Come scegliere i pannelli radianti
Quando parliamo di pannelli radianti facciamo riferimento ai pannelli a infrarossi che da qualche anno hanno fatto la loro comparsa nelle case italiane. Si tratta di un’interessantissima soluzione alternativa al tradizionale riscaldamento a combustibile (metano, GPL o legna che sia) ed ecosostenibile poiché non genera gas di scarico e, nelle giuste condizioni, può essere almeno in parte autoalimentata.

Come scegliere il termoconvettore
Come funzionano i pannelli radianti
Il principio di funzionamento è completamente diverso dal tradizionale riscaldamento domestico. Laddove i caloriferi e i radiatori di vario tipo funzionano per convezione, generando cioè un circolo d’aria calda e meno calda nell’ambiente, i pannelli radianti a infrarossi non scaldano l’aria.

Il pannello in sé non raggiunge temperature superiori ai 60-80 °C e la tecnologia a infrarossi permette di sprecare pochissima energia: il 90% circa dell’elettricità usata viene infatti convertita in radiazione infrarossa, con un livello di efficienza di molto superiore agli altri sistemi di riscaldamento.
Quando conviene installare i pannelli radianti
È doveroso precisare che l’installazione di pannelli a infrarossi non è consigliabile in tutte le case. Viste le caratteristiche di questo sistema di riscaldamento, infatti, se ne trae il maggior vantaggio solo nelle case molto ben coibentate, dove cioè l’isolamento termico sia di ottima qualità. Per avere un riferimento, possiamo dire che il pannello a infrarossi renda bene solamente nelle abitazioni in classe di efficienza energetica D o superiore.

Se, viste le condizioni, non poteste o voleste installare pannelli radianti in tutta la casa, potete considerarne l’uso in sostituzione di altri apparecchi riscaldanti meno efficienti, quali termoventilatori, stufette alogene e termosifoni elettrici.
Fatte tutte queste necessarie premesse, vediamo qui di seguito a cosa prestare attenzione nell’acquistare un pannello radiante.
Potenza
Come abbiamo detto, la potenza complessiva dei pannelli a infrarossi che andrete a installare deve essere proporzionata alla superficie degli ambienti da riscaldare. Il fabbisogno indicativo è di 300 W ogni 5 m², per cui, se intendete riscaldare dei locali esclusivamente con i pannelli radianti, il conto da fare è semplice.
Superficie | Potenza |
---|---|
10 m² | 600 W |
15 m² | 900 W |
25 m² | 1.500 W |
30 m² | 1.800 W |
35 m² | 2.100 W |
40 m² | 2.400 W |
50 m² | 3.000 W |
I valori riportati in tabella devono comunque ritenersi indicativi: se volete usare i pannelli radianti in aggiunta al riscaldamento tradizionale, potete tranquillamente rimanere al di sotto delle stime summenzionate.
Funzioni
Rispetto al riscaldamento tradizionale, l’installazione di un pannello radiante è molto semplice: si fissa il pannello al muro con dei banali tasselli e lo si collega alla rete elettrica, che sia per mezzo di una semplice spina o realizzando un collegamento intramurario.
Naturalmente, essendo un elemento riscaldante, è opportuno che il pannello a infrarossi offra almeno alcune funzionalità di base che riteniamo indispensabili.
Termostato ambiente
Il termostato permette di regolare la temperatura nel locale. Non solamente rileva la temperatura presente nell’ambiente, ma permette anche di impostare una temperatura desiderata da raggiungere. Il pannello radiante funzionerà quindi fino al raggiungimento di questo obiettivo termico.
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Timer di funzionamento
Come con il riscaldamento tradizionale, anche i pannelli a infrarossi vanno tenuti accesi solo per una porzione del giorno: quando ci si trova in casa e si è attivi (non cioè durante le ore di riposo notturno).
Il timer consente precisamente di stabilire gli orari di attivazione del pannello a infrarossi, così da non sprecare energia elettrica quando non c’è nessuno in casa o quantomeno di programmare lo spegnimento automatico, funzione utile soprattutto se si vuole usare un pannello radiante come scaldabagno.
Integrazione col termostato centralizzato
Le due funzioni che abbiamo appena descritto sono normalmente svolte, in case con riscaldamento tradizionale, dal termostato. I migliori pannelli radianti possono essere integrati, anche con connessione Wi-Fi, con il termostato centralizzato: questa funzione è particolarmente utile nel caso in cui adottiate una soluzione riscaldante mista, parte tradizionale e parte a pannelli infrarossi, oppure se scegliete di adottare interamente la soluzione a pannelli.
Collocazione
Dato il suo spessore veramente minimale, un pannello radiante si presta all’installazione in diversi punti della casa. Si possono allora trovare pannelli radianti da parete e altri da soffitto, che si differenziano sostanzialmente per la modalità di attacco alla parete e di controllo: è chiaro che un pannello a soffitto richiederà tasselli più robusti e più numerosi, oltre a un collegamento elettrico per il controllo da termostato o da pulsantiera elettrica.
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Stile
È ovvio che, dovendo venire installati a parete, i pannelli radianti divengano automaticamente anche degli elementi d’arredo. Le dimensioni dei singoli pannelli sono correlate al loro wattaggio, per cui più potente il pannello, più grandi le sue misure. La forma dei pannelli è solitamente rettangolare e si può scegliere piuttosto liberamente l’orientamento dell’installazione, se a sviluppo orizzontale o verticale.

Le domande più frequenti sui pannelli radianti
Che vantaggi offre l’installazione di pannelli radianti?
Alcuni dei vantaggi offerti da questa soluzione di riscaldamento abbiamo già potuto vederli: abbiamo detto che è una fonte di calore “green”, dato che non produce gas di scarico dannosi per l’atmosfera. Ve ne sono però altri, ad esempio:
- Non spostando l’aria è una soluzione ottima per chi soffre di allergie: gli allergeni non vengono sollevati e portati a fluttuare nell’atmosfera;
- Se inserita in un progetto di ristrutturazione, l’installazione dei pannelli a infrarossi può usufruire di sgravi fiscali;
- Se si è scelto di autoprodurre una parte dell’energia elettrica utilizzata (con il fotovoltaico) si riducono i costi in bolletta;
- L’effetto di riscaldamento è immediato all’accensione;
- I pannelli radianti si possono asportare e portare via nel momento in cui si cambia casa.
Quali sono gli svantaggi dei pannelli radianti?
A fronte di tanti vantaggi è pressoché inevitabile che vi siano anche alcuni svantaggi. Tra quelli che abbiamo già menzionato ricordiamo che, per riscaldare un’intera abitazione solamente con dei pannelli a infrarossi, è necessario innalzare (se non la si ha già più alta rispetto all’utenza media) la potenza installata, che di default nelle case italiane è di 3 kW.
Aggiungiamo a questo che per la fornitura di acqua calda si deve comunque prevedere una soluzione integrativa, quale una piccola caldaia o un boiler, dato che un sistema di pannelli a infrarossi non può produrre acqua sanitaria.
Ricordiamo infine che, per loro natura, i pannelli radianti a infrarossi sono una soluzione di riscaldamento valida nelle abitazioni ben coibentate, indicativamente dalla fascia di efficienza energetica D in su: non vale dunque la pena di prenderli in considerazione in case meno efficienti, come lo sono purtroppo molte di quelle più datate.
Qual è un buon pannello radiante per il bagno?
Come abbiamo detto, per l’installazione in bagno è necessario un pannello a infrarossi con isolamento certificato almeno IP21, meglio se IP44. Un modello che possiamo raccomandare è quello qui sotto, certificato addirittura IP54:
Qual è un buon pannello radiante a pavimento?
Diversi pannelli a infrarossi hanno in dotazione il piedistallo per installarli semplicemente a pavimento anziché fissati al muro. Un esempio è il modello qui sotto:
Meglio un pannello radiante o un termoconvettore?
Rispetto a un termoconvettore un pannello a infrarossi offre diversi vantaggi:
- Consuma meno a parità di metratura coperta;
- È più efficiente nel convertire l’energia in calore;
- Riscalda immediatamente;
- Ingombra meno perché più sottile;
- Esteticamente più gradevole.
L’unico vero svantaggio è il prezzo: un termoconvettore anche di buona qualità difficilmente costa più di 100 €, mentre i pannelli radianti partono da circa 70 € e superano facilmente i 150.
Di cosa sono fatti i pannelli radianti?
I pannelli radianti possono essere realizzati in diversi materiali, almeno se facciamo riferimento alla superficie radiante vera e propria. Vetro, alluminio, acciaio e cristalli di carbonio sono tutte possibilità che si possono trovare e che danno risultati diversi innanzitutto dal punto di vista estetico. Una superficie in vetro, ad esempio, può essere anche decorata o a specchio, mentre alluminio, acciaio e carbonio vengono normalmente verniciati in bianco opaco, offrendo una soluzione neutra e adattabile a tutti gli ambienti.
In alcuni casi cambiano i cavi resistori: se in molti casi si tratta ancora di classici cavi elettrici in rame, una soluzione più moderna sono i cavi in fibra di carbonio, più efficienti dal punto di vista energetico e dallo smaltimento più facile.
Quanto costa un pannello radiante?
Il prezzo del singolo pannello radiante dipende in buona parte dalla sua potenza. Si va indicativamente dai 50-60 € dei pannelli più piccoli, da 300 W circa e senza fronzoli, ai circa 700 € dei pannelli più potenti, da 800 W o più, con funzioni più avanzate e superficie decorata.
Non è difficile calcolare il costo approssimativo di un’installazione fai da te per tutta la casa. Se ipotizziamo ad esempio un’abitazione da 70 m² abbiamo un fabbisogno di 4.200 W installati: si va dunque da un minimo di 700 €, installando solo pannelli di piccole dimensioni, a un potenziale massimo di circa 3.600 € scegliendo pannelli potenti.
Quali sono le migliori marche di pannelli radianti?
In Italia si trovano almeno due marche di alta qualità che vale la pena prendere in considerazione: ThermoJoy e Celsiuspanel. Entrambe offrono soluzioni Made in Italy dal design curato e originale, oltre a diverse “taglie” di pannello adattabili a tutte le necessità, incluse le applicazioni a soffitto e nel bagno.
Chi ha in mente l’installazione di pochi pannelli con l’intenzione di farlo da sé può trovare pannelli singoli venduti anche online da brand stranieri. Si tratta in molti casi di pannelli estremamente semplici, senza fronzoli e dalle funzionalità di base, a un prezzo generalmente abbordabile e facili da installare. I più accessibili sono i modelli proposti da Klarstein, Viesta e Trotec.