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Le migliori pinne del 2024

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Dati tecnici

Scarpa

Aperta

Chiusa

Chiusa

Chiusa

Chiusa

Pala

Media, semirigida

Corta, rigida

Medio-lunga, rigida

Corta, morbida

Media, semirigida

Materiale scarpa

Gomma termoplastica

Gomma morbida

Gomma termoplastica

Silicone

Gomma morbida

Materiale pala

Polimeri di plastica

Plastica rigida

Tecnopolimeri termoplastici

Silicone

Plastica

Specialità

ARA

Piscina, snorkeling, allenamento di forza

Apnea, mare

Piscina, allenamento tecnico

Apnea, snorkeling

Punti forti

Materiali resistenti agli urti

Molto leggere

Pinne molto reattive

Pezzo unico in silicone

Utilizzabili con calzini in neoprene

Per immersioni in mare

Indossabili con calzini in neoprene

Ideali per l'uso in presenza di forti correnti

Senza PVC

Uso versatile

Suola antiscivolo

Buon rapporto qualità/prezzo

Utilizzabili con calzini in neoprene

Ideale per migliorare la tecnica

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Come scegliere le pinne

Le pinne sono uno strumento molto usato ed estremamente utile per gli amanti del nuoto e non solo. Ne esistono di diverse forme, dimensioni e tipologia, inoltre, al contrario di quanto pensato da molti, le pinne possono essere usate anche in piscina e non solo al mare. Grazie alla loro struttura le pinne muovono una quantità maggiore di acqua rispetto ai piedi e per questo permettono di muoversi velocemente in acqua, tuttavia comportano anche uno sforzo maggiore da parte delle gambe.

pinne
Le pinne sono un’invenzione relativamente recente, infatti se ne hanno i primi cenni storici a partire da Benjamin Franklin. Da ragazzo, lo statista americano aveva infatti costruito un paio di rudimentali pinne di legno per nuotare nel fiume vicino a casa. Un fatto interessante è che i primi ad utilizzare le pinne in guerra furono dei militari italiani durante la seconda guerra mondiale: questo strumento era ritenuto un’arma segreta e per questo si cercava di tenerlo nascosto ai nemici. Che cerchiate delle pinne da usare in piscina o al mare, nei prossimi paragrafi abbiamo raccolto e descritto tutti gli elementi più importanti da valutare per scegliere le migliori pinne.

La struttura delle pinne

Le pinne hanno una struttura molto semplice, infatti sono composte solamente da una scarpa e una pala che muove l’acqua come fanno le pinne degli animali acquatici, imprimendo una maggiore forza al movimento.

La scarpa

La scarpa è solitamente fatta in gomma morbida, un materiale che tende ad aderire al piede sufficientemente da non perdere la pinna durante l’utilizzo, tuttavia esistono anche modelli dotati di una scarpa in neoprene, molto morbida e aderente. Davanti alle dita del piede o sotto di esse è presente un’apertura che evita la formazione di bolle d’aria.

pinne scarpa chiusa
Esistono principalmente due tipi di scarpe:

  • Scarpa aperta: questo tipo di scarpa lascia il tallone scoperto, è dotata di una cinghia in corrispondenza dello stesso. La cinghia può essere utilizzata per assicurare la pinna al piede, il che rappresenta un vantaggio in quanto rende possibile l’utilizzo della pinna a piedi nudi o con calzature. Inoltre, nel caso di bambini e ragazzi, la cinghia permette di adattare la pinna alle dimensioni maggiori del piede man mano che crescono. Queste pinne sono solitamente più pesanti, tuttavia sono le preferite da chi fa immersioni in condizioni climatiche differenti in quanto possono essere usate con o senza calzature;
  • Scarpa chiusa: le pinne che utilizzano questo tipo di scarpa sono le più diffuse e anche le più comode. La scarpa in questo caso avvolge il piede completamente e non è possibile regolarla, per questo possono essere usate solo a piedi nudi o solo con una calzatura molto sottile. Infatti, una scarpa troppo grande farebbe rischiare di perdere la pinna e una troppo piccola risulterebbe scomoda.

La pala

La pala è una superficie prettamente piatta montata sull’estremità anteriore della scarpa. La sua funzione è naturalmente quella di spostare più acqua in modo da rendere la spinta dei piedi più efficace e quindi il moto più veloce. Le pale possono essere di diverse forme e dimensioni, come vedremo nei prossimi paragrafi. Per ora segnaliamo solamente che le pale più rigide offrono una maggiore spinta, ma richiedono anche un maggiore sforzo, mentre le pale più morbide e flessibili sono meno faticose da usare ma permettono di raggiungere velocità inferiori. Alcune pinne sono dotate di una struttura grazie alla quale la pala può essere avvitata, il che porta due vantaggi distinti. Da un lato si può stringere la vite più o meno in modo da modificare la flessibilità della pala, dall’altro permette di sostituire la pala in caso questa sia usurata o rotta.

pinne pala in carbonio
Le pale delle pinne sono solitamente costituite in polimeri di plastica o gomma, ma alcuni dei modelli migliori utilizzano fibra di carbonio o di vetro, materiali particolarmente resistenti e leggeri.

Tipi di pinne

Come è ormai evidente le caratteristiche delle pinne definiscono gli utilizzi che se ne possono fare. In base alle loro caratteristiche le pinne possono essere classificate nelle seguenti categorie.

Pinne da apnea

Le pinne da apnea sono solitamente lunghe e rigide, una struttura che massimizza la spinta delle gambe. Questo è un aspetto importante che permette di raggiungere una profondità maggiore in un tempo ristretto, inoltre queste pinne permettono di muoversi con pinnate lunghe e lente, il che permette di risparmiare riserve di ossigeno.

pinne da apnea
La scarpa delle pinne per apnea è solitamente in neoprene, un materiale con delle buone proprietà isolanti e abbastanza morbido da evitare la formazione di vesciche da abrasione. Viste le dimensioni della pala, si cerca di ridurne il peso utilizzando fibra di carbonio, ma alcuni modelli utilizzano un mix di materiali tra cui anche la grafite.

Pinne da ARA

La sigla ARA sta per autorespiratore ad aria ed indica l’insieme delle strumentazioni e accessori utilizzato per l’immersione subacquea con bombole: queste pinne sono infatti progettate per le immersioni di questo tipo. Queste pinne sono più corte e più flessibili di quelle per apnea, questo perché non c’è l’esigenza di risparmiare riserve di ossigeno. La pinna corta e flessibile consente di muoversi con meno sforzo e permette anche di essere più agili nei movimenti. La scarpa delle pinne da ARA è solitamente aperta e permette di utilizzare calzature in base alla temperatura dell’acqua dove ci si immerge, inoltre indossare una calzatura aggiuntiva permette di camminare senza rischiare di scivolare anche su superfici bagnate. Solitamente queste pinne sono fatte in materiale polimerico, che offre un buon compromesso tra leggerezza e flessibilità.

Pinne da snorkeling

Lo snorkeling è una disciplina a metà tra l’apnea e l’immersione con bombole, infatti le pinne per questa attività sono una via di mezzo tra quelle da apnea e quelle da ARA. Le pinne da snorkeling hanno una scarpetta chiusa e sono piuttosto corte e larghe. Anche queste pinne sono solitamente fatte di un materiale polimerico durevole e flessibile. La loro flessibilità varia da modello a modello, ma la maggior parte delle pinne da snorkeling offre una flessibilità media per raggiungere una discreta velocità senza affaticare troppo le gambe.

Pinne da piscina

Le pinne da piscina sono solitamente utilizzate per allenare la forza delle gambe in acqua, infatti pongono una maggiore resistenza e spingono i muscoli ad un lavoro più intenso.

pinne da piscina
Questi modelli di pinne possono essere utilizzati anche in associazione con una tavoletta per far lavorare solo le gambe. La loro struttura è molto compatta, la scarpa chiusa e le pale sono particolarmente corte e rigide.

Monopinna

I modelli monopinna sono l’elemento base del nuoto pinnato e sono costituiti da due scarpe separate, ma da una pala unica. La prima monopinna venne inventata nel 1969 da Franco Pavone che la chiamò pinna “matrimoniale“.

pinne monopinna
Le pinne di questo tipo sono molto grandi e piuttosto rigide, caratteristiche permettono di raggiungere velocità molto elevate in acqua, tanto che il record del mondo sui 100 metri è di soli 35 secondi. Vista la loro composizione le monopinne costringono il nuotatore ad un movimento simile a quello utilizzato nel nuoto a delfino, con la differenza che le braccia restano ferme.

Come scegliere la misura delle pinne

Alle pinne sono assegnate delle taglie come alle scarpe, quindi di regola si possono provare pinne della taglia corrispondente a quella delle scarpe. Una volta che avete le pinne indosso potete provare a mettervi in punta di piedi: se il tallone si sfila dalla scarpa della pinna provate una misura inferiore, se invece la pinna pone troppa resistenza al movimento del piede provate una misura in più.

Come indossare le pinne

Per indossare le pinne a scarpa chiusa si deve semplicemente forzare il piede all’interno della scarpa, con quelle aperte invece si deve solo stringere la cinghia attorno al tallone. Idealmente, le pinne dovrebbero essere bagnate prima di essere indossate per favorire l’ingresso del piede. Un altro aspetto importante e a cui si deve prestare attenzione è dove si indossano le pinne. Le pinne in plastica o gomma risultano molto scivolose, per questo se le indossate in piscina o su una barca per esempio fate in modo di camminare il meno possibile con le pinne ai piedi, in quanto il rischio di scivolare e farsi male è molto alto.

pinne in spiaggia
Un’altra possibilità è quella di indossare le pinne una volta che si è in acqua, che rappresenta l’opzione più sicura, ma a volte non la più comoda. Inoltre, se le indossate sulla spiaggia dovete fare attenzione ad eventuali sassolini o granelli di sabbia, infatti se questi si infilano nella scarpa rischiano di causare fastidi e anche abrasioni.

Come pulire le pinne

La pulizia delle pinne è piuttosto veloce, ma è importante eseguirla dopo ogni utilizzo. Per pulire le pinne basta sciacquarle sotto l’acqua corrente, avendo cura di far entrare l’acqua anche nella scarpa. Per una pulizia più approfondita si possono lasciare le pinne in ammollo in una soluzione di acqua e bicarbonato per qualche ora. Se non si puliscono le pinne dopo l’utilizzo si rischia la formazione di cattivi odori o di danneggiarle nel caso le si utilizzi in acqua salata. Infatti, una volta evaporata l’acqua, il sale dell’acqua di mare può andare a rovinare le pinne.

Altri fattori decisivi nella scelta delle pinne

Il prezzo è importante?

Le pinne non sono un prodotto molto costoso, alcuni modelli infatti costano anche meno di 20 €, tuttavia se siete già utilizzatori esperti e volete un prodotto di alta qualità potete optare per modelli di fascia alta che possono costare anche qualche centinaio di euro. I modelli migliori sono solitamente fatti in fibra di carbonio o di vetro, che sono materiali molto resistenti ma allo stesso tempo leggeri e quindi uniscono durevolezza, affidabilità e leggerezza. I modelli più economici invece sono solitamente fatti in gomma morbida e plastica. In generale ai principianti si consiglia l’acquisto di modelli base di fascia di prezzo medio-bassa, mentre ai più esperti consigliamo di scegliere in base alle loro esigenze e preferenze, anche tra i modelli di fascia di prezzo medio-alta.

I materiali sono importanti?

I materiali sono molto importanti, infatti da questi dipende una buona porzione della qualità generale delle pinne. Come anticipato nei precedenti paragrafi, i materiali più utilizzati sui modelli economici sono plastica dura e gomma morbida, mentre quelli tipici dei modelli più costosi sono la fibra di vetro o di carbonio. Riguardo ai materiali consigliamo di valutarli in base all’utilizzo che volete fare della pinna, in quanto dai materiali dipende anche la flessibilità della pala. Anche il materiale della scarpa è molto importante, infatti da questo dipende il grado di comfort delle pinne. Segnaliamo che alcune pinne utilizzano una scarpa in neoprene particolarmente comoda e leggera.

La marca è importante?

La marca delle pinne non è un elemento fondamentale da valutare, infatti questo prodotto è piuttosto semplice e per questo può essere prodotto molto facilmente. Naturalmente esistono alcuni marchi leader del mercato come Cressi o Arena, ma ciò non significa che i prodotti di marchi meno noti abbiano una qualità inferiore. Il marchio a nostro avviso può servire all’inizio per orientarsi tra i prodotti disponibili, tuttavia non deve essere l’unico elemento da considerare quando si decide di acquistare un paio di pinne.