Come scegliere le pentole
Le pentole sono strumenti a dir poco indispensabili in ogni cucina e sono disponibili in diverse dimensioni e materiali al fine di soddisfare le varie esigenze dei consumatori. Non tutti i cibi infatti possono essere cucinati nello stesso tipo di pentola, si rende quindi necessario averne diversi modelli a disposizione per poter dar libero sfogo al proprio estro creativo e preparare così qualsiasi tipo di pietanza, da una semplice pasta al pomodoro a un delicato filet mignon.
In questa guida vi aiuteremo a scegliere la batteria di pentole più adeguata alle vostre necessità, descrivendo nel dettaglio tutte le principali caratteristiche che bisogna considerare durante la fase di scelta, per un acquisto su misura e consapevole.
Struttura
Prima di passare alle varie tipologie di pentole disponibili sul mercato è importante studiare bene la struttura del recipiente. A prescindere dalla sua forma, funzione o dimensione, che avremo modo di vedere più avanti, ogni pentola presenta i tre componenti elencati qui di seguito:
- Recipiente: la parte fondamentale dove sarà possibile cuocere ogni tipo di alimento è il recipiente, che può essere realizzato in diverse dimensioni, forme e materiali;
- Manici: un altro componente immancabile in un pentola è il manico che solitamente nelle casseruole è presente su due lati mentre per padelle e bollilatte è spesso unico e di forma allungata. Qualunque sia la grandezza viene garantita una forma adeguata per una presa comoda;
- Coperchio: altro elemento compreso nella confezione di un set di pentole è il coperchio, anch’esso realizzato in diversi materiali.
Modelli
Ogni batteria di pentole include diversi pezzi che come vedremo in un paragrafo dedicato possono variare di numero e contenuto. I diversi modelli che è possibile trovare all’interno presentano delle funzioni ben specifiche, indicate per cucinare determinati cibi. Le strutture dei vari modelli differiscono le une dalle altre soprattutto per la forma e dimensione:
- Pentola: si tratta di un recipiente dalla struttura molto alta e provvisto di due manici e coperchio. Solitamente viene utilizzata per cuocere la pasta, le zuppe o gli stufati, poiché è necessario utilizzare molto liquido per la cottura;
- Casseruola: una via di mezzo tra l’altezza della pentola e la padella è la casseruola, ideale per preparare salse e sughi. Può avere due manici o un solo manico lungo;
- Tegame: presenta una struttura con altezza più bassa rispetto alla pentola e può essere di forma ovale o tonda, con due manici. È perfetto per la cottura di stufati o brasati;
- Bollilatte: tra le pentole più piccole troviamo i bollitori per il latte che generalmente presentano un solo manico e un diametro molto ridotto;
- Padella: nei set di pentole in generale vengono spesso incluse una o più padelle con manico singolo, i cui coperchi sono spesso in comune con le pentole.
Ovviamente queste sono soltanto le tipologie principali, ma in commercio i modelli disponibili sono davvero innumerevoli come le pesciere, per cuocere il pesce, il wok per cucinare piatti asiatici o anche bistecchiere, risottiere con coperchio in legno o spaghettiere con scolapasta integrato.
Materiali
Il materiale di cui è composta una pentola influisce sulla sua longevità e sulla diffusione del calore. Vediamo i più utilizzati.
Acciaio
L’acciaio nella sua variante inossidabile è tra i materiali maggiormente impiegati per la realizzazione di batterie di pentole. Tra i suoi molti vantaggi ricordiamo l’indiscussa robustezza e resistenza, oltre all’estrema facilità di pulizia. A queste caratteristiche però si affiancano anche punti a sfavore come la bassa conduzione di calore che rende la cottura di alcuni cibi non omogenea. Per ovviare a questo problema è consigliabile acquistare pentole in acciaio con triplo fondo in alluminio.
Alluminio
Una cottura uniforme invece viene garantita dalle pentole in alluminio, materiale inoltre molto più leggero rispetto all’acciaio. Altra differenza con il materiale appena citato è che non contiene nichel, quindi è ideale per i soggetti allergici. Molto importante durante l’acquisto di una pentola realizzata con questo materiale è lo spessore, da cui dipende la qualità della stessa. I cuochi professionisti usano spesso le pentole in alluminio, che è un ottimo conduttore di calore, ma sono più indicate per le cotture rapide che per quelle lente.
Le pentole in alluminio sono spesso ricoperte da uno strato antiaderente e da uno strato esterno più scuro, ad esempio con effetto pietra.
Terracotta
Esteticamente molto accattivanti, le pentole in terracotta sono anche molto resistenti e durature. Sono ideali per le cotture lente poiché mantengono la temperatura costante. I cibi preferibili da cucinare con questo materiale sono legumi e cereali, quindi sono pentole perfette per la preparazione di zuppe e minestroni. Una piccola attenzione va riservata alla cottura, dato che questo tipo di pentola continua a cuocere anche a fuoco spento.
Teflon
Il teflon può essere un materiale di rivestimento delle pentole, molto utilizzato negli ultimi anni per via delle sue proprietà antiaderenti. Bisogna però stare molto attenti a non graffiarlo con spugne abrasive o a bruciarlo perché potrebbe rilasciare sostanze pericolose per la salute.
Ghisa
Anche le pentole in ghisa sono molto apprezzate in cucina per la loro alta conducibilità termica. Una caratteristica che rende davvero speciale questa lega ferro-carbonio è la possibilità di essere utilizzata su qualsiasi piano cottura, dal gas all’induzione. Inoltre, le pentole in ghisa conservano bene il calore perché a differenza di altri materiali sono dotate di un’ottima capacità isolante.
Rame
L’eccellente conduttività del calore rende il rame un materiale perfetto per pentole e padelle, infatti è in grado di condurre il calore cinque volte meglio del ferro e anche venti volte meglio dell’acciaio inossidabile. Questa caratteristica è il motivo per cui le pentole in rame sono amate dagli chef professionisti ma difficili da usare in ambito domestico, visto che si può bruciare rapidamente il cibo se il calore è troppo alto. Oltretutto, il rame non può essere lavato in lavastoviglie, si macchierà se non viene asciugato subito ed è il materiale più costoso sul mercato.
Usi particolari
A seconda del tipo di materiale utilizzato per la loro realizzazione, le pentole possono avere diverse funzioni che a loro volta permetteranno particolari tipi di cotture o di essere utilizzate in modo diverso. Stiamo parlando di:
- Pentole antiaderenti: l’antiaderenza è una funzione essenziale se non si desidera far attaccare i cibi sul fondo della pentola durante la cottura. Si tratta però di una qualità molto controversa perché spesso è permessa da materiali che a lungo tempo possono diventare nocivi come il teflon. In questi casi è importante verificare sulla confezione che la pentola in questione sia libera da PFOA, un acido utilizzato per realizzare il teflon, appunto;
- Pentole per induzione: altra caratteristica oggi molto ricercata nelle batterie di pentole riguarda la possibilità di poterle utilizzare sui piani cottura a induzione. Solitamente i materiali indicati sono l’acciaio inox ferritico, inox 18/10, ghisa o ferro;
- Pentole a pressione: la pentola a pressione è caratterizzata da una chiusura ermetica che impedisce l’uscita del vapore ottenendo così tempi di cottura dimezzati e proprietà nutritive degli alimenti quasi inalterate. Ottima quindi per chi ha poco tempo da dedicare alla cucina e per chi desidera una cottura più salutare dei cibi;
- Vaporiera: altra particolare tipologia di pentola è quella a vapore, dalla struttura simile a quella a pressione. È costituita da uno o più cestelli in cui vengono inseriti i cibi che si cuoceranno grazie al vapore generato dal liquido sottostante senza entrarvi in contatto.
Dimensioni
A seconda del modello scelto sarà possibile avere pentole dalle dimensioni più disparate. Le misure che bisogna considerare sono quelle del diametro del recipiente e anche dello spessore del fondo. Le dimensioni più piccole sono quelle dei bollilatte, con un diametro di 12-14 cm, seguiti dalle casseruole basse da 18-20 cm fino a quelle alte per pasta da 24 cm o 26 cm. Le padelle incluse nei set, invece, possono avere un diametro che varia solitamente dai 24 cm ai 32 cm. Per quanto riguarda lo spessore è importante che questo sia di almeno 5 mm.
Set di pentole
Presso ogni negozio specializzato in utensili da cucina sarà possibile acquistare sia comodi set di pentole che pezzi singoli. Ovviamente le batterie di pentole sono molto più vantaggiose perché sarà possibile acquistare in un sola volta diversi modelli, ognuno ideale per diverse preparazioni di alimenti. Un set base parte da 3 pentole per ampliarsi fino anche a batterie da 10. Quando acquistate una batteria di pentole, fate attenzione al numero di pezzi riportato sulla confezione o sul sito da cui acquistate: generalmente non si riferisce al numero di pentole, bensì a ogni singolo elemento del set, inclusi i coperchi, i manici rimovibili ed eventuali utensili.
Le domande più frequenti sulle pentole
Quanto costa una batteria di pentole?
Il prezzo di una batteria di pentole dipende da due fattori fondamentali, ovvero i materiali impiegati e il numero di pezzi. Se i set più economici ed essenziali possono costare anche meno di 100 €, per una batteria completa e prodotta da un marchio di qualità i prezzi possono arrivare anche a 400 €.
Quali sono i migliori marchi di pentole?
Nel settore dedicato ai prodotti da cucina sono tanti i brand specializzati in pentole che da anni offrono prodotti affidabili e di qualità. Tra quelli più noti ricordiamo Lagostina, Agnelli, Le Creuset, Barazzoni e Tognana. Il mercato però negli ultimi anni ha dato spazio anche a grandi catene come Ikea o marchi meno noti, ma resi visibili grazie alle piattaforme marketplace. Un esempio sono le tedesche Fissler e WMF, che in Germania sono tra i marchi leader per gli utensili da cucina di alta qualità.
Dove si buttano le pentole?
Anche se destinate a durare diversi anni le pentole a un certo punto si possono graffiare o danneggiare, mettendo così a rischio i prodotti cucinati e di conseguenza anche la salute dei commensali. Da qui dunque nasce il grande dubbio della maggior parte dei consumatori, ovvero dove gettare le vecchie pentole e padelle per fare posto a quelle nuove. Generalmente quelle in alluminio possono essere smaltite e riciclate nella raccolta del metallo; se provviste di alcuni parti in plastica o altri materiali è bene eliminarle per consentirne il riciclo. Per modelli invece composti da più materiali non sarà possibile il riciclo e dovranno essere gettati nel cassonetto dei rifiuti indifferenziati. Una piccola attenzione invece va rivolta alle pentole antiaderenti che come abbiamo visto sono rivestite da materiali che potrebbero essere potenzialmente tossici, quindi è necessario rivolgersi all’area rifiuti del proprio comune dove certamente sapranno come smaltirne tutti gli elementi, anche quelli più nocivi.