I nostri consigli per la scelta di una radiosveglia
Anche se le radiosveglie esistono già da molti anni, la tecnologia sempre più avanzata disponibile anche a costi contenuti ha permesso una certa evoluzione di questi dispositivi. Un tempo, infatti, una radiosveglia era un semplice apparecchio elettronico dotato di un sintonizzatore radio, mentre oggi sono molteplici le funzioni aggiuntive che questa può offrire. In questa guida cerchiamo di analizzare gli aspetti fondamentali da prendere in considerazione prima di scegliere la radiosveglia più adatta alle proprie esigenze.
Display
Sono diverse le caratteristiche del display che vanno considerate quando si sceglie una radiosveglia: negli ultimi anni si sono infatti sviluppati diversi accorgimenti pensati per migliorare non solo la qualità del display, ma anche del riposo dell’utente. Vediamo nel dettaglio tutte le caratteristiche più importanti del display di una radiosveglia.
- Dimensioni: da sempre le radiosveglie possono vantare schermi di grandi dimensioni, soprattutto se comparate alle classiche sveglie analogiche. Esistono comunque molti design differenti, alcuni dei quali prevedono un display molto ridotto, che lascia invece posto, per esempio, a uno speaker più ampio o ad altri elementi aggiuntivi che possono aumentare il numero di funzioni offerte dal dispositivo. Per chi cerca una radiosveglia con display ben visibile è consigliabile orientarsi su un modello che raggiunga almeno i tre pollici di diagonale (alcuni superano anche i cinque pollici);
- Luminosità: questo è uno degli aspetti più rilevanti in assoluto per moltissimi utenti, dato che la radiosveglia va solitamente posizionata sul comodino, molto vicino a chi dorme. Chi è particolarmente sensibile alla luce durante il sonno può oggi cercare un modello che permetta la regolazione della luminosità, automatica o manuale. Alcuni prodotti offrono diversi livelli preimpostati, arrivando anche a disattivare completamente il display durante le ore notturne, così da garantire un miglior riposo. Di solito per attivarlo nuovamente e controllare l’ora anche al buio è sufficiente premere un pulsante o, come vedremo più sotto, toccare lo schermo;
- Tecnologia di costruzione del pannello: da questo punto di vista non troviamo sicuramente una grande varietà. La quasi totalità dei display delle radiosveglie attualmente in commercio sfruttano infatti la tecnologia LED, particolarmente vantaggiosa visti i costi ridotti, la buona efficienza energetica e l’alto livello di luminosità raggiungibile;
- Sensibilità al tocco: va premesso che le radiosveglie non dispongono normalmente di un vero e proprio touch screen, comparabile per esempio a quello di uno smartphone. Tuttavia alcuni modelli sono dotati di un display in grado di rilevare il tocco, che rende molto rapido attivarlo se si vuole controllare l’ora nel mezzo della notte o nel caso in cui sia spento per risparmiare energia;
- Specchio: alcuni display sono dotati di una superficie riflettente che può essere utilizzata come specchio. Non si tratta di un’aggiunta che porta particolari benefici e rappresenta più che altro una scelta di design. Durante il giorno, oltretutto, la visualizzazione dell’orario può risultare più difficoltosa vista la possibile mancanza di un buon contrasto tra lo sfondo del display e i numeri digitali;
- Design curvo: anche in questo caso si tratta di un elemento puramente estetico. Il display è leggermente curvo e può offrire un maggior numero di combinazioni per la realizzazione di design innovativi, compatti e meno banali rispetto alle vecchie radiosveglie, spesso molto ingombranti;
- Scelta del design dell’orologio: alcuni display più avanzati possono anche essere personalizzati a seconda delle preferenze dell’utente. Di solito le radiosveglie in grado di offrire questa aggiunta permettono di scegliere tra design analogici più classici e altri digitali, più moderni, dando comunque un numero di possibilità abbastanza limitate, che possono però essere gradite ad alcuni utenti che cercano un modello più versatile.
Suono
Il secondo elemento da considerare prima dell’acquisto di una radiosveglia è ovviamente la qualità del suono e la possibilità di regolarlo a proprio piacimento. La grandissima maggioranza dei modelli disponibili sul mercato dispone di un piccolo altoparlante, di solito posto sul retro della scocca, che comunque risulta più che sufficiente per una sveglia mattutina. Tuttavia, vista la diffusione sempre maggiore degli smart speaker, che possono ovviamente includere anche una funzione identica a quella svolta dalla radiosveglia, alcuni marchi hanno iniziato a rendere più completi e complessi i propri prodotti. È dunque possibile trovare alcuni modelli che dispongono di una cassa vera e propria, in grado di offrire una qualità del suono molto superiore rispetto alle radiosveglie di fascia più economica. Rispetto ai dispositivi smart, alcuni utenti possono apprezzare in questi modelli il vantaggio di non avere un microfono sempre vicino e potenzialmente attivo anche quando non lo si è esplicitamente richiesto.
Un ulteriore aspetto da valutare è, come anticipato, la possibilità di regolare il volume. Di norma è sempre possibile alzarlo o abbassarlo a seconda delle proprie preferenze, ma esistono anche radiosveglie che offrono la possibilità di scegliere l’opzione “volume incrementale“, in particolare per la sveglia del mattino. Nel momento in cui questa viene attivata, la radio viene accesa a un volume molto basso, che va crescendo un po’ alla volta, rendendo il risveglio meno improvviso e più dolce. Questa funzione è particolarmente utile per chi utilizza la radio anche durante il giorno, magari aumentandone il volume e dimenticandosi poi di abbassarlo nuovamente per la sveglia del mattino successivo.
Funzioni aggiuntive
Ormai le radiosveglie sono spesso dotate di moltissime funzioni extra che le rendono dispositivi molto più completi e versatili rispetto a un tempo. In questo paragrafo cercheremo di analizzare le principali, partendo da quelle più semplici e comuni fino ad arrivare a quelle che si stanno diffondendo solo negli ultimi anni, ma che rappresentano un’aggiunta sempre più interessante per i nuovi utenti.
- Sveglie multiple: una delle funzioni più ricercate, permette di impostare due diverse sveglie. È utile sia per chi condivide la sveglia con altri membri della famiglia e cerca un dispositivo in grado di far rispettare orari diversi, sia per chi teme di disattivare completamente la prima sveglia senza alzarsi e preferisce adottare una misura di sicurezza in più;
- Snooze: questa funzione si può trovare praticamente in qualunque modello, anche in quelli analogici privi di sintonizzatore radio. Permette semplicemente di disattivare la sveglia solo per pochi minuti, facendola suonare nuovamente a intervalli regolari finché non viene disattivata completamente. Utilissima per tutti gli utenti che non riescono mai ad alzarsi alla prima sveglia e hanno bisogno che questa venga ripetuta più volte;
- Proiezione dell’ora: anche questa piccola aggiunta è ormai molto diffusa già da diversi anni. Si tratta si un proiettore molto compatto, posizionato solitamente di fianco al display e inclinabile a seconda delle singole esigenze, che permette di visualizzare l’ora sul muro della propria stanza. La proiezione, di solito, non rimane sempre attiva, ma viene azionata da un pulsante apposito e dura solo alcuni secondi. È un’alternativa efficace alla retroilluminazione del display, che può risultare molto più fastidiosa nel mezzo della notte in un ambiente completamente buio;
- Temperatura e umidità: alcune radiosveglie sono dotate di alcuni sensori aggiuntivi che permettono di rilevare la temperatura e, talvolta, il tasso di umidità della stanza in cui sono posizionate. Ovviamente non ci si può aspettare il livello di precisione offerto normalmente da dispositivi pensati appositamente per questo scopo, ma può comunque essere utile per avere un idea delle condizioni dell’ambiente in cui si riposa;
- Ricarica dispositivi mobili: la presenza di una o più porte USB che permettono il collegamento e la ricarica di uno smartphone o un tablet è diventata ormai estremamente diffusa, anche tra le radiosveglie di fascia economica. Va considerato che la ricarica sarà comunque più lenta se comparata a quella effettuata tramite l’alimentatore connesso direttamente alla presa della corrente, ma può essere una valida alternativa se si utilizza durante tutta la notte;
- Connettività Bluetooth: alcuni modelli di radiosveglia, in particolare quelli che dispongono di un altoparlante di grandi dimensioni, sono anche dotati di Bluetooth. Questo permette di sfruttarle come vere e proprie casse Bluetooth, connettendo un dispositivo mobile per ascoltare i propri brani preferiti;
- Porta AUX: come per la connessione via Bluetooth, è integrata quasi esclusivamente nelle radiosveglie dotate di una cassa di buona qualità e permette un collegamento tramite cavo jack con dispositivi esterni;
- Riproduzione diretta: talvolta è presente anche una porta USB in grado di leggere supporti d’archiviazione esterni come hard disk o chiavette USB, riproducendone direttamente i file musicali. In questo caso va controllato preventivamente quali formati sono supportati, anche se normalmente i file MP3 assicurano un’ottima compatibilità.
Alimentazione
Uno dei maggiori difetti delle vecchie radiosveglie era la loro dipendenza dalla rete elettrica. Il problema non stava tanto nel fatto di doverle mantenere costantemente connesse all’alimentatore, quanto nella perdita dell’ora esatta e delle sveglie impostate nel caso in cui ci fosse anche solo una brevissima interruzione della corrente. Per questo si rendeva spesso necessario impostare un’altra sveglia per essere certi di non alzarsi troppo tardi, soprattutto in caso di occasioni importanti. Oggi esistono invece diverse opzioni che permettono di combinare da un lato l’alimentazione tramite corrente elettrica, dall’altro pile alcaline oppure batterie al litio che entrano in funzione solo nel momento in cui la corrente fosse interrotta. In questo modo si evita qualunque rischio, avendo comunque una soluzione alternativa in caso d’emergenza. È consigliabile cercare una radiosveglia che offra la possibilità o di utilizzare pile alcaline ricaricabili, o una batteria al litio, sia per evitare una continua spesa, sia per diminuire il più possibile la dispersione di materiale inquinante nell’ambiente.
Altri fattori da tenere a mente per la scelta di una radiosveglia
I materiali sono importanti?
Dal punto di vista dei materiali di costruzione le radiosveglie non offrono una particolare varietà. La grandissima maggioranza dei modelli è infatti realizzata in plastica, di cui è importante valutare la robustezza prima dell’acquisto. Esistono poi altri modelli costruiti anche in metallo, che rende il prodotto più resistente e più duraturo nel tempo. Nei modelli dotati di un altoparlante di grandi dimensioni è anche possibile trovare altri materiali, talvolta legno per la scocca o tessuto per la copertura esterna dello speaker.
La marca è importante?
Il marchio non è particolarmente importante nella scelta di una radiosveglia, dato che ormai esistono moltissime case produttrici poco note che realizzano prodotti di buona qualità per un prezzo economico, e raramente è necessaria una particolare assistenza dopo la vendita del prodotto. Se comunque si preferisce scegliere un prodotto di marca, è possibile orientarsi su marchi come Oregon Scientific, Sony, Grundig, Philips o Thomson.
Il prezzo è importante?
Le radiosveglie sono dispositivi mediamente molto economici. Anche senza investire cifre particolarmente elevate è possibile trovare un prodotto di buona qualità, equipaggiato anche con funzioni aggiuntive più avanzate. I modelli più economici possono essere acquistati per poco più di 10 €, ma la maggioranza si aggira tra i 20 e i 30 €. Alcune radiosveglie più avanzate arrivano invece a costi che vanno tra i 50 e gli 80 €, e le più care in assoluto raramente superano i 100 €. Gli elementi che aumentano maggiormente il prezzo sono la presenza di tecnologie wireless e di porte USB in grado di supportare la riproduzione diretta di file musicali.