La prima e fondamentale valutazione da fare per decidere quale proiettore scegliere riguarda l’utilizzo che se ne intende fare. Dovrete valutare alcune caratteristiche tecniche che lo possono rendere adatto a un uso specifico o ad altri. Ecco prima di tutto alcune domande che dovreste farvi.
Quanto spazio avete a disposizione
Esistono proiettori degni di un piccolo cinema che misurano più di 30 x 20 cm e pesano più di 2,5 kg, ma esistono anche proiettori “mini” che misurano meno di 10 cm per lato e pesano meno di 300 g (i proiettori portatili). Oltre a dimensioni e peso dovrete valutare anche la distanza minima e massima di proiezione, che devono essere entro un ventaglio compatibile con la stanza dove lo userete.
Cosa farete con il proiettore
Trovare un proiettore che occupi poco spazio e sia di eccelsa qualità richiede un budget elevato. Gli usi tipici sono quelli che seguono e vi consigliamo di ordinarli per importanza in base alla vostra necessità.
Gaming e sport
Per giocare dovreste scegliere un proiettore dalle prestazioni adeguate in penombra o al buio, quindi non preoccuparvi troppo di luminosità (un proiettore con luminosità inferiore ai 2.500 lm andrà bene) e contrasto, quanto di porte input/output avanzate. Le porte HDMI dovrebbero essere almeno di standard 2.0 e sarebbe bene poter riprodurre scene in Full HD o 4K dinamiche garantendo basso lag e fluidità delle immagini, anche in streaming. Una frequenza a partire da 120 Hz vi eviterà scene “scattose”, sia mentre giocate, sia mentre guardate partite di calcio, corse di F1 ecc.
Home cinema
Come nel caso del gaming, se state cercando un proiettore per l’home cinema potete sceglierne uno dotato di scarsi luminosità e contrasto, ma per il cinema in 4K ci sono alcune tecnologie che fanno la differenza per godersi la visione. Pensiamo a:
- Supporto HDR;
- Compatibilità con servizi streaming (in caso di proiettore smart);
- Audio 3D;
- Fedeltà cromatica.
Infine, se avete una stanza dedicata alle serate cinema, probabilmente vorrete collocarlo fisicamente in un postazione comodo e definitiva, che sia sulle pareti o su un mobile.
Conferenze e didattica
In questi casi la proiezione avviene in ambienti molto diversi da quelli visti finora, cioè in locali parzialmente illuminati, ad esempio per mostrare una presentazione PowerPoint in sala riunioni oppure per tenere una lezione. Oltre a forte luminosità (meglio se superiore ai 4.000 lm) e contrasto, bisogna tenere conto che la diagonale massima di proiezione sarà determinante per decidere la dimensione della platea. In certi casi sarà importantissimo prendere in esame la portabilità del proiettore. Invece, potrebbe non essere indispensabile la risoluzione Full HD o migliore.
Infine, vedremo che esistono elementi importanti che prescindono dall’uso specifico, ma variano a seconda della preferenza personale, come le possibilità offerte dalla connettività, tra cui citiamo, a titolo di esempio, la presenza/assenza del controllo vocale.
Quanto volete spendere
Per scegliere un proiettore dovete pensare al budget con la consapevolezza di quanto possa costare questo prodotto. In commercio esistono proiettori molto economici, portatili, le cui prestazioni sono veramente basse. Sono adatti a un uso occasionale, magari come supporto a piccole presentazioni o per far vedere i cartoni animati ai bambini.
In tutti gli altri casi bisogna spendere un po’ di più. Sintetizzando:
- Fino a circa 150 €: proiettori economici portatili VGA con contrasto 3000:1;
- A circa 250-400 €: proiettori di qualità superiore più adatti all’ufficio, con risoluzione HD e contrasto 17-20.000:1;
- Intorno ai 500-700 €: proiettori specializzati in almeno un compito oppure versatili, Full HD, contrasto 20-40.000:1;
- 900 € e oltre: proiettori che svolgono benissimo almeno una funzione oppure bene più di una funzione, tra cui magari il gaming 4K UHD, con contrasto 40.000:1.
Quanto vorrette proiettare dallo smartphone
Esistono ottimi proiettori che non offrono alcuna opzione per riprodurre un video dallo smartphone oppure obbligano a connettere un cavo dal telefono alla porta MHL (Mobile High-Definition Link) del proiettore. Ce ne sono altri che ci permettono di mandare “in onda” sul muro il video da qualsiasi dispositivo mobile, notebook, tablet o smartphone, semplicemente usando la connettività senza fili.
Oltre a queste accortezze, preferite proiettori dotati dei protocolli Miracast, Chromecast, Google Cast o AirPlay, tecnologie wireless pensate per i device mobili che spiegheremo meglio più avanti, nella sezione “Connettività”.
Se volete solo accedere al vostro account Netflix e guardare un bel film in streaming, allora non curatevi troppo della connettività wireless e scegliete un proiettore smart: vi basterà inserire il vostro nome utente (Netflix, Amazon, Google, eccetera) e la password.
Caratteristiche tecniche dei proiettori
Prendiamo in esame qui di seguito i vari fattori che rendono un proiettore meritevole di scelta.
Qualità video
I parametri fondamentali da valutare sono luminosità e contrasto, in base all’ambiente di proiezione, e risoluzione e diagonale massima dello schermo proiettato.
Luminosità
La luminosità del fascio di luce emesso dalla lampada di un proiettore si misura in lumen (lm), e determina quanto visibile sarà l’immagine proiettata in presenza di luce ambientale: più bassa la luminosità, più fioca l’immagine in un ambiente anche parzialmente illuminato. D’altra parte, un proiettore con una minore luminosità necessita di un ambiente meno illuminato perché l’immagine possa essere ben visibile, ma la resa a livello di definizione è superiore.
Possiamo individuare tre fasce di luminosità come riferimento per la scelta del proiettore:
- 1.500 – 2.500 lm: proiettori da home theater, richiedono un ambiente completamente buio;
- 2.500 – 4.000 lm: proiettori per uso generico, richiedono un ambiente parzialmente oscurato;
- 4.000 lm e oltre: proiettori da ufficio, rendono bene anche in ambienti illuminati.
Vedremo anche come la luminosità incida sulle dimensioni dell’immagine proiettata.
Lampade LED e UHP
Tutti i proiettori, siano essi normali o portatili, adottano una tecnologia di illuminazione specifica. Quelli da installare in casa spesso si servono di una lampada cosiddetta UHP (Ultra-High Performance), simile ai vecchi bulbi alogeni; l’alternativa è rappresentata dalla sorgente luminosa a LED.
Per capire quali siano i vantaggi e gli svantaggi di questa scelta abbiamo creato una tabella.
UHP | LED | |
---|---|---|
Consumi | 300-400 W | 20-40 W |
Riscaldamento | Tempi di riscaldamento | Subito pronto |
Raffreddamento | Tempi di raffreddamento | Subito freddo |
Longevità | 3-6.000 h | 20-30.000 h |
Luminosità | 1.800-4.000 ANSI lm | 30-1.000 ANSI lm |
Manutenzione | Sostituzione periodica | Non va sostituita |
Contrasto | 100.000:1 e oltre | Max 5.000:1 |
Ambiente | Parzialmente illuminato | Oscurato |
Contrasto
Come abbiamo accennato, una maggiore luminosità comporta normalmente una più scadente resa dell’immagine: in particolare un proiettore molto luminoso comporta delle perdite a livello di contrasto. Questo si traduce in un minore senso di profondità delle immagini e della gamma colori, in particolare per quanto riguarda i film. Più la lampada emette luce, infatti, più è tecnicamente difficile conservare zone scure nell’immagine.
Per questi motivi i proiettori da home theater hanno una bassa luminosità e necessitano di un ambiente completamente buio per una resa ottimale, mentre i proiettori per uso più generico o da ufficio sono molto più luminosi, così da proiettare immagini visibili anche in ambienti semi-illuminati.
Anche per quanto riguarda il contrasto possiamo indicare i valori che hanno una rilevanza ai fini dell’utilizzo:
- 600.000:1: proiettori da home theater di alta gamma;
- 50.000:1: proiettori versatili per home theater e uso generico;
- 10-25.000:1: proiettori per uso generico.
Bisogna ricordare che le lampade dei proiettori, a eccezione di quelli che si avvalgono di tecnologie LED, hanno una durata di vita massima e che la luminosità della lampada va progressivamente calando con l’uso, fino a che non sopraggiunge il momento della sostituzione. La longevità di una lampada è espressa in ore di utilizzo e può andare indicativamente dalle 3.000 alle 10.000, variando anche in funzione della modalità utilizzata.
Un dettaglio da considerare se mirate a contrasto e nitidezza è il materiale della lente: un modello con costose ottiche in vetro anziché in economica plastica regala risultati apprezzabili per il cinema a casa.
Un ulteriore vantaggio del vetro rispetto alla plastica è che è più difficile da graffiare durante una semplice operazione di pulizia, ma lo svantaggio è che rende il proiettore più pesante da trasportare.
Risoluzione
In questo campo i proiettori non riservano molte sorprese: le risoluzioni disponibili sono infatti le stesse dei monitor per computer. I modelli più avanzati possono anche toccare la risoluzione 8K, ma saranno necessari ancora alcuni anni prima che questa diventi uno standard di mercato.
Tra gli apparecchi più diffusi si trovano proiettori che supportano la risoluzione Full HD (1.920 x 1.080 px) o 4K/UHD, in particolare quelli orientati all’home theater, oppure HD (1.280 x 720 px), in particolare tra i proiettori per uso più generico.
Se quello che cercate è un proiettore per guardare film e serie, la risoluzione Full HD sarà per voi l’ideale, mentre se cercate un proiettore per ufficio o per uso didattico potete tranquillamente soprassedere e rimanere su risoluzioni più basse.
Qualità dell’immagine
In aggiunta alle considerazioni che abbiamo già fatto, ci sono ulteriori caratteristiche che contribuiscono a rendere l’immagine proiettata di buona qualità e che sono particolarmente importanti quando si cerca un buon proiettore, soprattutto se l’uso che intendete farne è più orientato alla visione di film. Vediamole una per una:
- Gamma colori: insieme al contrasto, determina la ricchezza delle sfumature che il proiettore è in grado di riprodurre. Un buon proiettore da home theater dovrebbe arrivare a 1,07 miliardi di colori, mentre tra i proiettori per uso più generico è facile trovare una gamma di 16,7 milioni;
- Frequenza di aggiornamento: è molto importante ad esempio per la resa dei film in 3D e per giocare ai videogiochi di ultima generazione. Per questi due utilizzi suggeriamo di scegliere un proiettore con una frequenza di aggiornamento dai 120 ai 144 Hz, mentre per tutti gli altri usi possono bastare 60 Hz;
- Correzioni dell’immagine: un buon proiettore deve prevedere almeno la possibilità di rettificare la deformazione verticale e regolare l’inclinazione dell’apparecchio.
Tecnologie integrate
Tra i fattori principali da tenere in considerazione figurano senza dubbio tutte le tecnologie integrate, inclusa la compatibilità o meno dell’apparecchio con la tecnologia 3D.
Settaggi predefiniti
I proiettori concepiti con un’ampia versatilità d’uso offrono un ventaglio di impostazioni predefinite di luminosità, contrasto, frequenza di aggiornamento ecc. ottimizzate per ogni tipo di utilizzo. Ad esempio, la modalità “Gioco” prevede di solito colori molto brillanti, contrasto elevato e una frequenza di aggiornamento più alta rispetto alla modalità “Cinema”. Allo stesso modo, un buon proiettore permette di selezionare tra diversi formati dello schermo, non solo 16:9 e 4:3, i formati più diffusi, ma anche aree di visualizzazione meno comuni.
Dimensioni dello schermo
Espressa in pollici, la dimensione misura la lunghezza della diagonale del rettangolo luminoso proiettato. Questo fattore è rilevante sia che si debba acquistare anche uno schermo per proiezioni, sia che si vogliano proiettare le immagini su una parete bianca.
Sulle dimensioni massime dello schermo, oltre alla capacità tecnica dello zoom e della messa a fuoco, incide anche la lampada: meno luminosa la lampada, più piccolo lo schermo.
In linea di massima, le dimensioni minime del rettangolo proiettato si aggirano sui 30-40″ senza grandi variazioni tra modelli più o meno luminosi, ma è sulle dimensioni ideali dello schermo che il divario si manifesta: i proiettori con lampada più debole si fermano infatti intorno ai 150″ di diagonale ideale, mentre i modelli più luminosi possono arrivare fino al doppio delle dimensioni (300″) e oltre.
Funzionalità smart
Se cercate un proiettore per l’intrattenimento in casa dovreste valutare un modello smart, cioè equipaggiato con un sistema operativo adeguato allo scopo, spesso Android TV di Google.
Come le smart TV, questi proiettori possono dare accesso alle migliaia di app e film disponibili sulle varie piattaforme di streaming.
In questo caso, è importante valutare la velocità operativa del computer integrato, determinata dalla potenza di elaborazione.
3D
La compatibilità o meno con i contenuti in tre dimensioni non è ancora diventata uno standard di mercato, infatti non tutti i proiettori sono dotati della necessaria tecnologia. È davvero necessaria solo per la proiezione di film in tre dimensioni o per giocare a videogiochi che siano provvisti dell’opzione 3D.
Per tutti gli altri usi la possibilità di visualizzare contenuti in tre dimensioni è pressoché irrilevante.
Audio
Gli amplificatori audio possono essere presenti o assenti nei proiettori. Quando presenti, possono essere piuttosto deboli, ad esempio sui 3 W, oppure arrivare allo stesso livello delle smart TV, cioè da 10 a circa 50 W. Inoltre, se integrano determinate tecnologie, come i codec lossless (ad es. FLAC) o per il cinema surround e il gaming(es. Dolby Surround, Dolby Atmos), una volta collegati all’impianto di amplificazione il risultato sarà molto più immersivo.
Le nuove funzioni
Il futuro è nei proiettori che assorbiranno la funzione delle smart TV, adottandone tutte le funzioni all’avanguardia. Ad esempio, nel gennaio del 2024 Samsung ha lanciato The Premiere 8K, proiettore ad altissima risoluzione a raggio ultra-corto con connettività wireless dotato di intelligenza artificiale, funzionalità cloud gaming, riconoscimento vocale sempre attivo con microfono ad ampio raggio (anche se non è il massimo per la privacy) e visualizzazione multipla a quattro schermi separati.
Connettività
Un altro fattore da non trascurare nella scelta di un proiettore è la quantità e qualità degli ingressi e uscite presenti sull’apparecchio, di tipo fisico (per cavi video, audio e di rete) e wireless (per lo streaming, ma non solo).
A seconda di quali e quanti dispositivi verranno collegati al proiettore, anche simultaneamente, potrebbero servire più possibilità a disposizione.
Vediamo nel dettaglio di quali ingressi e uscite può essere dotato un buon proiettore.
Porte video e audio
Ovviamente, tra tutti, quelli più importanti sono gli ingressi video e audio, per cui è importante tenere presente che:
- Un buon proiettore dovrebbe poter ricevere il segnale video da tutti i dispositivi più moderni e offrire perciò almeno un ingresso HDMI, anche se sarebbe meglio averne due o più;
- La possibilità di collegare sorgenti video più datate dipende dalle porte D-Sub, S-Video e DVI, oltre all’ingresso per cavo coassiale;
- Avere almeno una porta USB permette di collegare memorie esterne;
- Avere almeno la porta MHL, Mobile High-Definition Link, permette di collegare lo smartphone via cavo;
- I proiettori pensati per l’home theater e il gaming sono solitamente sprovvisti di altoparlanti o porte audio perché si dà per scontato che avrete un impianto stereo a parte;
- I proiettori per conferenze e didattica sono di solito equipaggiati almeno con uno o due altoparlanti frontali, di un ingresso audio e anche di un’uscita, qualora si scelga di usare casse esterne.
Connessioni wireless
Alcuni modelli hanno un’antenna Bluetooth per l’accoppiamento con cuffie o casse. Inoltre, in certi casi c’è la possibilità di connettersi senza fili a un computer o a uno smartphone, soprattutto nel caso dei proiettori pensati per l’ufficio. I proiettori pensati per questa funzione (mirroring) offrono le seguenti opzioni:
- Miracast: tecnologia basata sul Wi-Fi Direct che funziona anche offline. È disponibile su smartphone e computer Windows 10 e 11, che però non possono essere utilizzati durante la proiezione;
- AirPlay: utile esclusivamente a chi ha optato per l’ecosistema chiuso di Apple;
- Google Cast: (anche “Chromecast built-in” o “Chromecast”), protocollo usato dalle app Google che consente di condividere lo schermo o le singole schede del browser mentre si è online. Funziona con qualsiasi dispositivo che abbia Chrome, quindi anche con smartphone Apple. Non preclude l’uso dello smartphone per usare altre app contemporaneamente.
Esistono delle chiavette HDMI che includono le antenne e i protocolli necessari per dotare il vostro proiettore delle tecnologie wireless elencate. Chromecast è il più celebre dispositivo integrante il protocollo Google Cast, al punto che l’adattatore è diventato più famoso del protocollo stesso. Quando Google Cast non è presente all’interno del proiettore si può, quindi, comprare l’adattatore. La chiavetta firmata da Amazon, invece, sfrutta Miracast.
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Portabilità
La facilità di trasporto dipende dai fattori che seguono.
Struttura, dimensioni e peso
Se guardiamo ai proiettori portatili, i mini proiettori non superano i 20 cm di larghezza e/o altezza e difficilmente superano il chilogrammo di peso, ma altri meno compatti toccano i 2 kg e offrono una qualità di proiezione maggiore. Oltre a questo, dovrete assicurarvi che i materiali plastici abbiano una certa resistenza, anche se solitamente viene fornita una custodia antiurto con i proiettori destinati alla mobilità.
Proiettori portatili
Alimentazione
L’alimentazione può avvenire via cavo anche nel caso dei proiettori portatili ed è importante considerare la lunghezza del filo. Se il cavo è di tipo USB sarà più facile sostituirlo in caso di smarrimento, eventualità non infrequente nei vari spostamenti da una parte all’altra.
Nel caso in cui l’alimentazione sia a batteria, se questa è al litio il proiettore sarà più sostenibile; nel caso sia intercambiabile potrete dotarvi di diverse “cartucce” da spendere per alimentare la macchina in base alle vostre necessità.
Le domande più frequenti sui proiettori
Che differenza c’è tra lumen e ANSI lumen?
L’unità di misura della luminosità è il lumen, ma quando il produttore la esprime in ANSI lumen dà un’indicazione sul prodotto più precisa, perché il metodo ANSI è standard e misura le prestazioni del proiettore in modo accurato e affidabile.
Come funzionano i proiettori DLP?
I proiettori DLP sono fabbricati con un sistema di specchi interno, secondo una tecnologia sfruttata per la prima volta alla fine degli anni Ottanta per aumentare la luminosità e vividezza. Una luce singola attraversa un disco rotante meccanico colorato a spicchi che offre, ad esempio, in ogni segmento uno dei colori della tricromia RGB, cioè rosso, verde e blu. Con questa interazione si crea l’immagine dai diversi colori, un po’ come fanno le stampanti a inchiostro. L’alternativa più moderna sfrutta tre fasci di luce laser che attivano a turno uno dei tre colori base. Questa tecnologia si presta di più a usura e rotture.
Inoltre, se la ruota non gira abbastanza velocemente, l’osservatore attento può distinguere in certe situazioni i tre colori fondamentali che rovinano i contorni delle immagini. Per ovviare a questo effetto, nei proiettori più ingombranti si ricorre alle tre luci separate e il risultato che si vede è generato dalla sovrapposizione dei fotogrammi uno sull’altro, livello su livello.
Come funzionano i proiettori LCD?
Nei proiettori LCD la luce viene proiettata su un prisma posizionato vicino a tre pannelli LCD che riproducono la tricromia RGB, similmente a come accade nei proiettori DLP. Il prisma rompe il fascio di luce in più raggi, che rimbalzano sui pannelli. I singoli pixel che compongono ciascun pannello LCD possono lasciar passare o bloccare i raggi luminosi e così si costruisce il fotogramma emesso dal videoproiettore. Guardando la proiezione da molto vicino è tuttavia possibile distinguere i pixel che compongono il risultato finale, perciò solitamente questa tecnologia è poco usata per la proiezione a corto raggio.
I migliori proiettori
Quanto dura un buon proiettore?
La risposta dipende dalla solidità costruttiva, dalla possibilità di riparare e sostituire le parti che dovessero rompersi negli anni, da quella di aggiornare il software. I proiettori a tecnologia DLP hanno una meccanica più delicata rispetto a quelli LCD. Inoltre, uno dei parametri da considerare per valutare la longevità del proiettore è la durata della lampada, che è migliore nei proiettori a LED: 30.000 ore di vita significano che, con un utilizzo medio di 4 ore al giorno, non dovrete sostituire la fonte di illuminazione per 20 anni. Le lampade UHP hanno un arco di vita che va dalle 3.000 alle 10.000 ore, a seconda di quanto venga sfruttata la modalità di risparmio energetico. Vale anche la pena notare che una lampada UHP originale costa circa 100 €, mentre una lampada compatibile economica costa tra i 30 e i 50 €.
Quanto consuma un buon proiettore?
Dipenderà moltissimo dal tipo di modello. Tuttavia, quasi tutti i proiettori (a meno di acquistare un prodotto di fascia bassissima) prevedono almeno una modalità di funzionamento in risparmio energetico, che modera la luminosità, e di conseguenza i consumi della lampada, e regola lo spegnimento automatico della stessa lampada quando nessun dispositivo è connesso al proiettore. I modelli più avanzati offrono di solito diversi livelli di contenimento dei consumi, permettendo così di trovare un compromesso tra luminosità della proiezione e risparmio energetico. Tali possibilità si traducono anche in una maggiore longevità della lampada. Resta il fatto che se un mini proiettore consuma massimo 60 W, un proiettore non a LED che pesa sopra i 3 kg può consumare oltre i 300 W.