I fattori decisivi per la scelta del power rack
Il power rack è un attrezzo sportivo che offre diverse opzioni di allenamento sia con bilancieri che a corpo libero. Queste strutture sono molto comuni nelle palestre e vengono spesso utilizzate da chi fa sollevamento pesi e culturismo, in quanto permettono di lavorare anche con carichi di peso molto elevati. Lo svantaggio del power rack rispetto ad altri attrezzi è che è molto ingombrante, pesante e non può essere semplicemente smontato dopo ogni utilizzo. I vantaggi garantiti dai power rack sono però davvero tanti, sebbene siano in molti a non conoscere tutti i benefici e le possibilità offerte da queste strutture. In questa pagina andremo ad analizzare tutti gli aspetti più importanti di cui tenere conto quando si decide di acquistare un power rack.
I primi power rack
Il primo power rack era fatto in legno e venne costruito negli anni ’40 da Bob People, uno dei migliori atleti di sollevamento pesi della storia, che riuscì a sollevare un carico di 326 kg con un peso corporeo di 84 kg. Bob Peoples costruì il primo power rack in quanto capì che poteva aiutarlo durante l’allenamento per il sollevamento pesi. Il suo record venne battuto solo negli anni ’60 da Terry Todd, che allo stesso modo di Peoples usava un power rack per l’allenamento. Sempre durante gli anni ’60 il power rack divenne famoso grazie ad un articolo che descriveva i benefici degli allenamenti che prevedono l’utilizzo di un power rack come elemento principale. Successivamente, negli anni ’70, il power rack perse di notorietà per via del diffondersi di macchinari in cui i bilancieri sono inseriti in delle guide che gli fanno mantenere una traiettoria fissa. Nonostante la loro facilità di utilizzo, si è poi scoperto che la traiettoria fissa non è sempre l’opzione ideale per allenarsi con i bilancieri, soprattutto per chi fa sollevamento pesi. Per questo motivo oggi i power rack sono ancora largamente utilizzati sia nelle palestre commerciali che domestiche.
La struttura del power rack
Il power rack è formato da 4 assi verticali o colonne, collegate fra loro sia nella parte alta che alla base. La forma della struttura è quindi un parallelepipedo che ricorda una scatola senza pareti. Sui 4 assi verticali sono presenti dei fori posti a diverse altezze in cui è possibile inserire barre di supporto (o safety spotter) per il bilanciere, e dei ganci J (così chiamati per la loro forma a uncino) che possono sostenere il peso dei bilancieri. Le barre di supporto e i ganci hanno anche una funzione di sicurezza in quanto impediscono al bilanciere di cadere sull’atleta nel caso questo fallisca col sollevamento. Il loro numero può variare a seconda del modello e va rapportato alle proprie esigenze in fase di acquisto. Allo stesso modo può variare anche il numero di fori presenti sulle assi verticali e di conseguenza le posizioni in cui è possibile regolare l’altezza del bilanciere.
Un’altra funzione è quella di limitare il raggio del movimento in modo da stimolare i muscoli in modo diverso rispetto all’esecuzione del movimento completo. La struttura del power rack lo rende adatto ad eseguire esercizi come lo squat, la panca piana, le trazioni, il vogatore e molti altri. Inoltre, alla struttura base si possono aggiungere accessori come cavi, elastici e altri tipi di sbarre per diversificare gli esercizi.
Gli attrezzi del power rack
Ogni power rack integra attrezzi diversi che permettono di eseguire esercizi a loro volta differenti. Nei prossimi paragrafi andremo ad analizzare le diverse opzioni di allenamento offerte dai power rack in commercio e non includeremo i bilancieri in quanto questi, nella maggior parte dei casi, devono essere acquistati separatamente.
Sbarra per trazioni
La sbarra per trazioni è un elemento piuttosto standard nei power rack in commercio, per via della sua semplicità di costruzione e dei suoi benefici per l’allenamento. Come abbiamo spiegato nella nostra guida all’acquisto sulle sbarre per trazioni, ogni modello ha caratteristiche diverse che sono importanti da valutare, prima tra tutte il peso massimo dell’utente. Solitamente le sbarre per trazioni fuori da un power rack possono reggere utenti fino a 100 kg, quelle integrate nei power rack sono adatte anche a utenti dai 100 kg in su. Spesso, infatti, gli atleti molto allenati si cimentano nell’esecuzione di trazioni con zavorra, quindi, oltre al peso dell’utente, c’è da considerare l’aggiunta della zavorra quando si valuta il peso massimo sopportabile dalla sbarra per trazioni. Naturalmente questi sono valori di riferimento, prima di passare all’acquisto consigliamo di controllare il peso massimo retto dalla sbarra per trazioni del modello a cui siete interessati.
La sbarra per trazioni può essere singola oppure doppia. Quest’ultima è più robusta e aumenta le possibilità di presa.
Barre per dip
Il dip è un esercizio che prevede l’utilizzo di due barre parallele. In posizione di partenza l’utente afferra le barre dall’alto e tende le braccia portando il busto in posizione superiore rispetto alle barre. Il dip è il movimento di affondo eseguito dalla posizione di partenza. Il movimento prevede delle varianti, infatti l’atleta può portare le spalle più in avanti per esercitare la parte anteriore dei deltoidi o può alzare le gambe per formare un angolo di 90° e allenare anche gli addominali. Segnaliamo che tuttavia non sono molti i power rack dotati di barre parallele per dip.
Lat machine
La lat machine è un attrezzo in cui l’utente afferra una sbarra posta in alto e la abbassa verso il petto, sollevando un peso e allenando diversi gruppi muscolari della parte alta del busto, in particolar modo il gran dorsale. L’esercizio è simile a quello eseguito con una barra per trazioni, solo che in questo caso il peso sollevato non sarà il vostro. Il fatto di poter regolare il peso sollevato è un aspetto positivo e importante in quanto rende l’esercizio accessibile anche a chi non è abbastanza allenato da sollevare il proprio peso. Con la lat machine anche un principiante può migliorare la propria forza muscolare e imparare bene i movimenti da eseguire prima di aumentare il carico di allenamento. Per le persone più allenate il vantaggio sta nel poter modificare il peso in modo semplice e veloce, aumentando o diminuendo la difficoltà dell’esercizio a proprio piacimento. Per quanto riguarda la lat machine, si deve fare controllare il peso massimo utilizzabile prima dell’acquisto.
L’allenamento con bilancieri
Come abbiamo anticipato nei paragrafi precedenti, il power rack è pensato per essere utilizzato con i bilancieri, anche se questi devono essere acquistati separatamente e non sono collegati al power rack tramite guide che portano il bilanciere su una traiettoria fissa. Ci teniamo a specificarlo in quanto alcuni macchinari, che nella forma possono ricordare i power rack, sono dotati di bilancieri inseriti in guide integrate all’interno degli assi verticali. I power rack veri e propri tuttavia sono solo dotati di ganci di supporto e non di guide su cui scorrono i bilancieri. I bilancieri possono essere usati in accoppiata con altri attrezzi come la panca piana o in alternativa anche a corpo libero. Solitamente chi solleva bilancieri molto pesanti usa il power rack come misura di sicurezza.
Di seguito abbiamo elencato gli esercizi più comuni che è possibile fare con i bilancieri all’interno dei power rack:
Squat
Gli squat sono forse l’esercizio più noto e diffuso per allenare gambe e glutei. La posizione di partenza vede l’atleta in posizione eretta, in una seconda fase la persona piega le gambe, ruota il bacino anteriormente tenendo la colonna vertebrale dritta come se stesse per sedersi, e raggiunta la profondità massima torna in posizione di partenza. L’esercizio può essere condotto a corpo libero con varianti come l’aggiunta di un salto o l’utilizzo di bande elastiche che tengono le ginocchia a una distanza fissa. Naturalmente, per aumentare la difficoltà dell’esercizio si possono usare anche dei bilancieri e quando questi sono molto pesanti si consiglia l’utilizzo di un power rack. Durante lo squat il power rack si deve trovare dietro l’atleta in modo che se questo perde l’equilibrio o non riesce a sopportare lo sforzo può spostare il peso indietro e appoggiare il bilanciere ai ganci di sicurezza.
Stacchi da terra
Gli stacchi da terra o anche deadlift in inglese, sono uno degli esercizi più completi e permettono di esercitare addome, schiena, braccia e muscoli delle gambe. Si parte in posizione eretta, con un bilanciere poggiato a terra la cui barra è sopra al collo del piede. Il primo movimento è piegare le gambe mantenendo la colonna vertebrale dritta, in questo modo ci si può abbassare per andare ad afferrare il bilanciere. Una volta afferrata la barra del bilanciere si può eseguire il sollevamento avendo cura di mantenere la colonna vertebrale dritta. Alla fine del movimento, quando si è in posizione eretta si può spingere leggermente il bacino in avanti.
Durante l’esecuzione di questo esercizio il power rack deve trovarsi in posizione frontale rispetto all’atleta, in questo modo, se si dovesse perdere l’equilibrio si può fare affidamento sui ganci di sicurezza posti sugli assi verticali. Inoltre, se non si può o non si vuole eseguire il movimento completo sollevando il bilanciere da terra lo si può appoggiare in una posizione rialzata.
Panca piana
La panca piana è forse l’esercizio più noto da eseguire con i bilancieri. Il movimento è piuttosto semplice: si parte sdraiati sulla schiena, si afferra il bilanciere con le braccia tese e tenendo i gomiti vicini al corpo lo si fa abbassare lentamente fino all’altezza del mento, successivamente lo si spinge di nuovo in alto e si ripete il movimento. Anche in questo caso il power rack ha una funzione di sicurezza in quanto i ganci di sicurezza possono bloccare il bilanciere nel caso l’atleta fallisca nel sollevarlo. Il sollevamento su panca piana è l’ideale per allenare i muscoli di spalle, petto e braccia.
Panca inclinata
La panca inclinata è come quella piana, solo che presenta un’inclinazione regolabile. Il cambio nell’inclinazione porta anche a cambi nel movimento eseguito e quindi nei muscoli allenati, inoltre con la panca inclinata si possono anche eseguire esercizi in posizione prona, quindi con la schiena rivolta verso l’alto. In questo modo si possono sollevare pesi molto alti allenando i bicipiti e i tricipiti.
Altri fattori decisivi per la scelta del power rack
Il prezzo è importante?
I power rack hanno dei prezzi relativamente contenuti rispetto alle possibilità che offrono, inoltre questi possono variare di molto in base alle caratteristiche del modello in questione. In generale abbiamo trovato che i power rack disponibili sul mercato hanno un prezzo minimo che si aggira intorno ai 400 €, mentre quelli più costosi possono superare anche i 2000 €. Solitamente il prezzo aumenta in base al peso massimo sostenibile dalla struttura e al numero di assi presenti. Questi due parametri sono da valutare in base alle esigenze di allenamento di ognuno e non esiste un’opzione migliore dell’altra a prescindere.
I materiali sono importanti?
I materiali naturalmente sono fondamentali, tuttavia abbiamo deciso di non parlarne in modo approfondito in quanto tutti i power rack moderni sono in acciaio. L’acciaio infatti unisce durevolezza e resistenza, senza essere particolarmente pesante. Non abbiamo trovato modelli fatti in altri materiali, anche se probabilmente il ferro potrebbe essere un materiale utilizzato, sebbene non abbia esattamente le stesse caratteristiche dell’acciaio.
La marca è importante?
La marca di per sé non è un fattore fondamentale, in quanto sono più importanti le caratteristiche tecniche del power rack. Tuttavia, se avete già acquistato prodotti di una certa marca trovandovi soddisfatti potete rivolgervi alla stessa azienda, inoltre, se volete acquistare anche i bilancieri potete controllare se la stessa azienda produttrice ha in catalogo alcuni power rack. Nell’analisi di mercato che abbiamo eseguito non abbiamo trovato aziende che si distaccano dalle altre in quanto leader del settore.
Quali sono i migliori power rack del 2024?
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