavabo e della distanza tra la base e il lavabo stesso, bisogna scegliere un rubinetto la cui bocca non finisca troppo in avanti o troppo indietro rispetto al punto medio della vasca.

Rubinetto reclinabile

Laddove il lavandino della cucina sia installato immediatamente al di sotto di una finestra, si può porre il problema dell’interazione tra il rubinetto stesso e i battenti della finestra. Un rubinetto particolarmente alto può infatti interferire con l’apertura della finestra e ovviare scegliendo un rubinetto molto basso può limitare di molto la libertà di movimento degli oggetti nel lavandino.

Rubinetto cucina reclinabile
Una soluzione particolare ma molto pratica è quella del rubinetto reclinabile: in questi modelli il braccio può infatti “sdraiarsi” sul lato come mostrato nella foto qui sopra così da non interferire con la finestra e non forzare a scegliere un modello più basso e quindi più scomodo.

Rubinetto a scomparsa

Un’altra elegante soluzione per i lavandini sottofinestra è quella dei rubinetti a scomparsa: questi modelli possono infatti rientrare completamente nel piano cucina, così da appiattirsi del tutto lasciando all’esterno solamente il braccio con la bocca.

Rubinetto cucina a scomparsa
Spesso è possibile, se desiderato, bloccare l’asta verticale all’altezza desiderata.

Qualità costruttiva

In un rubinetto per la cucina la qualità e i materiali costitutivi sono molto importanti, per diversi buoni motivi.

I materiali

Il primo e principale ha a che fare con la salute: l’acqua che scorre nel rubinetto è destinata in buona parte all’uso alimentare, viene cioè usata per lavare piatti e posate, pulire gli alimenti o bollire pietanze. È allora fondamentale che il rubinetto sia realizzato in leghe metalliche prive di piombo e di altri minerali potenzialmente tossici: le leghe più diffuse sono l’ottone e l’acciaio inox. Di recente si è andato diffondendo anche l’uso del silicone per talune parti del rubinetto, come ad esempio il collo dell’eventuale doccetta estraibile: questo materiale è durevole, economico, atossico e immune alla ruggine, oltre ad aggiungere una nota di colore all’arredo.

Rubinetto cucina silicone
In generale, possiamo affermare che i rubinetti da cucina in ottone siano sensibilmente più economici rispetto a quelli in acciaio inox, principalmente a causa della diversa lavorazione che queste due leghe richiedono. Inoltre, i rubinetti in ottone sono anche più versatili per quanto riguarda le fogge e le rifiniture.
Facciamo un ulteriore ultimo appunto sui materiali per quanto riguarda i rubinetti monocomando: il “cuore” di questo tipo di rubinetto da cucina è la cosiddetta cartuccia, l’unità interna al miscelatore che regola i flussi d’acqua. È importante che le pastiglie all’interno della cartuccia siano in ceramica: questo materiale, infatti, oltre ad essere molto duraturo, è anche particolarmente resistente alle incrostazioni di calcare e mantiene quindi inalterato il funzionamento del miscelatore nel tempo.

Qualità costruttiva

Dal punto di vista della qualità costruttiva può sembrare che non vi siano differenze di sorta tra un rubinetto di marca e uno economico, ma così non è. Quello che non si può evincere dall’osservazione esterna sono infatti la qualità e composizione della componentistica interna: non si può comprendere se siano stati usati materiali di qualità e durevoli (metallo) o più fragili e scadenti (plastica), non si capisce se lo spessore del metallo utilizzato sia tale da garantire robustezza o meno ecc.
Volendo, un metodo empirico per valutare questi aspetti è quello di soppesare il rubinetto in mano: i modelli più pesanti utilizzano molto probabilmente parti metalliche al loro interno e hanno pareti più spesse. Quando possibile, è utile anche visionare la brochure tecnica alla ricerca di informazioni circa i componenti interni.

Le domande più frequenti sui rubinetti da cucina

Come sostituire il rubinetto da cucina?

Abbiamo accennato che, almeno per smontare e montare i moderni rubinetti cucina monocomando, non serve necessariamente l’intervento dell’idraulico (discorso diverso invece per i rubinetti a comando doppio e epr quelli a muro). Vediamo allora quali sono i semplici passaggi per rimuovere il vecchio rubinetto dal lavabo.

Come smontare il rubinetto della cucina

Come prima cosa bisogna ovviamente rimuovere il vecchio rubinetto. Ecco i passi da seguire:

  1. Chiudere l’acqua: prima di un qualunque intervento sulla rete idraulica di casa è fondamentale chiudere il rubinetto principale per prevenire le perdite;
  2. Aprire il rubinetto per far defluire l’acqua residua;
  3. Posizionare un secchio o bacinella nel mobile sotto il lavabo per raccogliere eventuali fuoriuscite di acqua ancora rimasta nei tubi;
  4. Con una chiave inglese svitare e staccare i due tubi dell’acqua (fredda e calda) dal rubinetto;
  5. Svitare il bullone dal perno che tiene ancorato il rubinetto al lavabo;
  6. Rimuovere tutto il blocco del rubinetto, sfilando con cautela i tubi dal buco del lavabo o del piano cucina.

Il vecchio rubinetto, posto che sia guasto o che non lo si voglia riutilizzare altrove, non può venire buttato nella pattumiera domestica: va smaltito presso un’area di raccolta dei rifiuti ingombranti nell’apposito cassonetto per i rifiuti metallici.

Come montare il rubinetto da cucina

Allo stesso modo è piuttosto semplice montare un rubinetto monocomando nuovo. L’operazione preliminare da effettuare è una pulizia accurata della superficie del lavabo, così da rimuovere lo sporco ed eventuali incrostazioni rugginose rimaste dopo aver rimosso il miscelatore vecchio. Per il resto, potete procedere come segue:

  1. Chiudere il rubinetto principale dell’acqua;
  2. Posizionare la guarnizione di gomma alla base del miscelatore;
  3. Infilare i due tubi per il collegamento idrico nel buco del lavabo e del piano cucina;
  4. Posizionare il miscelatore nella posizione desiderata, badando soprattutto che la leva abbia totale libertà di movimento;
  5. Posizionare la seconda guarnizione o la flangia alla base del perno di bloccaggio;
  6. Avvitare il bullone al perno, stringendo fino a fissare il rubinetto. È importante badare che durante la stretta il miscelatore non giri su se stesso perdendo la posizione;
  7. Allacciare i tubi dell’acqua: di solito si allaccia a destra il tubo dell’acqua fredda e a sinistra quello dell’acqua calda;
  8. Riaprire il rubinetto centrale e testare il buon funzionamento del rubinetto.

Quali rubinetti da cucina sono compatibili con il depuratore?

Per poter collegare un depuratore è necessario avere un rubinetto a tre vie: questi possono gestire sia le due linee tradizionali (l’acqua calda e quella fredda), sia a comando quella proveniente dal depuratore.

Quali sono le migliori marche di rubinetti da cucina?

La lista delle marche di maggiore qualità si compone principalmente di questi nomi: Grohe, Hansgrohe, Ideal Standard, Franke e Paffoni. Tra i brand economici non possiamo invece rilevare sostanziali differenze nella qualità costruttiva e nei materiali utilizzati.

Quanto costa un rubinetto da cucina?

Il prezzo ha una certa rilevanza quando si tratta di rubinetti da cucina: mai come in questo caso vale l’assunto che la qualità si paga.
La variabilità nel prezzo è molto grande: si va dai 40 € circa dei modelli più economici agli oltre 1.000 € per un rubinetto di alta gamma. Le differenze tra questi due estremi stanno tutte nella qualità del prodotto e nelle sue funzionalità: un rubinetto di buona marca, dal design innovativo, con regolatore della pressione, limitatore di temperatura e dall’elevata qualità costruttiva arriva a costare molto di più rispetto a un modello più economico ma, in ultima analisi, molto meno durevole.