Come scegliere il pirografo
I pirografi sono degli strumenti artistici simili a una penna che, alimentati generalmente a corrente elettrica, riscaldano ad alta temperatura una punta metallica, che viene usata per incidere il legno o il cuoio. Si tratta di utensili adatti a chi si diletta con il fai da te e ama il gusto country e la lavorazione del legno e della pelle. Se avete delle competenze nel disegno ornato, l’uso del pirografo non vi risulterà particolarmente complesso, malgrado dovrete sicuramente rivolgere delle attenzioni extra durante la lavorazione, visto che la punta metallica arriva anche fino a 750 °C. Se avete una piccola attività di commercio, un negozio su aggregatori e-commerce o una bancarella, probabilmente il pirografo è l’acquisto che fa per voi. I pirografi sono infatti spesso utilizzati, collegati a un generatore, per incidere sul momento i nomi dei clienti su capi di pelletteria o targhe decorative.
Conoscere degli elementi di calligrafia è sicuramente utile, se non necessario, se volete realizzare dei prodotti accattivanti. Infatti, sebbene non sia un attrezzo difficile da usare, richiede una certa accortezza nella modulazione del tratto.Come si usa il pirografo?
Una volta collegato alla corrente elettrica o ricaricato con il gas e inserite le punte, il pirografo può essere già utilizzato. Si riscalda in pochi minuti e, come abbiamo precisato, può diventare rovente. Vi servirà quindi un appoggio, come una mattonella o una base rialzata, talvolta inserita in confezione, per evitare di danneggiare il piano di lavoro o farvi male, o peggio, dare fuoco a qualcosa. La prima fase prevede di carteggiare il legno prima di lavorarci, pena la presenza di onde più chiare o scure, specialmente se fate molte sfumature. Che siate principianti o disegnatori esperti è bene tracciare a matita il disegno che volete riprodurre, questo perché le punte scorrono sì sul legno, ma necessitano di essere accompagnate e fatte scorrere a ritmo regolare e con una pressione costante. Diversi tipi di legno, punta o temperatura potrebbero impedire o facilitare lo scorrimento del tratto. Il disegno preparatorio può anche essere trasferito attraverso tecniche di ricalco classiche, ad esempio tratteggiando a matita su una carta da lucido il disegno che vi serve, ripetendo l’operazione sulla tavola di legno. Se state lavorando sul cuoio potreste dotarvi di una carta da ricalco. Avrete comunque bisogno di una certa pratica prima di affinare questa tecnica abbastanza delicata, dove non sono ammessi errori.
Su quali materiali può lavorare il pirografo?
Il pirografo può essere utilizzato su molti materiali per realizzare oggetti e accessori diversi, dalle scarpe ai mobili, fino a semplici decorazioni. Vediamo quali sono e quali sono le loro caratteristiche.
Legno
Il legno può essere bruciato per imprimere dei disegni sulle tavole. Il processo non è molto diverso da quello del disegno classico, a cui vanno aggiunti degli accorgimenti che si imparano via via utilizzando l’utensile. Si prestano molto bene sia tavole vere e proprie che sezioni di tronchi, molto decorative e dallo stile montanaro, così come fogli di betulla, balsa o bambù. Il lavoro finito può anche essere colorato o laccato, badando a non coprire troppo il disegno, specialmente se ha sfumature, con una laccatura troppo scura o un olio troppo coprente.
Va ricordato che il legno è bruciato e non propriamente inciso, sebbene dei piccoli solchi possano essere creati, ma potrete anche usare tecniche miste per ottenere il risultato artistico che preferite. Molti legni si prestano ad essere utilizzati con il pirografo, sia masselli che compensati, evitando quelli troppo scuri, dove le parti scure e bruciate potrebbero non spiccare. Per masselli si intendono parti intere di ciocchi, mentre i compensati sono dei fogli sottili che vengono incollati con le fibre del legno in direzione alternata. Sono in vendita molti fogli spessi e parti in legno già pronte, simili a targhe, in pino, betulla, bosso, frassino e acero, abbastanza facili da lavorare e chiari di colorazione. Se vi procurate un pezzo di massello dovrete aver cura di farlo seccare adeguatamente in un luogo asciutto. In base al pezzo di legno potrebbero volerci tempistiche decisamente variabili.Cuoio
La lavorazione del cuoio è molto apprezzata e gli accessori in cuoio, come borse, cinture, portafogli, scarpe e bracciali personalizzati con il nome, sono generalmente molto apprezzate. Il pirografo può essere utilizzato per diversi tipi di lavorazione del cuoio. Anzitutto, dotando il pirografo di punta a taglierino, questo può essere usato per tagliare il cuoio, che come sappiamo può essere molto duro, specialmente quando particolarmente spesso. Le diverse punte, esattamente le stesse per la lavorazione su legno, possono essere utilizzate anche per incidere il cuoio. Operando a temperature più basse e con pressione adeguata, potrete creare effetti a rilievo da impreziosire anche con cuciture con fili da pelletteria colorati o tinte, in base al vostro gusto. La tecnica è sostanzialmente la stessa del legno, ma visto il materiale più pregiato è bene fare prima pratica con il legno o altri materiali di cui non si abbia troppa cura. Esistono inoltre sul mercato pirografi dedicati nello specifico all’incisione del cuoio.
Polistirolo e plexiglas
La lavorazione del polistirolo, tipica della realizzazione di quinte e oggetti di scena, ma anche di decorazioni murali leggere da rivestire in gesso, può essere portata a termine anche con un normale pirografo, specialmente per creare bassorilievi e parti scolpite, utilizzando punte tonde o mini seghetti. Sul mercato esistono prodotti specifici per lavorare il polistirolo, dotati ad esempio di filo per realizzare forme particolari in meno tempo, poiché rovente. Il plexiglas viene invece lavorato in modo simile al legno, la differenza è che non è possibile realizzare sfumature e che il plexiglas sciolto non mantiene le doti di trasparenza, ma diventa opaco.
Sughero
Il sughero può essere sia bruciato per creare dei motivi, sia intagliato. Si tratta di un materiale abbastanza morbido da utilizzare. Particolarmente indicato per tappi di vino, di conserve o altro, il pirografo può essere dotato di marchi di piccole dimensioni dove riportare iniziali, cifre, simboli o loghi commerciali.
Tipologie di pirografo
Vediamo le diverse tipologie di pirografo, abbastanza simili per chi utilizza l’oggetto, ma con struttura e tecnologie leggermente diverse.
Pirografo elettrico
I pirografi elettrici si attaccano alla corrente e in pochi minuti riscaldano la punta e sono pronti da usare. Si tratta di prodotti abbastanza semplici, con una resistenza e un’impugnatura in gomma che protegge dal calore. Vanno comunque utilizzati con una certa cura. Solitamente il calore di questi attrezzi arriva intorno ai 450 °C, ma i modelli migliori arrivano anche a 750 °C. Generalmente possono essere di uno dei seguenti tipi.
A punta unica
Si tratta dei modelli base, con un’unica punta in ottone che viene arroventata elettricamente. Alcune versioni presentano anche delle aperture ai lati della punta per evitare surriscaldamenti. Hanno un prezzo abbastanza contenuto e si possono considerare a tutti gli effetti dei modelli entry level.
A punta doppia
La punta è in realtà un filo metallico curvato, una resistenza le cui due estremità sono collegate al dispositivo con delle viti. Questa caratteristica è tipica sia dei modelli tradizionali, sia di quelli professionali. Modelli semplici sono anch’essi collegati alla corrente e hanno funzioni base. I modelli professionali o comunque più costosi sono invece collegati a un trasformatore da tavolo dove impostare la temperatura e accendere o spegnere il dispositivo. Il trasformatore può presentare due attacchi per consentire a due persone di lavorare contemporaneamente o di utilizzare due punte diverse senza dover cambiare continuamente la punta. Va specificato che le punte a resistenza, essendo sottili, sono molto più veloci nello scaldarsi e nel raffreddamento.
Pirografi a gas
Si tratta di utensili portatili che si ricaricano di gas liquido, in modo simile a come si ricarica un accendino. Il serbatoio contiene circa 10 g di gas, che garantisce un’autonomia di poco più di un’ora. Svolgono le stesse funzioni dei pirografi elettrici, ma non hanno bisogno di rimanere collegati alla rete elettrica.
Regolatore di temperatura
Il regolatore di temperatura è presente su alcuni modelli, anche economici, dotati di una rotella per regolare il calore e in alcuni casi anche di un display elettronico che riporta la temperatura. Modelli molto semplici invece non hanno questa funzionalità, cosa non necessariamente negativa. Variare la temperatura può far scorrere in modo differente e marchiare i materiali in modo diverso, quindi spesso un unico settaggio rende il dispositivo più semplice da usare. Come menzionato, nei modelli più evoluti la temperatura viene gestita a parte da un trasformatore, dove è solitamente presente una manopola di regolazione.
Accessori
Sono disponibili diversi set di accessori per i pirografi, in vendita sia separatamente, sia disponibili già in confezione. I modelli entry level presentano spesso molti accessori già inclusi a prezzi decisamente abbordabili, proprio per invogliare l’acquisto.
Questo tipo di prodotti con tutto incluso sono molto utili specialmente per chi non conosce bene questa tecnica e vuole dilettarsi senza investire cifre troppo alte. I professionisti cercheranno altre tipologie di prodotti, più cari e con componentistica più duratura.Punte intercambiabili
Esistono moltissimi tipi di punte per i pirografi che svolgono funzioni diverse e “scrivono” con tratti diversi sui materiali.
Gran parte del lavoro dipende dal tipo di punta che si utilizza, e averne una buona selezione è spesso una comodità per l’artista.- Punte per legno e cuoio: in ottone, di forma piatta, circolare, obliqua, semicircolare, a punta;
- Punte per saldare: in acciaio, delle stesse forme delle precedenti;
- Lame: in acciaio, cuoio e altri materiali, con il relativo attacco;
- Marchi: in ottone, con diversi motivi da riprodurre su legno e cuoio;
Queste punte hanno inoltre grandezze diverse e sono disponibili, con alcune differenze in base alla marca, per le varie tipologie di pirografi, con attacco singolo o doppio.
Marchi con lettere e numeri
Set di marchi, lettere e numeri sono disponibili per tutti i tipi di modello, per poter personalizzare targhette, bracciali in cuoio, tappi in sughero e tutto quello che vi suggerisca la vostra fantasia. Realizzati in ottone, sono semplici da usare, vanno solo montati e riscaldati adeguatamente. Molti modelli entry level includono invece degli stencil in metallo o plastica per poter incidere le lettere dell’alfabeto e altre decorazioni.
Base di supporto
Spesso le confezioni complete includono anche una base per appoggiare il pirografo tra una pausa e l’altra, ad esempio per cambiare punta. Solitamente le basi incluse in confezione sono realizzate in plastica e metallo.
Spugna
Una spugna termoresistente è inclusa in molte confezioni, oppure è disponibile con i kit di punte. Serve a pulire le punte di incisione dal nero bruciato e a rimuovere i residui di metallo dalle punte per la saldatura. In alcuni casi è direttamente incassata nella base di sostegno.
Le Domande più frequenti sul pirografo
Quanto costa un pirografo?
Questi prodotti sono nettamente distinti tra le versioni fai da te e quelle professionali. Le versioni iperaccessoriate sono molto economiche, pensate proprio per incoraggiare il cliente disimpegnato. Si tratta di prodotti semplici ma che fanno adeguatamente il loro lavoro, di cui non conosciamo però la longevità. Il prezzo è molto basso, dai 15 ai 30 €, e contengono anche pochette per contenere l’utensile, parti in legno da decorare, taglierini e colori a matita. Versioni base, a punta doppia e senza termostato, possono costare anche meno di 20 €. Modelli con trasformatore costano generalmente sui 60 €, e in qualche caso hanno un set di punte. I prodotti professionali costano dai 200 ai 300 € e sono simili a quelli con trasformatore, ma con materiali e qualità superiore. Pirografi a gas sono rari e hanno un prezzo abbastanza abbordabile, sui 45 €. Alcuni modelli contengono inoltre molte targhette e pezzi di legno per iniziare a lavorare senza dover ordinare il materiale a parte.
Quali sono le migliori marche di pirografo?
Esistono alcune marche sul mercato che si sono imposte con alcuni prodotti. Dremel, marchio olandese acquisito da Bosch, realizza diversi tipi di prodotti, inclusi i modelli alimentati a gas. Segnaliamo anche il marchio Weller, che realizza anche prodotti professionali o dedicati solo all’incisione del cuoio, ma anche Hobbyland e Kemper. Noi consigliamo sempre l’acquisto di prodotti di marca, che possano garantirvi longevità e sicurezza.
Come costruire un pirografo artigianale?
Un pirografo artigianale può essere costruito se si ha esperienza in elettrotecnica, utilizzando stagno e alcune parti metalliche, incassandoli in una penna vuota e collegandoli a un generatore. Sinceramente, non ci sentiamo di consigliare questo tipo di soluzione. Prodotti economici costano anche solo 15 € e con circa 25 € è possibile dotarsi di modelli ricchissimi di accessori che funzionano perfettamente. Inoltre, fate attenzione: collegare metallo alla presa elettrica può essere estremamente pericoloso, può provocare incendi e scosse elettriche letali.
Quali sono i pirografi che funzionano come saldatore?
Quasi tutti i pirografi in commercio con punta intercambiabile possono funzionare anche come saldatori. Controllate semplicemente che il dispositivo riporti questa funzione e che siano presenti le punte appropriate quando acquistate l’oggetto.