La pasta di kamut
La pasta è uno dei piatti italiani più apprezzati al mondo soprattutto per la sua versatilità: esistono più di 300 formati diversi che certamente riescono a mettere d’accordo anche i palati più difficili. Quando si parla di pasta generalmente ci si riferisce a quella di semola di grano duro, ma in realtà oggigiorno è disponibile in innumerevoli varietà: di legumi, all’uovo, integrale o anche realizzata con altri cereali ottenendo così pasta di orzo, riso, farro o pasta di kamut. Oggi ci soffermeremo su quest’ultima variante e vedremo più da vicino tutte le sue caratteristiche e gli aspetti più importanti da tenere in considerazione in vista di un acquisto. Per chi invece volesse conoscere in maniera più approfondita la pasta e i suoi requisiti indispensabili consigliamo la lettura della nostra guida dedicata.
L’ingrediente base della pasta di kamut è il grano khorasan, un particolare cereale molto diffuso in Iran e in diverse zone dell’Europa del sud. Bisogna specificare quindi che la parola kamut è un marchio registrato da una società statunitense del Montana, che è poi diventata di uso comune per identificare questo tipo di grano.
Dietro la nascita di questo marchio esiste un’affascinante leggenda secondo cui al figlio di un coltivatore del Montana, pilota d’aereo, durante un breve soggiorno in Portogallo furono regalati alcuni chicchi di un misterioso grano ritrovati nella tomba di un faraone d’Egitto. Il ragazzo inviò i chicchi di grano al padre in Montana il quale li coltivò ricavandone circa 40 tonnellate. Da qui la sua fortuna e un marchio registrato che oggi è famoso in tutto il mondo.
La pasta di kamut oggi ha riscosso molto successo soprattutto per la sua origine quasi sempre da coltivazione biologica. Questo perché si tratta di un tipo di grano estremamente resistente e che quindi non ha bisogno di pesticidi per poter crescere. Inoltre, una delle caratteristiche principali è la sua alta digeribilità e proprio per questo motivo è consigliato sia nelle diete salutiste che per bambini. In Italia viene utilizzato un cereale dalle caratteristiche simili chiamato saragolla, coltivato in alcuni regioni come Abruzzo e Basilicata.
Proprietà nutrizionali della pasta di kamut
La pasta di kamut, come anticipato, è altamente digeribile. Questo perché rispetto ad altri tipi di pasta non viene sottoposta a elaborati processi chimici e raffinazione. Altro punto a favore di questo tipo di alimento è il suo alto valore proteico che varia dal 12 al 18% mentre per la pasta tradizionale questo dato non supera il 12%. Bisogna precisare però che la pasta di kamut contiene glutine, anche in quantità leggermente maggiori rispetto al classico frumento, quindi non è da intendersi per una dieta gluten-free. Si tratta di una caratteristica importante da considerare, soprattutto per coloro che sono affetti da celiachia e che quindi non possono includerla nella propria dieta. Inoltre, questo tipo di alimento contiene importanti minerali come ferro, magnesio, potassio, zinco e selenio e numerose vitamine come quelle del gruppo B e gruppo E, queste ultime necessarie per il loro potere antiossidante.
Perché mangiare pasta di kamut
La pasta di kamut, viste le sue proprietà nutrizionali, potrebbe essere l’alimento ideale per diverse categorie di persone. Si tratta infatti di un alimento molto energetico e, grazie alla presenza di alcuni minerali come il magnesio e lo zinco caratterizzati degli incredibili poteri rigenerativi sull’organismo, la pasta di kamut è considerata un alleato perfetto per gli amanti dello sport. Ma non solo: anche per coloro che seguono una dieta vegetariana o vegana, questo cereale potrebbe essere un ottimo alimento da includere nel proprio menù, soprattutto per la presenza di vitamine, minerali e proteine. Inoltre, si presta come un’ottima alternativa alla pasta tradizionale per coloro che sono leggermente intolleranti al grano duro. Secondo alcuni studi fatti dall’International Food Allergy Association dell’Illinois sembra che in alcuni pazienti che solitamente manifestavano crampi addominali, asma e spasmi a causa del frumento, con l’introduzione di pasta di kamut tutti questi sintomi siano spariti, concludendo quindi che si tratti di una variante più tollerata dall’organismo rispetto alla semola.
Benefici della pasta di kamut
La pasta di kamut, grazie ai suoi valori nutrizionali, presenta numerosi benefici per l’organismo tra cui spiccano le proprietà anti-invecchiamento. Abbiamo visto come grazie ad alcuni minerali presenti questo tipo di grano svolga un’importante funzione antiossidante, quindi efficace contro la formazione di radicali liberi che causano l’invecchiamento cellulare. Alcuni studi hanno poi osservato come il kamut, se assunto regolarmente, possa proteggere l’organismo da malattie cardiovascolari, regolando il colesterolo. Inoltre, come la maggior parte dei cereali, il kamut grazie all’alto contenuto di fibre riesce a tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue e di conseguenza sarà possibile avvertire un senso di sazietà più a lungo. Infine la pasta di kamut è molto versatile, quindi può essere cucinata e mangiata combinandola con diversi ingredienti, anche se quelli più apprezzati sono i legumi.
Come scegliere la pasta di kamut
La pasta di kamut, così come qualsiasi altro tipo di pasta, possiede alcuni requisiti e caratteristiche da considerare. Alcuni aspetti come il formato o anche la provenienza possono essere decisivi durante la scelta di una tipologia piuttosto che un’altra. Vediamo insieme come si comporta la pasta di kamut rispetto a certi criteri.
Formato
Di formati di pasta classica sul mercato ne esistono più 300. Per quanto riguarda la pasta di kamut invece la scelta si riduce ai formati più diffusi e versatili come la pasta corta, in particolare fusilli, penne rigate, mezze maniche, tortiglioni e farfalle; mentre per la pasta di kamut lunga non potevano mancare gli spaghetti e le fettuccine. Alcune marche propongono anche formati più piccoli adatti alle minestre come ad esempio le farfalline.
Cottura
La pasta di kamut si prepara allo stesso modo della pasta tradizionale di semola di grano duro, quindi anche i tempi di cottura sono molto simili. Questi ultimi variano dai 9 ai 13 minuti a seconda della marca e del formato scelto. Il nostro consiglio è di verificare le indicazioni riportare sulla confezione dove certamente verranno proposti i tempi per una cottura normale e al dente. Le modalità di cottura sono le stesse di una pasta normale, ovvero in abbondante acqua bollente salata per i tempi stimati.
Confezione
Trattandosi di un tipo di pasta appartenente a una categoria più particolare, in commercio non sarà facile trovare confezioni molto grandi come per la pasta di semola. Nel caso della pasta di kamut infatti viene mantenuta la confezione standard da 500 g, che però rappresenta quella più grande. Altra dimensione disponibile è quella da 250 g, ma non tutte le marche specializzate in questo tipo di prodotti la includono tra le possibili scelte.
Provenienza
Come abbiamo accennato nell’introduzione la parola kamut è un marchio registrato negli Stati Uniti che sta a indicare il grano khorasan. Quindi, in base al tipo di grano a cui ci si riferisce potremmo avere diverse provenienze. Per quanto riguarda il kamut questo viene coltivato principalmente nel Montana, quindi negli Stati Uniti, e in alcune regioni del Canada; in Europa è stata tentata un produzione di grano khorasan ma senza ottenere risultati soddisfacenti, ecco perché le coltivazioni sono abbastanza limitate. Chi vuole portare sulla propria tavola un prodotto a km 0 dovrà attingere dalle coltivazioni nostrane del grano saragolla, di cui abbiamo già parlato precedentemente, sviluppate principalmente in Abruzzo e in Lucania.
Qualità
La pasta in generale presenta determinate qualità che la distinguano da altre categorie. Stesso principio vale anche per la pasta di kamut. Facendo delle veloci ricerche vi renderete subito conto che quasi sempre si tratta di pasta proveniente da agricoltura biologica, una proprietà che certamente fa aumentare il valore economico di questo tipo di pasta. Inoltre alcuni marchi producono pasta di kamut integrale, aspetto che la rende particolarmente adatta alle diete salutiste.
Le domande più frequenti sulla pasta di kamut
Quanto costa la pasta di kamut?
Come abbiamo potuto osservare le proprietà nutrizionali della pasta di kamut non sono poi così diverse da quelle contenute in altre categorie di pasta tradizionale. Ma a differenza di queste ultime il prezzo in alcuni casi raddoppia o si triplica aggirandosi intorno ai 6/10 € al kg a seconda della marca. Il motivo è dovuto principalmente ai costi di importazione del grano khorasan e del fatto che si tratta quasi sempre di coltivazioni biologiche, quindi con un costo finale maggiore rispetto ad altri prodotti non appartenenti alla categoria bio o ricavati da frumento coltivato sul territorio italiano.
Quali sono i migliori marchi di pasta di kamut?
In Italia sono diversi i brand che includono nella loro offerta di vendita pasta di kamut, alcuni più specializzati in prodotti biologici e altri invece conosciuti e apprezzati anche per la vendita di pasta tradizionale. Tra quelli appartenenti alla prima categoria, quindi come marchi più specializzati in farine alternative, troviamo Sgambaro e Vivibio, mentre come marca soprattutto nota per la sua produzione di pasta di grano duro non possiamo non citare la De Cecco, che offre una linea molto varia di pasta di kamut. E infine tra i brand appartenenti a un fascia ancora più alta per la qualità degli ingredienti troviamo Antico Pasticificio Morelli.
Come cucinare la pasta di kamut?
Il procedimento per cuocere la pasta di kamut è molto simile a quello utilizzato per la cottura della pasta tradizionale. Prima di tutto è necessario stabilire quale formato scegliere in base alla salsa e condimento con cui verrà combinato, tenendo conto che formati più lisci avranno una consistenza più leggera mentre quelli con superficie rigata avranno la tendenza ad assorbire maggiormente la salsa. Una volta scelto il formato di pasta di kamut sarà necessario seguire questi semplici passaggi:
- Step 1: in una pentola portare ad ebollizione l’acqua. Per capire qual è la quantità ottimale in cui cuocere la pasta è possibile fare il rapporto 1 l di acqua per 100 g di pasta;
- Step 2: una volta raggiunto il grado di ebollizione potrà essere aggiunto del sale grosso e poi la pasta, tenendo premura di versare la quantità stimata in una sola volta. Solitamente le porzioni sono di circa 80/100 g per persona;
- Step 3: per i tempi di cottura consigliamo di scolare la pasta circa 1 minuto prima rispetto alle indicazioni riportate sulla confezione, questo perché in seguito dovrà essere condita e fatta amalgamare con la salsa;
- Step 4: a questo punto potrete unire la salsa o il condimento preparati separatamente.
Come condire la pasta di kamut?
La pasta di kamut ha delle caratteristiche molto simili a quella della pasta di semola, perciò si presta perfettamente per qualsiasi tipo di ricetta. Tra le combinazioni più apprezzate troviamo la salsa di zucchine, magari abbinata ai frutti di mare, pasta di kamut alla norma, con asparagi e pancetta o anche una deliziosa pasta con la zucca per un sapore più autunnale. Inoltre, sarà possibile cucinarla al forno o alla sorrentina, per gli amanti della cucina tradizionale campana. Per chi invece segue una dieta vegetariana o vegana, e quindi ha la necessità di integrare legumi, la pasta di kamut è ideale anche per essere combinata con ceci o fagioli: il risultato saranno ricette gustosissime e più facilmente digeribili rispetto ad altre categorie di pasta.