Come scegliere i pannolini
Durante i primi anni di vita dei bambini, i pannolini sono un elemento del corredo per l’infanzia a cui non si può proprio rinunciare. Data la loro funzione delicata, poi, è fondamentale che il modello acquistato si adatti perfettamente al piccolo, consentendogli di restare perfettamente asciutto e di sentirsi a suo agio non solo durante la notte, ma anche nel corso della giornata.
Al giorno d’oggi, è possibile trovarne sul mercato tantissime marche e tipologie per tutti i gusti; molto spesso, inoltre, i pannolini vengono venduti in set a prezzi molto convenienti e si cede alla tentazione di comprare grandi scorte a occhi chiusi solo perché sono in offerta. Trovare i pannolini perfetti, in realtà, è tutt’altro che un’impresa banale. Al di là del prezzo, infatti, ci sono una serie di fattori cruciali che occorre valutare, come il livello di assorbenza, il comfort e la sicurezza dei materiali, la taglia più adatta, ecc. Ogni bambino ha caratteristiche ed esigenze specifiche, pertanto non è detto che tutti si trovino bene con lo stesso tipo di pannolino o la stessa marca.In questa guida all’acquisto, dunque, vedremo le diverse tipologie di pannolini attualmente disponibili in commercio e analizzeremo nel dettaglio le caratteristiche di ognuna. Abbiamo dedicato pagine di approfondimento sia ai pannolini lavabili, sia ai pannolini Pampers.
Pannolini monouso
La prima tipologia di pannolini di cui parleremo è quella più tradizionale e, probabilmente, anche quella più diffusa: stiamo parlando dei pannolini monouso, cioè quelli usa e getta. Per sbarazzersene uno dei metodi più pratici è utilizzare un mangiapannolini.
Struttura
Dal punto di vista strutturale, i pannolini monouso sono costituiti da tre strati:
Strato interno
Si tratta della parte che entra a contatto diretto con la pelle del bambino; per questo motivo è molto importante che sia morbido, confortevole e che riesca a trasmettere una sensazione di asciutto anche dopo che è stato bagnato, repellendo i liquidi e convogliandoli verso lo strato assorbente. Come vedremo più avanti, inoltre, è fondamentale accertarsi che i materiali di cui lo strato interno è composto siano completamente atossici e sicuri.
Strato assorbente
Questo strato si trova al centro del pannolino e ha il compito di catturare i liquidi, impedendo loro di fuoriuscire ed entrare a contatto con la pelle del bambino ogni volta che cambia posizione. La parte assorbente dei modelli monouso è costituita da un misto di morbide fibre di cellulosa (o simili), pensate per distribuire i liquidi in modo ottimale, e dei gel chimici superassorbenti o SAP, che, pur avendo un ingombro ridotto, hanno la capacità di assorbire fino a 200-300 volte il proprio peso in acqua. Sono quindi i SAP che catturano l’umidità e la trattengono nel cuore del pannolino, ed è proprio grazie a questi gel che i pannolini di ultima generazione sono diventati molto più sottili e pratici rispetto ai modelli del passato.
Strato esterno
Questo strato riveste l’esterno dello strato assorbente e ha il compito di non lasciare uscire i liquidi: per questo motivo è costituito generalmente in materiale plastico impermeabile.
In base ai modelli e ai marchi, poi, questa struttura di base può essere arricchita da svariati elementi pensati per aumentare il comfort e la praticità: troviamo ad esempio bande laterali e girocoscia elastici, che permettono al pannolino di aderire perfettamente al corpo del bambino, consentendogli di muoversi senza rischiare spiacevoli perdite. Utile anche la presenza di un’ampia banda elastica nella parte posteriore, che aiuta a mantenere l’aderenza del pannolino anche quando è sporco. Talvolta sono presenti strisce che cambiano colore quando il pannolino ha raggiunto la sua capacità massima, così da segnalare al genitore che è il momento di sostituirlo; altri modelli, invece, contengono particolari profumi per coprire il cattivo odore, oppure lozioni lenitive pensate per contrastare la comparsa di irritazioni sulla cute. Un importante aspetto dei pannolini per neonati è la presenza di una finestrella che cambia colore quando il pannolino è stato sporcato con urina; questo è particolarmente utile nelle prime settimane di vita, poiché spesso la frequenza delle minzioni deve essere tenuta sotto controllo.Materiali: a cosa fare attenzione
Se avete già acquistato dei pannolini monouso, vi sarete resi conto che capire esattamente quali siano i materiali e le sostanze chimiche presenti nei vari strati non è per niente semplice: molto spesso, infatti, quando si tratta di specificare la composizione dei pannolini i produttori tendono a restare sul vago. È proprio per questo motivo che, da diversi anni a questa parte, si è aperto un dibattito relativamente alla sicurezza dei pannolini usa e getta. Le opinioni in merito sono contrastanti e trovare una risposta univoca e definitiva è pressoché impossibile: basti pensare che ancora non è chiaro se la sicurezza dei SAP sia stata testata a sufficienza.
In questo contesto, l’unica possibilità è fare attenzione che i pannolini da acquistare non contengano sostanze chimiche potenzialmente dannose. Ecco quali sono le più diffuse:- Cloro: talvolta usato per sbiancare le materie prime che compongono i pannolini. Il cloro, durante il processo di sbiancamento, rilascia piccole quantità di diossina, sostanza tossica e potenzialmente cancerogena;
- Coloranti: sono presenti nei disegni e nelle fascette colorate e, talvolta, possono contenere sostanze tossiche che provocano reazioni cutanee o allergie;
- Profumi: le profumazioni chimiche possono essere molto aggressive e finire per irritare la pelle e le mucose dei più piccoli;
- Ftalati: utilizzati per ammorbidire i materiali plastici, anche questi composti chimici sono potenzialmente tossici.
Taglia
Quando si scelgono i pannolini è molto importante verificare che i modelli selezionati siano della taglia giusta. Il pannolino, infatti, va visto come un vero e proprio indumento e, come tale, deve adattarsi perfettamente alla corporatura del bambino; modelli troppo larghi, infatti, finirebbero per causare perdite, mentre taglie troppo strette favorirebbero la comparsa di irritazioni e arrossamenti.
Le taglie, in realtà, possono variare leggermente a seconda dei marchi; in generale, comunque, si basano sulle diverse fasi della crescita e tengono conto non solo del peso del bambino, ma anche dell’evoluzione delle sue capacità motorie. Le misure standard, in ogni caso, sono quelle che seguono e vengono solitamente riportate sulla confezione (sottolineiamo però che, come già detto, ogni bambino è diverso, dunque anche i valori relativi a peso ed età sono indicativi):
- Taglia 1: adatta alle prime settimane di vita, è pensata per neonati dai 2 ai 5 kg;
- Taglia 2: va utilizzata durante i primi mesi, quando il bambino pesa attorno ai 3-6 kg;
- Taglia 3: il bambino potrà indossarla dal secondo mese in poi, quando il suo peso si aggira sui 5-9 kg;
- Taglia 4: questa misura è adatta dai sei mesi di vita in poi, per bambini che pesano dai 7 ai 18 kg;
- Taglia 5: i pannolini di questa taglia si possono usare dopo il primo anno, con un peso che va dagli 11 ai 25 kg;
- Taglia 6: per bambini dai 16 ai 30 kg. Una volta che il bambino ha raggiunto questo peso (che corrisponde a circa 2-3 anni di vita) si consiglia di smettere di utilizzare il pannolino.
Pannolini lavabili
Negli ultimi anni si sta diffondendo una nuova tipologia di pannolini in tessuto che hanno il vantaggio di poter essere lavati e riutilizzati. Pensati soprattutto per ridurre l’impatto ambientale causato dall’elevato consumo di prodotti in plastica, questa tipologia comporta infatti un uso di materie prime inferiore con una riduzione nella produzione di rifiuti del 30% circa.
Viste le tipologie, le diverse misure disponibili e tutte le cose che ci sono da sapere sui pannolini lavabili, vi consigliamo di consultare la guida all’acquisto dedicata esclusivamente ai pannolini lavabili.Come scegliere i pannolini lavabili
Pannolini a mutandina
I pannolini a mutandina o pull-up, da non confondere con i pannolini lavabili, sono pannolini usa e getta pensati appositamente per aiutare i genitori e il bambino durante la fase di spannolinamento, ovvero del passaggio dall’uso del pannolino all’utilizzo del vasino o del WC.
Si tratta di pannolini caratterizzati da una forma e una vestibilità molto più simile a quella degli slip, dotati di elastico in vita e girocoscia elastico. Non avendo i classici adesivi laterali, i pannolini a mutandina possono essere abbassati e indossati nuovamente ogni qualvolta il bambino necessita di utilizzare il vasino, limitando i cambi e agevolando anche il processo di apprendimento dell’uso del WC. Questa tipologia è inoltre molto più comoda e pensata per essere indossata dal bambino più a lungo.Tipologie di pannolini a mutandina
Anche all’interno della categoria dei pannolini a mutandina troviamo tipologie diverse a seconda del tipo di apertura laterale presente. Vediamo le opzioni principali a disposizione dei genitori.
Senza apertura laterale
Questo tipo ha una forma a mutandina priva di aperture laterali e per questo molto più simile alle mutandine tradizionali. In questo caso per sostituirli si potrà sfilarli proprio come semplici mutandine e il bambino potrà abbassarli facilmente ogni volta che dovrà usare la toilette.
Con apertura a strappo
Per agevolare il cambio del pannolino in quei casi in cui il piccolo non è stato in grado di utilizzare il vasino alcuni modelli presentano fasce laterali elastiche, ma che possono essere strappate molto facilmente dal genitore, semplificando così la rimozione del pannolino sporco quando il piccolo è disteso o in piedi.
Richiudibili
Si tratta della versione più versatile in quanto funge sia da pannolino tradizionale, sia da mutandina adatta alla fase di spannolinamento proprio perché dotata di fasce laterali apribili e richiudibili attraverso degli inserti “attacca e stacca”.
La forma a mutandina chiusa ai lati permette così al bambino di imparare ad abbassare e rialzare gli slip quando necessario, mentre la possibilità di aprire e richiudere il pannolino consente ai genitori di controllare se il questo sia ancora pulito ed eventualmente cambiarlo con facilità.Taglie dei pannolini a mutandina
Essendo una tipologia utile proprio in quella fase in cui il bambino comincia a imparare ad arrangiarsi attraverso l’uso del vasino, le taglie dei pannolini a mutandina sono le seguenti:
- Taglia 3: per i bambini con un peso compreso tra i 6 e gli 11 kg;
- Taglia 4 e 4 maxi: adatte ai bambini dai 9 ai 14/15 kg;
- Taglia 5 (Junior): utilizzabile dai bambini dai 12 ai 17 kg;
- Taglia 6: ideale per chi supera i 15 kg;
- Taglia 7 (XXL): pensata per i bambini dai 17 kg in su.
Ricordiamo inoltre che in commercio si trovano pannolini a mutandina specificamente pensati per i bambini e per le bambine, anche se più recentemente è possibile trovare anche modelli a mutandina unisex.
Pannolini costumino
Per l’estate molti genitori si chiedono cosa far indossare al proprio bebè quando ci si trova in spiaggia o in piscina e il bimbo va spesso in acqua. Alcuni marchi propongono pannolini appositamente pensati per queste situazioni, chiamati pannolini costumino o swimmers.
Questi sono a prova di perdite solide (ma non sempre a prova di pipì) e hanno la caratteristica di non appesantirsi eccessivamente con l’acqua, permettendo al bambino un maggiore comfort e molta più libertà di movimento in acqua. Solitamente hanno lati apribili per il cambio veloce, barriere elastiche contro le fuoriuscite e un nucleo per assorbire i liquidi senza che il pannolino si gonfi d’acqua. In alternativa è possibile utilizzare appositi costumini contenitivi.Pannolini e rispetto dell’ambiente: quali scegliere?
Abbiamo accennato alla possibilità di optare per pannolini lavabili, soprattutto per compiere una scelta più rispettosa dell’ambiente. Sia che si scelgano i pannolini monouso, sia quelli lavabili, vi sono pro e contro da tenere in considerazione.I pannolini monouso sono sicuramente la scelta più pratica e meno dispendiosa a livello di tempo, anche se chi ha a cuore la tutela dell’ambiente li sconsiglia: considerate che un solo bambino ne consuma, in circa 3 anni di vita, circa 5000 e che, trattandosi di rifiuti plastici, occorrono all’incirca 500 anni perché ogni pannolino venga smaltito.I pannolini lavabili, invece, comportano una spesa iniziale maggiore, ma sul lungo termine risultano molto più convenienti di quelli monouso. L’altro vantaggio dei modelli lavabili sta nel fatto che, a differenza di quelli usa e getta, i materiali a contatto con la pelle del bambino non contengono composti chimici e, dunque, il rischio che compaiano irritazioni e allergie è decisamente minore. Con i pannolini lavabili bisogna invece tenere in considerazione che possono impattare sul carico di biancheria da lavare, richiedendo un dispendio maggiore in termini di tempo e in parte anche di consumo di energie elettrica, anche se il risparmio economico comunque maggiore. Se ancora non siete certi di quale tipologia faccia al caso vostro, potete sempre puntare su pannolini usa e getta biodegradabili e marche che garantiscano sistemi di produzione a basso impatto ambientale.
Le domande più frequenti sui pannolini
A che età togliere il pannolino?
Gli esperti consigliano di iniziare il processo di spannolinamento già intorno ai 18-24 mesi ma, come per altre fasi della crescita fisica e psicologica, il rispetto dei tempi del bambino è importante. Recentemente si sono inoltre diffusi metodi di educazione precoce al vasino che prevedono di iniziare già durante il primo anno di vita, anche se questo tipo di percorso richiede senza dubbio impegno e dedizione da parte dei genitori. In generale, proporre l’uso del vasino attraverso il gioco e stimolare la curiosità del piccolo già attorno ai 2 anni è un’ottima idea per iniziare questa fase particolare, che potrebbe essere veloce e immediata così come anche durare più di qualche mese. Premesso che l’età per il passaggio al vasino non è uguale per tutti, è bene tenere a mente anche che il prolungamento eccessivo dell’uso del pannolino può diventare davvero poco pratico e influire sulla quotidianità di tutta la famiglia. L’importante è, in questa fase, evitare fretta, costrizioni, punizioni e, se possibile, anche tattiche basate sui premi per portare il bambino a essere autonomo in modo naturale e nel rispetto della sua individualità. Ricordiamo inoltre che, in caso questa fase si rivelasse più complicata del previsto, il pediatra potrà consigliare tecniche efficaci per educare il piccolo all’uso del vasino.
Come smaltire i pannolini?
Un’altra domanda frequente riguarda lo smaltimento dei pannolini usa e getta. Purtroppo i pannolini monouso tradizionali vanno gettati nella raccolta indifferenziata o “secco” e vengono smaltiti come tutti gli altri rifiuti non riciclabili, con un costo che ricade su tutti noi e sull’ambiente, anche perché, per la loro composizione, sono classificati come rifiuti difficili da smaltire.
Che pannolini usare alla nascita?
I primi pannolini da utilizzare devono:
- Avere l’indicatore di pipì: cioè una striscetta che si colora se il pannolino ha assorbito urina; è molto importante perché nei primi giorni spesso è consigliato monitorare se e quanto il bambino faccia pipì;
- Essere molto assorbenti: specialmente in grado di assorbire feci liquide;
- Essere ipoallergenici e delicati: è importante utilizzare pannolini ipoallergenici per evitare possibili reazioni cutanee;
- Essere senza profumi o altre sostanze chimiche: per i neonati è meglio optare per pannolini privi di profumi, lozioni e conservanti.
La taglia invece dipende dal peso alla nascita del vostro bambino: bisogna regolarsi in base alle informazioni presenti sulle confezioni.
Come si scelgono i pannolini?
Nella nostra guida all’acquisto trovate tutte le informazioni a riguardo, ecco però una checklist riassuntiva di cosa considerare per scegliere i pannolini:
- Tipologia: considerate se volete pannolini monouso o lavabili;
- Taglia: consideratela in base al peso del bambino;
- Materiali: assicurarsi che i pannolini scelti non abbiano sostanze tossiche;
- Esigenze speciali: valutate se, in base all’età, siano meglio i pannolini a mutandina o quelli a costumino per la bella stagione.
Altri aspetti da valutare possono essere la presenza di una fascia elastica posteriore e di alette contenitive, la presenza dell’indicatore per la pipì, l’utilizzo di materiali ecologici o riciclati, il rapporto quantità/prezzo.
Quanti pannolini si cambiano al giorno?
Anche se ogni bambino è diverso e molto cambia anche in base all’alimentazione, possiamo fare una stima di quanti pannolini si usino al giorno in base alla fascia d’età (considerando bambini che non abbiano problemi intestinali):
- 0-3 mesi: tra gli 8 e i 12 pannolini in 24 ore;
- 4-6 mesi: tra i 5 e gli 8 pannolini in 24 ore;
- 6-18 mesi: circa 4/5 pannolini in 24 ore;
- 18-24 mesi: tra i 3 e i 5 pannolini in 24 ore;
- Oltre i 24 mesi: circa 3 pannolini al giorno.
Dopo i 24 mesi è probabile che inizi la fase dello spannolinamento: in questo caso il numero di pannolini giornalieri diminuisce perché, anche utilizzando un pannolino, il bambino verrà stimolato a fare i bisogni nel vasino o nel WC.
Quanto si spende al mese per i pannolini?
Il calcolo varia molto in base ai pannolini scelti: non solo il prezzo cambia in base al brand, ma anche in base alla confezione. Molte marche vendono confezioni multiple di pannolini con cui è possibile risparmiare, soprattutto online.
Bisogna inoltre considerare il consumo giornaliero, che varia in base alla fascia d’età. Possiamo comunque fare dei calcoli per farci un’idea: supponiamo che un pacco di pannolini da 25 costi 7 € (prezzo medio in base ai dati attuali dei supermercati italiani) e consideriamo i consumi giornalieri di pannolini indicati nel paragrafo sopra. Ecco quanto si spenderà al mese per i pannolini in base alle fasce d’età:
- 0-3 mesi: tra i 240 e i 360 €;
- 4-6 mesi: tra i 150 e i 240 €;
- 6-18 mesi: tra i 120 e i 150 €;
- 18-24 mesi: tra i 90 e i 150 €;
- Oltre i 24 mesi: circa 90 €.
Come risparmiare sui pannolini?
Per risparmiare sui pannolini bisogna optare per l’acquisto di confezioni multiple: online, ma anche nei supermercati e nei negozi per bambini, è molto facile trovare confezioni risparmio con 60, 90, 120 o 150 pannolini; maggiore è il numero di pannolini presenti in una confezione risparmio, più si abbassa il costo per unità. Attenzione, però: ricordate che i bambini cambiano taglia di pannolini abbastanza frequentemente, considerate quindi il peso del vostro piccolo prima di acquistare una confezione risparmio, perché se è al limite tra una taglia e l’altra potreste dover cambiare taglia prima di aver esaurito la scorta.
Un altro modo per spendere qualcosa in meno è acquistare pannolini brandizzati dai supermercati: quelli a marchio Conad, ad esempio, sono molto amati dai consumatori, così come quelli Lupilu (prodotti da Lidl). In questi casi meglio acquistare una confezione singola e testarla, così da capire se ci si trova bene.
Ovviamente, optare per i pannolini lavabili, anche se costano di più all’acquisto, comporta il risparmio maggiore in assoluto.
Quanti pannolini comprare alla nascita?
Nonostante i neonati abbiano un elevato consumo di pannolini, meglio evitare confezioni risparmio di taglie piccole: nel giro di poche settimane infatti si può passare da taglia 0 a taglia 1 (o da taglia 1 a taglia 2 in base al peso alla nascita del bimbo). Il rischio è quello di non poter smaltire tutti i pannolini acquistati, quindi per le prime settimane è meglio acquistare confezioni con un massimo di 50/60 pannolini per volta.
Come capire quando cambiare taglia di pannolino?
Seguire le indicazioni dei brand sul peso consigliato per ogni taglia è sicuramente il primo passo per capire quando sia il momento di passare alla successiva, tuttavia questo potrebbe non essere sufficiente. Queste indicazioni, infatti, sono abbastanza generiche e un bambino può trovarsi nel peso consigliato per due taglie diverse. In generale bisogna osservare le linguette per la chiusura del pannolino: quando queste non si possono più attaccare nella parte centrale superiore del pannolino meglio passare alla taglia successiva.
Anche le alette contenitive poste nella parte posteriore del pannolino sono un buon indicatore: devono riuscire ad accogliere bene tutta la zona pelvica del bimbo.
Infine, considerate l’elastico posteriore: se notate dei segni sulla pelle in corrispondenza, l’elastico è troppo stretto ed è il momento di cambiare taglia.
Quali sono i pannolini migliori per la notte?
Per la fascia d’età 0-6 mesi, nella quale i bambini hanno risvegli frequenti e spesso devono essere cambiati anche durante la notte, non c’è una vera e propria differenza: i pannolini scelti per il giorno andranno benissimo anche per la notte.
In linea di massima, dopo i 4-5 mesi il bambino inizierà a non fare più cacca la notte e a dormire meglio: probabilmente non dovrete più cambiare il pannolino per lassi di tempo lunghi, anche superiori alle 8 ore. Quando il pannolino notturno serve a coprire lassi di tempo così lunghi è fondamentale che sia molto assorbente, ma anche che sia comodo e ben aderente, in modo da non spostarsi e non far sporcare il bambino. I pannolini a mutandina sono spesso usati durante la notte proprio per la loro comodità e aderenza. In alternativa si possono provare dei pannolini come i Pampers Baby-dry, specificamente pensati per rimanere asciutti più a lungo, o gli Huggies Unistar.
Quali sono i pannolini migliori in assoluto?
Nonostante non tutti bbiano le stesse esperienze con lo stesso tipo di pannolini, è possibile fare un elenco di quelli che secondo noi e secondo la maggior parte dei consumatori sono i migliori in assoluto:
- Huggies Extra Care;
- Pampers Progressi;
- Lilidoo Green;
- Pampers Baby-Dry;
- Huggies Little Mover;
- Moltex Pure & Nature;
- Eco by Naty pannolini.
Quali sono i pannolini più delicati?
I pannolini più delicati sono quelli nei quali non sono utilizzate sostanze chimiche profumanti, che potrebbero irritare la pelle sopratutto dei neonati. Ecco un elenco di pannolini senza profumi:
- Pampers Protezione Pura;
- Pannolini Lillydoo e Lillydoo Green;
- Babylino Sensitive;
- Eco by Naty;
- PureBorn Eco Organici in bambù;
- Bambo Nature.