Come scegliere il purificatore d’aria
Parliamo di inquinamento atmosferico: tutti sappiamo ormai da decenni quali conseguenze abbia sulla salute del pianeta, ma solo di recente ci si è resi conto degli effetti devastanti che può avere anche sulla salute umana.
In particolare, quello che fino a pochi anni fa non era risaputo è che l’aria nelle case e negli uffici sia spesso molto più inquinata rispetto all’aria esterna.L’inquinamento in Italia
Stando a un rapporto del 2023 dell’Agenzia EU per l’Ambiente, in buona parte dell’Unione Europea nel 2022 (anno di riferimento dei dati utilizzati per la compilazione del rapporto) le concentrazioni di PM10, ozono e biossido di azoto, sebbene in calo rispetto agli anni precedenti, erano ancora a livelli allarmanti. Nelle immagini qui sotto, tratte proprio dal rapporto citato, potete vedere rispettivamente la concentrazione di PM 2.5 e PM 10.
La stessa Agenzia Europea ha messo a disposizione del pubblico un’app per iOS e Android, chiamata “European Air Quality Index“, che visualizza in tempo reale i dati registrati da tutte le stazioni di rilevamento sparse per i Paesi del continente europeo (membri UE e non). Gli screenshot che seguono sono stati catturati il 21/02/2024 e mostrano chiaramente la situazione critica in pianura padana. I dati più allarmanti per il nostro Paese riguardano in particolare il Nord Italia, periodicamente soggetto a concentrazioni di agenti inquinanti molto al di sopra delle soglie di rischio individuate dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).L’inquinamento è dovuto ovviamente ai gas di scarico, soprattutto quelli prodotti dai sistemi di riscaldamento, congiuntamente alla cattiva ventilazione naturale caratteristica della valle del Po.
Inquinamento “indoor”
Negli ultimi anni, come dicevamo, è emerso come la mancanza di ventilazione, di agenti atmosferici, di luce solare diretta e l’isolamento offerto dai serramenti producano la stagnazione in casa di agenti inquinanti in concentrazioni tra le 5 e le 8 volte superiori rispetto all’ambiente esterno.
Alla luce di questi dati è allora interessante, soprattutto per chi viva in città, l’acquisto di un purificatore d’aria: vediamo qui di seguito quali sono gli aspetti di questo apparecchio più importanti da considerare per capire quale purificatore scegliere.
Sistema di purificazione
Indichiamo come purificatori d’aria quegli apparecchi dedicati alla “pulizia” dell’atmosfera negli ambienti domestici, ovvero alla rimozione di tutte quelle particelle non visibili a occhio nudo che possano col tempo dare problemi all’apparato respiratorio, in particolare a persone già vulnerabili (bambini, anziani, soggetti allergici ecc.).
Come funziona il purificatore d’aria
Un purificatore d’aria, in linea di principio, è un apparecchio dal funzionamento molto semplice: si tratta in sostanza di una ventola che forza il passaggio dell’aria attraverso una serie di filtri (e non solo filtri, in alcuni casi che vedremo).
Faremo ora un excursus di tutti i filtri e sistemi igienizzanti che è possibile trovare su un purificatore d’aria, ma bisogna sapere che questi non si trovano sempre su tutti i modelli: ve ne sono di più o meno sofisticati. In base alle vostre necessità è dunque necessario scegliere un purificatore d’aria adeguato.Filtro antipolvere
Il filtro antipolvere è una sottile e fitta griglia di plastica che opera un primo filtraggio grossolano delle particelle di polvere più grosse e voluminose.
Questo sistema allunga inoltre la vita del filtro vero e proprio, consentendogli di dedicarsi esclusivamente alle particelle più sottili.Filtro ai carboni attivi
I filtri ai carboni attivi si servono delle proprietà naturali del carbone. L’attivazione del carbone consiste in un trattamento a base di ossigeno che apre gli infiniti piccoli pori esistenti tra gli atomi del carbonio: il carbone così trattato vede enormemente moltiplicata la sua superficie, basti pensare che 450 g di carbone attivo hanno una superficie approssimativa di ben 400 m².
Il principio per il quale il carbone attivo filtra determinate particelle si chiama adsorbimento: al passaggio dell’aria attraverso questa miriade di micropori alcuni tipi di molecole vi rimangono attaccate sopra (senza penetrare all’interno, ed è questa la differenza con l’assorbimento).Il carbone attivo è particolarmente efficace contro i composti organici volanti, gli odori e svariati gas inquinanti. Tra i composti organici volanti che più comunemente si trovano nelle case figurano ad esempio alcune componenti del fumo di sigaretta e le esalazioni prodotte dalla vernice fresca o da alcuni detergenti. Meno comuni il benzene, il toluene, lo xilene e alcuni composti del cloro.
- A chi giova? La filtrazione ai carboni attivi è particolarmente utile a chi soffre di asma o altri problemi respiratori (allergie a parte).
- Va sostituito? Sì. Il carbone attivo diventa del tutto inefficace una volta raggiunta la saturazione, per cui i filtri a carboni attivi devono essere sostituiti periodicamente.
Filtro ad alta efficienza (HEPA)
Di filtri HEPA si parla moltissimo da una trentina d’anni a questa parte, da quando cioè questa tipologia di filtri ha cominciato a diffondersi in un numero di elettrodomestici (aspirapolvere in primis).
La sigla HEPA significa High Efficiency Particulate Air e indica appunto l’elevata efficienza di questi filtri contro il particolato. I filtri HEPA sono stati sviluppati nell’ambito del nucleare allo scopo di equipaggiare i lavoratori e ricercatori con un filtro capace di neutralizzare le particelle radioattive eventualmente disperse nell’atmosfera: questo aiuta a far comprendere di che livello di efficacia stiamo parlando.
Per farvi capire meglio contro cosa siano efficaci questi filtri, pensate che quando sentiamo parlare di “PM10” quello di cui si parla sono particelle di polvere dai 10 micron di diametro in giù; allo stesso modo, le polveri “PM2,5” sono quelle da massimo 2,5 micron.
- A chi giova? Ai soggetti allergici ai pollini e agli acari della polvere, dato che gli allergeni scatenanti queste allergie vengono efficacemente neutralizzati dai filtri HEPA, e a chiunque viva in aree molto inquinate.
- Va sostituito? Sì. Anche nel caso dei filtri HEPA è quasi sempre necessaria la sostituzione periodica per mantenere elevata l’efficacia.
Lampada UV-C
In aggiunta ai filtri che abbiamo visto, alcuni modelli di purificatore d’aria sono equipaggiati con una lampada ultravioletta sterilizzante.
Al passaggio dell’aria sotto questa luce avviene la sterilizzazione dell’aria stessa: batteri, virus, muffe e altri agenti patogeni vengono inattivati o distrutti dalla radiazione ultravioletta, divenendo così innocui.
- A chi giova? A chi, per qualunque motivo, sia particolarmente vulnerabile alle infezioni batteriche o virali, soprattutto delle vie respiratorie.
- Va sostituita? Sì, ma solo quando la lampada ultravioletta giunge a fine vita.
Un prodotto molto particolare che sta facendo molto parlare di sé è lo sterilizzatore ultravioletto SanificaAria di Beghelli: sottolineiamo che si tratta unicamente di una lampada UV-C per la neutralizzazione di batteri e virus e che non ha alcun effetto sul microparticolato (le polveri sottili). Si tratta dunque di uno strumento interessante per chi avesse espressamente bisogno di proteggersi in modo particolare dalle infezioni batteriche e virali.
Catalizzatore
Negli ultimi anni alcuni produttori hanno iniziato a equipaggiare i propri purificatori d’aria con dei catalizzatori, in aggiunta o addirittura in sostituzione dei filtri ai carboni attivi. Il catalizzatore è un elemento costruttivamente abbastanza semplice che si avvale di una reazione elettrochimica capace di distruggere e neutralizzare le particelle organiche. Tra queste rientrano, come abbiamo già visto, i composti organici volanti e gli odori, ma anche i principali allergeni. Rispetto ai filtri ai carboni attivi il catalizzatore ha un grosso vantaggio: non va infatti sostituito periodicamente, ma soltanto occasionalmente pulito.
- A chi giova? A chi soffra delle più comuni allergie e a chi debba convivere con un fumatore.
- Va sostituito? No: come detto, il catalizzatore va soltanto pulito periodicamente.
Prestazioni
Consumi, copertura, flusso d’aria e tasso di purificazione dell’aria sono tutti aspetti da tenere in considerazione per valutare le effettive prestazioni del purificatore.
Trattandosi di dati difficilmente deducibili empiricamente a casa, raccomandiamo un’attenta lettura della scheda tecnica del prodotto e di diffidare di quei modelli che ne sono privi. Nei prossimi paragrafi illustreremo come leggere correttamente i valori riportati sulle schede tecniche e a che cosa si riferiscano.
Consumi
Il purificatore d’aria è uno strumento che può essere utilizzato anche per periodi di tempo molto lunghi in quanto può rimanere acceso anche per diverse ore al giorno o per tutta la notte.
In generale, i consumi di questi elettrodomestici sono modesti, specialmente in quei modelli che sfruttano solo un sistema a filtri per la purificazione dell’aria. In questi casi infatti l’assorbimento si aggira intorno ai 30/40 W, ma la potenza sale velocemente se a supporto dei filtri vengono impiegate anche altre tecnologie, come i raggi ultravioletti. In genere comunque l’assorbimento è sempre inferiore ai 100 W.Copertura
Un fattore determinante nella scelta del purificatore è la misura delle stanze che è in grado di purificare, in quanto è questo criterio che determina se il modello scelto sia adatto o meno alla vostra casa o ufficio.
Si va da purificatori portatili, da utilizzare ad esempio in auto o sulla scrivania dell’ufficio, in grado di coprire ambienti di pochi metri quadri, a modelli in grado di purificare anche stanze fino a 100 m² e oltre.
CADR
Il Clean Air Delivery Rate (tasso di produzione di aria pulita) è una misura che indica quanti metri cubi d’aria vengano purificati completamente in un minuto.
Poiché tabacco, acari e pollini hanno tutti molecole di grandezza diversa, il CADR viene calcolato distintamente per ciascuna di queste tre tipologie di particelle.
Flusso d’aria
Da non confondere con il CADR, il flusso d’aria indica quanta aria al minuto passi attraverso il sistema di filtraggio del purificatore. Questo valore dà un’idea di quanto tempo impiegherà l’apparecchio a trattare completamente l’aria nel locale ed è strettamente legato alla copertura. Un flusso d’aria maggiore implica un maggior numero di “ricambi” completi d’aria all’ora.
Rumorosità
Trattandosi di un apparecchio che resta in funzione per diverse ore non bisogna sottovalutarne la rumorosità, specialmente se si ha intenzione di utilizzarlo durante le ore notturne.
A seconda della tecnologia impiegata, il purificatore d’aria può produrre un ronzio compreso fra i 25 e i 70 dB. La differenza è dunque notevole, se consideriamo che 30 dB corrispondono a un bisbiglio mentre 70 al rumore prodotto da una conversazione concitata: almeno sui modelli più rumorosi è dunque consigliabile verificare la presenza di una modalità notturna che consenta di diminuire il volume del ronzio almeno durante le ore di riposo.
Funzioni
Maggiore è il numero di funzioni, più è possibile personalizzare l’utilizzo del purificatore d’aria in base alle proprie esigenze. Vediamo quali sono quelle più comuni.
Modalità notturna
Laddove presente, come già accennato, la modalità notturna riduce la velocità della ventola del purificatore abbassandone così la rumorosità per non disturbare il riposo notturno. Come abbiamo visto, tale funzione è particolarmente importante sui modelli con una rumorosità superiore ai 40 dB. In molti casi, alla riduzione del rumore si accompagna anche lo spegnimento totale delle eventuali luci del display, così da non produrre nemmeno disturbo luminoso.
Programmazione oraria
Nei migliori modelli può esserci un timer che consente di preimpostare non solo per quanto tempo il purificatore d’aria debba restare in funzione, ma talvolta anche l’orario di accensione e spegnimento automatico.
In questo modo è possibile ad esempio rientrare in casa dopo il lavoro e trovare l’aria già pulita.Indicatore di qualità dell’aria
Nei modelli di fascia media e alta è possibile trovare un indicatore della qualità dell’aria che indica la quantità di pollini, acari o particelle inquinanti presenti nell’atmosfera attraverso LED di diverso colore (ad esempio rosso = concentrazione alta, verde = aria pulita) oppure, nei modelli più sofisticati, con l’indicazione esplicita della concentrazione.
L’indicatore può essere utile non solo per regolare il livello di funzionamento, ma anche per avere una visuale del progressivo miglioramento della qualità dell’aria.Modalità automatica
Va sempre a braccetto con il sensore di qualità dell’aria: grazie a esso, infatti, il purificatore d’aria può regolare autonomamente la velocità della ventola in base alla concentrazione di elementi inquinanti. Utilizzerà quindi la massima velocità per purificare più velocemente un ambiente particolarmente inquinato e una velocità più bassa per mantenere l’aria pulita in ambienti già salubri.
Controllo via app
I modelli della nuova generazione, in particolare quelli di fascia alta, possono in alcuni casi anche connettersi alla rete Wi-Fi di casa e integrarsi così con un’apposita applicazione per dispositivi mobili.
Questa permette tipicamente non solo di monitorare lo stato del purificatore e di visualizzare un rapporto dettagliato sulla quantità di inquinanti rimossi, ma anche di usufruire di tutte le funzioni anche stando fuori casa (ad esempio programmare l’accensione, modificare la velocità della ventola, spegnere il dispositivo ecc.).Manutenzione
Qualche ultima considerazione prima di procedere all’acquisto va fatta sulla manutenzione richiesta. Anche se non si tratta del fattore più importante sul quale basare la propria scelta, la frequenza a cui è richiesta la manutenzione dell’apparecchio può incidere anche notevolmente sui costi legati all’uso.
Ricambi
Per quanto in generale si possa dire che i purificatori d’aria non richiedano una grande manutenzione, è pur vero che per funzionare correttamente, come abbiamo visto, è necessaria la sostituzione periodica dei filtri.
In generale questi vanno cambiati ogni tre mesi di utilizzo frequente, ma se il purificatore d’aria viene utilizzato soltanto sporadicamente anche l’intervallo di tempo tra una sostituzione e l’altra si dilata di conseguenza. È dunque importante verificare che questi siano facilmente reperibili e che il prezzo sia accettabile.Alcuni purificatori hanno inoltre un avviso apposito che ricorda quando è giunto il momento di cambiare il filtro (indicando anche quale dei filtri sia giunto a fine vita).
Accessori
In dotazione ad alcuni modelli è possibile trovare dei componenti accessori che, sebbene non fondamentali, possono rivelarsi un gradito extra.
Parliamo ad esempio del telecomando, con il quale regolare le impostazioni dell’apparecchio anche a distanza, oppure del sensore remoto per la rilevazione più oggettiva possibile della qualità dell’aria.Le domande più frequenti sui purificatori d’aria
Dove posizionare il purificatore d’aria?
Il purificatore d’aria può essere collocato ovunque in casa, l’importante è che le sue griglie rimangano sgombre e non vi sia niente nelle vicinanze che possa cadere e coprirle. Va da sé che le finestre debbano rimanere chiuse durante l’utilizzo del purificatore, altrimenti la sua azione verrebbe totalmente neutralizzata, e che l’ideale sia tenere chiuse anche le porte che collegano la stanza che state purificando al resto della casa, così da avvertire in tempi più brevi gli effetti della purificazione.
Quale purificatore d’aria scegliere per l’auto?
Con tutto quello che abbiamo detto sull’inquinamento atmosferico può venire spontaneo pensare che la necessità della purificazione sia particolarmente viva in un luogo come l’abitacolo dell’auto, che per sua natura “vive” immersa nei gas di scarico propri e degli altri veicoli.
Sono diversi i purificatori per auto oggi disponibili e bisogna sapere quali caratteristiche è bene che essi abbiano. Molti modelli sono infatti semplicemente degli ionizzatori, che sconsigliamo perché non catturano davvero le particelle, ma le fanno solamente depositare sulle superfici. Preferite piuttosto i modelli a filtro come quello qui sotto, che riproducono in piccolo la combinazione di filtro ad alta efficienza e filtro ai carboni attivi caratteristica dei purificatori d’aria da appartamento.
Quale purificatore d’aria contro le polveri sottili?
Tutti i purificatori d’aria sono equipaggiati con filtri HEPA (ad alta efficienza), pertanto tutti i modelli sono efficaci contro le polveri sottili, il PM 10 e il PM 2,5. Nella scelta del modello giusto per voi potete allora tranquillamente lasciarvi guidare da altri criteri, quali le dimensioni dei locali da purificare e la necessità o meno di uno sterilizzatore.
Quale purificatore d’aria è meglio per i neonati?
I neonati sono per loro natura molto delicati, pertanto la scelta che raccomandiamo per la loro cameretta è quella di un purificatore d’aria con lampada UV-C per la neutralizzazione di germi e batteri. Un’opzione economica è il TruSense Z1000 di Leitz:
Quale purificatore d’aria va bene per i fumatori?
Il filtro a carboni attivi è presente su quasi tutti i purificatori d’aria. Come abbiamo visto, è questo il filtro adatto a catturare e trattenere il fumo di sigaretta, pertanto quasi tutti i purificatori vanno bene per combattere l’odore e la diffusione di questa esalazione. Anche in questo caso i criteri per la scelta possono tranquillamente essere perlopiù altri, come la metratura da trattare e gli altri sistemi purificanti adottati. Ci sono comunque una serie di altre strategie da adottare per facilitare la convivenza tra fumatori e non fumatori: leggete a questo proposito il nostro articolo su come purificare l’aria dal fumo di sigaretta.
Come eliminare il fumo di sigaretta
Il purificatore d’aria aiuta a combattere la muffa?
In qualche misura sì, ma la macchina più idonea a combattere il proliferare delle muffe rimane il deumidificatore. Questo infatti elimina l’umidità creando quindi un ambiente più salubre e inadatto alla proliferazione delle muffe, mentre il purificatore d’aria può sì trattenere le spore, ma non eliminarle del tutto (salvo i modelli con lampada UV-C) o mutare la percentuale di umidità nell’ambiente.
Come scegliere il deumidificatore
Meglio il purificatore d’aria o il deumidificatore?
Dipende interamente da che cosa si desideri ottenere. Se, come appena detto, c’è un problema di muffa e di umidità eccessiva, allora la scelta migliore è quella di un deumidificatore. Se invece non ci sono particolari problemi di umidità, ma si vuole semplicemente contrastare l’inquinamento domestico o le crisi allergiche, allora la macchina più utile è senz’altro il purificatore d’aria.
Esistono purificatori d’aria a parete?
Sì, anche se non moltissimi. I più famosi sono quelli di Fellowes, che però sono idonei più che altro all’installazione in locali pubblici. Per l’uso in casa potete prendere in considerazione l’Electrolux Well A5:
Esistono purificatori d’aria a batteria?
Sì, esistono al momento dei minipurificatori alimentati a batteria pensati perlopiù per l’abitacolo dell’auto e per locali molto piccoli (mai sopra i 15m²).
Quali sono le migliore marche di purificatori d'aria?
Molte delle grandi aziende che si occupano della produzione di elettrodomestici hanno in catalogo uno o più modelli di purificatori d’aria. Parliamo ad esempio di Philips, Electrolux o De’Longhi, marche conosciute e dalla sicura affidabilità.
Altrettanti sono i brand la cui produzione è focalizzata su apparecchi per la climatizzazione, il riscaldamento e il trattamento dell’aria, come Daikin e Argo, i cui prodotti non hanno nulla da temere nel confronto con quelli delle marche più famose, ma meno specializzate. Di recente ha fatto il suo ingresso nel mondo del trattamento dell’aria anche Dyson, che propone una sua linea di purificatori che spiccano in primo luogo per il design innovativo e in secondo per le funzionalità più estese rispetto alla media.
Per qualunque brand si opti, fondamentale è verificare che i filtri di ricambio siano facilmente reperibili e dal prezzo abbordabile.
Quanto costa un purificatore d'aria?
Già a partire da 50-60 € si può acquistare un purificatore molto semplice per stanze fino a 25 m², mentre i modelli “mini” da scrivania partono addirittura da appena 40 €.
I modelli con lampada UV costano inevitabilmente di più (anche oltre 300 €), così come quelli dalla copertura elevata (circa 140 € per i modelli da 50 m² e circa 250 € per i modelli da 70 m²). Per questo è molto importante scegliere un purificatore che sia perfettamente commisurato alle vostre esigenze, sia in termini di dimensioni dell’ambiente da trattare, sia in termini di tipo di filtrazione (con o senza lampada UV o filtro a carboni attivi).
Abitiamo in pianura padana in zona campagna,casa su due piani di circa 80mq l’uno con tromba scale aperte,un consiglio?bimbi 5 e 8 anni + cane piccolo
Con una superficie così estesa si può pensare a un modello da spostare di stanza in stanza con il progredire del giorno: un buon compromesso può essere il Philips AC1215/10.
Soffro di allergia ai pollini ed ho un gatto. Quale purificatore per camera da letto di circa 20mq da spostare eventualmente in soggiorno? Grazie!
Per locali fino a 25 m² può andare benissimo il De’Longhi AC 75.
Dovrei utilizzare un purificatore d’ aria nel mio negozio di circa 125 mq ma ha volte alte a vela: per la riapertura anche contro i covid. Consiglio?
Un apparecchio per la purificazione domestica non è sufficientemente potente per un locale così grande.
nella vostra selezione non ho trovato i prodotti Dyson. vorrei capire se per una questione di fascia di prezzo oppure per inefficacia
Sono prodotti molto interessanti, ma non abbiamo semplicemente avuto finora modo di occuparcene.
Vorrei cortesemente chiedere se posizionando al centro un purificatore da 95m3 si riesca a purificare tutte le stanze di un appartamento da 95m3.
L’efficacia chiaramente è maggiore nel locale dove è posizionato il purificatore, ma se ne può sentire l’effetto anche negli altri locali, a patto naturalmente di tenere aperte le porte.
Qual è il miglior purificatore per allergie?
Tutti i purificatori sono dotati di filtri HEPA, efficaci contro gli allergeni (pollini, acari, ecc.). Scegli quelo più adeguato in termini di portata d’aria in relazione alla dimensione dei locali da purificare.
Qualcosa di più economico di un Philips ma che funzioni bene più che altro per la polvere?
Prova a guardare il De’Longhi AC 75.
Ho una stanza di circa 70m riscaldata con stufa a pellet, per tenere pulita l’aria dalle polveri che produce quale depuratore mi consigliate? grazie
Per una stanza così grande la scelta migliore secondo noi è il Philips Series 3000 AC3256/10.
della boneco? nessuna informazione???
Non abbiamo ancora avuto modo di testrae i prodotti di questo brand.
Vorrei comprare un purificatore efficace sugli allergeni,gas , batteri e virus per un ambiente da 25 mq E da 95 mq mi sapete indica il migliore
Va bene un modello con lampada UV: guarda il Philips Series 3000 AC3256/10.