I fattori decisivi per la scelta degli pneumatici
Per ogni automobilista la scelta degli pneumatici rappresenta un momento delicato e importante da non sottovalutare. Infatti, gli pneumatici influiscono fortemente non solo sulle prestazioni dell’auto, ma anche sulla sicurezza alla guida e per questa ragione è fondamentale prendersi tutto il tempo necessario per fare la scelta giusta. Le dimensioni e la forma del battistrada degli pneumatici moderni sono studiate per massimizzare l’aderenza all’asfalto in ogni condizione meteorologica, sia durante la marcia che durante l’accelerazione e la frenata. Il disegno del battistrada è molto importante per quanto riguarda l’aderenza, infatti le scanalature che troviamo sulla gomma servono per far drenare l’acqua in caso di pioggia e a fare presa sull’asfalto quando si accelera, si frena e durante le sterzate. Come vedremo esistono pneumatici specifici per il periodo invernale e quello estivo, ma anche altri che possono essere usati tutto l’anno senza essere cambiati. Segnaliamo inoltre, che è sempre importante informarsi riguardo il regolamento sull’utilizzo di pneumatici invernali nella zona in cui si abita o dove si prevede di viaggiare. Infatti, in alcuni luoghi sono d’obbligo gli pneumatici invernali, mentre in altri è sufficiente avere a bordo le catene da neve. Ora vediamo insieme gli elementi più importanti da valutare quando si scelgono gli pneumatici per la propria auto.
Marcatura dello pneumatico
Il primo passo da svolgere è controllare sul proprio libretto di circolazione che tipo di pneumatici è possibile montare sull’auto in questione. Sia sui libretti di circolazione nuovi che su quelli più vecchi gli pneumatici compatibili sono indicati con una marcatura, ovvero un codice di 9 cifre e 2 lettere che indica le le dimensioni dello pneumatico e altre caratteristiche importanti. Per capire meglio di cosa stiamo parlando prendiamo ad esempio una marcatura piuttosto comune: 205 50 R17 94 V.
Larghezza dello pneumatico
Il primo numero di questo codice indica la larghezza del battistrada dello pneumatico, espressa in millimetri, che in questo caso è di 205. La larghezza degli pneumatici influisce in vari modi a seconda del mezzo. Per i mezzi a due ruote come le moto, ad una maggiore larghezza corrisponde una maggiore tenuta, ma anche una minore velocità di cambio di direzione e una minore stabilità su fondi bagnati. Anche per i mezzi a quattro ruote come le auto con una larghezza maggiore ritroviamo una maggiore tenuta, ma anche una minore velocità di sterzata e una minore tenuta su fondi bagnati, inoltre una larghezza più ampia porta ad avere una minore velocità massima. Vediamo già da subito come le caratteristiche dello pneumatico devono essere adatte per le proprie esigenze e non ci sono caratteristiche migliori di altre in assoluto.
Altezza della spalla
Il secondo numero è una percentuale che indica il rapporto tra l’altezza dello pneumatico (anche detta altezza di spalla) e la sua larghezza, che in questo caso è 50. Questo rapporto indica quindi la distanza tra il manto stradale e il cerchione, valore che influisce sull’assorbimento degli urti causati per esempio da un fondo stradale irregolare o da elementi stradali come i dossi. Tanto maggiore è l’altezza della spalla, tanto minore sarà la reattività in fase di sterzata e la stabilità su fondi stradali duri e regolari.
Tipo di pneumatico
La prima lettera che troviamo sta ad indicare la tipologia di pneumatico, in questo caso la lettera “R” indica uno pneumatico di tipo radiale. In altri casi avremmo potuto trovare una “B” o un “–“, che stanno ad indicare gli pneumatici convenzionali, o le lettere “ZR” che vengono usate per indicare gli pneumatici radiali che possono superare i 240 km/h. Ciò che differenzia i diversi tipi di pneumatico è la disposizione dell’armatura, ovvero della tela che compone lo pneumatico stesso. L’armatura degli pneumatici radiali è posizionata trasversalmente rispetto alla direzione di marcia e questa particolarità porta alcuni effetti positivi. Per esempio gli attriti interni sono ridotti e le deformazioni dovute al rotolamento sono ripartite in modo più omogeneo: queste caratteristiche li rendono ideali per essere usati su auto che viaggiano ad alte velocità, ma anche su mezzi agricoli ed industriali molto pesanti. Gli pneumatici convenzionali, invece, sono costruiti sovrapponendo strati di armatura posti in obliquo rispetto al senso di marcia. Queste caratteristiche rendono gli pneumatici convenzionali molto resistenti all’usura e agli urti laterali e per questo sono di solito preferiti in tutti quei casi in cui si debba viaggiare su terreni fortemente sconnessi, come in ambito agricolo o nei cantieri. Tuttavia, questi pneumatici sono molto sensibili alle sollecitazioni provocate dal rotolamento, un fatto che li rende poco idonei alle alte velocità.
Diametro del cerchio
Il numero che segue il tipo di pneumatico rappresenta il diametro del cerchio, espresso in pollici, che nell’esempio è 17. In alcuni casi questo valore viene espresso in millimetri.
Codice di carico
Gli ultimi due numeri invece rappresentano il codice di carico, ovvero il peso massimo supportato dallo pneumatico, ma bisogna fare attenzione, infatti questo numero è solo un codice: ciò significa che non indica direttamente il numero di chili che lo pneumatico può sopportare. In questo caso infatti lo pneumatico può caricare un peso di 670 kg e non 94.
Codice di velocità
L’ultima lettera rappresenta il codice di velocità. Come per il codice di carico, questo numero non indica direttamente la velocità massima per cui è omologato lo pneumatico, ma è solo un codice. Nel nostro esempio la lettera è la “V“, il che significa che lo pneumatico può sopportare una velocità massima di 240 km/h.
Etichetta degli pneumatici
Per legge tutti gli pneumatici devono anche riportare 3 parametri aggiuntivi che indicano i consumi, l’aderenza sul bagnato e il rumore da rotolamento. Vediamo insieme nel dettaglio questi valori.
Consumi
Il consumo viene misurato testando la resistenza al rotolamento dello pneumatico: tanto maggiore è la resistenza tanta più energia, e quindi carburante, è necessario impiegare per fare muovere lo pneumatico. Su questo valore influiscono alcune caratteristiche fisiche dello pneumatico, come per esempio le dimensioni o la forma, ma anche altri elementi come la pressione di gonfiaggio. Il consumo viene classificato utilizzando le lettere da A a G, dove A rappresenta il consumo minimo e quindi ottimale e G invece rappresenta il consumo massimo.
Aderenza su bagnato
Anche questo valore viene indicato con lettere che vanno dalla A alla G e viene misurato attraverso dei test fisici in cui un’autovettura dotata di ABS (sistema antibloccaggio) deve frenare su asfalto bagnato per passare da una velocità di 80 km/h ad una di 20. Durante lo svolgimento di questi test viene anche monitorata la temperatura, che deve essere differente tra i test per gli pneumatici invernali e quelli estivi. L’aderenza su bagnato varia soprattutto in base alla forma del battistrada, ma anche in base alla pressione di gonfiaggio dello pneumatico.
Rumore esterno da rotolamento
Questo valore indica appunto la rumorosità del pneumatico percepita dall’esterno del veicolo durante il rotolamento e viene indicata con l’immagine di un altoparlante con a fianco una, due o tre barre nere, in base alla rumorosità emessa. Inoltre, viene anche indicato il livello della rumorosità in decibel.
Tipologie di pneumatico
Gli pneumatici in commercio sono molti e di diversi tipi, tutti adatti a mezzi o esigenze diverse. Vediamo insieme quali sono i più diffusi tra quelli in commercio e le loro caratteristiche peculiari.
Pneumatici con camera d’aria
Quasi a tutti sarà capitato almeno una volta di dover cambiare la camera d’aria della ruota della propria bicicletta: questi pneumatici sono fatti più o meno allo stesso modo con le dovute proporzioni. Lo pneumatico contiene una camera d’aria, chiamata in questo modo appunto perché serve per contenere e comprimere l’aria che in questo modo tiene il veicolo sospeso dal terreno.
Pneumatici senza camera d’aria
Questo tipo di pneumatico è fatto in modo da poter fungere allo stesso tempo anche da camera d’aria.
Pneumatici pieni
Questo tipo di pneumatico non richiede aria, infatti invece che essere gonfiati sono riempiti di plastica o di un altro materiale, che in questo modo sostiene il veicolo. Sono usati su alcuni vecchi modelli di trattori, sulle macchine operatrici come per esempio i carrelli elevatori e su altri mezzi.
Pneumatici autoportanti
Questi pneumatici sono molto simili a quelli pieni, infatti sono anch’essi riempiti con un materiale plastico o simile. La principale differenza consiste nella presenza di fori all’interno dello pneumatico che ne aumentano la flessibilità e la capacità di adattamento alle irregolarità del terreno. Questo tipo di pneumatico è usato in genere come sostituto degli pneumatici pieni. Una derivazione degli pneumatici autoportanti sono gli pneumatici TWEEL, che presentano un principio di funzionamento molto simile ma migliorato: la copertura esterna di gomma conferisce la rigidità necessaria al battistrada per sostenere il peso del mezzo, e all’interno sono presenti dei raggi di poliuretano flessibile che agganciano il battistrada al mozzo e sostengono la struttura esterna rigida dello pneumatico. Questo tipo di pneumatico è stato usato dalla NASA sul Rover Lunare, tuttavia non è ancora stato commercializzato.
Altri fattori da tenere in mente per la scelta degli pneumatici
Il prezzo è importante?
Il prezzo degli pneumatici in commercio è molto variabile, infatti può partire da €40 fino ad arrivare ad oltre €150. Chiaramente quando si deve acquistare uno pneumatico è bene non cercare di andare proprio al risparmio, in quanto, come abbiamo già detto, sono un elemento importante per la sicurezza e per limitare i consumi dell’auto. Detto ciò, bisogna anche segnalare che non è sempre vero che a prezzo maggiore corrisponde una migliore qualità dello pneumatico, esistono infatti casi di prezzi gonfiati per dare l’apparenza alle persone di essere di fronte a un prodotto di qualità. Per questa ragione consigliamo sempre di esaminare le caratteristiche dello pneumatico che si intende comprare, tenendo conto degli elementi di cui abbiamo parlato in questa guida all’acquisto.
La marca è importante?
Ci sono alcuni nomi tra i produttori di pneumatici che sono più noti di altri, per esempio è il caso di Dunlop, Michelin, Pirelli, Hankook e Goodyear. Oltre che per la qualità dei loro prodotti queste aziende sono molto note in quanto sono tra le prime ad essere arrivate sul mercato e anche perché spesso i loro pneumatici sono utilizzati nelle competizioni sportive di auto o moto. Naturalmente chi si affida a queste aziende sa di andare sul sicuro, tuttavia spesso si rischia di pagare un prezzo maggiore rispetto a quello che, a parità di qualità, si pagherebbe a un produttore meno noto, appunto per via della notorietà della marca. Per questa ragione non è sempre necessario acquistare dai produttori più noti, infatti consigliamo di informarsi riguardo le caratteristiche dello pneumatico da scegliere e poi di affidarsi ad aziende serie che siano presenti anche nella fase successiva alla vendita.
I materiali sono importanti?
Naturalmente i materiali con cui è costruito lo pneumatico sono fondamentali, in quanto da questo dipende una buona parte delle prestazioni e dell’usura dello stesso. Dobbiamo però ammettere che tra gli pneumatici in commercio non c’è una grande differenza a livello di materiali usati, in quanto la composizione degli pneumatici è abbastanza standard.