Vitesy Eteria in breve
Eteria è un purificatore d’aria per ora unico nel suo genere: non usa i classici filtri HEPA e a carboni attivi, bensì la tecnologia fotocatalitica per distruggere e inattivare tutti gli inquinanti organici dispersi nell’aria, dai virus agli odori.
Innovativo è anche il fatto che si controlli unicamente attraverso l’app Vitesy Hub (disponibile per iOS e Android), la quale fornisce anche informazioni dettagliate sulla qualità dell’aria sia in tempo reale, sia nel corso del tempo. Per le sue caratteristiche di portabilità e compattezza, Eteria fa però a nostro avviso una reale differenza solo in contesti molto specifici, come ad esempio la cameretta dei bambini o un piccolo studio/ufficio, ma ci auguriamo che questa nuova tecnologia possa venire presto scalata a prezzi accessibili.
Come alternativa ai filtri HEPA tradizionali la fotocatalisi adottata da Eteria (e da tutti gli altri prodotti di Vitesy, ad esempio il purificatore da frigo Shelfy, che abbiamo recensito) è molto interessante e speriamo che possa prendere piede sul mercato, limitando così la creazione di rifiuti: un filtro HEPA o a carboni attivi va infatti cambiato almeno una volta l’anno.
Voto finale: 8
La nostra recensione
Vitesy è stato uno dei primi brand in assoluto a introdurre nel mercato consumer dispositivi per la purificazione dell’aria basati sulla fotocatalisi, una tecnologia sviluppata in anni recenti e in precedenza applicata principalmente in ambito sanitario.
Nel corso della nostra recensione avremo modo di esaminare vantaggi e svantaggi di questa tecnologia rispetto alla più tradizionale combinazione di filtri HEPA e a carboni attivi, per adesso ci teniamo a specificare che Eteria è un purificatore per uso personale, da tenere cioè accanto a sé, la cui efficacia è al meglio in ambienti piccoli.Sistema di purificazione: voto 7,5
Che cos’è allora la fotocatalisi? Si tratta di una tecnologia che riproduce in piccolo le naturali reazioni chimiche attivate dal Sole su determinate superfici. Gli elementi fondamentali di questa tecnologia sono infatti una fonte di luce e un filtro realizzato in un materiale altamente reattivo alla radiazione luminosa. Eteria usa una normalissima luce a LED bianca e un filtro ceramico rivestito in triossido di tungsteno: una scelta perfetta per l’uso domestico in quanto non produce alcuna esalazione potenzialmente nociva, al contrario dei sistemi con luce UV e filtro in biossido di tungsteno che possono produrre ozono.
Cosa si ottiene usando questa tecnologia? In breve: la distruzione e inattivazione di tutti gli inquinanti organici (virus, batteri, funghi, spore, composti organici volatili) e, in qualche misura, anche delle polveri sottili (PM10 e PM2.5). Vedremo nel paragrafo seguente che prestazioni possa garantire Eteria.Prestazioni: voto 7
Eteria non è stato sottoposto al test CADR, per cui non è semplicissimo paragonarne le prestazioni con la quasi totalità degli altri purificatori in commercio che, invece, esplicitano la loro Clean Air Delivery Rate. L’unico altro produttore a non sottoporsi a questo test è Dyson, che ne contesta la validità e ha preferito svilupparne uno proprio. Vero è che, non avendo Eteria un classico filtro HEPA, il test CADR non sarebbe probabilmente rappresentativo delle sue proprietà. Sul sito di Vitesy è disponibile per il download un dettagliato rapporto commissionato dall’azienda a tre laboratori di test che dimostra l’efficacia di Eteria contro:
- Batteri: -95,76% in 24 ore in un ambiente di 33 m³ (stanza di 12 m²);
- Muffe e lieviti: -99,95% in 24 ore in un ambiente di 33 m³ (stanza di 12 m²);
- Virus SARS-CoV-2: -97,18% in 20 minuti in un test con campione del virus posto sul filtro;
- Ossidi di azoto: -97,8% in 90 minuti in una cappa sigillata con 500 cc di gas NOx;
- Formaldeide: -85% in 60 minuti in un volume di 4 m³;
- Composti organici volatili: -70/86% (a seconda del composto) in 60 minuti in un volume di 0,56 m³;
- Odori: -97,6% in 90 minuti in un volume di 0,56 m³;
- PM2.5: -72% in 180 minuti in un volume di 0,56 m³;
- PM10: -51,4% in 60 minuti in un volume di 0,56 m³.
I test hanno anche verificato l’assenza di emissioni di ozono. Quello che emerge è un’efficacia rapida in ambienti molto piccoli, un aspetto di cui tenere conto nel modulare le proprie aspettative: non si può ad esempio pretendere che Eteria purifichi in pochissimo tempo un salotto, ma è lecito aspettarsi che agisca abbastanza in fretta ad esempio in una cameretta.
Come anticipato, si tratta di un purificatore “personale”, da tenere cioè vicino mentre si lavora seduti alla scrivania, sul comodino mentre si dorme o accanto a sé sul divano quando ci si rilassa. In termini di dimensioni massime dei locali in cui utilizzarlo, diremmo che, con una portata d’aria massima di 34 m³/h, l’efficacia sia al suo meglio in ambienti fino a 12 m², mentre in locali più grandi essa rallenta tanto più grande è la stanza.Funzioni: voto 9
Eteria è un purificatore intelligente accompagnato da un’applicazione per dispositivi iOS e Android molto completa e che permette di controllare il dispositivo, ma anche di monitorare la qualità dell’aria nell’ambiente. Ma andiamo con ordine. Eteria si compone di due parti: la base magnetica, in cui sono integrati i sensori, e il purificatore vero a proprio. A bordo non c’è alcun pulsante: Eteria si accende automaticamente appena viene agganciato alla sua base. Tutti i controlli passano dunque dall’applicazione, che è indispensabile per l’utilizzo completo del dispositivo. Una volta accoppiato Eteria allo smartphone è possibile:
- Accendere e spegnere il dispositivo (la base rimane attiva);
- Impostare la velocità di ventilazione su uno dei tre livelli (silenzioso, standard e performance);
- Attivare la modalità automatica;
- Creare da zero una modalità personalizzata;
- Programmare accensione e spegnimento per tutta la settimana.
La schermata “Home” mostra le condizioni dell’aria in tempo reale, con il dettaglio di temperatura, umidità, CO2 e composti organici volatili presenti. Nella schermata “Statistiche”, invece, è possibile vedere l’andamento di questi quattro indicatori di qualità nel corso del giorno, della settimana e del mese. Si possono inoltre attivare diverse notifiche push, ad esempio:
- Avvisi quando la qualità dell’aria cala;
- Avvisi quando è ora di pulire il filtro;
- Avvisi quando la connessione Wi-Fi è persa.
Manutenzione e struttura: voto 9,6
Un grandissimo punto di forza di Eteria è la mancanza quasi totale di manutenzione. Mentre i filtri HEPA e quelli ai carboni attivi vanno sostituiti periodicamente per mantenere alta l’efficacia di un purificatore tradizionale, i filtri fotocatalici non deperiscono nel tempo, per cui non vanno cambiati. Periodicamente è necessario solo sciacquarli sotto acqua corrente e lasciarli asciugare del tutto prima di rimontarli. Anche il filtro in tessuto che avvolge l’esterno di Eteria e che ha lo scopo di filtrare le particelle grossolane si può lavare semplicemente in lavatrice.
Dimensioni e peso sono minimali: 16 x 16 x 24 cm per 1 kg. All’acquisto è inclusa la basetta magnetica, ma volendo è possibile acquistarne di ulteriori, una per ogni stanza in cui si intenda usare Eteria, così da spostare di volta in volta soltanto il purificatore senza staccare la base dalla presa.La nostra prova
Abbiamo potuto provare Eteria di Vitesy sia nei nostri uffici, sia a casa: ecco come lo abbiamo messo alla prova e quali risultati ha prodotto.
Rumorosità
Eteria di Vitesy è un dispositivo estremamente compatto il cui livello di rumore rimane molto contenuto: 30 dB in modalità silenziosa, 52 dB in modalità “Performance”. Lo abbiamo tenuto acceso sulla scrivania durante il lavoro, a meno di 1 m di distanza, e possiamo confermare che la modalità silenziosa è sostanzialmente impercettibile anche a una distanza così ravvicinata. Si sente, invece, la modalità “Performance”, ma non si tratta assolutamente di un ronzio particolarmente penetrante o fastidioso.
Nessun problema quindi a usarlo in camera da letto, ma sappiate che un po’ della luce trapela dalla sommità del dispositivo: è possibile spegnere solo i LED della base selezionando la modalità silenziosa o creando da zero una modalità personalizzata.Efficacia
Abbiamo testato Eteria per una settimana nel nostro ufficio, che ha una superficie di circa 50 m². Ci ha rincuorati constatare come la qualità dell’aria sia di base buona: niente composti organici volatili, CO2 in salita solo quando ci sono più persone (ovviamente), temperatura e umidità entro i livelli di comfort. Gli screenshot qui sotto mostrano la nostra settimana di test.
Nella giornata di martedì sul grafico Eteria è stato posizionato sulla scrivania dell’unica persona presente quel giorno in ufficio, mentre mercoledì è stato collocato più in disparte rispetto ai tavoli, mentre al lavoro c’erano quattro persone (donde l’accresciuto livello di CO2). Per tutta la durata del test è rimasto impostato in modalità automatica, ma solo nella giornata di martedì è visibile un sensibile calo della CO2. Anche contro i COV, per quanto i livelli non siano mai stati oltre la soglia consigliata, si nota una maggiore efficacia nella giornata con meno persone nel locale.Per altri cinque giorni abbiamo condotto un test più particolare: abbiamo chiuso Eteria in una stanza di 14 m² insieme a tre stampanti 3D, che durante il funzionamento emettono un forte odore di plastica riscaldata. Ci ha lasciati perplessi che, nonostante le esalazioni, il monitor della qualità dell’aria in tempo reale non si sia mai discostato dal “Perfetto”. Ecco gli screenshot da lunedì a venerdì:I due picchi di COV e CO2 nelle giornate di mercoledì e giovedì corrispondono a due momenti in cui sono entrate in funzione le stampanti: mercoledì solo una, giovedì tutte e tre. Per un maggiore dettaglio esaminiamo la sola giornata di giovedì:In questa giornata il purificatore è rimasto spento fino a poco prima delle 15:00: lo abbiamo fatto partire qualche tempo dopo l’avvio della prima stampante (l’evidente picco in entrambi i grafici). Come si può vedere, l’azione dell’Eteria ha sortito un effetto sui COV, stabilizzandoli, ma non eliminandoli del tutto.
L’ultimo test, quello più “cattivo”, lo abbiamo condotto in un locale ancora più piccolo: un bagno di servizio da circa 4 m². Abbiamo chiuso il purificatore Eteria nel bagno insieme a una sigaretta accesa e lasciata bruciare completamente. I grafici mostrano con evidenza l’impennata di CO2 e COV mentre la sigaretta brucia:Eteria è stato acceso in modalità automatica poco prima del raggiungimento del picco: la sua attivazione corrisponde al piccolo scalino visibile su entrambi i grafici poco prima dell’apice della curva. Un minimo sembra aver rallentato l’ascesa sia dei COV, sia della CO2, resta però che ci siano volute oltre 6 ore per riportare al valore di partenza l’anidride carbonica generata dalla combustione, mentre i COV sono sì tornati nello stesso lasso di tempo entro valori accettabili, ma comunque più alti rispetto all’origine. L’odore, purtroppo, è rimasto.
Per cercare di velocizzare le cose abbiamo provato anche ad attivare la modalità “Performance“, che funziona alla ventilazione massima: la prima corrisponde al piccolo plateau in corrispondenza delle 15:00, che sembra al contrario aver rallentato il processo di smaltimento, per cui siamo successivamente tornati alla modalità automatica. La seconda corrisponde alla piccola indentatura nel grafico più avanti: questa volta abbiamo lasciato la modalità Performance attiva fino alla fine dell’esperimento e, dopo il primo calo vistoso di entrambi i valori, questi sono tornati a calare grossomodo in linea con la curva descritta dalla modalità automatica.
Voto finale: 8
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