I migliori pannelli solari da balcone del 2024

Confronta i migliori pannelli solari da balcone del 2024 e leggi la nostra guida all'acquisto.

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Dati tecnici

Potenza massima

4x 200 W

300 W

600 W

4x 120 W

300 W

Tensione di funzionamento

n.d.

31,60 V

31,60 V

n.d.

n.d.

Corrente di funzionamento

10 A

10,29 A

10,29 A

n.d.

n.d.

Dimensioni (A x L x P)

n.d.

103,8 x 155,5 x 0,5 cm

103,8 x 155,5 x 0,8 cm

94,5 x 274 x 3,5 cm

100 x 170 x 3,5 cm

Peso

n.d.

20 kg

38 kg

30 kg

27 kg

Punti forti

App di monitoraggio del consumo energetico

Installazione semplice

Buona potenza

Alta resistenza alle intemperie

Si installa in meno di un'ora

Efficienza MPPT nominale del 95%

Microinverter leggero e compatto

Installazione semplice

Inverter sinusoidale puro

Kit di installazione incluso

Molto resistenti alle intemperie

Microinverter leggero e compatto

Buona potenza massima

Alta efficienza

Recensione completa
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Come scegliere i pannelli solari da balcone

L’aumento dei costi dell’energia elettrica e la necessità di inquinare di meno hanno portato sul mercato una quantità di nuovi prodotti “green” che possono aiutarci a spendere di meno e ridurre l’impatto sull’ambiente. A questa categoria appartengono di diritto i pannelli solari da balcone, versione casalinga degli impianti fotovoltaici presenti sui tetti di molte nostre città. Questi pannelli sono relativamente facili da installare e non hanno bisogno di una vera impiantistica dedicata, inoltre producono discrete quantità di energia in base alla quantità di luce solare “catturata”.

Pannelli solari da balcone
Considerando che l’Italia ha bel tempo e sole nella maggior parte dei giorni dell’anno, potremmo trovarci davanti a un prodotto che può sicuramente aiutare chi ha villette o bungalow in campagna o al mare, o vuole semplicemente risparmiare un po’ sulla bolletta. In questo articolo vedremo come sono fatti questi prodotti e cercheremo di guidarvi all’acquisto.

Come funzionano i pannelli solari da balcone?

Il pannello fotovoltaico da balcone funziona esattamente come la controparte da impianto, ma con le dovute differenze di grandezza. Questi pannelli sono infatti pensati per essere “Plug & Play”, ovvero una volta tolti dalla scatola vengono installati e iniziano immediatamente a funzionare. Il pannello va usato in abbinamento a un inverter, una centralina che va connessa alla rete elettrica e a una batteria esterna. Questi elementi devono in qualche caso essere acquistati a parte, con un prezzo di qualche centinaia di euro. Gli elementi necessari sono quindi sostanzialmente tre:

  • Pannelli fotovoltaici: vanno montati sulla ringhiera del balcone;
  • Inverter o centralina: collega il pannello alla dorsale dell’energia elettrica di casa;
  • Batteria di accumulo: tipica dell’uso in camper, roulotte o campeggi.

Il funzionamento di questo mini impianto casalingo non deve superare per legge gli 800 W, e di solito i pannelli sono disponibili, anche in base alla loro grandezza, in diversi tagli, solitamente a partire da 50 W. In altri casi gli 800 W sono ottenibili mettendo in rete (in serie) due pannelli differenti ad esempio da 400 W ciascuno, rete che dovrà essere gestita dall’inverter o dalla centralina.

Pannelli solari per balcone fotovoltaici inverter
In base alle situazioni è anche possibile mettere diversi pannelli solari in parallelo, e usarli contemporaneamente. Considerate che i kit contengono spesso più pannelli di diverse dimensioni per arrivare ai watt desiderati. Nel caso il modello di pannello non disponga di una centralina, è bene chiedere a un elettricista di fiducia la strategia migliore per portare la corrente in casa ed effettivamente utilizzarla in sicurezza; sebbene si tratti di prodotti nuovi sul mercato un esperto potrà guidarci sulla scelta del prodotto migliore.

Vogliamo specificare che i pannelli solari da balcone sono prodotti simili ma non uguali ai pannelli solari portatili. Anche questi ultimi si collegano a una batteria di accumulo, ma non hanno virtualmente bisogno di alcuna centralina. Inoltre sono pieghevoli e si possono riporre in delle cartelle con zip da usare in campeggio, su camper, barca o roulotte.

Centralina

La centralina, regolatore o inverter è una componente fondamentale del nostro impiantino. Questa va collegata a una una spina della casa, ma non una normale ciabatta, ma a una cosiddetta “dorsale”. La dorsale è una delle linee principali dell’impianto casalingo e non contiene solo i fili di derivazione. Sarà anche necessario collegare l’inverter a un differenziale magneto-termico: questo è un salvavita che protegge da sovraccarichi e cortocircuiti, oltre che da dispersioni di corrente. Non è incluso in confezione. Dovrete quindi sicuramente chiedere al vostro elettricista per un aiuto prima dell’installazione.

Pannelli solari per balcone inverter
La centralina contiene gli ingressi per i cavi AC OUT e IN per ricevere e rilasciare energia elettrica. Una delle funzioni principali del fotovoltaico è infatti anche quella di “dare” l’energia in eccesso al gestore nazionale, ovvero l’Enel. Per questo motivo il regolatore può essere da 2.000 W o 4.000 W ma avere soltanto 800/900 W in entrata e in uscita. Le centraline sono tutte a norma europea CEE e hanno l’obbligo di erogare l’energia in eccesso al fornitore nazionale. Nel caso dei pannelli solari da balcone, questa energia in eccesso non verrà pagata all’utente. Per chi non lo sapesse, chi invece possiede un impianto vero e proprio riceve dall’Enel circa 0,16 Euro per kWh prodotto.

Wi-Fi

Le centraline migliori hanno anche la possibilità di connettere l’inverter al Wi-Fi di casa e ottenere dati in tempo reale riguardo all’accumulo di energia e anche al consumo. Sarà anche possibile, tramite app, controllare dal proprio smartphone l’andamento della raccolta di energia, quanta viene erogata al fornitore, quanta all’appartamento, e così via. Alcuni modelli particolarmente avanzati in termini di domotica offrono anche la possibilità di acquistare prese smart che si collegano via Wi-Fi all’app e possono informarci in tempo reale su quanto consumano gli elettrodomestici più energivori della nostra casa (generalmente il frigorifero, forno elettrico o a microonde, eventuali sistemi di riscaldamento o aria condizionata).

Pannelli solari per balcone Wifi ottimizzazione

Ottimizzazione

Attraverso queste applicazioni e prese è possibile calibrare il proprio andamento giornaliero impostando un limite medio giornaliero. Il sistema è fatto in modo che tutta l’energia prodotta in eccesso venga data al gestore, quindi perduta, ma in caso abbiamo bisogno di energia elettrica (ad esempio se accendiamo il forno), possiamo comunque usufruire prima dal nostro accumulatore (la batteria) e una volta esaurito questo, trarre energia della rete nazionale senza problemi. Va detto che queste calibrazioni possono avere senso per chi è single, in coppia e magari passa la maggior parte del tempo fuori casa. Un sistema da 800 W per una famiglia infatti, da solo, riesce ad esempio a coprire il fabbisogno energetico del frigorifero o della sola lavastoviglie. Questo risparmio si traduce comunque in cifre a due zeri sulla bolletta durante l’anno.

Batteria di accumulo

Si tratta di una semplice batteria, in alcuni casi dotata di un apparato elettronico e display che informa dell’energia che è in ingresso e uscita dal macchinario. Di solito sono al litio ferro fosfato o al piombo, in tagli diversi. Non di rado vengono vendute più batterie più piccole fino ad arrivare a un accumulo idoneo al proprio impianto: ad esempio potremo trovare gruppi di 1 o 4 batterie da 12 V (o 24 V) di 150 Ah che moltiplicando per quattro arrivano a 600 Ah totali per un impianto da 800 W. Le batterie al piombo possono essere Deep Cycle, abituate cioè a essere caricate e soprattutto scaricate continuamente. Hanno una longevità di circa 12 anni. Di solito queste batterie hanno sempre una porzione di carica da utilizzare e una da erogare al gestore. In alcuni kit vengono vendute insieme al pannello solare e vengono anche inseriti tutti i diodi necessari all’installazione.

Aspetti burocratici

Anche per quanto riguarda la creazione di un impiantino Plug & Play sono necessari alcuni passaggi burocratici di non secondaria importanza. Vediamo brevemente di cosa si tratta.

Comunicazione al condominio

Secondo l’articolo 1122 bis del Codice Civile della legge 220/2012, l’installazione dei pannelli sul balcone necessita della comunicazione al vostro condominio, espressa per iscritto. Se il vostro condominio ha più di quattro condomini è obbligatorio informare un amministratore, e quindi potrete inoltrare a lui la comunicazione, meglio se via PEC. Il condominio non dovrebbe avere motivi per rifiutare la richiesta, a meno che non abitiate in un palazzo con vincoli e peculiarità architettoniche, dove la presenza dei pannelli può arrecare un danno all’estetica dello stabile. Trattandosi di una zona non particolarmente chiara della nostra burocrazia, è opportuno informare di persona condomini e amministratore prima dell’acquisto dei pannelli.

Informare il Comune

Dal punto di vista strettamente burocratico, anche il Comune andrebbe informato. Potrebbero però esserci delle deroghe specifiche, e considerando che in Italia ci sono quasi 8.000 comuni con deroghe diverse, è bene informarsi sul sito istituzionale o chiedere di persona dei chiarimenti. Potrebbero inoltre esserci dei vincoli architettonici: questo aspetto è particolarmente rilevante se abitate in un centro storico o in altro stabile di rilievo. Anche in questo caso è bene informarsi presso il Comune.

Comunicazione al gestore

ARERA, l’Autorità di Regolazione dell’Energia, delle Reti e dell’Ambiente, con la delibera 325/2020/R/ell ha deciso che il gestore, ovvero Enel Energia o gestore locale, va esclusivamente informato riguardo alla presenza del vostro impianto Plug & Play, e che non va pagata alcuna tassa, visto l’aspetto casalingo di questi impianti. Per i pannelli solari da balcone quindi, fino a 800 W, sono stati infatti predisposti dei moduli facilitati e la procedura è oggi piuttosto semplice. Tra i documenti richiesti vi sono:

  • Documento di identità;
  • Documento di conformità rilasciato dal produttore;
  • Comunicazione preventiva ai condomini o all’amministratore;
  • Comunicazione unica ARERA al distributore di energia.

Pannelli solari per balcone ARERA

Aspetti economici

Come abbiamo menzionato, i pannelli solari da balcone possono essere decisamente utili nei casi in cui si abbia una casa molto piccola che consuma poco, o che viene abitata di rado, ma hanno un peso decisamente relativo sui risparmi in una famiglia già di quattro persone, che tradizionalmente consuma molto. Questi pannelli hanno un costo variabile che va dai 400 ai 2.000 €, a cui vanno aggiunti i prezzi di centraline e batteria di accumulo. Il risparmio che otterrete è di circa 100 € annuale massimo. Questi 100 € circa (al netto delle impennate recenti del costo dell’energia) dovrebbero corrispondere, in condizioni ideali, al 15-20% della bolletta.

Pannelli solari per balcone kit
Una cifra sicuramente che già diventa interessante ma lontana dall’autosufficienza sognata da molti. Questo considerando che non ci siano malfunzionamenti o manutenzioni da dover effettuare. Nel migliore dei casi quindi, avrete ripagato il vostro impianto Plug & Play dopo circa 5 anni, a differenza degli impianti fotovoltaici tradizionali che impiegano anche 10 anni a essere ammortizzati. Va però specificato che questo calcolo è difficile da stimare, visto l’andamento dei prezzi dell’energia così oscillante negli ultimi anni. Inoltre, i pannelli veri e propri hanno una longevità di 20-30 anni, mentre le batterie durano circa 12 anni, tempi non brevi che possono garantire un certo risparmio nel tempo.

Materiali e peso

I pannelli fotovoltaici sono tutti realizzati in silicio, in cosiddetti “wafer” (sì, hanno proprio una texture simile a quelli da mangiare), che formano delle celle che raccolgono l’energia. Spesso i materiali presenti sono anche leghe viniliche e vetro temprato, ma alcuni pannelli sono più morbidi e si possono anche flettere leggermente. Alcuni pannelli sono delicati da maneggiare, e l’installazione va eseguita con una certa cura. I pannelli solari da balcone sono inoltre forniti di sostegni metallici. Questi possono essere dei semplici ganci in metallo da collegare e assicurare alle inferriate del balcone, quindi molto leggeri, oppure dei veri e propri bracci in metallo piuttosto pesanti, come ad esempio nel pannello proposto da Enel Energia.

Pannelli solari per balcone materiali

Peso

Se vi dotate di un pannello piccolo da 50 W o anche 200 W potrete lavorare con un prodotto che pesa soltanto qualche kg. I pannelli più morbidi sono anche più leggeri. Ma se dovete installare il pannello sul balcone è sempre consigliato lavorare in due persone. Il peso dei pannelli più grandi di materiale solido non dovrebbe superare i 15 kg, ma la posizione in cui vanno installati (ovvero appesi fuori), il modo in cui vanno fatti scivolare con i ganci, il poco grip a disposizione, aggiungendo anche che alcune di queste superfici sono molto lisce al tatto e scivolose, richiedono sicuramente la presenza di un’altra persona al lavoro. Perni e fascette metalliche sono incluse quasi sempre in confezione per consentirvi di assicurare il pannello senza rischi.

Pannelli solari per balcone superficie

Impianto off-grid

Se mirate all’autosufficienza completa è possibile creare un cosiddetto impianto “off-grid“, che si autosostiene quindi al di fuori della rete nazionale. Questi impianti sono legali ma hanno bisogno di una pianificazione molto lunga, e sono solitamente pensati per chi produce molta energia, e non per chi utilizza dei pannelli solari da balcone, che come abbiamo visto, possono alimentare di molto poco la nostra casa. Però nel caso di case di campagna o al mare utilizzate molto di rado, potrebbe rivelarsi una scelta vantaggiosa. Sarà necessario dotarsi di batterie di accumulo a norma, e procedere con gli stessi aspetti burocratici che vedremo a breve. Va detto però che con una produzione di energia così esigua, aggiungendo un nuovo pannello in parallelo e superando la soglia dei risicati 800 W, dovrete informare altri organi di competenza, incluso l’UTIF, l’Ufficio Tecnico delle Imposte di Fabbricazione dell’Agenzia delle Dogane per pagare le accise che vi competono.

Attenzione: lavorando con l’elettricità ci si imbatte in rischi potenzialmente letali e sono molte le procedure che sfuggono a chi non è esperto certificato in materia, dalla messa a terra all’aggiuntivo pericolo che questi impianti possono comportare se fatti senza tutti gli elementi necessari. Vi consigliamo assolutamente di contattare un elettricista professionista.

Domande frequenti sui pannelli solari da balcone

Vediamo in questa sezione alcune domande frequenti che gli utenti italiani hanno sui pannelli solari da balcone.

I pannelli solari inquinano?

Ovviamente non emettono nessun fumo o residuo, se non quelli di produzione. Va specificato che ancora non sappiamo se produrre in massa pannelli solari (abbinati a batterie elettriche) sia effettivamente la soluzione ai nostri problemi energetici, anche perché delle vere strategie di riciclo del silicio in cui sono costruiti i pannelli veri e propri ancora non ci sono. Per questo motivo, è bene considerare questi pannelli solari come dei prodotti che possono aiutarci in parte a risparmiare, ma non necessariamente a essere a zero emissioni.

Come si collegano i pannelli solari da balcone?

Il pannello solare va collegato al balcone e inclinato; se si è fortunati il proprio balcone è orientato verso sud e quindi può giovare di molto sole. Va poi installato l’inverter, la cui vera difficoltà è l’allacciamento a una dorsale della vostra abitazione, mansione per la quale vi consigliamo di chiamare un elettricista. La batteria di accumulo può invece essere tenuta dentro casa, in alcuni casi grazie a dei cavi piatti pensati proprio per passare agevolmente tra le porte o finestre.

Quali sono i permessi per i pannelli solari da balcone?

Bisogna inviare l’informativa al gestore, la comunicazione al proprio condominio e informare il Comune di residenza per evitare eventuali problemi.

Quanto costano i pannelli solari da balcone?

I pannelli solari da balcone costano dai 300 € a circa 700 €. Prodotti e kit particolarmente completi possono costare dai soli 500 fino ai 4.000 € per i modelli con monitoraggio digitale. Alla spesa vera e propria vanno sottratte poi le eventuali detrazioni fiscali.

Quali sono le migliori marche di pannelli solari da balcone?

Un prodotto molto noto è EcoFlow Power Stream, così come il Plug & Play di Enel X Sun. Entrambi questi prodotti hanno la possibilità di connettere al proprio smartphone la centralina. Molti dei pannelli presenti sul mercato sono di produzione cinese, essendo la Cina nazione leader nella produzione del fotovoltaico, ma è possibile trovare anche dei prodotti Made in Italy a buon prezzo.