Dreame Bot L10 Pro in breve
Voto finale: 8.2
La nostra recensione
Sistema di mappatura: voto 8,5
Diciamo subito che questo robot è in grado di mappare gli ambienti in cui opera grazie alla tecnologia di navigazione LiDar a raggi infrarossi. La mappatura inizia fin dal primo utilizzo e può raggiungere un elevato livello di dettaglio, soprattutto se mobilio e suppellettili nell’ambiente rimangono sempre fissi nello stesso punto.
In maniera del tutto autonoma il Dreame Bot L10 Pro è inoltre in grado di riconoscere stanze diverse, che possono così essere pulite singolarmente qualora lo si desideri. Sulla mappa è infine possibile sia tracciare zone di esclusione dove il robot non deve entrare, sia al contrario tracciare aree circoscritte da pulire.Funzioni: voto 8,6
L’aspetto senza dubbio più interessante in un robot aspirapolvere è quello che riguarda la sua “intelligenza”, ovvero le possibilità che offre in termini di personalizzazione della pulizia, manutenzione e automazione. Da questo punto di vista il Dreame Bot L10 Pro è molto ben equipaggiato: vediamo con ordine perché.
Il Dreame Bot L10 Pro è integrabile con l’app Xiaomi Home, attraverso la quale è possibile accedere a numerose funzionalità in aggiunta a quelle relative alla mappa, quali:
- Impostazioni del robot: da qui è possibile impostare lingua e volume degli annunci del robot, abilitare o disabilitare le notifiche push, impostare il blocco tasti di sicurezza, impostare la ripresa della pulizia dopo l’interruzione per la ricarica o addirittura impostare la pulizia automatica del panno;
- Programmazione pulizia: qui potete programmare l’azionamento del robot come meglio credete, specificando giorni della settimana, orari e quali locali vadano puliti, ma anche quale livello di potenza utilizzare e quale livello di umidità;
- Cronologia della pulizia: qui vedrete i rapporti di ogni sessione di pulizia, con la metratura coperta e il tempo impiegato;
- Programma di servizio: qui vedrete la panoramica dello stato di usura dei vari componenti del robot, con indicazioni relative alla pulizia e alla sostituzione delle varie parti;
- Controllo remoto: questa schermata con tasti direzionali vi permette di manovrare manualmente il robot come con un telecomando.
Altre cose che potete fare sono: localizzare il dispositivo in caso lo perdiate di vista; rinominare il robot; condividere il Dreame Bot L10 Pro con altri Mi Account; collocare il robot su una mappa specifica tra quelle salvate (è infatti possibile la mappatura multipiano o di più ambienti).
Sempre a proposito di navigazione dell’ambiente, spendiamo due parole anche a proposito del sistema di aggiramento degli ostacoli. Oltre al “faro” a infrarossi posto sulla sommità del robot, responsabile della mappatura dell’ambiente, sono infatti presenti altri tre sensori a infrarossi frontali che aiutano a riconoscere gli ostacoli. Abbiamo osservato come questa combinazione di sensori funzioni in generale molto bene, anche se non si è dimostrata in grado di “vedere” ed evitare ostacoli molto sottili come le gambe tubolari delle nostre luci da studio, che sono state ripetutamente toccate e spostate prima di essere percepite dal sensore di tocco.Non manca ovviamente il sensore di dislivello che impedisce al robot di cadere da scale e gradini.
Prestazioni: voto 8,6
Quando si deve scegliere un robot aspirapolvere, uno dei più importanti aspetti che consigliamo di valutare è quello delle prestazioni attese del robottino: bisogna cioè considerare il voltaggio della batteria, la pressione aspirante generata e il tipo di spazzola.
Il Dreame Bot L10 Pro, robot aspirapolvere e lavapavimenti di cui ci occupiamo qui, ha una batteria dalle buone caratteristiche. Il voltaggio di 14,4 V non si discosta in realtà dalla maggior parte degli altri modelli in commercio, ma è in grado di produrre fino a 4.000 Pa di suzione al massimo livello di potenza. Sono infatti disponibili quattro diverse impostazioni che si possono scegliere a seconda della quantità di sporco presente sui pavimenti e della superficie da aspirare (su tappeti e moquette è sempre consigliato optare per una potenza elevata, ma si può anche lasciare al robot il riconoscimento automatico della superficie).L’autonomia massima è piuttosto generosa: si parla di 150 minuti (due ore e mezza) alla potenza minima, bastanti per aspirare in una singola sessione di pulizia oltre 100 m² di superficie.Va notato che l’autonomia di funzionamento scende sensibilmente quando è attiva anche la funzione lavapavimenti: l’energia necessaria a dosare l’acqua e l’attrito generato dal panno sul pavimento contribuiscono a consumare più in fretta la carica.
Sulla bocchetta è inoltre montata una spazzola rotante con setole piuttosto morbide alternate a delicati inserti in silicone, utili a smuovere la polvere da moquette e tappeti e migliorare così la prestazione su queste superfici.
Struttura: voto 7
Probabilmente in pochi ci pensano, ma vale la pena anche di considerare alcuni aspetti strutturali prima di acquistare un robot aspirapolvere, in particolare in relazione ai tipi di pavimenti presenti in casa e al mobilio.
Il tallone d’Achille del Dreame Bot L10 Pro è la sua altezza: con i suoi 9,7 cm non potrà infatti passare sotto tutti i mobili. È inoltre presente solamente una spazzolina frontale anziché due, una scelta progettuale che se da un lato contribuisce a mantenere bassi i consumi energetici, dall’altro inficia in minima parte l’incisività dell’azione del robot.In compenso la bocchetta di aspirazione centrale ha una buona ampiezza di 17 cm, un aspetto non secondario che contribuisce all’efficacia dell’aspirazione. Unitamente alle ruote motrici gommate, la spazzola morbida si dimostra idonea alle superfici delicate, anche se dobbiamo sottolineare che il ruotino anteriore è invece in plastica dura e potrebbe, soprattutto se non pulito regolarmente, occasionalmente lasciare qualche graffio.
Nel caso di un modello con doppia funzione aspirazione/lavaggio come il Dreame Bot L10 Pro è importante considerare anche le dimensioni dei serbatoi. Questo robot può essere utilizzato in modalità sola aspirazione oppure in modalità combinata aspirazione e lavaggio: per passare dall’una all’altra è sufficiente montare o rimuovere il serbatoio dell’acqua con annesso panno in microfibra.La tanica dedicata alla raccolta della polvere ha un volume di 570 ml, che per un robot aspirapolvere è un valore di tutto rispetto: non si renderà infatti necessario svuotare la tanica dopo ogni pulizia, a meno di non avere davvero molto sporco in terra (come può essere il caso ad esempio se avete animali domestici che perdano molto pelo). Nel nostro studio di 50 m², senza condizioni di sporco particolari, abbiamo svuotato il serbatoio soltanto dopo il terzo ciclo di pulizia, trovandolo mezzo pieno (sconsigliamo di lasciar riempire di più il serbatoio per non compromettere la capacità di aspirazione).Il serbatoio dell’acqua è invece molto più piccolo, il volume in questo caso è di soli 270 ml, ma è possibile regolare l’umidità su tre livelli, anche qui a seconda dello sporco e del tipo di superficie da trattare. Bisogna tenere però in conto che, a seconda dell’ampiezza della superficie da lavare e del livello di umidità selezionato, l’acqua potrebbe finire prima di aver completato la pulizia.Il Dreame Bot L10 Pro non è equipaggiato con filtri particolarmente pregiati: è presente solamente un filtro pieghettato a bassa efficienza (lavabile e riutilizzabile), pertanto non si tratta di un modello adeguato alle persone allergiche.
Infine, anche se sono meno importanti, vale la pena anche considerare quali accessori siano inclusi all’acquisto del robot aspirapolvere, soprattutto in ottica di manutenzione.
Il Dreame Bot L10 Pro è naturalmente accompagnato dalla sua stazione di ricarica e da un piccolo attrezzo multifunzione per la pulizia del robot e per tagliare eventuali capelli attorcigliati sulla spazzola. Quest’ultimo si trova e si può tenere nel suo apposito vano a bordo del robot stesso.
Nella confezione manca anche un telecomando ma, come abbiamo visto, l’app Xiaomi Home è utilizzabile all’occorrenza come controllo manuale remoto.
La nostra prova
Abbiamo potuto provare il Dreame Bot L10 Pro nei nostri studi, mettendolo alla prova su superfici molto impolverate: un pavimento in laminato e un tappeto piuttosto spesso. Ecco qui di seguito l’esito della nostra prova.
Navigazione
Abbiamo attivato il Dreame Bot L10 Pro nel nostro studio, uno spazio di circa 50 m² ricco di ostacoli (sedie da ufficio, scrivanie, cassettiere e luci fotografiche). La mappatura è iniziata immediatamente alla prima attivazione ed il robot ha impiegato circa 45 minuti per coprire l’intera area. Le successive sessioni di pulizia hanno richiesto meno tempo, circa 30 minuti.
Una volta tracciato il perimetro della stanza, il Dreame Bot L10 Pro procede ordinatamente ad aspirare/lavare il pavimento in strisce parallele. Il robot si è dimostrato in grado di seguire il perimetro del locale e costeggiare il mobilio senza toccare nulla, come detto ha avuto difficoltà solamente con le gambe molto sottili delle nostre luci, con le quali è arrivato al tocco.Aspirazione
La potenza aspirante del Dreame Bot L10 Pro è regolabile su quattro livelli d’instensità, di cui il primo è anche il più silenzioso, consigliato quando si avvia il robot con persone in casa per non disturbare troppo. Gli altri tre livelli, come vedremo tra poco, sono ovviamente più rumorosi al crescere dell’intensità. Abbiamo testato i due livelli intermedi e ne abbiamo constatato l’efficacia nella raccolta di polvere, briciole, piccoli oggetti e capelli, tanto sul laminato quanto su tappeto.
A proposito di tappeti e moquette, è possibile impostare la modalità di riconoscimento automatico della superficie che permette al Dreame Bot L10 Pro di regolare autonomamente la potenza di aspirazione in base al tipo di pavimento su cui si trova.Lavaggio
Il Dreame Bot L10 Pro condivide lo stesso limite che accomuna praticamente tutti i robot lavapavimenti in commercio, ovvero l’impossibilità di utilizzare un detergente per pavimenti nell’acqua del serbatoio. La raccolta dello sporco non potrà dunque che essere solo superficiale. Per ottimizzare il risultato è raccomandato dal produttore stesso di bagnare e strizzare il panno prima di installare il serbatoio e far partire la sessione di lavaggio. La pulizia è personalizzabile sia selezionando uno tra tre livelli di umidità da mantenere, sia scegliendo tra una pulizia “quotidiana” più superficiale e veloce ed una “approfondita” più lenta, più lunga e con passaggi più serrati sul pavimento. Abbiamo fatto pulire il pavimento del nostro bagno al Dreame Bot L10 Pro utilizzando i massimi settaggi: una pulizia approfondita al livello di umidità più elevato. La quantità di sporco raccolta è risultata ben visibile sul panno al termine del lavaggio, ed anche nel bagno una sensibile differenza è risultata visibile, sebbene ovviamente non paragonabile al lavaggio con straccio e detersivo.
Rumorosità
Abbiamo misurato con il nostri rilevatore le emissioni sonore del Dreame Bot L10 Pro a tutti e quattro i livelli di potenza aspirante. Abbiamo mantenuto una distanza di circa 1 m dal robot durante la rilevazione. Ecco i nostri risultati:
- Silenzioso: 59,8 dB;
- Standard: 63,1 dB;
- Alta potenza: 67,1 dB;
- Turbo: 75,3 dB.
La modalità turbo è ovviamente la più rumorosa: le emissioni in questo caso sono quasi alla pari rispetto ad un normale aspirapolvere.
Voto finale: 8.2
Andamento prezzo Dreame Bot L10 Pro
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