Come scegliere la pressa da stiro
La pressa da stiro è un elettrodomestico nato originariamente per l’uso professionale in lavanderia e stireria, e solo in un secondo tempo è arrivato nelle nostre case in forma più semplice ed economica. Per tanti versi si tratta di uno strumento analogo al ferro da stiro, con la significativa differenza che offre una superficie “stirante”, l’area di pressione, ben più grande rispetto alla piastra del ferro.
La pressa da stiro nasce infatti per la stiratura veloce di panni di grandi dimensioni come le tende, le tovaglie e le lenzuola, ma è un valido aiuto anche nella stiratura di pantaloni, gonne e magliette: non a caso il principale utilizzatore della pressa da stiro è infatti il gestore di un piccolo albergo o B&B, che con uno strumento solo può stirare in metà tempo tutta la biancheria delle stanze, del bar/ristorante, così come le eventuali divise dei dipendenti.Le caratteristiche da considerare nella scelta di una pressa da stiro non sono poi così diverse da quelle per la scelta del ferro da stiro, fatte le dovute proporzioni; in questa guida all’acquisto osserveremo nel dettaglio cosa dev’essere preso in esame per trovare la pressa da stiro giusta. Se non siete certi che la pressa da stiro sia il prodotto adatto alle vostre esigenze, vi consigliamo di consultare anche le nostre pagine dedicate agli altri accessori per stirare: ferro da stiro tradizionale, ferro da stiro con caldaia, ferro da stiro verticale e ferro da stiro verticale portatile.
Caratteristiche tecniche delle presse da stiro
Chi vuole comprare una pressa da stiro solitamente ha una necessità ben precisa, per questo è importante capire innanzitutto quale tra i diversi modelli in commercio possa assicurare le prestazioni desiderate. Per valutare le prestazioni di una pressa da stiro bisogna guardare alle sue caratteristiche tecniche: elementi come la potenza, la quantità di vapore erogabile e le funzioni speciali legate al vapore sono quelli che ci danno le informazioni sull’efficienza e l’efficacia della prestazione. Andiamo ad osservarli singolarmente più nel dettaglio.
Wattaggio
Uno dei dati tecnici più importanti da valutare è l’assorbimento di una pressa da stiro, ovvero la quantità di energia prelevata dalla rete domestica. L’equazione è semplice: quanto più il wattaggio è elevato, tanto più rapidamente la pressa si scalda e prepara il vapore. Più Watt, meno tempo d’attesa dunque. Indicativamente le presse da stiro per uso domestico vanno da un assorbimento minimo di 1300 W ad un massimo di 2900 W: per trovare valori più alti dobbiamo andare verso i modelli professionali che superano i 3000 W.
Orientativamente, le presse da stiro più potenti sono pronte per l’uso in 2 minuti o poco più, mentre quelle meno potenti possono metterci fino a 4 minuti. Il tempo di preparazione dipende però anche dalla capacità del serbatoio: a parità di calore prodotto, una maggiore quantità di acqua si scalda più lentamente.
Vapore
La forza dell’emissione di vapore è determinante nell’appianare le pieghe, soprattutto quelle più profonde e ostinate che si possono formare sui tessuti pesanti. Per questo è importante prendere in considerazione questo dato tecnico in relazione al tipo di capi che dovremo stirare: se abbiamo una quantità di tovaglie, lenzuola e tende da stirare, meglio scegliere una pressa con una buona erogazione di vapore.
I modelli che troviamo sul mercato vanno dai 45 g/min (grammi al minuto) ai 90 g/min: quest’ultimo è un valore molto buono ed efficace, mentre il primo è di nuovo paragonabile ad un ferro da stiro tradizionale di media qualità. Per quanto riguarda la modalità di erogazione del vapore, in alcuni prodotti è disponibile l’erogazione automatica, mentre in altri bisogna premere dei pulsanti sulla maniglia.Colpo di vapore
Proprio come un ferro da stiro, anche la pressa può emettere a comando un getto di vapore più forte, a pressa chiusa, utile per stirare i capi particolarmente stropicciati e “duri”.
Caratteristiche strutturali delle presse da stiro
Anche da un punto di vista strutturale le caratteristiche della pressa da stiro devono essere valutate con attenzione: si tratta infatti di un accessorio molto diverso da un ferro da stiro, sia per quanto riguarda l’ingombro, sia per i componenti veri e propri. Basta guardare una fotografia di una pressa da stiro per accorgersi delle sue peculiarità strutturali: la piastra molto più lunga, la superficie di pressione dove posizionare i capi da stirare, la grande maniglia e il serbatoio a cassetto. Da un punto di vista pratico, potremmo dire che la pressa da stiro è una sorta di “maxi ferro da stiro” con asse integrato: dopo aver sistemato il capo sull’area di pressione la parte superiore della pressa va abbassata fino a che la piastra non raggiunge il tessuto. Bisogna poi ripiegare la maniglia ed erogare il vapore. Andiamo ad approfondire singolarmente la funzione di ogni componente della pressa da stiro.
Area di pressione
L’area di pressione, chiamata anche superficie di pressione, è “l’asse” della pressa da stiro dove si adagiano i panni da pressare. La principale differenza tra i vari modelli sta nelle dimensioni, infatti vi sono presse più compatte ed altre più grandi. Anche in questo caso è opportuno considerare quali panni dobbiamo pressare: meglio una pressa grande per lenzuola, tovaglie, tende e asciugamani, più piccola se dobbiamo stirare perlopiù abiti. I modelli più piccoli hanno un’asse da circa 55 x 22 cm, mentre le presse da stiro più grandi sono da circa 100 x 30 cm.
L’area di pressione è tipicamente rivestita da un cuscino morbido, staccabile, lavabile e sostituibile, analogo a quello delle assi da stiro.Piastra
la piastra di una pressa da stiro è circa 10 volte più grande di quella di un ferro da stiro tradizionale. Anche sulla sua superficie sono presenti i fori per l’erogazione del vapore, che sono solitamente distribuiti in modo omogeneo su tutta la piastra per permettere di stirare lungo tutta l’area di pressione. A differenza dei ferri da stiro normali, la piastra della pressa da stiro non ha bisogno di essere particolarmente scorrevole, anche se è necessario che sia comunque antiaderente. Il materiale della piastra metallica può avere però particolarità atte a sfruttare meglio il calore, ad esempio può essere in materiale termorifrattore. Nei modelli più economici, di solito, si trova una semplice piastra in alluminio, altrettanto efficace, ma un po’ più prona a graffiature.
Serbatoio
Dall’ampiezza del serbatoio dipende soprattutto l’autonomia di lavoro della pressa da stiro: più acqua abbiamo a disposizione, più a lungo possiamo fruire del vapore. La variabilità da modello a modello è grande: si va dai modelli economici che hanno un serbatoio da 300 ml a quelli di alta gamma che raggiungono quasi il litro di capacità.
Se queste cifre non vi dicono nulla, pensate che 300 ml è la capacità del serbatoio di un buon ferro da stiro tradizionale, mentre 1 l è la capacità del serbatoio di un ferro da stiro con caldaia di fascia bassa.Funzioni della pressa da stiro
Una pressa da stiro di solito ha alcune funzioni per aiutare nella stiratura. Elenchiamo le principali: tenete però presente che non troverete tutte le funzioni su tutte le presse; di solito i modelli più economici sono anche quelli meno versatili.
- Programmi: una serie di programmi preimpostati per i diversi tessuti, in cui variano la temperatura della piastra e la quantità di vapore emesso;
- Esclusione vapore: se vogliamo stirare a secco possiamo inibire l’emissione di vapore;
- Vapore verticale: alcuni modelli possono anche emettere vapore in verticale, con la pressa alzata. Questa funzione è utile quando si vogliono semplicemente ravvivare dei capi da lungo tempo appesi nell’armadio o delicati;
- Indicatore temperatura: una luce che indica quando la piastra è a temperatura;
- Selezione della temperatura: alcune presse consentono di impostare manualmente o digitalmente la temperatura desiderata; se sono presenti dei programmi di, la temperatura si regola automaticamente in base al tessuto selezionato;
- Indicatore acqua: una luce che indica quando l’acqua nel serbatoio è insufficiente;
- Allarme: un cicalino che parte quando si lascia la pressa accesa, sia essa aperta o chiusa, per più di una decina di secondi;
- Autospegnimento: spegnimento automatico della pressa se accesa e inutilizzata per più di una decina di secondi, sia chiusa che aperta;
- Blocco: per bloccare la pressa chiusa quando la si deve spostare.
Gli accessori delle presse da stiro
Sembra una banalità, ma una pressa da stiro può essere dotata di un numero maggiore o minore di accessori. E questi sono anche piuttosto importanti: possiamo magari sorvolare se non ci viene fornito il misurino per riempire il serbatoio, ma altre cose è meglio averle a disposizione da subito.
Supporto
Una pressa da stiro si può usare appoggiata su qualunque ripiano, ad esempio il tavolo della cucina. Se non possiamo o non vogliamo piazzarla su un mobile, magari perché temiamo che il vapore rovini il legno, è possibile montare la pressa su un supporto che ricorda molto le gambe pieghevoli dell’asse da stiro. Una pressa da stiro di buona qualità di solito include questo supporto nella fornitura, altrimenti bisogna acquistarlo a parte.
Cuscino copriasse
Un cuscino per la stiratura è sempre incluso nella confezione della pressa da stiro, ma spesso viene fornito anche un cuscino di ricambio per quando quello in dotazione dovesse rovinarsi. In assenza di questa fornitura bisogna all’occorrenza procurarsi un altro cuscino.
Cartuccia di ricambio
Le migliori presse da stiro sono equipaggiate con una cartuccia filtro anticalcare: un prodotto di alta gamma solitamente fornisce all’acquisto anche una prima cartuccia di ricambio.
Spruzzatore
Proprio come durante la stiratura tradizionale, possiamo avere bisogno di inumidire un capo prima di stirarlo: per questo non è raro che nella confezione della pressa da stiro troviamo anche una bottiglietta per la nebulizzazione dell’acqua (o altro).
Guanti termici
Lo diciamo per ultimo, ma non è di certo meno importante: la pressa da stiro è uno strumento che si scalda molto e produce vapore rovente, per questo va usato con molta attenzione. Meglio se indossando un paio di guanti termici per proteggere le mani da scottature accidentali: un accessorio che a volte si trova nella fornitura della pressa da stiro e che raccomandiamo assolutamente di acquistare a parte se dovesse mancare.
Le domande più frequenti sulla pressa da stiro
Quali sono le migliori marche di presse da stiro?
Il marchio americano Singer, più conosciuto per le macchine da cucire, da qualche tempo a questa parte è impegnato anche con alcuni modelli di pressa da stiro domestica: si tratta del produttore più famoso e affidabile di presse da stiro. Anche il marchio inglese Speedy Press produce presse da stiro di ottima qualità, non a caso è leader del settore in Gran Bretagna.
Purtroppo i marchi che commercializzano presse da stiro per uso domestico non sono moltissimi, e alcuni di questi sono decisamente poco conosciuti: per questo motivo consigliamo di non prestare molta attenzione al brand, ma di considerare le caratteristiche tecniche offerte dal prodotto.
Quanto costa una pressa da stiro?
La pressa da stiro non è un accessorio economico: anche i modelli più semplici sono quasi impossibili da trovare ad un prezzo inferiore ai 200 € e per un modello top di gamma si arriva fino a 500. Cosa cambia tra questi due estremi? Le dimensioni dell’area di pressione, il materiale della piastra, la capacità del serbatoio, l’intensità del vapore e soprattutto la presenza di programmi specifici per i diversi tessuti.
Quali sono i vantaggi di una pressa da stiro rispetto ad un ferro?
Una pressa da stiro non è un accessorio adatto a tutti, ma solo a chi ha specifiche necessità; proprio per questo motivo i vantaggi che ora andremo ad elencare sono da considerare in base alle proprie esigenze.
- Velocità di stiratura: la pressa da stiro consente di stirare più velocemente e in modo più pratico; il motivo è sia legato alla piastra più ampia, che stira una superficie maggiore, sia al funzionamento a pressione, che aiuta ad appianare le pieghe con una sola chiusura;
- Possibilità di stirare da seduti: per chi ha a che fare con quantitativi importanti di panni da stirare questo vantaggio potrebbe essere molto significativo; la pressa da stiro, essendo posizionabile su qualsiasi superficie e richiedendo solo semplici movimenti (disporre l’indumento, chiudere la pressa e riaprirla per prendere l’indumento stirato) può essere agevolmente utilizzata anche da seduti.
Buonpomeriggio. Voglio regalare a mia mamma una delle 4 presse sopra indicate. Vi rivolgo questa domanda ossia; quanto consuma di elettricita? Grazie
L’assorbimento è indicato nella nostra tabella dati: i dati sul consumo orario non sono resi noti, ma va da sé che maggiore l’assorbimento, maggiori i consumi.