I fattori decisivi per la scelta della pietra ollare
Che cos’è la pietra ollare?
La pietra ollare è un particolare tipo di pietra adatta a cuocere alimenti. Si tratta di una roccia molto compatta che viene estratta in diverse zone del nostro paese.
Le caratteristiche che contraddistinguono questo tipo di pietra sono la resistenza al calore vivo e la malleabilità, grazie alle quali verrà usata non soltanto come piastra per cuocere alimenti, ma anche come materiale di base per la costruzione di forni, barbecue o stufe.
Come si intuisce da questa breve introduzione il termine pietra ollare ha due significati. Da un lato troviamo le pietre ollari per uso domestico, dall’altro il materiale vero e proprio.
Trovare il prodotto più adatto alle proprie esigenze potrebbe quindi essere un’operazione difficoltosa, per cui abbiamo pensato di creare questa guida all’acquisto in cui vi forniamo tutte le informazioni necessarie per valutare i diversi modelli di pietra ollare per uso domestico e scegliere quello che fa per voi.
A che cosa serve la pietra ollare?
La pietra ollare per uso domestico viene utilizzata come una piastra o una griglia. Si tratta quindi di uno strumento di cottura degli alimenti.
Il principale vantaggio offerto dalle pietre ollari è quello di consentire una cottura sana di tutti gli alimenti poiché non sarà necessario utilizzare grassi aggiunti.
Le pietanze cotte con la pietra ollare risulteranno inoltre più sane rispetto a quelle cotte con le tradizionali griglie in ghisa. Con piastre e griglie, infatti, si corre sempre il rischio che i grassi della carne o del pesce si brucino creando cattivo odore e fumi potenzialmente dannosi per la salute. La cottura su pietra aiuta a prevenire questa eventualità poiché è meno intensa e il grasso degli alimenti rimarrà all’interno. In questo modo il risultato ottenuto sarà, oltre che più sano, anche più gustoso.
In commercio è possibile trovare pietre ollari molto diverse tra loro per caratteristiche strutturali, per il tipo di utilizzo che se ne può fare e per il sistema di riscaldamento. Andiamo ad approfondire tutti questi aspetti nel dettaglio.
Caratteristiche strutturali della pietra ollare
In questo paragrafo prenderemo in considerazione i diversi tipi di pietra ollare suddividendoli in base alle loro caratteristiche strutturali. Prenderemo quindi in esame le differenze che riguardano la forma, le dimensioni e l’eventuale presenza di componenti aggiuntivi.
Che forma può avere la pietra ollare?
I prodotti attualmente presenti sul mercato appartengono essenzialmente a due tipologie di pietra ollare: tonde e rettangolari.
Le pietre ollari tonde possono essere utilizzate per diversi scopi, ma il più comune è sicuramente la preparazione della pizza.
Si tratta infatti di modelli sottili, facilmente posizionabili all’interno del forno o sul fornello di casa. Utilizzando questo strumento, la pizza si cuocerà in modo più rapido ed uniforme, la base risulterà ben croccante e il cornicione morbido e gonfio, proprio come in pizzeria.
Spesso le pietre ollari rotonde presentano uno o più manici per facilitarne il sollevamento e l’estrazione e dispongono quasi mai di un supporto posizionato nella parte inferiore.
Le pietre ollari di forma rettangolare, invece, si usano solitamente come sostituti delle griglie. Sono spesso dotate di un supporto metallico che permette di posizionarle in diversi posti e su diverse fonti di calore come fiamme vive, carboni, fornelli a gas o piastre in metallo.
Una particolarità delle pietre ollari di forma rettangolare è che spesso sono dotate di un ripiano inferiore sul quale effettuare contemporaneamente altre preparazioni. Tra queste la più famosa è sicuramente la raclette, un ottimo piatto francese a base di formaggio fuso (se cerchi un prodotto per realizzare solo questo tipo di pietanza ti consigliamo di dare uno sguardo alla nostra guida all’acquisto dedicata a questa tipologia di prodotti).
Sempre sul ripiano inferiore è possibile trovare dei fornelletti a gas che producono il calore necessario alla cottura su pietra.
Quanto può essere grande una pietra ollare?
Le dimensioni della pietra ollare variano sia in base alla forma che alla tipologia del prodotto. Le pietre ollari rotonde, ad esempio, sono quasi sempre più piccole di quelle rettangolari, le quali sono invece in grado di ospitare una maggiore quantità di ingredienti.
Controllare con attenzione quali sono le dimensioni della pietra ollare che desiderate acquistare è molto importante, poiché questo elemento inciderà sul tipo di utilizzo che potrete farne. Una pietra di grandi dimensioni sarà più adatta ad essere utilizzata su griglie esterne o barbecue, mentre una più piccola è ideale da utilizzare sul fornello di casa o nel forno, come sostituto di una piastra o di una bistecchiera.
Tipi di alimentazione
Un altro importante elemento da valutare prima dell’acquisto di una pietra ollare riguarda il tipo di alimentazione del prodotto. Anche in questo caso possiamo individuare diverse tipologie di pietre ollari.
Il primo gruppo è quello delle pietre ollari che non hanno bisogno di alcun tipo di alimentazione. Si tratta di modelli che possono avere sia la forma tondeggiante che quella quadrata. Per cuocere utilizzando questo tipo di pietre ollari sarà quindi necessario utilizzare una fonte di calore esterna, come i seguenti tipi:
- Fornello di casa;
- Fornello a gas per esterni (come quello da campeggio);
- Forno da esterni;
- Barbecue a gas;
- Barbecue a carbone o a legna;
- Forno da esterno a legna.
La pietra ollare è adatta a resistere ad alte temperature, quindi potrà essere posizionata anche su fiamma viva. Se scegliete di usarla su un fuoco vero e proprio è comunque consigliabile utilizzare i supporti metallici (se presenti) o creare dei supporti con mattoni sovrapposti, così da evitare che il contatto con la fiamma sia troppo forte.
Troviamo poi altri due gruppi di prodotti: le pietre ollari alimentate da resistenza elettrica e quelle alimentate da fornelletti a gas integrati. In entrambi i casi si tratta di prodotti che, oltre al supporto metallico, presentano un ripiano inferiore.
Nel caso dell’alimentazione elettrica è presente una resistenza (come quella del classico forno) tra il primo ed il secondo livello: la pietra si poggerà sulla resistenza che, scaldandosi, erogherà il calore necessario alla cottura. La stessa resistenza consentirà di effettuare cotture secondarie sul ripiano inferiore, sul quale si potrà abbrustolire del pane, cuocere delle verdure o squagliare del formaggio (se sono presenti gli appositi vassoi per raclette).
Anche nelle pietre ollari alimentate tramite fornelli a gas integrati è presente un secondo ripiano, sul quale però non sarà possibile effettuare cotture secondarie poiché servirà solo come piano d’appoggio per i fornelli.
Se cercate un prodotto da utilizzare tra le mura di casa, il nostro consiglio è quello di preferire una pietra ollare con alimentazione elettrica, più sicura e versatile rispetto alle altre tipologie.
Se siete amanti del barbecue e cercate un nuovo strumento per migliorare la qualità delle vostre preparazioni, allora potrete optare per una pietra senza alcun tipo di alimentazione, mentre se avete bisogno di una griglia da sfruttare in situazioni outdoor come il campeggio, la pietra ollare con fornelletti a gas integrati è sicuramente il prodotto ideale.
Come pulire la pietra ollare dopo l’utilizzo
La manutenzione della pietra ollare è un aspetto importante da valutare prima dell’acquisto. Nonostante si tratti di un prodotto che ha origine da una roccia ed è quindi particolarmente resistente ad usura e deterioramento, per assicurarsi condizioni igieniche ottimali dopo ogni utilizzo è molto utile imparare i segreti per una pulizia efficace.
Per assicurarsi che la pietra ollare sia in perfette condizioni, prima di iniziare a cuocere è necessario anche adottare alcuni accorgimenti preliminari. Vediamo quindi i passaggi da seguire prima e dopo il primo utilizzo.
Cosa fare prima del primo utilizzo
Il primo passaggio da seguire è quello di lavare la pietra ollare con acqua salata, quando è fredda. Questo step servirà sia ad eliminare eventuali residui di polvere o sporco che si sono depositati sulla pietra durante il trasporto sia ad evitare eventuali danneggiamenti.
Ricordate di non utilizzare alcun tipo di detersivo, neanche se vi dovesse sembrare che la pietra è molto sporca. Trattandosi di un materiale molto poroso infatti, sarebbe impossibile risciacquare tutto il sapone, con la conseguenza che residui chimici si depositerebbero sulla vostra pietra ollare. Con le alte temperature raggiunte in fase di cottura, inoltre, questi residui si brucerebbero e, oltre a rovinare il sapore dei vostri piatti, provocherebbero cattivi odori e fumi pericolosi da inalare.
Dopo aver lavato la pietra con acqua e sale asciugatela accuratamente con un panno o lasciandola all’aperto per un po’. Quando sarà interamente asciutta potrete procedere ungendo la sua superficie con olio d’oliva. L’olio dovrà riposare sulla pietra per circa 24 ore, in modo da depositarsi bene all’interno dei pori. Trascorso questo tempo potrete passare della carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Adesso la pietra è pronta per essere utilizzata e potete procedere con la fase di cottura.
Come cuocere con la pietra ollare
Durante la cottura è bene fare attenzione ad alcune accortezze che permetteranno di non danneggiare la pietra ollare. Si tratta, infatti, di un materiale duttile e poroso che può danneggiarsi facilmente se non si presta la dovuta attenzione.
Ricordate di far riscaldare la pietra gradualmente utilizzando una fonte di calore che diffonda la fiamma in modo omogeneo su tutta la superficie della pietra. Se avete acquistato una pietra ollare dotata di resistenza elettrica allora non preoccupatevi: le strutture di supporto sono appositamente pensate per fare in modo che la resistenza diffonda il calore su tutta la superficie della pietra.
Se invece state usando una pietra su un fornello a gas, utilizzate uno spargifiamma, un accessorio molto comune che si può trovare in qualsiasi supermercato.
Sul fuoco vivo, sul barbecue o sulla brace è consigliabile invece usare un supporto che solleva la pietra ed impedisce che la parte inferiore entri in contatto diretto con la fonte di calore.
Come pulire la pietra ollare dopo l’uso
Ecco infine i piccoli segreti per pulire la pietra ollare nel modo corretto:
- Evitare di usare saponi di qualsiasi genere: come per la pulizia preliminare, anche per la pulizia dopo l’utilizzo vale la stessa regola. I saponi creano residui tossici che si depositano sulla pietra e non si riescono a rimuovere, quindi sono assolutamente da evitare;
- Non usare l’acqua fredda per raffreddare la pietra subito dopo l’uso: con le piastre in ghisa o con le griglie tradizionali uno dei trucchi per la pulizia è proprio lavare subito il prodotto. In questo caso, invece, vale la regola contraria. La pietra deve raffreddarsi naturalmente, poiché l’acqua fredda avrebbe un impatto troppo violento sulla pietra ollare molto calda, che potrebbe causare la rottura o la spaccatura della pietra;
- Lavare con aceto: per rimuovere lo sporco si consiglia di strofinare la superficie con un panno imbevuto di aceto. Se dovessero esserci delle incrostazioni di grasso, rimuovetele aiutandovi con un raschietto, una spatolina o una spazzola con le setole in ferro;
- Ungere la superficie: dopo la pulizia è buona regola ungere la superficie con olio d’oliva, esattamente come è stato fatto prima del primo utilizzo.
Usando pietra ollare sopra i fornelli a gas, quale distanza deve esserci fra pietra e fiamma ? la fiamma produce sporco oleoso ,come si pulisce ?
la pietra può essere adagiata direttamente sui fornelli, dipende dal modello che sceglierai.
Per pulirla ti consigliamo una soluzione a base di acqua e aceto o acqua e limone, da applicare quando la pietra sarà completamente raffreddata.
i fornellini per mantenere la pietra temperatura, sono alimentati ad alcool o utilizzano altro combustibile.
Grazie
Sono alimentati a gas.
Salve vorrei sapere se al posto dell’aceto si può adoperare il succo del limone grazie mille
Si puoi usare anche il succo di limone anche se l’aceto è preferibile.