Come scegliere la ring light
In questa guida all’acquisto cercheremo di aiutarvi a scegliere quale ring light comprare tenendo conto dei vostri bisogni specifici. Nella tabella comparativa qui sopra trovate alcuni modelli da noi selezionati come migliori, ma se non dovessero incontrare il vostro gusto potete lanciarvi al vaglio di prodotti diversi dopo aver letto i nostri consigli. Iniziamo la nostra guida all’acquisto con i fondamentali.
Che cos’è una ring light?
Ring light è la traduzione in inglese di “luce ad anello”, nome che deriva dalla speciale forma anulare di questo faretto a LED. Per la verità la ring light può presentarsi anche in forme diverse dal cerchio, come a cuore o a stella, ma quel che conta è che l’oggetto possa illuminare il viso in maniera uniforme e non eccessiva, compito in cui il flash normale fallisce miseramente. In generale, il nostro consiglio è di restare sulla forma tondeggiante, che mantiene un’armonia di illuminazione che potrebbe risentire, ad esempio, di una forma quadrata.
Perché comprare una ring light?
La ring light è nata in ambito lavorativo negli studi video-fotografici, ma la sua popolarità è esplosa tra le social media star, aspiranti o consacrate tali. Con il boom del lavoro da casa, l’utenza si è allargata ai molti perfezionisti della video call, che hanno aggiunto alla loro apparecchiatura da home working la luce indispensabile per avere l’illuminazione perfetta di fronte a colleghi, partner esterni, clienti e studenti in DAD. Il senso l’abbiamo spiegato: ottenere selfie, foto e video con la migliore illuminazione possibile, con una soluzione portatile ed economica. L’unico “effetto collaterale” è il cerchietto bianco all’interno dell’iride, che ad alcuni però piace.
Ora che sappiamo cos’è e perché comprare una ring light, la valutazione di un prodotto efficiente deve per forza iniziare dall’efficienza dell’illuminazione che essa è in grado di garantirci.Intensità
La luce brillerà luminosa o sarà più sommessa a seconda del modello. Quelli più economici hanno dei livelli di intensità pre-impostati e selezionabili, possono essere 3 come 10, ma la migliore ring light sarà quella che vi consentirà di variare la luminosità in modalità crescente a vostro piacimento, dallo 0 al 100%. In assenza del dato oggettivo di intensità sprigionato dalla ring light (lumen) sappiate che il numero di LED contenuti nel cerchio luminoso può variare dai 25 ai 250 ed è indicativo della quantità di luce sprigionabile. Inoltre, se l’interno della vostra luce ad anello è rivestito in argento, piuttosto che in materiale riflettente bianco, la luce in uscita sarà naturalmente potenziata.
Calore e colore
La ring light è stata inventata bianca, ma oggi ne esistono alcune anche a colori. La prima tipologia è quella più popolare, perché maggiormente simile alla luce naturale, ma non significa che dovrete accettare una luce monolitica, che potrebbe rivelarsi inadeguata ad illuminare in modo abbastanza naturale un oggetto o la pelle del soggetto inquadrato. Il livello di bianco può infatti spaziare più o meno dal bianco freddo (blu) a quello caldo (giallo), per cui tecnicamente si dovrebbe parlare di temperatura della luce, misurabile in gradi Kelvin. Trovate l’informazione oggettiva nelle specifiche tecniche della ring light.
Temperatura | Gradi Kelvin (K) | Uso tipico |
---|---|---|
Calda | 2.400 K e inferiore | Ritratti naturali, foto artistiche |
Naturale | 4.000-5.500 K | Tutti gli usi |
Fredda | 5.500 K e superiore | Nature morte, foto artistiche |
I faretti LED anulari più economici hanno solo 2-3 tonalità di bianco, i migliori sono variabili (dimmerabili) da 1 a 100%, cioè consentono di scegliere una qualunque delle sfumature che vanno da caldo a freddo, passando per il neutro.
Allo stesso modo, le ring light a colori possono consentire di selezionare un numero determinato di colori oppure uno qualsiasi dei 16 milioni di colori disponibili nella tavolozza RGB.
Per concludere, i prodotti più costosi indicano nelle loro specifiche il CRI, cioè l’indice di resa cromatica (Cromatic Range Index, in inglese). Quanto più esso è vicino al 100 tanto più oggetti e soggetti illuminati dal nostro faretto circolare avranno una resa simile a quella riscontrabile alla luce del sole. Sappiate per questo scopo che potenzialmente le lampadine LED hanno un CRI che supera l’80.
Filtri meccanici
Per garantire le transizioni dal freddo al caldo ci sono molti metodi. Uno è quello di staccare e attaccare cover in plastica arancione o bianca sulla struttura anulare che monta le lampadine a LED. È importante per coloro che dovessero avere bisogno di scattare abbastanza rapidamente essere sicuri che queste variazioni non siano un inciampo che costringerebbe il soggetto o le altre persone intorno ad aspettare una sostituzione dei filtri macchinosa. Se non volete impazzire ogni volta per montare i vari filtri, col rischio di rompere alcune parti della struttura, e non ci sono nemmeno le istruzioni in lingua italiana, forse l’acquisto non vale la pena.
Alimentazione
Solitamente una ring light è alimentata in uno dei seguenti modi:
- Via cavo elettrico, che garantisce un’intensità ottimale e una luce stabile, ma vincola in termini di mobilità;
- Con cavo USB, che è utile perché rende la luce collegabile a una power bank o a un adattatore USB. Il rischio se la collegate a un device è che la luce sia più fioca, perché la tensione fornita è inferiore;
- A batterie usa e getta, di tipo stilo;
- Con batterie intercambiabili ricaricabili, solitamente le NP-F550/970 già usate per l’alimentazione dei faretti portatili;
- Con batteria integrata agli ioni di litio, per lo più non intercambiabile, la cui autonomia varia moltissimo da modello a modello. Basti pensare che si va dai 200 mAh dei modelli economici da qualche decina di Euro ai 4.500 mAh delle ring light professionali da centinaia di Euro.
Sappiate che, essendo composte di lampadine a LED con l’obiettivo di emettere una luce a faretto, le ring light consumano più di una normale lampadina: siamo in media tra i 10 e i 60 W (alcuni modelli molto costosi arrivano a centinaia di W) per generare dai 500 ai 4.800 lumen, producendo anche un certo calore.
Struttura
La struttura è importante, ma la scelta dipenderà dall’uso che volete fare della vostra ring light. Alcune sono utilizzabili solo all’interno, altre esplicitano nelle istruzioni che non avranno problemi se l’uso sarà all’esterno. Oltretutto, c’è differenza tra una mini-ring light per selfie con lo smartphone e una luce ad anello idonea per uno YouTuber o per uno studio fotografico. Detto questo, vediamo quali sono i fattori strutturali più importanti.
Diametro
La ring light è geometricamente una corona circolare, perciò le misure che troverete dovrebbero essere sia della parte concava interna (diametro interno), sia della circonferenza esterna (diametro esterno), dalle quali per sottrazione potrete dedurre lo spessore dell’anello che costituisce la superficie luminosa della ring light. Indicativamente, l’ampiezza del diametro esterno è tra i primi dati diffusi dai produttori ed è proporzionale alla distanza a cui è possibile posizionare il soggetto rispetto al device che scatta/registra. Un primissimo piano, tipico di selfie e video in cui viene mostrato ad esempio il make-up, possono essere catturati con una ring light dal diametro esterno di 10″ (26 cm). Se invece volete un mezzo busto, il consiglio è di andare verso le ring light da 18″ (48 cm). Per evitare la proiezione di ombre fastidiose potreste provare a illuminare lo sfondo creando dei giochi di luce interessanti, magari acquistando ad un prezzo tutto sommato contenuto una o più lampadine smart.
Cavalletto
Le ring light montate su un bastone telescopico più o meno lungo fornito in dotazione hanno una certa versatilità d’uso. Il cavalletto corto e non snodabile è pensato per la ring light da tavolo, mentre quando la luce può illuminare un soggetto in piedi si può avere un treppiedi lungo fino a oltre 200 cm. A sua volta, il treppiedi viene fabbricato in vari materiali, come la semplice plastica o il più resistente alluminio, passando per le leghe metalliche, per cui consigliamo a chi ritenesse importante questo attrezzo di leggere la nostra guida all’acquisto dei treppiedi per macchine fotografiche, perché i princìpi sono gli stessi: oltre alla robustezza, dovrete valutarne le capacità di estensione intermedie (per esempio se scattate o registrate da seduti, oppure mezzobusto o se fotografate dei bambini) e massima verso l’alto, come pure il peso massimo che può sorreggere e se abbia dei piedini antiscivolo.
Supporto per il device
Per supporto intendiamo una staffa o una clip utile per agganciare il device con foto/video camera, che può andare dallo smartphone, al tablet alla fotocamera reflex alla action cam.
I modelli di ring light davvero molto economici, come anticipato, sono totalmente privi di strutture extra utili allo scopo ed integrano al massimo una specie di clip non smontabile da agganciare al monitor o al telefono. Data la compattezza di questi modelli, consigliamo di controllare che l’intensità della luce sia all’altezza delle vostre aspettative. Nel caso delle ring light con treppiede può capitare che siano inclusi anche 2 o 3 supporti, con l’obiettivo di avere una seconda camera che riprenda l’azione, ad esempio una può inquadrare il mezzobusto, l’altra le mani al lavoro.Bisognerà verificare che il supporto sia compatibile con il modello specifico di smartphone che intendete usare, soprattutto se avete uno schermo particolarmente piccolo (diagonale sotto ai 6,4″) o particolarmente esteso (diagonale sopra i 6,7″). Vi basterà misurare larghezza, lunghezza e spessore del telefono e confrontare le misure con quelle indicate nelle istruzioni della ring light. Se il supporto non è stabile il rischio è che il device cada a terra, perciò è molto importante restituire subito il prodotto in caso notiate difetti su questo fronte.
Nella confezione di alcune ring light troverete una morsa indipendente dal corpo luce, utile per chi trovasse troppo alto il treppiedi anche alla sua altezza minima (solitamente si aggira intorno ai 40 cm dal tavolo) e avesse l’esigenza di attaccare la ring light al tavolo di lavoro stesso. La snodabilità del supporto montato sulla ring light è particolarmente importante se il vostro obiettivo, per esempio, è immortalare la vostra colazione posizionata sul tavolo, oppure qualcuno che esegue una manicure. La massima libertà si ha quando il supporto può ruotare di 360° in orizzontale e di 180° in avanti e indietro.
Controllo remoto
Il controllo è maggiormente importante già dal livello amatoriale, perché indispensabile per i selfie e l’auto-registrazione. Gli articoli più economici hanno i controlli di base su una peretta posizionata lungo il filo, per cui dovrete accertarvi che essa sia facilmente accessibile, mentre salendo di prezzo troviamo ring light equipaggiate con telecomando wireless (controllate in questo caso se le batterie sono incluse), oppure di app (che può essere più o meno buona). Al momento non esistono, purtroppo per i fan del mondo smart, ring light con il controllo vocale.
Quando compatibile, il telecomando Bluetooth è utilizzabile anche per scattare selfie e avviare la registrazione dallo smartphone.
Le domande più frequenti sulla ring light
Quanto costa una ring light?
I prezzi vanno dai 20 ai 900 €. Una forbice così ampia deriva dalla possibilità di acquistare modelli piuttosto fragili, spesso fabbricati e spediti direttamente da aziende sconosciute che operano in nazioni caratterizzate da un costo del lavoro più ridotto rispetto all’Italia. Le più costose sono le ring light solide e dotate di tutti i comfort, pensate per un uso altamente professionale, la cui assistenza al cliente è gestita in Italia. Sconsigliamo di acquistare un faretto anulare così costoso a chi non sia un professionista nel settore delle arti visive correlate all’uso di questa luce speciale. Nella nostra tabella comparativa abbiamo inserito modelli che secondo noi rappresentano il migliore compromesso tra i due estremi.
Cosa succede se la ring light si fulmina?
Le ring light sono composte da LED, perciò non possono fulminarsi. Però, una volta raggiunto il monte ore massimo dei LED, nella quasi totalità dei casi la lampada andrà buttata, perché non vengono venduti dei LED di ricambio da installare nella struttura. Questo avviene perché le lampadine a LED hanno una durata in ore che nei fatti va oltre i dieci anni.
Dove comprare una ring light sostenibile?
Per le ring light, come per qualsiasi altro prodotto, si può optare per modelli più o meno sostenibili. La moda della nostra società di comprare e buttare vari aggeggi di elettronica ha fatto ormai spazio al comportamento più responsabile di acquistare prodotti realizzati in condizioni lavorative il più possibile controllate per i dipendenti delle aziende e che non danneggino l’ambiente in fase di realizzazione, uso e dismissione.
- In fase d’acquisto preferite un rivenditore con magazzino in Italia, perché è più probabile che ridurrete l’inquinamento da CO2 dato dalla logistica;
- Esaminate il wattaggio, che vi comunica l’energia elettrica assorbita e vi permetterà di tenere sotto controllo i consumi;
- In caso di alimentazione con cavo USB, preferite ring light senza l’adattatore USB nella confezione e usatene uno che avete già a casa;
- Evitate i modelli con batterie stilo non riutilizzabili perché sono più inquinanti;
- Scegliete ring light che montino LED a risparmio energetico;
- Osservate l’Etichetta di Efficienza Energetica per orientarvi verso modelli quanto più vicini possibile alla classe A. Con la lettera G, infatti, sono indicati i modelli più energivori.
Infine, dovrebbe essere superfluo ricordare che la ring light è un rifiuto speciale, spesso contenente materiali che, se gettati nell’indifferenziato, possono essere tossici per l’ambiente, gli animali e per l’uomo. Non solo il Comune, ma anche i negozi di elettronica, pur operando solo online, sono obbligati per legge a ritirare la vostra ring light rotta o vecchia e a smaltirla a norma di legge nel momento in cui ne acquisterete una nuova.
Ring light o soft box?
La prima alternativa alla ring light sono i soft box, che però sono molto ingombranti. La ring light è una soluzione più semplice ed economica, è modulabile, non ha bisogno di altre luci per evitare ombre fastidiose e include un supporto per lo strumento di scatto o ripresa. La luce ad anello è pensata solo per essere utilizzata per fotografare un soggetto o al massimo due soggetti molto vicini: se riprendete gruppi di persone è già una scelta sbagliata. Inoltre, essendo un faretto, inonda di luce e cancella ogni ombra, effetto non sempre gradito ai futuri fotografi professionisti. Il nostro consiglio è: se non siete interessati a diventare fotografi o se siete dei dilettanti, orientatevi verso la ring light, c’è sempre tempo per equipaggiarsi a dovere.